01 gennaio 2013

IL COMUNE DI PIEDIMONTE MATESE DA IL PATROCINIO ALLE ATTIVITA’ SPORTIVE INVERNALI DELLE SCUOLE



PIEDIMONTE MATESE.  L’amministrazione comunale  di Piedimonte Matese guidata da Vincenzo Cappello su impulso del Consigliere Delegato allo Sport,  Alfredo De Rosa ha approvato il patrocinio morale al progetto “Ambiente fino in Fondo 2013”, promosso dall’Associazione Sci Club Fondo Matese, che si realizzerà nel periodo da dicembre 2012 a Aprile 2013 sui monti del Matese. Lo Sci Club “Fondo Matese” intendendo collocare la propria iniziativa verso la scuola nel quadro delle innovazioni introdotte dai nuovi rapporti tra Federazioni e Ministero dell’Istruzione  ha previsto un’attività progettuale, riservata agli alunni delle classi 4^ e 5^ elementare nonché agli studenti delle scuole di 1° e 2°, che si realizzerà nel periodo invernale sui monti del Matese e su pista omologata FISI di Monte Orso. Abbiamo ritenuto, ha ribadito il Sindaco Vincenzo Cappello,   il progetto   “Ambiente fino in Fondo 2013” meritevole di attenzione perché, tra l’altro è volto a stimolare nei giovani il contatto con la natura, avvicinandoli  alla conoscenza diretta del territorio e delle aree ad importante vocazione naturalistica del Parco Regionale del Matese. Le attività proposte ai ragazzi, dall’Associazione Sci Club Fondo Matese presieduta dalla prof.ssa Maria Antonietta Antonucci, mirano a potenziare una mentalità geografica aperta all’incontro tra diversità ambientali favorendo il turismo educativo in ambienti naturali e offrendo occasioni di socializzazione, anche ai fini della prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica.

Pietro Rossi

L’avv. Cimino denuncia l’abbandono della strada provinciale Valle Agricola-Ailano.


