CASERTA, Il Comando Provinciale della Guardia di
Finanza di Caserta, sotto la spinta propulsiva del Procuratore Capo della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e in aderenza al protocollo d’intesa
sottoscritto presso la Prefettura di Caserta alla presenza dei Ministri
dell’Interno, della Giustizia e dell’Ambiente, durante il periodo estivo, ha
intensificato ulteriormente i controlli in materia di tutela ambientale. In tale contesto, le Fiamme Gialle della
Compagnia di Caserta, in occasione dei controlli condotti unitamente a
funzionari della locale A.R.P.A. (Agenzia Regionale Protezione Ambiente), hanno
individuato e posto sotto sequestro due attività commerciali, localizzate lungo
la Via Nazionale Appia del Comune di Casagiove (CE), in pieno centro cittadino,
operativamente dislocate una accanto all’altra ed aventi come oggetto
dell'attività rispettivamente la lavorazione e trasformazione del polistirolo e
servizi di autolavaggio. La società operante nel settore della
lavorazione e trasformazione del polistirolo è risultata completamente
sprovvista delle autorizzazioni inerenti all'emissione
di polveri fini nell'aria e allo smaltimento dei rifiuti speciali di
risulta, costituiti da contenitori vuoti di collant
ed idropitture, i cui scarti di lavorazione
venivano convogliati in un pozzetto collocato in un piazzale esterno. Durante gli accertamenti, i Finanzieri hanno
scoperto che nella vasca di raccolta ubicata nel piazzale confluiva anche un
altro tubo di scarico da cui provenivano le acque reflue provenienti da un adiacente
autolavaggio, nelle quali venivano smaltiti i prodotti chimici utilizzati per
l'attività svolta. I residui industriali di entrambe le società
convergevano nella fognatura pubblica cittadina, con conseguenti disastrosi
danni derivanti dall'inquinamento causato. Le Fiamme Gialle hanno provveduto, durante le
operazioni di servizio, al sequestro degli impianti e dei macchinari installati
nelle due attività commerciali, compresi 30 sacchi di materiale triturato per
un peso complessivo di 300 chilogrammi e 80 chilogrammi di residui di
colorazione contenuti in vari fusti di plastica. Gli amministratori delle due società, S.G. di anni 32 e D.B.C. di anni 38, entrambi originari di Caserta, sono stati
deferiti alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, per le
specifiche violazioni previste e punite dal Testo Unico in materia di tutela
dell’ambiente. L'attività svolta attraverso il
controllo economico del territorio rappresenta un’ulteriore riprova dell’impegno
quotidianamente profuso dalla Guardia di Finanza di Caserta a tutela della
legalità e della salute dei cittadini.
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01 settembre 2011
INTENSIFICATA L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO A TUTELA DELL’AMBIENTE. SEQUESTRATE 2 ATTIVITA’ COMMERCIALI E DENUNCIATI I RISPETTIVI AMMINISTRATORI.
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Peter
DEGRADO A PARCO SCHIAVONE: BLITZ DEL CONSIGLIERE EDGARDO URSOMANDO CHE HA ASCOLTATO LE LAMENTELE DEI RESIDENTI
CASERTA. Chiamato dal
comitato spontaneo delle madri di Parco Schiavone, ubicato nella frazione
Centurano di Caserta, preoccupate per la salute dei propri figli, non si è
sottratto ad un incontro con loro il consigliere comunale d’opposizione Edgardo
Ursomando. “Sono rimasto sconvolto - ha
spiegato - nel trovarmi di fronte ad uno spaccato di Caserta di cui ci si deve
solo vergognare. Ho visto stabili pericolanti e pericolosi per i residenti.
