18 agosto 2011

IL PRESIDENTE DEL PARCO MATESE PINO FALCO DIFENDE L’IDENTITA’ DELLE PICCOLE COMUNITA’ DELL’ALTO CASERTANO.


Pino Falco - Presidente Parco Regionale del Matese
PIEDIMONTE MATESE. Vergognoso assistere alla cancellazione di tante piccole comunità che contano decenni se non centinaia di anni di vita, trasmettendo alle generazioni che si sono succedute, storia, costumi, gastronomia, identità, dialetti ecc..  Ancora una volta sono attaccate le zone marginali, quelle delle aree interne nel nostro caso quelle della “Ruralità Mediterranea”, che già da tempo vivono condizioni di precarietà dovute ai continui tagli dei trasferimenti dello Stato. Il pericolo di chiusura o l’accorpamento dei sei comuni al di sotto dei 1000 abitanti nell’alto casertano, ha aperto un serrato dibattito in cui si è inserito anche Pino Falco (nella foto) Presidente del Parco Regionale del Matese il quale molto turbato dal provvedimento ha ribadito il proprio dissenso. Non posso immaginare, dice Pino Falco, la cancellazione di Letino, Gallo Matese, Fontegreca, S.Gregorio Matese, Ciorlano, Capriati al Volturno, come entità comunale, come prodotti di una storia millenaria che ha donato a noi un territorio integro, tutelato, salvaguardato e oggi utile per salvare tante specie di vita diverse che rischiano la scomparsa a causa di uno sfrenato modo di saccheggiare il "Pianeta” da parte di pochi.  Annullare le amministrazioni locali, composte da residenti che hanno capacità di interpretazione del territorio e animano la vita di questi piccoli borghi nelle competizioni tra gruppi, significa voler portare alla deriva tante piccole " NAZIONALITA' ", che in silenzio hanno fatto e subito la storia. Sarà annullato definitivamente il principio dettato dall'Unione Europea, quello della SUSSIDARIETA', cioè gestire i territori e le popolazioni da parte delle istituzioni più vicine. Questi piccoli borghi devono continuare a vivere nella loro tradizione, nella loro cultura e bisogna che la classe dirigente del Paese incominci a puntare sul recupero di questi, anche in modo produttivo per tentare una politica di decongestione delle grandi aree urbane, che ormai nelle loro periferie non sono più governate dallo Stato, spalmando le popolazioni sui territori.  I Parchi e le Aree Protette non possono subire questo ulteriore danno, i Comuni sono e devono continuare a essere i custodi dei territori. Il taglio è giustificato, continua Falco, con il costo della politica, cioè le indennità che percepiscono gli amministratori locali. Da un conteggio superficiale e approssimato viene fuori che la politica, cioè gli amministratori di questi piccoli comuni, nel caso specifico “sei” che rientrano nel Parco Regionale del Matese, costano molto meno dei compensi di un Manager o di un Direttore Generale di un grande Comune o di una Provincia.  E’ questo il risparmio, annullare definitivamente i più deboli continuando ad arricchire i pochi forti e cancellando identità di interi territori e popolazioni. Se il governo centrale deve correre ai ripari in due mesi con due manovre, conclude Pino Falco, significa che non riesce ad interpretare l’evoluzione dell’economia mondiale e quindi non ha una politica vera di rigore e di sviluppo, ma cammina a vista. Dispiace dirlo ma siamo ormai succubi di una classe politica, ad ogni livello e nel suo complesso, mediocre, incapace e non all’altezza del compito. Il mondo della cultura, della scienza, delle religioni deve scendere in campo per governare questa bruttissima fase, facendo fare un passo indietro all’approssimazione e alla mediocrità. Mi accingo a scrivere al Presidente della Comunità del Parco, Ermanno Masiello, per far convocare l’organismo contro questi tagli ingiustificati e inutili, rilanciando il ruolo dei piccoli comuni all’interno del sistema dei Parchi e delle Aree Protette, quali uniche ancore per salvare l’enorme presenza di specie di vita diverse e utili luoghi di tutela dei territori.

