16 novembre 2008

Perchè fare il presepe a scuola fa bene a tutti gli studenti.


PROMEMORIA PRO PRESEPE

Perchè fare il presepe a scuola fa bene a tutti gli studenti
1. La conoscenza reciproca alimenta il dialogo e il rispetto. Gli studenti immigrati di religione non cristiana vengono rispettati di più se noi non cancelliamo i simboli della nostra tradizione e della religione storicamente maggioritaria nel nostro Paese e non li priviamo della possibilità di conoscere un pezzo della storia e della cultura del Paese nel quale vivono e del quale un domani potrebbero diventare cittadini.
2. I musulmani non sono offesi dalla celebrazione del Natale. Al contrario, il Natale ha le caratteristiche per essere una festa condivisa, in quanto l'Islam venera Maria e considera Gesù l’ultimo profeta prima di Maometto. In numerosi Paesi a maggioranza islamica, il Natale (cattolico o ortodosso) è considerato festa nazionale.

3. “Rispettare” gli studenti immigrati non cristiani non può significare discriminare quelli cristiani. Non è corretto discriminare i molti studenti immigrati di religione cattolica o più in generale cristiana, impedendo loro di festeggiare a scuola il Natale. D’altronde essi potrebbero arricchire la nostra cultura, “insegnandoci” il modo in cui il Natale viene festeggiato nei loro Paesi d’origine.
4. Non si può “tutelare” la minoranza limitando i diritti della maggioranza. Vivere in una società multiculturale non comporta le necessità di rendere i bambini italiani “orfani” della loro origine, privandoli della possibilità di conoscere un simbolo della storia religiosa, culturale, artistica, popolare italiana. Rispettare le diversità non significa negare le differenze ma imparare a farle convivere in armonia e rispetto.
5. Natale è la festa che ricorda l’evento storico della nascita di Gesù Cristo. Questo evento sta alla radice della nostra civiltà al punto tale che noi contiamo gli anni a partire da esso. A prescindere dall’adesione alla religione cattolica, negare il Natale di Gesù significa negare l’origine della nostra civiltà. E’ un atto violento: non a caso furono i nazisti i primi a sostituire il Natale con la Festa della Luce.
6. Fare il presepe in classe non impone a nessun bambino di diventare cristiano. Il presepe è simbolo di amore e di accoglienza, segno di pace e di fratellanza universale. memoria del sorgere del cristianesimo, religione del nostro paese e fondamento dei valori universali propri di ogni essere umano: libertà, uguaglianza, pari dignità tra uomo e donna. Sono le basi su cui costruire una integrazione autentica, basata sul rispetto reciproco.
7. La laicità è un metodo, non è un contenuto. Essere laici non significa essere anticristiani ma approcciare in modo ragionevole la realtà e impedire che una posizione prevalga in modo violento sulle altre. La vera laicità include, non esclude, apre al confronto, non chiude fuori dalla porta culture, religioni, tradizioni ma ne valorizza il meglio.

8. La “neutralità religiosa” offende tutti. Se si toglie dalla scuola il presepe e il riferimento alla nascita di Gesù, per logica conseguenza va tolto ogni riferimento a ricorrenze come il Ramadan o Halloween (è la contrazione di All Hallows Eve che significa "vigilia di Tutti i Santi", la Festa di tutti i Santi); senza dimenticare che lo stesso “laico” Babbo Natale, che in molte scuole porta i doni “al posto” di Gesù Bambino, in realtà è Santa Klaus, cioè San Nicola.
9. Tolto il presepe, Natale rimane esclusivamente una festa del consumismo, fatta di regali e di abbuffate, priva di valori e di insegnamenti. E’ a questo che vogliamo educare gli studenti delle nostre scuole?


Mimmo Russo

Le Domeniche dell’olio a Cerreto Sannita.


Le Domeniche dell’olio/programma

23 novembre/30 novembre 2008

Cerreto Sannita/Bn/ingresso libero

In collaborazione con

ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTA' DELL'OLIO



Le Domeniche dell’Olio



L’evento atteso e partecipato da migliaia di turisti, i viaggiatori del gusto, che amano i sapori di un territorio che mette in mostra la sua cultura, celebrata da un frutto prezioso e autentico, lavorato con cura e maestria dai contadini.

