05 maggio 2010

ALCUNE PRECISAZIONI DI MIMMO LUONGO SUL COLONNELLO ELEONORO NEGRI


Oggetto: ALLA C.A. DEL DIRETTORE- Priorità: Alta


Carissimo Direttore,

nella pagina di Capua del 4 maggio 2010, nell'articolo a firma di Nunzio De Pinto, si cita il colonnello Eleonoro Negri (nella foto)nonché prima medaglia d'argento al valor militare. Al valoroso militare è stato dedicato un corso per gli allievi dell'esercito ed è per questo che è finito nell'articolo. Per doverosa informazione ai lettori occorre precisare che il Negri nell'agosto del 1861, - nelle azioni militari contro il cosidetto "brigantaggio" - guidò la colonna di bersaglieri che, per rappresaglia, distrusse due paesi del beneventano: Pontelandolfo e Casalduni. Terminati gli eccidi telegrafò al governatore di Benevento: "All’alba giustizia fu fatta contro Pontelandolfo e Casalduni. Essi bruciano ancora". Ecco cosa scrive Antonio Ciano a proposito dei fatti di Pontelandolfo: " Il saccheggio e l’eccidio durarono l’intera giornata del 14 agosto 1861. Donne seminude, sorprese mentre dormivano, cercavano scampo fuggendo; ma, se vecchie, venivano subito infilzate, se giovani ed avvenenti, venivano violentate e poi uccise. Due giovani che erano stati salvati dal De Marco (garibaldino al seguito del Negri) in quanto liberali, nel vedere tanta barbarie e tanto accanimento contro i loro concittadini e contro la loro città, dopo essersi consultati col proprio padre, si diressero verso il colonnello Negri. Non avrebbero dovuto!I due giovani avevano appreso le idee liberali frequentando circoli culturali di Napoli, sognavano un’Italia, Una, libera, indipendente; sognavano la fratellanza. La loro adesione al liberalismo fu vanificata da quelle scene di terrore e di orrore; di colpo s’accorsero che il re sabaudo era un macellaio e che il vero liberale era il Re Borbone.Il più giovane aveva finito da poco gli studi all’università di Napoli e stava per cimentarsi nella libera professione dell’avvocatura; il più grande era un buon commerciante di Pontelandolfo. I due benpensanti liberali pontelandolfesi furono accompagnati al cospetto del colonnello Negri dal garibaldino De Marco: L’avvocato si rivolse verso l’ufficiale piemontese, quasi a rimproverarlo: "Sig. colonnello siamo venuti qui da liberali, da unitari e nazionali quali siamo sempre stati a fare pubblica rimostranza per quello che sta accadendo nel paese". Negri:" Cosa sta accadendo?" Rinaldi, così si chiamava l’avvocato:" I bersaglieri stanno incendiando tute le case di Pontelandolfo e stanno uccidendo tutti. In nome di Dio, li fermi!"Negri: "Quei luridi reazionari hanno massacrato quaranta soldati piemontesi, quaranta eroi; per ogni soldato moriranno cento cafoni, capito?"Rinaldi: "Sig. colonnello, ciò che lei dice è contro le più elementari leggi, è immorale, devono essere presi i responsabili e giudicati da un tribunale."Negri: "Da un tribunale? Io conosco un solo tribunale, quello che stai vedendo. La vendetta militare."Rinaldi: " Ma lì non ci sono militari, vi è solo gente indifesa". Negri; "Quella gente ha massacrato quaranta piemontesi e pagheranno con la morte"Rinaldi: "Sig. colonnello, questo è un eccidio,passerete alla storia come un criminale di guerra, un assassino!"Negri:" Guardie, guardieee! Prendete questi due e fucilateli, sono come gli altri, liberali o non liberali, fucilateli."Dieci bersaglieri presero i due, gli svuotarono dei soldi che avevano nelle tasche e li portarono nei pressi della chiesa di San Donato. I due fratelli chiesero un prete per l’ultima confessione, gli fu negato.Istantaneamente furono bendati e fucilati. Morirono gridando ai piemontesi: "Assassini maledetti!"Furono raggiunti dai pallettoni mente sputavano verso il plotone di esecuzione. L’avvocato morì subito mentre il fratello, nonostante fosse stato colpito dalle pallottole era ancora vivo. Il colonnello Negri, si avvicinò e lo finì con un colpo di baionetta. La strage continuò: ogni casa veniva rovistata, saccheggiata, incendiata. I morti venivano accatastati l’un sull’altro, e fra quei corpi vi era anche qualcuno ancora vivo, che per il dolore mordeva il corpo del cadavere sottostante. Chi non riusciva a morire subito doveva anche sopportare la tortura del fuoco, che veniva appiccato sopra i cadaveri con legna secca e fascine fatte portare lì da giovani sotto la minaccia delle baionette".