Pietro Rossi

ANTONIO MASTRANGELO VINCE IL PRIMO PREMIO DEL CONCORSO BALCONE FIORITO 2011 A CASTELLO DEL MATESE.

IL BALCONE FIORITO 2011 - PRIMO PREMIO

Joe Amoruso
CASTELLO DEL MATESE. Un successo annunciato quello della serata conclusiva della Terza edizione del Concorso “Il Balcone Fiorito” una singolare kermesse organizzata dalla Pro Loco Rocca Alta di Castello del Matese presieduta da Antonio Montone detto “Stella” , inserita nel programma delle manifestazioni estive. Nella centrale Piazza Roma una speciale giuria formata da:   Antonio Montone Sindaco di Castello del Matese, Fabrizio Pepe Presidente della Comunità Montana del Matese;  Rosaria Antonucci Presidente della Pro Loco San Potito Sannitico; Franco Imperadore Sindaco di San Potito Sannitico, Franco Panella Presidente del CAI Matese, Costantino Leuci Vice Sindaco di Piedimonte Matese,   Pietro Rossi corrispondente della “Nuova Gazzetta di Caserta”, Gen. Modestino Zappulo socio fondatore della Pro Loco, Adriano Ventriglia critico d’arte e Don Antonio Rinaldi Parroco di Castello del Matese, ha preso in esame tutti i lavori realizzati che sono stati fotografati e filmati per proclamare i vincitori. Circa una quarantina le composizioni in concorso per questa seconda edizione di Balcone Fiorito divisi in due categorie balconi e terrazzi. Dopo un estenuante lavoro la giuria ha decretato i vincitori: per la categoria Balconi il primo posto è stato assegnato alla composizione di Antonio Mastrangelo, mentre per la categoria Terrazzi la piazza d’onore è andata alla Sig.ra Licia Granitto. Una serata meravigliosa orchestrata sapientemente dai giovani soci della Pro Loco Rocca Alta di Castello del Matese, guidati dall’infaticabile Presidente Antonio Montone Stella che ha portato questo concorso alla ribalta nazionale sul TG UNO attratto dai vicoli bianchi, le viuzze, le stradine, i cortili e gli archi del borgo antico di Castello del Matese illuminati per tutta l’estate dai colori dei fiori. Un plauso particolare alla Pro Loco Rocca Alta, è stato fatto dal Presidente della Comunità Montana del Matese Fabrizio Pepe, che ha donato un attestato di riconoscimento per il lavoro di promozione del territorio svolto dall’associazione, nelle mani del Presidente Antonio Montone. Il folto pubblico presente è stato allietato dalle note dal famoso pianista Joe Amoruso, ospite della serata, che ha praticamente estasiato i presenti  con i suoi virtuosismi, spaziando dalla musica jazz,  alla musica partenopea e contemporanea. Joe Amoruso è l’enfant prodige napoletano delle nuove correnti del pop. La sua presenza  nel panorama discografico va dal sodalizio con Pino Daniele alle esperienze internazionali con Billy Cobham, Bob Berg, Mike Stern, Don Cherry, Nanà Vesconcelos, Ritchie Evens e Mel Collins  che lo hanno apprezzato per lo stile personalissimo. Spenti i riflettori sull’edizione di quest’anno già si pensa all’edizione 2012 che sarà, a detta del Presidente Montone, sicuramente più esaltante e ricca di eventi e sorprese.

Pietro Rossi

E’ Martina Goglia la Miss Matese 2011.