Si tratta dell’olivo e dell’olio extravergine d’oliva, che sarà protagonista delle domeniche di fine novembre, quando i frantoi saranno aperti per accogliere tutti e per raccontare la lavorazione e le tecniche antiche e moderne della spremitura dell’olivo. Un appuntamento importante per la diffusione e la conoscenza di un prodotto eccellente per le importanti qualità organolettiche e nutritive, in sostanza l’olio d’oliva fa bene alla salute e bisogna promuoverne il consumo!

Nel Chiostro di Palazzo Sant’Antonio si assaggerà l’olio nuovo sul pane fresco e in abbinamento coi piatti tipici preparati dai ristoratori locali in collaborazione con l’A.I.S. e Slow Food, partner immancabili della manifestazione insieme al Gal Titerno che proporrà uno stand informativo con materiale divulgativo sul territorio.

Non mancheranno le cantine con i vini migliori del Sannio Beneventano e i formaggi, il miele, le castagne e i dolci tradizionali a rendere veramente piacevole la sosta a Cerreto Sannita che aprirà al pubblico, per l’occasione, i musei, le chiese, i palazzi monumentali. La calda accoglienza dei cerretesi, gli aperitivi tematici a base di pane e olio, la buona musica che sempre accompagna gli eventi culturali e le escursioni naturalistiche a cura di Lerka Minerka saranno gli ingredienti di un’esperienza di gusto.





Programma eventi

23 novembre+30 novembre-Chiostro di Palazzo Sant’Antonio



10.00 Apertura Stand dell’olio e dei prodotti agroalimentari

Mercatino del biologico & Botteghe ceramiche



10.30 Degustazioni

Il salotto del gusto

pane e olio fresco

J cuautegl’: pane bagnato nell’acqua bollente e condito con l’olio fresco

bruschette con pomodorini invernali, origano e olio fresco

zuppe di legumi

sottoli

insalate insaporite con l’olio fresco

vini, formaggi, salumi

pane, castagne e vino novello



10.30

Visite guidate ai frantoi, al Museo della Ceramica e della Civiltà Contadina



13.00

Tutti a pranzo

i ristoratori cerretesi, convenzionati con la manifestazione, invitano tutti i visitatori a gustare i piatti della cucina tipica locale e offriranno una degustazione di pane cotto con i fagioli.



Eventi



Gusto

23/11+30/11>Aperitivo Oleum a cura dei baristi cerretesi convenzionati con la manifestazione.

23/11+30/11>Tabacco Kentucky e Sigaro Toscano/tipologie e degustazioni/Antica Tabaccheria del Corso/Di Luise

23/11>11.00>Degustazione guidata di vino a cura dell’A.I.S.

30/11>11.00>Laboratorio del gusto a cura di Slow Food, condotta Valle Telesina

Degustazione guidata di extravergini monocultivar: Ortice, Ortolana e Racioppella.

In abbinamento con pane di saraolla, frisella di San Lorenzello e pizza cotta vicin’ a liscia.

Costo 5 euro. prenotazioni> Maria Giovanna De Lucia 3289724341 mariagiovannadelucia@alice.it





Musica

23/11>10.30-12.30/16.30-18.30>Bufis in Paris/Jazz

30/11>10.30-12.30/16.30-18.30>Megaridea/Mediterranean Folk



Natura & Viaggi

23/11+30/11>16.00-19.00/Piazza San Martino>Ascensioni in mongolfiera a cura del Club Aerostatico Wind & Fire

30/11>9.00/Piazza Luigi Sodo>Escursione a Monte Cigno a cura dell’associazione Lerka Minerka



Arte & Cultura

Laboratori di ceramica

Visite guidate al centro storico

Stand divulgativo con materiale informativo sul territorio a cura del Gal Titerno



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>Ingresso libero

>area sosta camper



Tutti coloro che sono interessati e desiderano avere informazioni possono contattare:

organizzazione/comune cerreto sannita/per partecipare/0824.861413/

organizzazione/assessorato politiche agricole/339.7256361

comunicazione/ tabula rasa eventi www.tabularasaeventi.net/info@tabularasaeventi.net

ufficio stampa/Domenico Tescione d_tescione@libero.it

responsabile comunicazione/Raffaella Vitelli

Associazione Nazionale Città dell'Olio/0577 329109 www.cittadellolio.it

SANTORO RICORRE AL TAR CAMPANIA PER L’ANNULLAMENTO DEL RENDICONTO DI GESTIONE 2007 DEL COMUNE DI BAIA LATINA.