Cordiali Saluti
MIMMO LUONGO

Presentazione de "L’oltranza dello sguardo" di Giorgio Agnisola a Caserta.


CASERTA. Sabato 15 Maggio, alle ore 18, presso la Biblioteca del Seminario Vescovile di Caserta,Aldo Masullo presenterà il libro: L’oltranza dello sguardoin Friedrich, Monet, Cézanne Ed. Il pozzo di Giacobbe."L'oltranza dello sguardo in Friedrich, Monet, Cézanne", una lettura per certi aspetti inedita dell'opera di tre maestri. La loro produzione pittorica, infatti, viene interpretata alla luce delle consapevoli e inconsapevoli emergenze di un oltre che si profila allo sguardo naturale che caratterizza l'arte del XIX secolo.Scritto da Giorgio Agnisola, il volume è stato pubblicato da Il Pozzo di Giacobbe (Trapani, 2010, pp. 128, euro 13,50) e inserito collana "Le forme e la luce" inaugurata lo scorso anno dalla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale di cui Agnisola è condirettore. "Tre artisti del diciannovesimo secolo possono essere emblematicamente indagati lungo quel cammino dell'arte segnato dal rinnovamento e dalla crisi dello sguardo rivolto al visibile, ma con un'attenzione all'invisibile. Uno sguardo teso a leggere la realtà nella sua suggestiva evidenza fisica e naturale e nei suoi luoghi rivelativi dell'essere e del sentire, riflessi nella sensibilità e nella coscienza di un oltre percepito nel profondo della vita", esordisce l'autore nella premessa al libro che, strutturandosi in tre parti principali (Lo sguardo di Friedrich; Monet, il mistero della luce; Cézanne e la Montagna Sainte-Victoire), si conclude con una ricca appendice fotografica a colori.L'autoreGiorgio Agnisola è critico d'arte e saggista. Collabora da oltre venti anni alle pagine culturali del quotidiano Avvenire. Ha operato a lungo come consulente d'arte contemporanea presso i Paesi francofoni d'Europa. È membro dell'Associazione Internazionale Critici d'Arte e della Société Internationale de Psychopathologie de l'Expression. Insegna Arte sacra e Spiritualità ed arte contemporanea presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, sez. San Luigi, presso cui è altresì condirettore della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia. Tra i suoi libri: Arte presente in Belgio (1985) (presentato nel 1986 alla Biennale di Venezia), Arte in Lussemburgo dopo il 1945 (1989); Iurij e Lara, lettura de "Il Dottor Zivago" (1991); Per via d'arte, appunti, ricognizioni, cronache (1993); Georg e Stein e la scultura lussemburghese (1995); L'Addio, lettura del distacco d'amore (1998); Dentro l'arte (2001); Viaggio nell'opera, vedere e sentire l'arte (2005, vincitore del premio La scheda d'oro 2009); La pietra e l'angelo, paesaggio sacro in Campania (2006); Leggere l'Arte (2009).


c.s.

IL BARITONO FRANCESCO LANDOLFI IN SCENA A KLAGENFURT CON L’AIDA.