SAN GREGORIO MATESE. Una serata all’insegna della bellezza e della moda quella che si è tenuta nello splendido scenario naturale di Villa Luisa, il parco comunale di San Gregorio Matese, alla presenza di un folto pubblico, dove si è tenuta la 56esima edizione di “Miss Matese”. San Gregorio Matese, dal 1955 ospita questo evento di bellezza, che dallo scorso anno è diventato tappa regionale del Concorso Nazionale di Bellezza Sweet Strega Italiana, che elegge ” La più Bella Strega d’Italia”.  La manifestazione, patrocinata dall’Amministrazione Comunale guidata dall’Avv. Linda Stocchetti, è stata organizzata dalla Pro Loco “Le Mura” di San Gregorio Matese presieduta da Fabrizio Boiano, sodalizio, che ad oggi conta tanti iscritti tra cui moltissimi giovani che costituiscono il polmone vivo e vitale dell'associazione.  Una qualificata giuria presieduta da Fabio Mastrangelo, gioielliere e composta da: Ester Proto, Miss Matese anno 1955, Carmen Boiano, in rappresentanza della pro loco “Le Mura”, Teresa Sparaco, soprano, inviata “Verde Matese”, Antonio Caso, delegato al Turismo al Comune, Michele Di Meo, un italo – americano responsabile per anni a New York, di una sartoria Pierre Cardin, ha incoronata “Miss Matese 2011Martina Goglia, una stupenda diciottenne di Solopaca, dallo sguardo misterioso e affascinante.  La fascia di “Miss San Gregorio Matese 2011” è andata a Elsa Boiano, bionda, occhi verdi, fisico atletico, pratica nuoto. Il titolo di Miss Simpatia è stato assegnato a Natalie Allegretti mentre quello di “Miss Eleganza” a Miriam Offreda. Il  concorso di bellezza “Sweet Strega Italiana”, già sul campo per la battaglia contro l’anoressia è impegnato in progetti che mirano non solo a valorizzare le bellezze italiane, ma in qualche modo a “educare” a uno stile alimentare corretto. Come dire: mangiare è necessario ed è giusto accostarsi a questo piacere della vita in modo corretto. La vincitrice nazionale del tour 2011 del Concorso, debutterà nel film “I Mille e Sette” diretto da Claudio Fragasso, il regista di  “Teste rasate”,   prodotto dalla “Heles Film Production Srl” di cui è presidente il dottor Carlo Bernabei, che presiederà la giuria alla finale nazionale.   Madrina della serata, la bellissima, Katia Di Meo, vincitrice della scorsa edizione del Concorso, che durante quest’anno trascorso, sotto la guida della “Red Fashion Italia Agency” diretta da Leonardo Palazzo , “patron” insieme alla sorella del Concorso Nazionale “Sweet Strega Italiana”, ha fatto passi da gigante, acquistando sicurezza e portamento in passerella, da non avere niente da invidiare a modelle dal nome più blasonato.

