01 settembre 2010

INCENDIO BOSCHIVO ALIMENTATO DAL FORTE VENTO LAMBISCE I CENTRI ABITATI DI PIEDIMONTE MATESE E CASTELLO DEL MATESE.


PIEDIMONTE MATESE. Apprensione e tanta paura ieri mattina per un incendio boschivo sviluppatosi già dalle prime ore del mattino, sulle montagne che sovrastano il centro abitato di Piedimonte Matese che ha devastato il costone roccioso a ridosso della città. Il fronte del fuoco, che partiva dalla zona della sorgente del Torano arrivava fino a lambire il centro abitato di Castello del Matese, ha trovato facile presa nei terreni incolti e le sterpaglie, è stato alimentato da un forte vento che spirava dalla Valle dell’inferno che sovrasta la città di Piedimonte Matese. Il forte vento ha reso più difficile il lavoro del servizi antincendio boschivo e della forestale impegnati nell’opera di spegnimento a tale punto da rendere necessario l’intervento di un grosso elicottero della Protezione Civile Nazionale che ha letteralmente bombardato la zona interessata dall’incendio con migliaia di litri di acqua e liquido ritardante per tutta la giornata. Il problema degli incendi boschivi in Campania suscita ormai da qualche anno un interesse non più limitato ai soli addetti ai lavori. La crescita della sensibilità collettiva ai problemi della tutela naturalistica, l'attenzione dei mezzi di informazione, la portata dei danni economici arrecati dal fenomeno, hanno contribuito sensibilmente ad aumentare le forze impegnate, soprattutto d'estate, a ridurre la frequenza e l'estensione degli incendi boschivi. Se fino a pochi anni fa il compito di tamponare l'emergenza era affidato esclusivamente alle esigue forze del CFS e dei VVFF, costretti ad operare in condizioni di estremo disagio e con mezzi insufficienti, oggi esistono strutture operative che dirigono gli interventi su scala nazionale, coordinando tra loro, oltre ai corpi già citati, i mezzi della Protezione Civile, dell'Esercito, degli Enti Locali e del volontariato.

Pietro Rossi

Valorizzare la biodiversità del Parco del Matese.

PIEDIMONTE MATESE. Sulle rive del Lago Matese, in “Loc.Scennerato”, si è svolta dal 20 al 27 agosto la prima fase del Progetto “Migrandata”, promosso dal CEDA (Centro Educazione Documentazione Ambientale) Legambiente di Piedimonte Matese, tra le iniziative di informazione scientifica ed educazione ambientale per l’Anno internazionale della Biodiversità, previste nell’ambito del Programma INFEA Regione Campania 2007-10. E’ stato allestito un campo di inanellamento a scopo scientifico per avere un quadro aggiornato del fenomeno migratorio in un’area di grande valore naturalistico, censire l’avifauna presente e trarre indicazioni di carattere gestionale utili per azioni ed interventi di conservazione della biodiversità del parco. Hanno collaborato alle attività del campo, organizzato da Giovanni Capobianco del CEDA Matese con la supervisione di Rosario Balestrieri, inanellatore riconosciuto dall’ISPRA, tanti volontari e ornitologi dell’ASOIM (Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale), che ha patrocinato l’evento insieme al Parco Regionale del Matese. In appena una settimana sono stati catturati circa 1500 uccelli e censite 28 specie diverse, tra cui Picchio Muratore, Cannaiola, Cannareccione, Verdone, Capinera, Pettirosso, Torcicollo, Forapaglie e, per la prima volta nel Matese, la Cannaiola Verdognola ed il Canapino Maggiore. L’iniziativa di ricerca ha offerto altri dati interessanti, come la conferma del ruolo strategico dei canneti del lago come “dormitorio” privilegiato dei numerosi stormi di rondini che transitano in zona o la presenza incoraggiante di diversi individui giovani di Averla Piccola, specie particolarmente protetta, nati quest’anno sulle rive del lago. La conferma della ricchezza della biodiversità del lago carsico più alto d’Italia richiede maggiori sforzi per garantire una vigilanza e tutela adeguate, in particolare per quanto riguarda la limitazione della circolazione dei veicoli, la bonifica delle aree rovinate dai rifiuti abbandonati dai turisti incivili, il controllo degli scarichi di case e aziende. “Solo un Ente Parco dotato di stabilità amministrativa e di personale e risorse adeguati, può svolgere questo compito e garantire lo sviluppo di un turismo naturalista sostenibile – ha dichiarato il Responsabile del CEDA Matese, Nando Pirro – Ecco perché chiediamo alla Regione di dare una svolta alla sua politica per i parchi, finora inadeguata e contraddittoria” Il campo è stato visitato e apprezzato da tanti turisti e residenti, dal Presidente del Parco Matese, Pino Falco, e da una troupe televisiva incaricata dall’Assessorato regionale all’Ecologia di documentare le attività svolte nell’ambito delle iniziative per l’Anno Internazionale della Biodiversità. I risultati analitici del progetto e delle altre attività di monitoraggio ambientale che riguarderanno il Lago Matese, saranno presentati in autunno in un convegno.