ALVIGNANO. A partire dal 6 maggio il baritono Francesco Landolfi (nella foto) sarà impegnato a Klagenfurt (Austria) in uno dei capolavori del bussetano Giuseppe Verdi. Parliamo ovviamente della celeberrima “Aida” dove ricoprirà il ruolo di “Amonasro”. Per il giovane artista di Alvignano, l'esperienza nel famosissimo “Stadttheater”, sarà l'ennesimo banco di prova, considerato soprattutto che si tratta dell’unico cantante dello Stivale in un cast interamente internazionale scelto dal sovrintendente del teatro d’Oltralpe. Un “tour di force” che lo vedrà impegnato sul palcoscenico della città della fontana del Dragone famosa anche per i conosciutissimi “Mercatini di Natale” in ben tredici recite. A dirigere l’orchestra della Carinzia sarà il tedesco Peter Marschik, la regia è affidata al regista Torsten Fischer, mentre il Maestro del Coro sarà Gunter Wallner. Nel cast figurano anche i soprani Yannich Muriel Novah, canadese, e Saekyung Rim, artista coreana, nel ruolo di “Aida”; “Amneris” sarà interpretata da Duvravka Musovic e Larissa Schmidt; Priesterin dalla tedesca Sylvia Reiser, mentre nel ruolo di “Radames” si cimenteranno i tenori Gaston Rivero, uruguaiano, e Boiko Zvetanov. Infine “Ramfis” sarà lo slovacco Gustav Belacek. L’Aida, colosso verdiano, opera in quattro atti, fu rappresentata per la prima volta nel 1871 nella capitale egiziana de Il Cairo e segnò, storicamente, l’apertura dello stretto di Suez alla nagivazione. Il capolavoro del parmense Verdi sarà messo in scena, sul palcoscenico d’Oltralpe, anche l’8, il 12, il 20, 22, 25, 27, 29 maggio ed il 2 e 4 giugno. Dopo l’avventura a Klagenfurt il baritono alvignanese Francesco Landolfi volerà alla volta di Genova per spostarsi poi a Savona, dove farà parte, nel mese di giugno, di un nuovo allestimento della “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, messa in scena dal Teatro dell’Opera Giocosa. In tale occasione vestirà i panni di “Alfio”.

CAPPELLO CHIEDE UNA VERIFICA NEL PD PER APRIRE UNA NUOVA FASE.


PIEDIMONTE MATESE. Non c'è la volontà di abbandonare la nave da parte del sindaco di Piedimonte Matese, sebbene lancia un monito: " Se non cambiano le cose, ognuno si assuma le proprie responsabilità! Ci vuole subito il Commissario nel partito..."
“Occorre aprire una fase nuova nella vita del partito e mettersi alle spalle i problemi che hanno frenato la crescita del partito”. A parlare è il sindaco di Piedimonte Matese , Vincenzo Cappello (nella foto) ex candidato regionale con una buona performance e componente del direttivo regionale del PD, tra i protagonisti del processo costituente . Nelle ultime settimane non ha partecipato agli appuntamenti che il partito ha organizzato dopo la fase post- elettorale . Intanto le voci che si rincorrono circa un suo passaggio ad altri partiti . Dissenso, disagio. “ Certo le cose non vanno bene nel partito e di questo occorre averne piena consapevolezza, specie sul piano degli interventi da apportare per correggere e raddrizzare la rotta fallimentare . Resto nel PD e nel centro sinistra, ma se non si cambia registro prenderò le soluzioni più giuste . Cosa bisogna fare? “In primis occorre un commissario per azzerare tutto e riprendere marcia, applicare regole certe e serie, rifare un processo di rinascita interna dal basso, dare voci agli iscritti e coinvolgendo nuove energie per legittimare una diversa classe dirigente. Perché il partito è chiuso e questo è un limite gravissimo. Chiuso in che senso? “ Non possiamo avere un atteggiamento refrattario se non ostile, rinserrarci verso nuovi apporti nella vita del partito . Emblematico in questo senso è stato il caso di Adriano Telese, anch’egli candidato che si troverebbe fuori da questo discorso con le decisioni prese” . Sembra quasi- continua Cappello- che si vuole consolidare e perdurare un cerchia ristretta di posizioni a volte con ruoli di incompatibilità tra l’essere dirigenti e l’esercizio di funzioni istituzionali . E poi il PD deve dire la sua su alcune questioni di interesse collettivo come ad esempio sulla privatizzazione del servizi idrico dove abbiamo avuto un atteggiamento quasi “piratesco”. Perché solo adesso questo dissenso? …….“ Ho avuto la percezione nella campagna elettorale in cui sono stato impegnato dell’ampiezza del disagio tra molti dirigenti ed amministratori e mi ha rafforzato la convinzione che occorre cambiare marcia”. Il pd è stato anche scosso da abbandoni clamorosi. “E’ un altro aspetto che si è sottovalutato anzi spesso queste vicende sono state guardate quasi con compiacimento, con un silenzio assordante ( i casi di Diana , De Lucia, etc), parimenti anche quando si sono create crisi come a Maddaloni e Gricignano D’Aversa . Tutto questo deve far riflettere e creare le condizioni per un vero rilancio del partito”Altrimenti? Altrimenti ognuno si assumerò le proprie responsabilità”.


