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Giuseppe Avecone |
Alife
– “In un pubblico dibattito non si toglie mai la parola alle istituzioni”:
rammaricato, ma sereno, il Sindaco Giuseppe
Avecone, che in maniera pacata precisa alcuni passaggi cruciali del
dibattito avutosi in aula consiliare, organizzato dal gruppo di opposizione ed
a cui hanno partecipato anche componenti la maggioranza consiliare, con il
Sindaco in testa. “Dal loro manifesto si evinceva che doveva essere un pubblico
dibattito – esordisce il Sindaco Avecone - che avrebbe dovuto impostarsi come
un confronto democratico tra cittadini ed istituzioni, sia maggioranza che
opposizioni, ma così non è stato; anzi, sono stato chiamato in causa più volte
a rispondere a domande fattemi da cittadini di Alife, e non mi è stata concessa
del tutto la possibilità di rispondere, risolvendo il tutto in un semplice
monologo della minoranza. Ed allora si deve necessariamente precisare che sono
state dette grosse falsità – continua il primo cittadino. Che questa
amministrazione comunale avrebbe aumentato l’Ici. Ma non è vero. Che avrebbe
aumentato l’addizionale Enel. Non è vero neanche questo. E’ stato il Governo
centrale che aveva chiesto di procedere in tal senso, ma poi l’iniziativa è
stata revocata e l’argomento, già indicato come punto all’ordine del giorno in
un consiglio comunale, è stato sospeso, e non più votato. Evidentemente chi
asserisce questo, o non c’era in quel consiglio comunale o era con la testa da
un’altra parte. Questa amministrazione ha ritoccato lievemente l’aliquota
dell’addizionale comunale Irpef. Ma intanto il Comune di Alife rimane il Comune
dell’alto casertano con l’aliquota più bassa in assoluto – precisa Avecone –
con lo 0,03% (Piedimonte Matese, infatti, ha lo 0,08%, San Potito Sannitico
0,04%, Gioia Sannitica 0,05%, Sant’Angelo d’Alife 0,08%, Raviscanina 0,04%,
Ailano 0,04%, Alvignano 0,08%, Dragoni 0,05%, Castello del Matese 0,06%, Baia e
Latina 0,08% e San Gregorio Matese 0,08%, questi ultimi due Comuni enti dissestati
- fonte MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze). Poi il Sindaco pone un
interrogativo: “cosa sarebbe successo in caso di dissesto, ossia la situazione
proposta dalla minoranza? Oltre al fatto che il nostro Comune non poteva più
contrarre mutui per la realizzazione di opere pubbliche, ma quale conseguenza
ci sarebbe stata per i tributi locali? L’addizionale comunale Irpef sarebbe
schizzata allo 0,08%, come per gli altri Comuni dissestati dell’alto casertano,
facendo registrare un incremento del 166,67% del tributo. Per l’IMU, le cui
decisioni saranno sempre dettate in funzione della popolazione alifana, abbiamo
studiato delle proiezioni che ci portano a considerare un’aliquota sulla prima
casa allo 0,2% (in caso di dissesto chiesto dall’opposizione sarebbe dovuta
essere obbligatoriamente per legge dello 0,4%, con un incremento del 100%); su
altri fabbricati dello 0,28% (in caso di dissesto sarebbe dovuta essere dello
0,38%, con un incremento del 35,71%); stesse cifre e raffronti anche per le
aree fabbricabili; la Tosap temporanea per i mercatari, dai 12 euro metri
lineari sarebbe passata ai 15,49 (in caso di dissesto), con un incremento del
29,12%; il trasporto scolastico è gratuito, ma in caso di dissesto il servizio
avrebbe dovuto avere una copertura totale del servizio (quindi con un
incremento del 100%); stesso discorso per la mensa scolastica alle fasce deboli
della popolazione, e per tutti gli altri servizi per il sociale, quali i
soggiorni climatici, le cure termali, i servizi culturali e ricreativi; le
utenze di fognatura e depurazione, ora al 56,63%, sarebbero balzate all’80%,
con un incremento di oltre il 41%. La Tarsu? Altre falsità – commenta il
Sindaco. Nel computo totale dei costi da coprire obbligatoriamente per legge
vanno inseriti anche i 4 dipendenti comunali, la manutenzione, e la benzina,
dei mezzi deputati alla raccolta della spazzatura, senza contare che
sull’incasso dei ruoli il Comune di Alife deve all’ente Provincia, tra quota
per l’indifferenziato ed addizionale provinciale, circa 152mila euro a saldo
dell’annualità 2011”. Giova ricordare, infine, che un creditore non è detto che
debba accontentarsi di percepire una percentuale sul credito che vanta nei
confronti di un ente pubblico, ma può anche decidere di aspettare i tempi richiesti
dalla legge, recuperando tutta la somma che gli spetta di diritto. E sulla
lezione di economia di finanza pubblica tenuta dal capogruppo dell’opposizione,
Cirioli (è stato più volte sul punto di voler abbandonare la sala) sui conti
del 2009 e 2010, il Sindaco Avecone è stato lapidario: “I dati del 2009 e 2010
non ci appartengono”. Capitolo Cinema Volturno: intanto il Sindaco Avecone
tiene a precisare che “sono iniziate le azioni legali per la risoluzione della
problematica”; poi, alla provocazione che sarebbe stato negato questo pubblico
dibattito davanti il Cinema stesso, nei pressi di Porta Fiume, giova ricordare
che la struttura è fatiscente e pericolante e, stando al dettagliato rapporto
del Comando Vigili Urbani, “per la pubblica incolumità era necessario spostare
l’evento in un luogo sicuro”. Capitolo scuole: l’amministrazione comunale
Avecone ha chiesto un finanziamento di 450mila euro alla Regione Campania,
assessorato all’istruzione, ai sensi del programma opere strategiche, per i
lavori di messa in sicurezza della scuola media “Niccolò Alunno” e della scuola
elementare della frazione di San Michele. Proprio al plesso scolastico di San
Michele, l’opposizione ha puntato il dito su un tunnel che si sarebbe dovuto
costruire davanti l’attuale refettorio, per permettere agli alunni di recarsi
dalle aule alla sala adibita per il pranzo senza uscire dall’edificio. Intanto
l’amministrazione comunale Avecone si è preoccupata di non far revocare il
finanziamento regionale, e c’era il rischio grosso che ciò potesse accadere; e
quindi, dopo la rassicurazione circa la copertura finanziaria di un’opera
prevista da un decreto di 4 anni fa, si è valutata l’opportunità stessa di
costruire un tunnel lungo oltre 300 metri (se si considera il dislivello delle
strutture), con relativi problemi gestionali, di manutenzione, di
riscaldamento; si è ritenuto più conveniente, pertanto, puntare alla
costruzione di un altro refettorio, di 110 metri quadri circa, accanto alla
struttura scolastica esistente, destinando l’attuale refettorio a sala
auditorium; anche il valore venale del bene aumenterebbe notevolmente. In
merito, vi è già in corso uno studio di fattibilità. Altro attacco da parte
della minoranza deriva dalla mancanza di iniziative culturali: “l’evento Muse e
Musei ad Alife di qualche mese fa, a costo zero per l’ente, poiché interamente
finanziato con fondi provinciali, ha richiamato molte persone, oltre che
istituzioni da ogni paese; come la presentazione delle bocche di epoca romana –
conclude il Sindaco Avecone - e le quattro manifestazioni con lo slow food”.
Pietro
Rossi