Baia Latina. Con ricorso al Tribunale Amministrativo della Campania, Michele Santoro (nella foto) nella qualità di Consigliere Comunale del Comune di Baia e Latina (ce), ha presentato ricorso per l’annullamento previa sospensione:
a) della Deliberazione del Consiglio Comunale di Baia e Latina dell’11.9.2008 n. 43 ad oggetto “approvazione del rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario 2007, art. 227 del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267”; b) di ogni altro atto preordinato, connesso e consequenziale tra i quali gli allegati alla delibera sub a) : 1. la deliberazione della Giunta Comunale n. 43 del 12/06/2008 di approvazione della Relazione illustrativa del Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2007; 2. il conto del Bilancio; 3. il Conto del Patrimonio; 4. il conto del Tesoriere dell'Ente; 5. la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale; 6. la determinazione n. 200 del 30/04/2008 di verifica contabile per la formazione del Conto del Bilancio esercizio 2007 con allegato l’elenco del residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza; 7. il conto della gestione dell’economo; 8. la dichiarazione relativa alla concordanza tra le partite del Conto del Tesoriere e le scritture contabili dell’Ente rilevate nel Conto del bilancio; 9. la certificazione relativa alle anticipazioni di tesoreria; 10. l’attestazione relativa alla regolare emissione dei mandati di pagamento; 11. l’attestazione relativa ai debiti fuori bilancio; 12. la deliberazione del Consiglio comunale n. 49 del 28/09/2007 relativa alla salvaguardia degli equilibri del bilancio dell’esercizio finanziario 2007; 13. la relazione del Revisore dei Conti.
Il ricorrente, Consigliere Comunale Michele Santoro, ha richiesto al responsabile del servizio finanziario la visione dei mandati di pagamento effettuati dall’Ente nell’anno 2007, al fine di verificare, nell’esercizio delle sue facoltà di Consigliere, l’attendibilità del rendiconto della gestione comunale dell’esercizio finanziario 2007. L’indicata documentazione, non gli è stata data facoltà di esaminarla. Non gli è stata consentita l’esplicazione di naturali prerogative (estrazione di copia o anche solo visione degli atti comunali) proprie del suo mandato di Consigliere, con la negazione dell’esercizio delle sue facoltà di esame dell’operato della Amministrazione. Essendogli stato impedito, di verificare de visu i documenti, ha in sede consiliare presentato motivata richiesta di sospensiva della votazione ai sensi dell’art. 30 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale per poter valutare con piena cognizione di causa l’operato dell’Ente e quindi esprimere un voto consapevole; La maggioranza consiliare, senza sospendere la votazione, ha proceduto nella stessa seduta all’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2007, con tutti gli allegati ed al ricorrente ed al suo collega di gruppo non è rimasto che esprimere voto contrario per non essere stati ammessi all’esame di tutti gli atti necessari per esprimere un voto consapevole nonché per i motivi emergenti anche solo dalla incompleta conoscenza degli atti.
I provvedimenti impugnati, continua Michele Santoro, sono illegittimi e vanno annullati, previa adozione di idonee misure cautelari, per i seguenti motivi:
I.- violazione dell’art. 3 e 97 della costituzione. VIOLAZIONE E FALSA APPLICAZIONE DELL’ART. 43 DEL DLGS 267/2000, DELL’ART. 24 DELLA L. 816/1985, DELL’ART. 30 DEL REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE. ECCESSO DI POTERE PER ASSOLUTO DIFETTO DEI PRESUPPOSTI DI FATTO E DI DIRITTO.
Infatti, Ai sensi dell’art. 43 del dlgs 267/2000: “1. I consiglieri Comunali e provinciali hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio. Hanno inoltre diritto di chiedere la convocazione del consiglio secondo le modalità dettate dall’articolo 39, comma 2, e di presentare interrogazioni e mozioni. 2. I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli Uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del proprio mandato. Essi sono tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge.”.
Ancora, ai sensi dell’art. 24 della l. 816/1985: “I consiglieri comunali, i consiglieri provinciali e i componenti delle assemblee delle unità sanitarie locali e delle comunità montane, per l’effettivo esercizio delle loro funzioni hanno diritto di prendere visione dei provvedimenti adottati dall'ente e degli atti preparatori in essi richiamati nonché di avere tutte le informazioni necessarie all'esercizio del mandato.”
Già l’art. 31 comma 5 della l. 142/90 disponeva: “5. I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del proprio mandato. Essi sono tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge.”