Intervista realizzata da Michele Martuscelli

PARMALAT RIBASSA IL COSTO DEL LATTE ALLA STALLA.


Piana di Monte Verna. Sono sempre più gravi le condizioni contrattuali poste da Parmalat ai circa 230 fornitori casertani di latte fresco di qualità. Per la stagione in corso il prezzo del prodotto alla stalla subirà un ulteriore ribasso, passando da 39,2 a 37,2 centesimi al litro. Tutta colpa di un diverso orientamento del mercato, con conseguente calo dei consumi. Questa la ricetta del colosso di Collecchio così come è stata prospettata nell’ultimo confronto con la Coldiretti provinciale svoltosi a Piana di Monte Verna. Un piano fatto esclusivamente di tagli che sembra essere in linea con quanto stabilito lo scorso anno con un ribasso da 41 a 39 centesimi. Adesso c’è un ulteriore elemento di preoccupazione perché Parmalat è intenzionata ad abbattere anche il costo di circa un centesimo al litro (0,9 precisamente) garantito quale bonus per la qualità del prodotto, ticket già previsto nel dispositivo contrattuale. Per questa nuova decurtazione immaginabili i riflessi per la categoria che vede ridotto al minimo gli utili (per lavorare un litro occorre spendere almeno 35 centesimi). Motivato quindi il risentimento dei rappresentanti del settore manifestato nel corso di un’assemblea presso la sede di via Battisti. Negative le valutazioni della Coldiretti. «Adesso se si tagliano i costi a livello locale - dice il direttore Marcello De Simone - resta da capire da dove potrà provenire il latte fresco di qualità». Per questo l’organizzazione chiederà quanto prima un incontro al Governatore Caldoro affinché si esercitino i più stretti controlli sulla tracciabilità del prodotto e si tutelino al meglio lavoratori e imprese



NELL’ALTO CASERTANO SI TORNA A PARLARE DI MOLISANNIO.


