31 marzo 2010

Ecco tutti gli eletti al consiglio provinciale di Caserta.


Caserta.Ecco come sarà composto il nuovo parlamentino di Corso Trieste. 25 consiglieri alla maggioranza così distribuiti: 9 Pdl, 5 Udc, 2 Udeur, 2 Lista Zinzi, 2 Nuovo Psi, 1 Mpa, 1 Liberal, 1 Adc, 1 Vento di Centro, 1 Noi Sud.
Pdl:
Filippo Mazzarella, Nicola Garofalo, Gabriele Piatto, Giancarlo Della Cioppa, Stefano Giaquinto, Gian Paolo Dello Vicario, Francesco Zaccariello, Giovanni Schiappa, Antonio Magliulo. Udc: Luigi Menditto, Emilio Nuzzo, Eugenio Di Santo, Giuseppe Rocco, Giovanni Robbio. Lista Zinzi: Angelo Piccolo, Giuseppe Mariniello.
Udeur: Sebastiano Ferraro, Angelo Brancaccio.
Nuovo Psi: Pietro Riello, Nicola Marino.
Vento di Centro: Salvatore Falco.
Lista Liberal: Raffaele De Marco.
Mpa: Nazzaro Pagano.
Adc: Giuseppe Fusco.
Noi Sud: Francesco Bortone.

L'opposizione sarà composta da 11 consiglieri provinciali: 6 del Pd, 2 Idv, 1 Sel-Pse, 1 Moderati per Stellato, 1 Api.

PD: Giuseppe Stellato, Giuseppe Fiorillo, Angelo Sglavo, Carlo Piscitelli, Antonio Mirra, Emiddio Cimmino.

Sel-Pse: Domenico Ragozzino.
Moderati per Stellato: Gabriele Cicala.
Api: Giuseppe Delle Curti.

Fonte : Caserta News

“MILLEPROROGHE” MA NEANCHE L'OMBRA DEL DECRETO ATTUATIVO DELLA LEGGE SUGLI ESPIANTI/TRAPIANTI (L. 91-1° Aprile 1999).


Con il Decreto “milleproroghe”, slitta anche la legge del restyling della Carta d'Identità che prevede il rinvio al 1° gennaio 2011 dell'obbligo dell'impronta digitale sul documento. Procedimento che prima era destinato ai delinquenti, presto imposto a tutti, sotto mentite spoglie di sicurezza.
Nella foga di una “creatività normativa” basata sull'invadente controllo biometrico e sotto l'assillo del procacciamento di organi, la Sen. Bianconi Laura (Pdl) ha introdotto nel decreto una novità illecita e contraria alla Legge degli espianti/trapianti.Il suo contributo si esprimeva così: “la Carta d'Identità deve altresì contenere l'indicazione di consenso ovvero del diniego della persona a donare i propri organi in caso di morte (cerebrale ndr)” dichiarata a cuore battente. Proposta che ha terrorizzato la lobby trapiantistica, per il pericolo dei “NO” categorici e inamovibili per 10 anni (questa la durata della C.I.), e quindi quel “deve” si è trasformato in 24 ore in “può”: “la Carta d'Identità può altresì contenere...”. La correzione ha trovato improbabile giustificazione nell'errore materiale di trascrizione.
Va sottolineato che la dichiarazione sulla Carta d'Identità, oltre a contrastare la legge 91/99 art.5, che prevede la registrazione della manifestazione di volontà, dopo decreto attuativo, presso le Asl ed eventuale nota sui “documenti sanitari personali”, contrasta il diritto alla privacy. Infatti espone il cittadino a possibili discriminazioni da parte di pubblici ufficiali, o di chiunque sia autorizzato a chiedere la Carta d'identità, se ideologicamente o per interesse privato si trovassero su posizioni donazioniste.Più che mai grave, e forse estorsiva, diventerebbe tale pratica, per l'impossibilità di modificare una precedente dichiarazione e per l'omissione di verità sul concetto di 'morte cerebrale' e sui modi dell'espianto: omissione che si può ipotizzare come artificio programmato per indurre alla donazione. Comunque, se non c'è la dichiarazione sulla carta d'identità, il familiare mantiene il diritto di opposizione (non di donazione) come stabilito nelle Disposizioni Transitorie della legge.
A distanza di anni dalla legge 91/99, di cui oggi ricorre l'XI anniversario, il Parlamento consente ancora soluzioni che ampliano gli effetti negativi del già illecito Decreto Temporaneo dell'ex Ministra Bindi (D.M. 8 aprile 2000), prorogandone illecite possibilità applicative. Con la dichiarazione sulla Carta d'Identità il legislatore va a confermare un illecito, se pur non sanzionato, costituito dal fatto che, a distanza di 11 anni, conferma un regolamento ministeriale temporaneo e di fatto rinvia nel tempo il decreto attuativo che doveva costituire la normativa definitiva ed essenziale. Il Parlamento pertanto ha concesso fiducia ad una disposizione governativa quanto mai inopportuna e fuorviante, non dando una definitiva regolamentazione della materia.
Inoltre, nel “milleproroghe,” con riferimento alla “L. 26 giugno 1967, n.458 Trapianto del rene tra persone viventi” (sia familiari che estranei), si applicano ai donatori e ai riceventi di rene, fino al 31 dicembre 2010, gli stessi benefici riconosciuti per il prelievo di midollo osseo. Cioè permessi retribuiti sul lavoro per le giornate necessarie alle indagini, ai prelievi e alle coperture di eventuali complicazioni. In tal modo si incentivano gli espianti da viventi sani e le relative menomazioni.