Pietro Rossi

PRIMA GIORNATA ALLA GMG DI MADRID 2011


MADRID. Prima giornata, dopo la cerimonia di apertura di ieri, per i giovani di tutto il mondo, riuniti nella capitale spagnola, che accoglie la Giornata Mondiale della Gioventù, voluta ed istituita da Giovanni Paolo II, perché fosse un momento significativo di incontro, di riflessione e di preghiera per le nuove generazioni. Stamattina la catechesi del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della CEI (foto dalla diretta di TV2000).  In sintesi, il Cardinale Bagnasco, col suo fare paterno, ha iniziato il percorso di Madrid, incentrando la sua catechesi su chi è Dio per ognuno di noi, cosa conta il Signore nella nostra vita, che metaforicamente è come un pellegrinaggio, come quello fatto per arrivare fin lì, qual è il progetto che ha disegnato per ciascuno. Poi ha risposto anche alle domande di alcuni giovani. La seconda è di un giovane di Padova, chiede quale sia il LINGUAGGIO giusto per il Primo annuncio, soprattutto ai giovani. Il Cardinale, spiegando che il primo annuncio viene avvalorato dall’essere missionari verso gli altri, cioè veri testimoni del suo amore, invita i giovani ad essere INCANDESCENTI e portatori di amore ai propri coetanei. Se veramente tengo a Gesù nella mia vita, davvero conta tutto per me, è la perla preziosa e il tesoro che curo con attenzione, è il mio punto di riferimento, allora io la comunico a tutti; ho dentro l’entusiasmo di raccontarlo e di gridarlo dai tetti, che Lui è amore; non bisogna essere tiepidi, ma credibili suoi testimoni ed essere quindi contagiosi di questo amore, attraverso tutti i gesti possibili: se sei innamorato di Cristo, lo annunci e lo fai vedere. Un giovane della diocesi di Parma chiede come combattere l’INDIFFERENZA e come parlare di Cristo. Bagnasco osserva che oggi la gente è immersa in troppi problemi e difficoltà, in cui non si riesce a dare più vero valore ad ogni cosa. Invitando allo studio del filosofo Pascal, continua dicendo che là dove c’è la “voragine”, la tristezza e il dolore, là occorre portare Cristo, che ben veniva definito da Giovanni Paolo II la “vita vera” che ci porta a Dio. Noi siano i “viventi”, cioè coloro che hanno la “vita vera”. La “vita vera” non è astratta o quella che si godrà un giorno dopo la morte, ma è basata su una RELAZIONE, quella con Gesù. Vivere un rapporto con Gesù fin da oggi, nella quotidianità, una relazione fatta di amore e di amicizia con Lui, che diventa amore ed amicizia per gli altri. Questa è la concretezza e la testimonianza della “vita vera” per il prossimo e questo ci fa diventare “viventi”, preparandoci per l’”altra vita”. E questo atteggiamento di amore verso gli altri, di “vita vera” non ha età: infatti un anziano, un ammalato o un bambino possono avere tutti una relazione con Dio, un rapporto costante che dà senso e compimento alla loro stessa vita, offerta e testimoniata, come dono giorno per giorno. La giornata è seguita con la consegna alla Chiesa spagnola, da parte dell’Italia, di due icone molto importanti per la cristianità: la statua della Madonna di Loreto, dove la storia vuole che sia arrivata la casa di Nazareth, immagine dell’universalità del “sì” di Maria a cui dobbiamo conformarci; e il crocifisso di San Damiano, che parlò a San Francesco, per “ricostruire” in noi una nuova Chiesa.

DALLA  CORRISPONDENTE NELLA PARROCCHIA DI SAN JUAN DE LA CRUZ

L'Assessore Riccio soddisfatto per il successo della Mostra d'Arte ad Alife.


Alife. La mostra Collettiva d’Arte TESTIMONI E MAESTRI si è conclusa lunedì 15 agosto con un bilancio più che lusinghiero, che ha visto la presenza di oltre duemila visitatori nei 10 giorni di esposizione. Giulio Riccio (nella foto), Assessore alla Cultura   nella nuova Amministrazione Comunale della Città di Alife, pur nelle impellenti urgenze di ordine economico che attanagliano la nostra comunità, anche quest’anno, continuando la tradizione, ha assunto l’impegno di promuovere una mostra d’arte nella magnifica Cattedrale di Alife,  perché gli eterni valori della cultura non vadano dispersi e dimenticati negli affanni quotidiani che, purtroppo, assillano questa città, come ha sottolineato il predetto nella sua nota introduttiva all’inaugurazione della mostra nella Cripta normanna della Cattedrale di Alife. A partecipare a quest’impegno di alto valore culturale è intervenuta  anche la VisionOttica Corniello, La Edil Flagiello, la  B.S. Climasistemi,  la Service e Communication e la Celestino Store. Il Vice Sindaco, nonché Assessore alla Cultura, Giulio Riccio, ha rivolto infine un  ringraziamento a tutti gli artisti che hanno partecipato, alla notevole iniziativa culturale promossa dall’Amministrazione Comunale di Alife di concerto con la Diocesi Alife-Caiazzo. Gli artisti con la loro particolare visione ricca di fantasia e di creatività che ha  spaziato  dalla pittura, alla ceramica, alla fotografia ed alla scultura, hanno dato un notevole  slancio e vitalità al tema svolto: “Testimoni e Maestri”, secondo la loro personale esperienza estetica che li  ha trovati infine uniti verso gli universali valori della cultura. “…La cultura è espressione qualificata dell’uomo e della sua vicenda storica, a livello sia individuale che collettivo” , come sottolineò, anni orsono il grande Papa polacco  Giovanni Paolo II.

Pietro Rossi