CAPRIATI AL VOLTURNO. Sono stati tanti i cittadini dell’alto casertano, che negli ultimi anni, si sono lamentati della scarsa rilevanza dell’azione amministrativa della Regione Campania nelle zone interne, basti pensare che solo tre anni fa Antonio Iacovone (nella foto), ex sindaco di Capriati al Volturno ed ex assessore provinciale scosse l’entroterra matesino con la proposta provocatoria, di sganciare dall’improduttiva “Terra di Lavoro” nove Comuni, Capriati a Volturno, Ciorlano, Fontegreca, Gallo Matese, Letino, Prata Sannita, Pratella, Ailano e Valle Agricola intenzionati a passare con il Molise o meglio costituire il Molisannio. Per appoggiare la proposta di Icovone fu attivato a Capriati al Volturno un Comitato Referendario per chiedere il passaggio dei comuni interessati dalla Regione Campania alla Regione Molise. Le ultime elezioni amministrative hanno visto tanti candidati eccellenti generare il frazionamento dei voti e il disorientamento degli elettori, nonostante ci abbiano rimesso il nome e la faccia, sono rimasti “bruciati” a favore di candidati di territori con maggior numero di votanti come Caserta, Aversa, Marcianise, Maddaloni, S. Maria etc.. I deludenti risultati delle ultime amministrative che hanno visto una popolazione di circa 60.000 abitanti dell’alto casertano non riuscire ad eleggere alcun rappresentante espressione del nostro territorio in seno al Consiglio Provinciale ne a quello della Regione Campania, stanno generando un malcontento tra la popolazione delle zone interne e si torna a parlare della creazione della nuova regione Molisannio. La voglia di riscatto dell’alto casertano nei confronti delle aree metropolitane ha radici nel passato con la proposta di passaggio di alcuni comuni della provincia di Caserta con le province di Isernia, Campobasso e Benevento per creare una nuova regione che doveva assumere il nome di “Molisannio”. Togo Bozzi attento studioso della storia socio-economica del Sannio, propose attraverso le colonne del quotidiano Roma la creazione della nuova regione, il Molisannio, che in base ad affinità storiche, economiche e culturali, avrebbe dovuto accorpare alcune aree interne della Campania e del Molise, secondo i confini dell’antico Sannio. Questa sua idea la ripropose ufficialmente nel 1945, quando venne nominato da Pietro Nenni membro della Commissione sugli studi attinenti alla riorganizzazione dello Stato; in veste di rappresentante del Partito Democratico del Lavoro presentò la questione del Molisannio già auspicata da Francesco Crispi alle autorità locali, riscuotendo vasti consensi, ma senza tuttavia ottenere risultati pratici. Negli anni settanta si pose a capo di un Comitato per il Molisannio, ma ancora una volta la nuova regione non venne costituita e così egli si dimise dall’incarico il 15 dicembre 1973, salvo poi tornare alla ribalta politica nel 1981, quando Clemente Mastella auspicò la costituzione del Molisannio. Nel giugno 2007 è sorto un movimento bipartisan per la costituzione della nuova regione, se essa nascesse conterebbe meno di un milione di abitanti (il limite della Costituzione), ma in questo caso si tratta di un'iniziativa che parte solo dalla provincia di Benevento. Tuttavia, l'adesione della provincia di Avellino, del comprensorio di Piedimonte Matese e dei comuni sanniti casertani, e dei comuni sanniti in provincia di Foggia, consentirebbe di raggiungere e superare abbondantemente il limite del milione di abitanti. Grande sostenitore del progetto è l'editore e politico sannita del Popolo delle libertà Luca Colasanto, che ha anche buoni rapporti con le istituzioni molisane.

Pietro Rossi

GEMELLAGGIO TRA LA SCUOLA PRIMARIA DI VALLE AGRICOLA E IL 2° CIRCOLO DIDATTICO DI CASERTA.


Valle Agricola. Il 7 maggio la Scuola Primaria di Valle Agricola incontrerà per un gemellaggio, nell’ambito della Giornata Nazionale delle scuole dei piccoli , il 2° Circolo Didattico di Caserta. L’incontro di gemellaggio tra le due scuole si svolgerà nell’ambito di: VOLER BENE ALL’ITALIA 2010 Festa nazionale dei piccoli comuni italiani, una festa che si ripete ogni maggio dal 2004 ed è realizzata sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il sostegno di un vasto Comitato Promotore. Una giornata di festa per tutti coloro che in questi luoghi vivono, ma anche per quanti hanno imparato ad apprezzarli ed amarli, un’occasione per scoprire i tanti gioielli che si nascondono dentro questa Italia poco nota. Voler bene all’Italia vede ogni anno l’adesione di migliaia di comuni, parchi, comunità montane, regioni e province, ma anche di scuole, associazioni di volontariato e molte altre realtà culturali e produttive locali. Un insieme variegato di istituzioni e soggetti territoriali, che per l’occasione si mobilitano all’unisono e aprono le porte dei loro borghi, facendo percepire la voce festosa di quest’Italia, minore solo nelle liste dell’anagrafe. Il programma della giornata prevede alle Ore 10:00 l’Accoglienza festosa degli ospiti i presso la Fontana “Quercia” con la Consegna di sacchetti colazione offerti dall'Amministrazione Comunale. Alle ore 10:30 è previsto l’arrivo a scuola per il saluto di benvenuto con la presentazione del costume tradizionale di Valle Agricola e l’esibizione “Divertiamoci con la ballarella” a cura della scuola di ballo folkloristico. Alle ore 11:30 gli alunni saranno portati in visita alla torre Medioevale e alle chiese del paese accompagnati da guide della Pro Loco di Valle Agricola e alle ore 12:30 al rientro a scuola, gli allievi assisteranno alle fasi di lavorazione tradizionale dei formaggi del Matese. Alle ore 13.00è previsto il saluto delle autorità tra cui il Sindaco di Valle Agricola, il Dirigente Scolastico del Circolo Didattico Ailano e il Presidente Legambiente Matese. A seguire è previsto il pranzo all'aperto preparato dalle mamme.