Presidente

Nerina Negrello


Le stragi del sabato sera: Stop droga


Crociata del prete ex DJ contro le stragi del sabato sera: Stop droga Tutti i suoi amici lo conoscevano come Michele M il dj. Metteva dischi e faceva ballare i giovani in un locale di Napoli. Un ventenne come tutti. Fidanzata, studio, lavoro e locali. Poi il cambiamento. Michele M. diventa "padre Michele". A 22 anni entra in seminario mollando tutto. Serate in discoteca, fidanzata e locale di sua proprietà. Sei anni in cui don Michele studia per diventare prete.Oggi don Michele di anni ne ha 36. Faccia pulita e occhiali da sole alla moda lotta contro le stragi del sabato sera. Ha un jeans ed un maglioncino a mezze maniche sotto al quale si vede il colletto bianco. "Scusatemi, ma stavo pregando". Debutta così don Michele. " A volte mi chiudo nela chiesa piccola per pregare da solo".La stanza dove si trova è semplice, come lui. Un tavolo, quattro sedie ed un'immagine del Cristo."E' da quattro anni che faccio parte della parrocchia della chiesa della Madonna della Sal - ha raccontato- tutto è iniziato quando arrivai qui ". "Vidi 15 ragazzi fumare uno spinello a pochi passi dalla chiesa". "La prima cosa che feci fu di invitarli a mangiare una pizza assieme".E' iniziata proprio così l'avventura di don Michele che oramai è diventato un punto di riferimento per i 'suoi' ragazzi. "La cosa che più tengo a dire è che sono innamorato di Dio e della Chiesa". Ma don Michele non è un prete come tutti. Lui viene proprio da quel mondo dove oggi i ragazzi si sballano il sabato sera, dove alcol e dorga la fanno da padrona tra i ragazzi. "Per me la cosa fondamentale per far capire ai giovani determinate cose è la preghiera. Il sacerdote deve essere un punto di riferimento, parlando di droga o alcol i ragazzi si bloccano, invece se gli si parla di Dio loro ascoltano con attenzione". "Io non faccio altro che 'presentargli' Gesù permettendogli di riscoprire l'eucarestia". Don Michele però ha lanciato anche diverse iniziative: "Il sabato sera ci riuniamo in chiesa assieme a circa 200 giovani per pregare dalle 11 e 30 all'una di notte contro le stragi del sabato sera". "C'è chi- ha aggiunto don Michele- ha sollevato qualche dubbio su questa iniziativa ma andando a guardare le statistiche, dal mese in cui abbiamo iniziato i morti sulle strade sono calati".Forse una casualità intanto don Michele oltre alla preghiera ha istituito anche altri appuntamenti settimanali: "Ci vediamo il giovedì sera per pregare e cenare assieme, opurre organizziamo ritiri o vacanze". Don Michele, nonostante l'imbarazzo e quel pizzico di timidezza che si nasconde dietro degli occhi sinceri, ammette che "i ragazzi si passano la parola tramite internet, via sms oppure raccontano la loro esperienza. Qualche anno fa erano un quindicina, oggi sono più di 200". Il 36enne prete si interroga però sul ruolo dello Stato nella lotta alle stragi del sabato sera: "Le Istituzioni hanno lanciato dei segnali ed avviato iniziative che però non partono dal 'di dentro', non dico che le tabelle nei bar siano inutili è solo che c'è tutto un contesto che non va". Don Michele in un attimo perde ogni tipo di timidezza: " Non si può risolvere un grave problema come le morti dei giovani sulle strade se la Tv, le pubblicità e la società invitano ad essere ricchi, belli, famosi, con le belle auto, tutte cose che però lasciano vuoti". "Un ragazzo può stare qui anche 5 ore al giorno ma poi esce e cosa succede? Si impatta con una famiglia dove magari i genitori sono divorziati, guardano una televisione dove c'è un determinato canone da rispettare, vanno in scuole dove in alcuni casi fanno cattive conoscenze".Una situazione alla quale don Michele ha trovato una soluzione, complicata ma fattibile: "Io vorrei, col permesso del Vescovo e dei miei superiori, creare delle comunità per vivere assieme dove recuperare effettivamente e affettivamente i giovani attraverso la preghiera e l'amore per Dio". "La parrocchia diventa un punto di riferimento solo se il sacerdote è innamorato di Dio essendo Dio l'unico che ci può salvare". Non tutti amano don Michele però: "Quest'anno, a giugno, un uomo è venuto da me, mi ha chiesto se ero sacerdote e mi ha dato una testata in faccia rompendomi il setto nasale. Evidentemente ad alcuni scoccia il fatto che io allontani dalla strada i ragazzi.". Durante la conversazione don Michele però guarda l'orologio. "Perdonatemi ma alle cinque ho appuntamento con un gruppo di fedeli".Allora ci saluta dall'uscio sorridendo: "Mi raccomando vi aspetto domenica alle 11". Una decina di persone gli si avvicina e si avviano all'interno della chiesa.Anche stasera i suoi ragazzi lo aspettano.