Parco Schiavone, ridotto ad una discarica a cielo aperto, è stato abbandonato
dall’ente comunale nella sua fatiscenza facendo di fatto rischiare la vita agli
abitanti che, qualunque sia il titolo con cui lì risiedono, restano pur sempre
cittadini casertani. Dopo aver ascoltato con attenzione le problematiche che mi
hanno esposto i residenti, mi sono impegnato con loro personalmente ad inviare
un’opportuna initerrogazione al sindaco Pio Del Gaudio, in quanto responsabile
della salute pubblica, ed agli assessori e dirigenti preposti al ramo”. Poi
Ursomando è ritornato anche sulla questione dell’azzeramento delle delegazioni
spiegando come: “l’incontro di oggi è la
dimostrazione che non rispondono alle apettative per cui sono state create e
pertanto sono inutili. La svolta deve partire dal modo di affrontare il ruolo
di consigliere, da adempiersi tra la gente. Invece - ha continuato - voglio
stigmatizzare l’ottima intuizione dell’assessore Parisella che ha proposto
l’eliminazione di tali inutili presidi che comportano uno spreco di risorse
economiche per le casse comunali distraendo, di fatto, fondi che potrebbero
essere spesi eventualmente "anche" per la riqualificazione di Parco
Schiavone”.
c.s.
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Peter
ASSISE DEI SINDACI DEL MATESE ALLA RICERCA DI UNA STRATEGIA COMUNE CHE PORTI AD UN PROGETTO PILOTA DI SVILUPPO.
V. Cappello - G, Avecone - F. Imperadore |
SAN
POTITO SANNITICO. Si è svolta presso la sala convegni del
Parco Regionale del Matese a San Potito Sannitico, l’assise dei sindaci e
amministratori della zona matesina a cui ha preso parte il Prof. Enrico
Stanco della Soprintendenza ai Beni
Storici e Monumentali per cercare una strategia comune che porti ad una
progettazione di sviluppo locale da candidare a progetti europei. Il Sindaco di San Potito Sannitico Franco
Imperadore nel suo saluto ha sottolineato la necessità di costituire un consorzio di comuni per
accedere con maggiore facilità, alle strategie comunitarie per riqualificare il
patrimonio culturale, storico, architettonico ed ambientale esistente. Il
Matese soffre della carenza di attrattori sul territorio e del conseguente
mancato sviluppo economico dell’area. Il Sindaco di Alife Giuseppe Avecone, che ha fortemente voluto l’assise territoriale,
ha espresso la sua piena soddisfazione per la partecipazione di sindaci, amministratori e figure
professionali motivate dalla necessità di rilanciare un territorio ricco di
potenzialità come quello del Matese, facendo cenno a quelle di Alife che annovera nel suo
patrimonio alcune tra le bellezze archeologiche più importanti del
comprensorio. Il Dott. Antonio De
Magistris ha illustrato ai presenti il programma e le strategie di sviluppo
territoriale, evidenziando la necessità di associare e consorziare i vari
comuni per sfruttare al meglio le direttive programmatiche della Comunità
Europea. Il Prof. Antonello Stella
della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara ha
ricordato che i beni culturali, storici, archeologici e paesaggistici, sono la
testimonianza di ciò che quel luogo ha rappresentato, costituiscono i capisaldi
della propria identità e diventano lo strumento imprescindibile nell’opera di
ricostruzione identitaria del territorio. Il Prof. Federico Marazzi della Facoltà di Lettere dell’Università degli
Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli ha sottolineato l’importanza di creare
una visione d’insieme che abbracci, in una prospettiva unitaria, il futuro del
paese partendo dall’immagine di territorio che si desidera costruire. Il Prof. Enrico Stanco della Soprintendenza ai Beni
Storici e Monumentali che ha chiuso l’incontro ha ribadito l’opportunità di
istituire dei tavoli tecnici per portare alla ribalta le emergenze dei singoli
comuni che diventano fondamentali nell’ottica di riqualificazione territoriale.
Pietro
Rossi
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Peter
MANOVRA: PUGLIESE (FORZA DEL SUD), BENE GOVERNO SU RITIRO NORMA PENSIONI.
On. Marco Pugliese |
"La
decisione di fare un passo indietro sulle pensioni presa in un vertice al
ministero dell'Economia tra il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, e quello
per la Semplificazione, Roberto Calderoli, è stata la scelta migliore". Ad
affermarlo in una nota è l'On. Marco
Pugliese, componente della VI commissione finanze di Montecitorio e
deputato di Forza del Sud, partito
fondato dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè.