2. - Tale tutela ha trovato nel tempo avallo costante anche di tipo giurisprudenziale: “Dall’art. 43 del d.lg. n. 267 del 2000 si desume in modo univoco che i consiglieri comunali hanno diritto di accesso a tutti gli atti comunali che possono essere utili all'espletamento del loro mandato, senza alcuna limitazione, ivi compresi i provvedimenti assunti dai dirigenti comunali. Si desume altresì che la richiesta di accesso avanzata dal consigliere comunale a motivo dell'espletamento del proprio mandato si appalesa congruamente motivata, senza che occorra alcuna ulteriore precisazione circa le specifiche ragioni della richiesta, e non può essere disattesa dall'amministrazione comunale. Né il diritto di accesso può essere subordinato ad una specifica utilità delle informazioni e notizie all’espletamento del mandato. Invero, allorquando una istanza di accesso è presentata per l'espletamento del mandato, risulta insita nella stessa l'utilità degli atti richiesti al fine dell'espletamento del mandato. Dal termine "utili” contenuto nella norma in esame, non consegue quindi alcuna limitazione al diritto di accesso dei consiglieri comunali, bensì deriva l'estensione di tale diritto a qualunque documento amministrativo comunale reputato dal consigliere stesso utile all’espletamento del mandato. Deve ritenersi, pertanto, illegittimo il provvedimento con il quale si nega ad un consigliere comunale di accedere a determinazioni dirigenziali, sulla base della considerazione che il consigliere deve dimostrare l’effettiva utilità dell'accesso stesso rispetto al proprio mandato. Né rileva la difficoltà organizzativa opposta, in quanto gli enti locali, al pari di tutte le amministrazioni pubbliche, sono tenuti a curare tutti gli adempimenti a loro carico, e quindi a dotarsi di tutti i mezzi necessari all’assolvimento dei loro compiti.” (T.A.R. Campania Napoli, sez. V, 16 marzo 2006, n. 3026);
Ne segue la illegittimità dei provvedimenti comunali che non hanno consentito l’accesso agli atti e la sospensione dell’esame dell’argomento, ai sensi dell’art. 30 del Regolamento del Consiglio comunale, per non essere stato il consigliere posto nella condizione di esercitare ex informata coscientia il suo mandato.
violazione e falsa applicazione dell’art. 227 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267. eccesso di potere per difetto di motivazione.
La approvazione intervenuta è comunque illegittima per le ragioni rappresentate in Consiglio e dallo stesso disattese senza motivazione.
a. in quanto contiene riferimenti ad atti di spesa illegittimi in quanto mancanti del prescritto ed obbligatorio impegno di spesa;
b. perchè nessun documento contabile di fornitura di merce contiene la dichiarazione, prevista ed obbligatoria dal decreto legislativo 267/2000, che quanto consegnato corrisponde per quantità e qualità a quanto ordinato.
c. perchè mancano i riferimenti certi che il Revisore dei Conti ha effettuato i previsti controlli a campione.
d. Perchè gli acquisti e le forniture di servizi sono avvenute in modo non conforme all'Articolo 191 del decreto legislativo 267/2000 "Regole per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese".
e. perché i consiglieri comunali non sono stati messi in condizione di verificare e visionare i mandati di pagamento.
f. Perché vi sono diverse determine adottate nell'anno 2007 per le quali non è stato emesso il relativo mandato di pagamento;
g. Perché non è stata assicurata la copertura finanziaria prevista dalla legge per i servizi a domanda individuale;
h. Perché vi sono diverse fatture acquisite agli atti del comune nel 2006 e liquidate nel 2007;
i. Perché nella liquidazione delle fatture pervenute al comune non si è seguito un ordine cronologico;
j. Perché non si è provveduto nell'anno 2007 alla liquidazione di spese obbligatorie;
k. Perché risultano giacenti agli atti diverse fatture che non sono state liquidate.
Si tratta, in definitiva, di assicurare il libero esercizio del munus publicum di un Consigliere Comunale eletto e di conseguenza, la difesa di una valutazione, con piena cognizione di causa, della correttezza ed efficacia dell’operato dell’Amministrazione. Ciò mentre è ben noto che il diritto soggettivo pubblico dei Consiglieri Comunali e Provinciali di accedere agli atti dell’Ente locale (espressione del principio democratico dell’autonomia locale e della rappresentanza esponenziale della collettività) è direttamente funzionale non tanto ad un interesse personale del Consigliere comunale o provinciale, quanto alla cura di un interesse pubblico connesso al mandato conferito..