Giuseppe Sangiovanni

L'incredibile storia di un barone, un visconte e un cavaliere


CASERTA. Il 2, 3 e 4 aprile 2010, Al Teatro Civico 14 in Vicolo F. Della Ratta - Caserta andrà in scena L'incredibile storia di un barone, un visconte e un cavaliere. Scritto e diretto da Rosario Lerrocon Max Granatello, Ilaria Delli Paoli e Antimo Navarra Musiche originali Criminale e Mr. DraghenCostumi Alina LombardiScenografia Antonio BuonocoreDisegno luci e foto di scena Marco Ghidelli. L’incredibile storia di un barone, un visconte e un cavaliere è il titolo dell’ultima produzione Mutamenti, che sarà in scena venerdì 2 e sabato 3 alle ore 21.00, per poi replicare domenica 4 aprile alle ore 19.00, sul palco del Teatro Civico 14. La piéce liberamente ispirata a La Trilogia degli Antenati di Italo Calvino e portata in scena da Rosario Lerro, con l’interpretazione di Max Granatello, Ilaria Delli Paoli e Antimo Navarra. Le luci e le foto di scena sono di Marco Ghidelli, le scenografie di Antonio Bonocore, mentre i costumi sono curati da Alina Lombardi. La colonna sonora dello spettacolo è stata creata da Criminale e Mr Draghen Una foresta incantata, fatta di libri, rami, ombre, è il mondo fantastico nel quale avviene l'educazione sentimentale di una fanciulla, che conosce gli uomini incontrando i personaggi creati da Calvino ne La Trilogia degli Antenati. Il Barone Rampante, che vive sugli alberi per ribellarsi alla sua famiglia, è la scoperta dell'altro, l'amore di due fanciulli che vivono sognando un mondo migliore. Il visconte dimezzato, diviso in due metà da una palla di cannone, è l'incontro con i rapporti umani nella loro complessità: è l'incontro/scontro, la conoscenza del bene e del male, l'amore che non riesce a fare a meno degli eccessi. E infine il Cavaliere Inesistente, l'uomo che non è uomo, un'armatura vuota tenuta in piedi dalla sola forza di volontà, per questo perfetto agli occhi della fanciulla, è la delusione, l'amore non corrisposto.
“Una storia divertente, una favola moderna e significativa, ‘un'indagine’ sul mondo contemporaneo. Tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti, tagliati in due, costretti alla ribellione, o addirittura sentiamo di non essere riconosciuti, di non ‘esserci’. Tutti realizziamo una parte di noi stessi, e non l'altra” è quanto afferma Rosario Lerro al riguardo della pièce da lui diretta.
Informazioni 348.2209530Biglietteria Teatro Civico 14 tel. 0823.1902686
-- Ufficio Stampa Teatro Civico 14Alessandro Dorelli