"Sulla
norma della previdenza a danno dei giovani meridionali Forza del Sud ha da
sempre espresso il suo disappunto."
"Ora
- aggiunge Pugliese - la nostra attenzione si focalizza sugli interventi
strutturali che possano portare crescita al Paese ed in particolare al
meridione."
"Temi
da affrontare - conclude il deputato arancione - riguarderanno il fisco e le
politiche di sviluppo, in particolare per i settori industriali, a favore delle
imprese e dell'occupazione specie per il Mezzogiorno."
Fonte: Comunicato Segreteria Parlamentare On. Marco Pugliese
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Peter
CASALUCE-3.500.000 PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA LOCALTA’ SAN LORENZO. SODDISFATTO IL SINDACO PAGANO
Nazzaro Pagano |
Daniele Palazzo
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Peter
‘CHI FA ’O BBEN ADDA MURI’ ACCUS!’: STORIA D’AMORE E GENEROSITA’ TRA UNA GRANDE DONNA E UN DELIZIOSO BARBONCINO
Aveva
trovato un barboncino di piccola taglia
che si aggirava smarrito, impaurito e vistosamente denutrito nella zona di Piazza
Dante, a Napoli, lo aveva sfamato e coccolato, gli aveva preparato un
giaciglio, dandogli ospitalità a casa sua. Non solo. Si era premurata di
ricercare i padroni della bestiola, informandosi presso amici e conoscenti. Non
riuscendo, però, a trovare le persone cercate, aveva deciso di tenersi quel
grazioso cagnolino, sottoponendolo all’applicazione del microchip. Per questo,
l’altra sera, ad una settimana dal ritrovamento dell’animale, una donna ucraina
di 49 anni è stata aggredita e violentemente malmenata da un gruppo di cinque persone(tre uomini e due
donne), che la hanno affrontata e picchiata in via Domenico Soriano(siamo
sempre in zona Dante) mentre portava a spasso il suo nuovo “amico”. La cinquina
di aggressori(uno di loro l’ha perfino colpita alla nuca con un casco da
motociclista), che non hanno portato via alla malcapitata né soldi, né oggetti
preziosi, impossessandosi solo del barboncino, si sono qualificati come i
padroni legittimi dell’animale a cui la
donna del paese dell’Esteruopeo si era affezionata. Sul posto dell’aggressione,
gli Agenti della Sezione Volanti della Questura del capoluogo partenopeo, che
hanno accompagnato l’ucraina in ospedale. La donna, però, ha rifiutato il
ricovero, venendo comunque dichiarata guaribile in venti giorni. In conseguenza
della brutta avventura capitatale, la protagonista della bella e commovente
storia di generosità ed accoglienza verso una bestiola che, da come si
presentava, aveva assoluto bisogno di cure ed affetto e solo quelle ha
ricevuto, ha sporto denuncia in Procura contro ignoti. Una notizia, questa, che
lascia esterrefatti ed increduli. Esterrefatti perché, dopo aver abbandonato a
se stesso un delizioso ed indifeso cagnoletto, i suoi sedicenti padroni ,
invece di ringraziare la persona che lo ha rifocillato e rimesso in condizioni
fisiche ottimali, la insultano e la picchiano a tal punto da rischiare di ucciderla
a colpi di casco da motociclista; increduli per l’estrema violenza con cui un
gruppo di individui che definire rozzi ed incivili sarebbe sicuramente
riduttivo ha inteso “punire” una persona buona che ha fatto più del suo dovere
civico. Anzi, per amore di una bestiola che, data la sua condizione, aveva
bisogno di tutto, non ha esitato ad intaccare il suo sicuramente non
stratosferico introito mensile. Come recita un antichissimo adagio popolare
napoletano, “Chi fa ’o bben addà murì accis”!, nel senso che il bene che si fa non
è mai apprezzato da nessuno. Questo anche il morale del discorso intorno ad un
angelo di donna che ha fatto di tutto e di più per amore del barboncino che le è stato
portato via così brutalmente. Ma in che mondo viviamo!?, c’è da domandarsi.
Daniele Palazzo
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