Pietro Rossi

Successo per la sfilata di figuranti del corteo storico medioevale.


Formicola. Si è svolta a Formicola , organizzata dalla Proloco presieduta dalla dot.ssa Lucia Potenza una interessante manifestazione storico-culturale. Hanno sfilato infatti per le vie dell'amena cittadina i figuranti del corteo storico medioevale di capua , associazione presieduta dall'ottimo don Franco Duonnolo , che si propone di divulgare non solo i costumi dell'epoca ma anche la conoscenza storica dei vari comuni nei quali si esibisce. La Proloco Formicola composta soprattutto da tantissimi ragazzi e ragazze che animati da grande entusiasmo, ne stanno giorno dopo giorno sviluppando l'attività, ha inteso così far conoscere alla popolazione i costumi medioevali, gli stumenti musicali e le musiche dell'epoca e, in buona sostanza ciò che riguardava il medioevo in generale e quello meridionale in particolare. Nel corso della manifestazione la dott.ssa angela ragozzino ha, con dovizia di particolari, illustrato tutto ciò, nonché l'intimo rapporto che ha legato l'agro formicolano al medioevo e soprattutto l'importanza che formicola aveva in quel periodo. I giovani della proloco formicolana ha nno annunciato altre interessanti iniziative tese a far conoscere sempre più le bellezze di questa antica cittadina ed a coinvolgere al tempo stesso sempre più la cittadinanza per una fruizione migliore del tempo libero.


Fonte : comunicato stampa


NOMINE DEL PERSONALE ATA CAOS E DISORDINE AL MATTEI DI CASERTA.


Caserta. Tensione e caos, martedì mattina, all’istituto professionale Mattei di Caserta nel giorno delle nomine in ruolo per il personale Ata. Una folla di persone ha presidiato i due cancelli di accesso della scuola per impedire l’espletamento delle procedure e l’accesso dei convocati. Difficile entrare anche per i docenti impegnati nelle fasi conclusive degli esami di riparazione. La tensione è altissima. Da una parte il personale Ata che aspetta di firmare il contratto, finalmente a tempo indeterminato, dall’altra i precari Ata, senza speranza di incarico per i tagli voluti dal Ministero. Dentro i funzionari dell’Ufficio scolastico provinciale preposti all’attribuzione dei posti con i rappresentanti dei sindacati. Fuori urla e discussioni fra le centinaia di persone in attesa di nomina e quelli che cercano di impedirle. C’è chi qui ha trascorso la notte. Una donna è distesa davanti al cancello. Qualcuno si sente male, arriva l’autoambulanza. E le forze dell’ordine: carabinieri e polizia. Si cerca di calmare gli animi. Inutilmente. È una guerra fra poveri provocata dai tagli che in provincia di Caserta lasciano fuori circa 400 precari, degli oltre 800 in graduatoria.Il Comitato dei precari denuncia «l’irregolarità della graduatoria Ata, costruita - si legge su un cartello - su dichiarazioni mendaci» e l’esistenza «di una parentopoli casertana della scuola». Il Comitato si scaglia anche contro i sindacati che, secondo Nicola Bovienzo, dello stesso Comitato «non tutelerebbero i diritti dei precari» mentre chiede «l’annullamento delle riconferme, la revisione della graduatoria, l’utilizzo del milione e 700 mila euro stanziato ad hoc dalla Provincia lo scorso anno e mai utilizzato e le dimissioni dei dirigenti dell’Usp settore Ata». Poi c’è la posizione dei primi 400 in attesa di entrare in ruolo. «Siamo dentro per fortuna, per titoli ed età. E’ un diritto che ci spetta». E ci sono i sindacati: «cerchiamo di assicurare l’occupazione per tutti, perciò abbiamo chiesto di avere posti in deroga al testo ministeriale» dice Antonio Di Zazzo, segretario provinciale Uil scuola.Enrico Grillo segretario della Cgil scuola sottolinea che la soglia di tollerabilità a Caserta è stata di gran lunga superata, per questo ritiene «necessario allargare il numero delle assunzioni anche perché i tagli non garantiscono il regolare funzionamento delle scuole». Mentre Giacomo Di Filippo, segretario Flp scuola chiede ispettori che verifichino la regolarità delle graduatorie. Il dirigente dell’Usp, Vincenzo Di Matteo, respinge le accuse e rassicura: «Nessuna anomalia: le graduatorie sono state controllate».


Lidia Luberto