Avv. Luigi Cimino

VALLE AGRICOLA. L’Avv. Luigi Cimino originario di Valle Agricola, ridente paese montano del Parco  del Matese, denuncia lo stato di abbandono della strada che porta al suo paese natio. Sono sconcertato dal fatto che ogni volta che si parla del mio paese natio se ne parla in termini di “necessità” vuoi per il lavoro che manca e perciò della riduzione dei residenti, vuoi per la carenza sanitaria dovendo recarsi nel vicino centro di Piedimonte Matese per ottenere i servizi sanitari e la cura della salute, vuoi  per la carenza di strade di accesso e di collegamento essendovene una sola e per giunta con gravi problemi di instabilità. Dal lontano 1958 di Valle Agricola si parla sempre in termini negativi: allora era il paese più povero d’Italia tanto che i quotidiani e settimanali diedero risalto allo sciopero, che si protrasse per giorni, contro le cartelle esattoriali notificate avverso le quali insorse buona parte della cittadinanza. Negli anni 1960 mancavano le scuole elementari e poi le scuole medie e così pure il medico condotto del paese ed anche la farmacia e si avvertiva  la necessità di avere in paese un’ostetrica: in quel paese mancava tutto. Finanche una casa canonica che in quegli anni venne costruita. Dal 1960 al 1970 almeno lo stato era presente con la Stazione dei Carabinieri, ma dopo il 1970 trasferirono anche quella. Nel 1975 mancava addirittura il Municipio, allocato in una vecchia e piccola inaccogliente struttura di proprietà dell’E.C.A ed anche allora  il Prefetto ed il Sovrintendente della Intendenza di Finanza della Provincia chiesero ai nuovi amministratori, tra cui l’Avv. Luigi Cimino appena eletto Sindaco, di “fare opera di persuasione nei confronti dei contribuenti” cosa che non poteva essere proposta ai morti: evidenziando, infatti, che i ruoli di imposta erano intestati a numerosi defunti (con i quali certo non si poteva parlare) e non erano aggiornati. Intanto, però, l’unica strada di accesso al centro montano di Valle Agricola rimaneva quella provinciale cui da qualche anno è stato attribuito il n.83 (unica cosa nuova) che collega Ailano con Valle Agricola con ben 158 curve tortuose ed impervie, molto spesso pericolose, strette e prive di protezione che rendono ogni viaggio estremamente pericoloso: né può cambiarsi percorso a meno che non si voglia raggiungere il proprio paese a piedi e neanche più a dorso di asino come avveniva, invece, nell’immediato dopoguerra. Le varie voci dei Sindaci succedutesi sono rimaste inascoltate e la strada provinciale è rimasta pressoché quella che era, senza alcun miglioramento e soprattutto piena di ostacoli e pericolosità. L’ultimo appello è stato quello del Vice Sindaco Landi Rocco, lanciato su una pagina intera de “Il Mattino” di Caserta qualche giorno fa, per una frana che ha costretto gli operatori della Provincia a transennare verso valle metà corsia della già stretta carreggiata della strada provinciale di che trattasi per evitare il peso da quel lato e conseguentemente la sicura rovina della strada: mi chiedo quanto tempo dovremo attendere per eliminare questo sconcio che rende quel tratto di strada poco più di un viottolo. Senza considerare poi che in più punti della strada predetta incombono rocce non dovutamente protette per cui, ad ogni pioggia, cadono sulla carreggiata pietre di tutte le dimensioni che non vengono sollecitamente rimosse e che sono un immediato pericolo per ogni automobilista e senza tacere che, all’intersezione con alcune strade laterali ricoperte a breccia, ad ogni pioggia, si riversa sull’asfalto sabbia e breccia estremamente e notoriamente pericolose per la circolazione dei mezzi che vi transitano. Oggi, conclude l’Avv. Cimino, ci si trincera dietro la mancanza di fondi, ma non è così: i fondi mancano quando devono investirsi sulla strada provinciale Valle Agricola- Bivio di Ailano. Ma fino a quando si dovrà attendere la risoluzione dei problemi di Valle Agricola? Forse fino a quando in quel paese, peraltro ricco di storia, di tradizioni e di attività produttive, non rimarrà più anima viva: tanto già oggi gli abitanti dicono: ”Questo è ormai un paese di vecchi e bambini”?. Mi auguro che le Autorità competenti intervengano con l’assoluta urgenza sulla provinciale torturata e dimenticata per dare un po’ di dignità, che meritano, ai cittadini che vi abitano. Voglio sperare di leggere sul mio paese, da oggi in poi, notizie buone e non negative, per non vederlo più presentare nella solita figura della “Cenerentola del Matese”.

Pietro Rossi

L’Italia dei Valori manifesta soddisfazione per la candidatura di Ingroia


dott. Emilio Iannotta

PIEDIMONTE MATESE. Il neo Coordinatore Provinciale dell’IDV, dott. Emilio Iannotta, ha manifestato la soddisfazione del partito per l'impegno politico di Antonio INGROIA che, rompendo ogni indugio, ha accolto la pressante sollecitazione a porsi a capo di Rivoluzione Civile, aggregazione di  forze politiche, civiche e sociali che hanno fatto opposizione in Parlamento e nel Paese alle politiche liberiste, inique e depressive del governo Berlusconi e del governo Monti. L’Italia dei Valori, ha commentato Iannotta, è convinta che da questa crisi, che stanno pagando a caro prezzo soprattutto il ceto medio, le fasce deboli, i giovani e il Meridione, si può uscire solo ponendo come elementi prioritari del prossimo Governo  i diritti civili e dei lavoratori, l’equità sociale, i beni comuni. Ma non ci può essere ripresa possibile per il nostro Paese se non si decide, una volta per tutte, che lo Stato deve riacquistare credibilità e controllo dei territori. Va quindi  condotta una battaglia senza se e senza ma alle mafie, alla corruzione, alle connivenze, all’illegalità diffusa, alle caste. Necessitano, pertanto, uomini dalla schiena dritta e senza scheletri negli armadi. E la storia di Antonio Ingroia, conclude il dott. Emilio Iannotta, in tal senso, è una garanzia e un esempio da seguire per le migliori espressioni del volontariato, dell’impegno militante antimafia, del popolo della pace e dei referendum. L’Italia dei Valori c’è e ci sarà al fianco di Antonio Ingroia. Con la sua storia, i suoi militanti, i suoi candidati. Orgogliosa delle battaglie condotte che non possono essere delegittimate dal comportamento immorale di pochi rappresentanti prontamente espulsi dal partito e dalle Istituzioni. Accantonando il proprio simbolo temporaneamente,  in questa fase di emergenza economica e democratica, per condividere il progetto di una proposta politica e di una lista che possa essere convincente, vincente e di vero cambiamento.
Pietro Rossi