Pietro Rossi

IL TAR CAMPANIA RESPINGE IL RICORSO DELLA LISTA “NUOVI ORIZZONTI” PER L’ANNULLAMENTO DELLE ELEZIONI A LETINO.


Letino. La seconda sezione del Tribunale Amministrativo della Campania presieduta dal dott. Carlo d’Alessandro, nella camera di consiglio del 13 novembre 2008 ha respinto, con il Dispositivo di Sentenza n. 2771/2001 il ricorso proposto da Antonio Orsi di Pasquale e Gianluca Di Stavolo , rappresentati e difesi dagli avvocati Felice Laudadio e Ferdinando Scotto, contro il Comune di Letino, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall’avv. Giuseppe Palma, per l'annullamento del verbale di proclamazione degli eletti del 15 aprile 2008, redatto all’esito della tornata elettorale del 13 e 14 aprile 2008 per il rinnovo della carica di sindaco del consiglio comunale di Letino (CE) e di ogni altro atto relativo alle operazioni elettorali svolte e, in particolare, del verbale di sezione relativo agli “elettori che hanno votato nella sezione con un accompagnatore”.
I ricorrenti in qualità di candidati, rispettivamente alla carica di sindaco per la lista “nuovi orizzonti” e di consigliere comunale con il n. 5 della lista “nuovi orizzonti”, avevano impugnato il verbale di proclamazione degli eletti del 15 aprile 2008, assumendo l’esistenza di talune irregolarità riguardanti l’ammissione al cosiddetto voto assistito, che avrebbero inficiato la legittimità dell’intero procedimento elettorale e quindi la correttezza dei risultati. Le elezioni si sono concluse con una la nomina alla carica di sindaco del candidato della lista civica “Letino andiamo avanti”, con 319 voti complessivi pari al 54,3 % dei votanti; la lista civica “nuovi orizzonti” ha riportato 268 voti complessivi pari al 45,6% dei votanti. I ricorrenti sostenevano che dei 37 elettori ammesse al voto con accompagnatore, circa 33 non sarebbero affetti da patologie e/o impedimenti legittimante ai sensi dell’articolo 41 il ricorso al voto assistito. Tale le irregolarità avrebbe inciso sulla regolarità della votazione favorendo il candidato sindaco Antonio Orsi e la lista civica collegata “Letino andiamo avanti”, ciò in quanto il numero di voti non validi (33) che sarebbe pari a più della metà dello scarto (51 voti) riportato tra la lista vincente e la lista civica “nuovi orizzonti” sarebbe di per sé idoneo a sovvertire le risultanze elettorali.

Pietro Rossi

Ferrante a nome dell'opposizione chiede la documentazione relativa allo smaltimento rifiuti.


Città di Piedimonte Matese
Gruppo Consiliare “Popolo della Libertà”
Il Capogruppo: Giovanni Ferrante


Al Sig. Sindaco
Città di Piedimonte Matese

Al S.E. Il Prefetto
della Provincia di Caserta

Al Sig. Segretario
Città di Piedimonte Matese

Al Sig. Difensore Civico Regionale
Centro Direzionale – Isola G/5 – Piano 6°
Napoli



Oggetto: Ulteriore sollecito con interrogazione a risposta scritta.