Pietro Rossi

L’EX VICE-SINDACO DI GALLO MATESE CHIEDE NOTIZIE AL SINDACO CONFREDA DI UN PRESTITO DI 400 MILA EURO DELLA PROVINCIA DI CASERTA.


GALLO MATESE. Durante l’ultimo Consiglio Comunale a Gallo Matese, hanno destato sconcerto le rivelazioni fatte da Michele Santoro, ex vicesindaco dello stesso Confreda; l’attuale consigliere di minoranza, infatti, ha richiesto al sindaco se nel progetto di bilancio che di lì a poco sarebbe stato approvato era previsto l’importo superiore a 400.000 € del finanziamento con cui la Provincia di Caserta consentì l’acquisto della strumentazione per la telemedicina, che, a dire del consigliere, è stato revocato a danno del Comune. Il Comune ottenne, infatti, dalla Provincia di Caserta tale finanziamento, a carico della famigerata misura POR 4.11, per l’acquisto di un mezzo mobile veloce di primo intervento (sostanzialmente un suv della Mercedes), il Poliambulatorio mobile (nella foto)– TAC e relative attrezzature di visualizzazione e trasferimento in formato digitale dell’immagine alla centrale di telemedicina attraverso il collegamento del server predisposto per le comunicazioni in videoconferenza e trasferimento dati con apparecchiature di connessione satellitare (che fa bella mostra di sé, inutilizzato, nel parcheggio dell’ormai ex casa comunale), ed altre costose attrezzature. A distanza di anni, nessun servizio è stato attivato con quelle attrezzature, del Suv Mercedes non si hanno notizie mentre il camper attrezzato, come ampiamente esibito dalla stampa, anche nazionale, è parcheggiato a fare muffa vicino il nuovo “poliambulatorio”. Fatto sta che, a dire del consigliere Santoro, pende in capo all’Ente comunale la richiesta di restituzione dei fondi da parte della Provincia, circostanza smentita dal sindaco (chissà poi perché qualche settimana lo stesso sindaco si è fatto autorizzare a promuovere un giudizio nei confronti dell’Ente di Zinzi).

Pietro Rossi

Al via la terza edizione di “Artisti si nasce” il concorso per giovani talenti

NAPOLI.Torna “Artisti si nasce”, concorso promosso dall’Associazione “Raggio di Sole” e rivolto a giovani talenti del campo della musica e della recitazione di età compresa tra i 15 e i 35 anni residenti in Campania. Giunto alla sua terza edizione il concorso si inserisce nel più ampio progetto “Un Mondo di Solidarietà”, spettacolo di beneficenza cui prenderanno parte artisti del calibro di Arisa, Tony Maiello, Nino Frassica, Rosalia Porcaro, Luca Napolitano (vincitore della prima edizione di “Artisti si nasce”) e tanti altri, che si svolgerà il prossimo sabato 22 maggio al Teatro Palapartenope di Napoli e nell’ambito del quale i vincitori delle rispettive categorie del concorso, canto e recitazione, si esibiranno davanti ad una folta platea. Madrina della serata sarà Maria Grazia Cucinotta. Per partecipare ai casting di “Artisti si nasce” basta inviare una richiesta allo staff del concorso (concorso@unmondodisoliddarieta.org) e compilare l’apposita scheda d’iscrizione reperibile dal sito http://www.unmondodisolidarieta.org/. Termine ultimo per l’iscrizione ai provini è il giorno 10 maggio. Le selezioni finali si svolgeranno il prossimo mercoledì 12 maggio 2010 presso gli studi televisivi di Napolitivù. La giuria del concorso sarà presieduta da Diego di Flora, Direttore Artistico di “Un Mondo di Solidarietà” e composta da esperti nei settori artistici in concorso.


Francesca Scognamiglio