BLITZ DI FINE ANNO PER GARANTIRE UN CAPODANNO SICURO



Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, in occasione dei festeggiamenti di Capodanno, ha intensificato i controlli orientati al contrasto del fenomeno della vendita e detenzione illegale di prodotti pirotecnici privi delle necessarie autorizzazioni di conformità agli standard minimi di sicurezza. Numerosi sono stati i controlli effettuati in tutta la Provincia, con la finalità di ritirare dal mercato prodotti potenzialmente pericolosi per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, che inevitabilmente, ogni anno, causano innumerevoli incidenti, talvolta anche mortali. Le Fiamme Gialle, negli ultimi giorni dell’anno, hanno quindi sottoposto a sequestro complessivamente circa 200.000 artifizi pirotecnici appartenenti alla IV e V categoria, per un peso di oltre 6 tonnellate. Ventisei le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, di cui una tratta in arresto perché sorpresa in flagranza di reato mentre trasportava illegalmente un quantitativo di “botti” superiore a 850 chilogrammi. I Comuni maggiormente monitorati e dove sono stati effettuati i sequestri più sostanziosi sono stati quelli di Caserta, Aversa, Capua, Succivo, Curti, Santa Maria Capua Vetere, Casal di Principe, Cesa, Gioia Sannitica e Caianello. In particolare, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta hanno individuato una ditta in Maddaloni regolarmente autorizzata, ma che deteneva per la vendita fuochi non conformi alle normative di sicurezza previste dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. In tale circostanza, sono stati sottoposti a sequestro oltre 45.000 artifizi pirotecnici, per un peso di circa 720 Kg.. La Compagnia di Marcianise ha scoperto un deposito clandestino in località San Clemente di Caserta, abilmente occultato nelle sterpaglie della campagna. In questo caso, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro circa 1.100 artifizi già ultimati (rendini, trac, cipolle, ecc), per un totale di circa 250 Kg.. La Compagnia di Caserta ha invece concentrato gli sforzi nei Comuni di Caserta e Curti, dove sono state controllate numerosissime bancarelle che ogni anno vengono allestite ai margini delle strade cittadine. In questo caso, molteplici sono stati i controlli effettuati dai finanzieri, che hanno sottoposto a sequestro circa 36.000 botti, per un peso di circa 900 Kg.. Punti di vendita abusivi e soprattutto negozi sono stati controllati dalla Compagnia di Capua nel citato Comune e in quelli di Aversa, Curti e Santa Maria Capua Vetere, dove sono stati complessivamente sequestrati circa 90.000 artifizi pirotecnici, per un peso di oltre 2.000 Kg.. In occasione di un posto di controllo su strada nel Comune di Aversa, le Fiamme Gialle di Capua hanno tratto in arresto un responsabile che, a bordo di un furgone, trasportava illegalmente un quantitativo di “botti” superiore a 850 chilogrammi. Il Gruppo di Aversa ha perlustrato i Comuni di Succivo, Cesa e Casal di Principe, nell’ambito dei quali i numerosi controlli effettuati hanno consentito il sequestro di oltre 12.000 prodotti esplodenti, per un peso complessivo di oltre 500 Kg.. Infine, la Tenenza di Piedimonte Matese ha controllato il territorio dell’alto casertano, dove sono stati complessivamente sottoposti a sequestro oltre 13.000 artifizi pirotecnici, per un peso complessivo di oltre 900 Kg., gran parte dei quali sono stati rinvenuti in un’abitazione privata ubicata nel pieno centro cittadino del Comune di Gioia Sannitica.


Comunicato Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta