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25 agosto 2016
20 agosto 2016
20esimo anniversario del gemellaggio con Ochtendung.
CAIAZZO- Solenni celebrazioni quest'oggi in città in occasione del 20esimo
anniversario del gemellaggio con Ochtendung, la comunità tedesca accomunata a
quella caiatina, medaglia d'argento al merito civile, nel ricordo della strage
di Monte Carmignano del 13 ottobre 1943, ordinata dall'ufficiale
delle Ss W. Lehnigk-Emden che risiedeva proprio nella cittadina
situata nel Lander della Renania-Palatinato. L'amministrazione comunale del
sindaco Tommaso Sgueglia ha inteso promuovere diversi momenti di incontro e
riflessione pubblica cui parteciperanno i rappresentanti istituzionali di
Ochtendung al fine di ricordare la sottoscrizione del patto di amicizia tra le
due città, avvenuto nel 1996 per volere dell'allora sindaco Nicola
Sorbo. Il sindaco ed il borgomastro terranno i discorsi solenni di
apertura, in territorio caiatino, del ciclo di celebrazioni che prevede un
secondo evento, quello più importante, domani 21 agosto. Al mattino, alle
ore 9,30 presso il cimitero comunale, Sgueglia e Hirsch deporranno insieme una
corona d'alloro sul sacrario dei 22 martiri dell'eccidio di 73 anni fa alla
presenza delle massime autorità militari e religiose, dei rappresentanti delle
associazioni interessate e dei cittadini tutti. A seguire, alle ore 10,
da piazza Porta Vetere partirà il corteo istituzionale fino alla basilica
minore di piazza Santo Stefano Menecillo dove il vescovo della diocesi di
Alife-Caiazzo, monsignor Valentino Di Cerbo, celebrerà la santa messa. Nel
pomeriggio sempre di domenica, appuntamento alle ore 18 presso il luogo della
strage, a Monte Carmignano, dove il sindaco Sgueglia ed il borgomastro Hirsch
sottoscriveranno il patto di gemellaggio e rinnoveranno gli impegni reciproci
di pace e fratellanza tra le due comunità.
Pietro Rossi
Pubblicato da www.corrierematese.blogspot.com
Peter
02 agosto 2016
La ventiduesima edizione de “La Giostra” di Castello del Matese si terrà il 5 – 6 e 7 Agosto 2016
CASTELLO DEL MATESE - La Giostra di Castello del Matese è
una manifestazione di rievocazione storico – medievale, che si svolge dal 1995,
ogni primo fine settimana di agosto. Le ultime edizioni sono state un’intensa
attrattiva sia per i turisti di Castello e del Matese che per i medesimi
cittadini della zona. Edizioni sempre caratterizzate da un eccezionale successo
di pubblico, tant’è che il sabato sera della Giostra è ormai testimone di una
festa di piazza interminabile, che si protrae fino a notte fonda. È un dato di fatto che i
visitatori ritornino volentieri, ogni anno, in strade e vicoli che raccontano
una parte considerevole della storia e della tradizione della comunità matesina,
in un paese in cui l’allestimento degli spettacoli, la preparazione delle
mostre d’arte e le fedeli ricostruzioni storiche sono accompagnati da ottimo
cibo e da allettanti eventi culturali. Durante i tre giorni è possibile anche
spendere l’antica moneta, coniata per l’occasione e distribuita da un
affidabile monte dei cambi. Il fulcro della manifestazione è il torneo
commemorativo dell’assedio dei baroni del 1460, quando Castello era la
rocca alta di Piedimonte, luogo sicuro dove ripararsi per l’ultima resistenza:
oggi quel drammatico evento viene rievocato con la contesa dello stendardo
cittadino, simbolo del potere, da parte dei cavalieri delle tre
contrade (Cavallo, Platano e Torre). La contesa è preceduta da una serie
d’iniziative che si susseguono nei tre giorni di festa. Il venerdì è
in programma un ricco carnet di eventi musicali, mostre e giochi d’epoca: la
melodia dei flauti e dei liuti, vicolo dopo vicolo, accompagna il visitatore
dalla Chiesa del Purgatorio, posta al principio dell’antica mulattiera che
scende a Piedimonte Matese, fino alla piazza della Torre Grande e al “Giardino
degli Artisti”, piccolo museo a cielo aperto, dove sono custoditi i tesori
dell’arte locale, dalla pittura alla scultura e all’artigianato tipico. Il sabato è
dedicato alla degustazione dei prodotti tipici, in ogni rione del paese. Fino
a tarda notte, i banchetti offrono un menù di pietanze preparate secondo
tradizione, in un itinerario gastronomico, dove si respira una sfida nella
sfida, a colpi di prelibatezze, tra le varie contrade animate per l’occasione
da canti e balli. Poi giunge la domenica, salutata dall’aperitivo di mezzogiorno
con il gustoso ippocrasso; si prosegue nel pomeriggio con ilcorteo
storico, gli sbandieratori, gli arcieri e i falconieri. Inizia il tanto atteso
torneo, dove i tre cavalieri, armati di lunghe lance, si sfidano al galoppo per
centrare gli anelli, di dimensioni sempre più piccole, posti lungo il
suggestivo campo di gara. La conquista dello stendardo è il preludio per la
proclamazione della contrada reggente, al fianco del Signore del Castello, e
per il banchetto finale in Piazza Roma, in onore del vincitore. La scorsa edizione è stata vinta
dalla contrada Platano, la contrada che vanta più vittorie nella
storia della Giostra, grazie a una radicata tradizione di eroici cavalieri. La manifestazione è
organizzata dall’Associazione Culturale Cluvia, che negli anni gode
sempre più del supporto della popolazione: quasi la metà del paese
è coinvolta nell’organizzazione e nell’allestimento dell’evento. Il sindaco di
Castello del Matese, Antonio Montone, ci tiene a rimarcare come la Giostra
sia ormai “una manifestazione così radicata nel paese e nel territorio, tale
da essere un grande impegno sia per i membri dell’Associazione che per i miei
concittadini, nonché per le Amministrazioni comunali e per gli enti
territoriali, presenti e futuri”. Il primo cittadino, inoltre, invita tutti
a intervenire “con animo gioioso e conviviale al ricco programma di
appuntamenti che la manifestazione offre: dai momenti culturali agli
immancabili banchetti, dalle occasioni ludiche agli incontri formativi, che
negli anni hanno contribuito alla crescita del nostro patrimonio culturale e
territoriale, dando la possibilità a tanti turisti e visitatori di conoscere
questo paese e questi luoghi”. Il presidente dell’Associazione, Michele
Granitto, evidenzia alcune modifiche apportate al programma: “abbiamo
reinventato un po’ la festa, nel nostro continuo percorso di rinnovamento e di
rigenerazione della manifestazione, tentando di inserire qualche novità nel
corso degli appuntamenti sia culturali che conviviali. Ovviamente le idee non
si fermano qui, stiamo ancora discutendo e progettando nuove iniziative, da
inserire nei prossimi anni nella manifestazione, senza snaturarne l’essenza e
lo scopo per cui essa vive”. Lo stesso invita alla condivisione della bellezza di
questa manifestazione: “Come ogni anno, il mio invito è di condividere le
affascinanti serate del venerdì, la travolgente partecipazione ai banchetti
contradaioli, il colpo d’occhio della folla che prima si accinge ad assistere
al torneo domenicale e poi si riversa in piazza per i festeggiamenti finali. Per questa edizione è
stato preparato un programma d’intrattenimento di tutto rispetto, con artisti
provenienti da ogni angolo d’Italia. Ognuno di loro darà un sano contributo
alla rievocazione dell’atmosfera medievale, epoca di frammentazione e di
campanilismo che ebbe, nella nostra penisola, un elemento aggregante proprio
nella cultura e nella mescolanza delle tradizioni artistiche”.
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Peter
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