PDL, STEFANO GIAQUINTO: 3780 VOLTE GRAZIE




CAIAZZO – La vittoria è stata festeggiata con una grande festa alla “Taverna degli Amici” di Caiazzo, lo stesso locale scelto per l’apertura della campagna elettorale. Il primo cittadino di Caiazzo, nelle vesti ormai di consigliere provinciale di Caserta per il Pdl, non ha perso tempo e ha voluto ringraziare subito gli elettori riconoscendogli il sostegno dimostrato alle consultazioni del 28 e 29 marzo. Stefano Giaquinto ha espresso la soddisfazione per una vittoria di grande significato politico, frutto dell’impegno di tanti uomini e donne che hanno valutato positivamente l’operato dell’amministrazione caiatina e hanno creduto nel suo progetto di rinnovamento: “3780 volte grazie (il riferimento va ai voti raggiunti in totale nell’intero collegio numero 5). In questa campagna elettorale ho scommesso su una politica dei fatti condivisa con le 9 realtà della Media Valle del Volturno. Sono convinto che la mia elezione apra una pagina nuova e sicuramente positiva per la nostra città e per l’intero territorio, in uno spirito di collaborazione e di integrazione per la crescita e lo sviluppo delle nostre comunità”. Il neo eletto consigliere del Popolo della Libertà ha ricordato quanto la famiglia - in primis - gli amministratori e i sostenitori gli sono stati accanto sempre compatti e ha ringraziato gli elettori senza trascurare nessun paese: “Vi porterò nel cuore e sarò orgoglioso di rappresentarvi a Caserta. Grazie per la fiducia ed il largo consenso”. Nello stesso tempo Giaquinto, tra i primi eletti nella graduatoria provinciale del partito guidato dal Premier Berlusconi, ha rinnovato il suo impegno al servizio di tutto il territorio, auspicando un leale confronto con tutte le realtà e gli amministratori. Un impegno iniziato già oggi 31 marzo 2010, il sindaco di Caiazzo ha partecipato infatti a Napoli alla conferenza stampa del Governatore della Campania Stefano Caldoro e dello stato maggiore del partito.



c.s.

Il Progetto “Talents Raising” premia i giovani talenti.


Il Progetto “Talents Raising”, da cui scaturisce il presente Bando, nasce dallaconsapevolezza che tra le giovani generazioni si sia affermato un senso di sfiducianel futuro e nella possibilità di affermarsi come individui autonomi, a causa delledifficoltà di accesso al mercato del lavoro e di raggiungimento di condizioni di vita sostenibili.Tale fenomeno dà luogo ad un circolo vizioso che si alimenta del disinvestimentoche i giovani perpetrano su se stessi. L’intento è di interrompere questo cerchio,dimostrando che il talento viene in ogni caso premiato, e che esso non è una dote necessariamenteinnata, bensì può essere frutto di impegno e di partecipazione attiva. Parallelamente,si vuole dimostrare che le Amministrazioni Pubbliche sono in grado di riconoscereed incentivare il merito quale frutto di impegno, e che i giovani possono essere sostenutinelle loro idee, ed incoraggiati a divenire promotori di se stessi e dei propri progetti di vita.Il Progetto “Talents Raising” consta di due fasi essenziali: “Storie di Vita” ed “Idee in Movimento”.Il presente Bando rientra nella seconda fase progettuale, per l’appunto denominata“Idee in Movimento”, che attraverso una fiera di 3 giornate intende assegnare 3 premi di tremila Euro,3 premi di millecinquecento Euro e 3 premi di mille Euro, alle migliori idee nei seguenti ambiti:
-Impresa
-Utilità sociale e Impegno Civile
-Promozione e tutela del patrimonio ambientale, storico, artistico e architettonico e Turismo


I 30 finalisti potranno accedere alla fase finale, la fiera delle idee, che si svolgerài giorni 28-29-30 Aprile 2010 presso il Belvedere di San Leucio (Caserta).Scarica il BANDO COMPLETO sul sito http://wm4.email.it/webmail/wm_5/redir.php?http://www.talentsraising.eu per maggiori informazioni.