Il sottoscritto Giovanni Ferrante, nelle sue funzioni di Consigliere comunale


Premesso che in data 27/05/2008 prot. n. 10148 con apposita comunicazione il sottoscritto chiedeva all'Ufficio competente di avere copia dei modelli M.U.D. Per gli anni 2007 e 2008, copia delle comunicazioni mensili che l'Amministrazione comunale dovrebbe inviare alla Regione Campania e al Commissario per la gestione rifiuti e relative alla quantità dei rifiuti raccolta e, infine, copia dell'elenco dei siti di conferimento dell'umido raccolto;
Che ad oggi, nessuna copia e/o informazione è stata rilasciata nonostante le successive e ripetute sollecitazioni verbali fatte dal sottoscritto all'ufficio competente e al Sindaco;
Considerato che con Decreto Sindacale del 09/07/2008 è stato nominato il dott. Francesco Raucci, collaboratore esterno dell'Ufficio di Gabinetto del Sindaco quale esperto in materie ambientali, pianificazione territoriale e valutazione dei processi di riqualificazione urbana;
Considerato che con Delibera di Giunta n. 331 del 27/08/2008 è stato modificato il rapporto contrattuale suindicato, con l'inquadramento del dott. Raucci nell'ambito del Settore dell'Area Tecnica – Servizio Igiene Ambientale con le stesse funzioni precedentemente indicate;
Considerato che con Determina del 15/09/2008 prot. n. 951 questa Amministrazione ha conferito al dott. Raucci incarico di lavoro autonomo per assistenza e consulenza in ordine alle problematiche legate alla crisi rifiuti ed alle attività connesse;

INTERROGA

la S.V. Per denunciare la grave violazione del proprio diritto di accesso agli atti amministrativi e, conseguentemente, l'impedimento all'esercizio della funzione di Consigliere comunale;
per richiedere, ancora una volta, copia della documentazione, elencata nella richiesta del 27/05/2008, contenente dati ed elementi che dovrebbero essere immediatamente disponibili sia per un corretto e necessario monitoraggio del lavoro svolto con la raccolta differenziata e con il relativo conferimento che per l'eventuale controllo degli organi preposti nella gestione ordinaria e in quella d'emergenza;
per conoscere quali iniziative sono state adottate in ordine alla problematica dei rifiuti e, in modo particolare, quali sono i risultati della raccolta differenziata dall'avvio della raccolta “porta a porta” ad oggi evidenziando, su un monte rifiuti complessivo, il quantitativo di rifiuti differenziati intercettati ed avviati a recupero presso le piattaforme per il riciclo.

Piedimonte Matese, 15/11/2008



Giovanni Ferrante

In Memoria dell'Avvocato Martucci l' Encomio di Pace dall'ambasciatrice della Pace Agnese Ginocchio.


Santa Maria Capua Vetere. Era l'unico che mancava in memoria del principe del foro sammaritano: Un encomio di Pace. Ha pensato bene a farlo la rappresentante della nostra provincia di terra di lavoro del titolo per eccellenza della Pace, stiamo parlando della Testimonial nonché già Ambasciatrice per la Pace Agnese Ginocchio (nella foto) (www.agneseginocchio,it) . Con questo messaggio, che riportiamo di seguito, la testimonial della Pace Agnese Ginocchio ha voluto ricordare l'avvocato Martucci: "Anche se già lo conoscevo di fama, ma non ancora di persona, fu esattamente un anno fa che conobbi da vicino colui definito il Principe del foro sammaritano, ovvero l' avvocato Martucci, nell'ambito di una manifestazione organizzata dall'UDC provinciale organizzata dalla dott.ssa Gabriella D'Ambrosio (responsabile pari opportunità) che mi invitò a fare un'intervento nell'ambito di un convegno sul tema della Legalità e della violenza contro le donne. Il convegno doveva terminare con un mio intervento di musica di impegno per la Pace e la Legalità. Avevo da poco ricevuto l'assegnazione del Premio nazionale P.Borsellino. Ricordo che nel momento in cui mi fu concessa la parola, l'avvocato Martucci fu molto attento ad ascoltare, tant'é che quando giunse il momento del suo intervento in qualità di presidente onorario dell'UDC rivolgendosi verso la sottoscritta, evidenziò la mia scelta di Pace definendo le mie: " parole vibranti e cariche di passione". Queste sue parole io non le ho mai dimenticate. Il programma del convegno suddetto doveva terminare inoltre con l'intervento musicale di una mia canzone d'impegno per la Pace in tema. Per la fretta di terminare entro il tempo previsto, la dott.ssa D'Ambrosio coordinatrice dei lavori, stava per dare il saluto finale ai presenti, dimenticando in quel momento, che lo stesso saluto sarebbe dovuto terminare con la mia canzone. Fu l'avvocato Martucci, nel suo desiderio di volermi ascoltare dal vivo- così disse- a ricordare alla dott.ssa D' Ambrosio del mio intervento e di lì subito con la chitarra in mano improvvisai la strofa ed il ritornello della mia canzone sul tema dello sfruttamento e della povertà nel mondo. L'avvocato Martucci fu molto attento ad ascoltare, quasi come se pendesse da quelle parole, da quelle note arcobaleno, per poi esprimere la sua riconoscenza nei miei riguardi con un applauso sentito e partecipato. Non sapevo che sua madre fosse una musicista, l'ho appreso da poco leggendo le notizie sui giornali. Per questo ora comprendo le parole rivoltomi, l' attenzione mostrata verso di me e l'impegno sociale che porto avanti ogni giorno per la non facile causa della Pace e della Giustizia. L' Avvocato Martucci é stata una persona sensibile, aperta alla Pace, generosa e altruista. Non ha mai commesso errori di superficialità. Sguardo molto profondo, sapeva leggere oltre l'aspetto esteriore, catturare cioé attraverso le parole, quell'espressione nascosta dell'animo, ovvero il carattere verace della persona con cui entrava in contatto. Ecco perché definì le mie parole 'vibranti e cariche di passione', ovvero si riferiva alla passione che mettevo nella mia non facile scelta, il mio arduo impegno di donna di Pace. E non poteva dire diversamente, perché lo aveva recepito, intuito, lo aveva percepito dal più profondo del suo cuore....Lui grande Uomo, eminente personalità del nostro tempo, dalla profonda nobiltà d' animo, autorevole Maestro di civiltà nel suo modo di esprimersi, discreto e molto cordiale nei suoi atteggiamenti. Un perfetto galantuomo. Ascoltava, rifletteva e poi esprimeva a parole ciò che aveva avvertito dentro se. Aveva inquadrato bene la mia vita. In pochi minuti seppe scorgere un raggio infinito di sole, spazzando via l'incolto grigio delle ferite dell'umanità in travaglio per le doglie del parto. In pochi minuti seppe irradiare il mondo con il suo sguardo e costruirvi intorno i ponti dell'arcobaleno della Pace... riuscì a dire di me più di quello che racconterebbero oggi le persone con cui sono in continuo contatto. Non é questione di scienza o di studi, credetemi, ma di tatto e di sensibilità. L' istruzione e la vera conoscenza delle cose é il risultato di una lunga esperienza che conduce alla perfetta ricognizione del senso della vita. Questa é una dote che non é a tutti comune, ma che solo alcuni personaggi la posseggono, quelli che io amo definire 'Grandi' . I Grandi che hanno segnato la storia con il loro operato. L'avvocato Martucci era dunque un 'Grande', un Grande che ha segnato la storia di Terra di Lavoro, la storia della giustizia, la storia della politica, la storia del vivere per servire con rettitudine e passione l'intera comunità mediante il proprio magistero, l'esercizio della propria professione. Che i nostri rappresentanti ne facciano tesoro e ne imitino l'esempio fino in fondo. A un 'Grande' dunque, figlio e padre di nostra Terra di lavoro, figlio e padre della regione e dell' intera nazione italiana, vada per sempre l'Elogio e l'Encomio della Pace! Pace di cui il vero servitore dello stato deve cingersi come corazza, come baluardo e come vessillo issato per amministrare con giustizia e docilità l'intera comunità affidatogli. L' Elogio e l' Encomio della Pace al 'Grande Uomo' - Principe del foro sammaritano Avv. Alfonso Martucci".( Da Agnese Ginocchio-artista e Ambasciatrice internazionale per la Pace www.agneseginocchio.it )

Note: "Questa testimonianza é stata inviata alla famiglia dell'avv. Martucci, in particolare alla sorella Marinella, persona molto sensibile e attenta verso il prossimo, che la testimonial della Pace Agnese Ginocchio ha avuto modo di conoscere da vicino e di apprezzarla per la sua disponibilità e dedizione verso il prossimo".

Inviato da segreteria prov. Movimento per la Pace