29 aprile 2020

L’AZALEA DELLA RICERCA DI FONDAZIONE AIRC SBOCCIA ONLINE PER LE DONNE COLPITE DA CANCRO: IN ITALIA LO SCORSO ANNO SONO STATE 175 MILA



PIEDIMONTE MATESE - Per la prima volta in trentasei anni a causa del periodo di emergenza che stiamo vivendo per il COVID-19, ha ricordato il Dott. Pasquale Simonelli (nella foto) Presidente dell’Associazione AIRC di Piedimonte Matese, l’Azalea della Ricerca non sarà distribuita in piazza dai volontari ma si potrà ordinare su Amazon.it e riceverla direttamente a casa grazie al contributo di Banco BPM. In occasione della Festa della Mamma, torna l’appuntamento con L’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC. Per la prima volta dal 1984, le piantine di azalea, simbolo della ricerca sui tumori delle donne, non coloreranno le piazze delle nostre città ma si potranno prenotare da oggi, a fronte di una donazione di 15 euro, solo su Amazon.it. Una scelta doverosa per tutelare la salute di volontari e sostenitori della Fondazione dai rischi dell’emergenza Covid-19, possibile solo grazie al coinvolgimento di Amazon che ha raccolto il testimone dalle mani dei 20 mila volontari AIRC per portare l’Azalea della Ricerca direttamente a casa. Una scelta ci permette di dare continuità alla ricerca oncologica, cardine del futuro della nostra salute: i numeri ci dicono infatti che circa una donna su tre sarà colpita da un cancro nel corso della vita. L’Azalea della Ricerca, 100% italiana, quest’anno amplifica il suo valore simbolico diventando un regalo ancora più speciale da dedicare a tutte le mamme, per far sentire la nostra vicinanza anche stando lontani. Questo colorato fiore, inoltre, è un prezioso alleato per le ricercatrici e i ricercatori AIRC: in trentasei anni, attraverso la sua distribuzione, sono stati raccolti più di 270 milioni di euro, fondi che hanno contribuito allo sviluppo di diagnosi sempre più precoci e terapie personalizzate, più efficaci e meglio tollerate per tutte le pazienti. Un impegno eccezionale che non può permettersi battute d’arresto, per contrastare tutti i tipi di cancro che, solamente lo scorso anno, in Italia hanno colpito circa 175 mila donne. Per ordinare le azalee basta visitare il sito speciale della manifestazione lafestadellamamma.it o ordinala su Amazon.
Pietro Rossi

28 aprile 2020

L’ASSOCIAZIONE PROGETTO TIFATA CHIEDE INTERVENTI PER FAVORIRE LA RIPRESA DELLE AZIENDE


SAN PRISCO - La diffusione del Coronavirus ha messo in ginocchio interi settori sui quali si regge l’economia del Paese. Tra questi spicca sicuramente quello commerciale che si base principalmente sul rapporto diretto con i clienti. Sull’argomento interviene il rappresentante dell’associazione di San Prisco ‘Progetto TifataPasquale Monaco (nella foto) che afferma: «In questo momento molto difficile per tutti, ci sono settori che rischiano di non sopravvivere schiacciati dall’enorme crisi economica. Il commercio è uno dei comparti che maggiormente soffre in questa fase, con attività chiuse da quasi due mesi. Tra queste ci sono anche quelle dei venditori ambulanti, settore su cui si basa da sempre l’economia di San Prisco con centinaia di persone impegnate quotidianamente in uno dei lavori tradizionali della nostra cittadina. Confidiamo in un intervento da parte delle istituzioni per cercare di tutelare sia gli imprenditori che vendono all’ingresso, sia i piccoli commercianti, sia i dipendenti delle varie aziende che operano nel comparto, soprattutto in vista della lenta ripresa delle attività e di un futuro pieno zeppo di ombre e giustificate preoccupazioni. Invitiamo gli amministratori di San Prisco a studiare sin da adesso un piano per la riapertura della fiera settimanale che tenga conto del distanziamento sociale e di tutte le misure di sicurezza. Inoltre, si potrebbe immaginare la costituzione di una Consulta del commercio e della attività produttive che, subito dopo la fine dell’emergenza sanitaria, potrebbe essere impegnata nella pianificazione del futuro. Quando l’Italia riaprirà completamente, ci auspichiamo il prima possibile, tutti dobbiamo essere pronti ad affrontare la ripresa con grande determinazione; non possiamo permetterci di perdere tempo».  
Pietro Rossi

Prorogata la Scadenza al 25 ottobre 2020 del Premio Internazionale di Poesia “I versi non scritti…”


L’emergenza sanitaria ha costretto a riprogrammare ogni evento e ogni attività. A causa della chiusura delle scuole e del distanziamento sociale previsti per il contenimento epidemiologico, l’Organizzazione ha deciso di rimandare la scadenza del Bando 2020 e le cerimonie di premiazione della 4° edizione del Premio Internazionale di Poesia “I versi non scritti…” La data di scadenza del Bando, originariamente stabilita per domenica 26 aprile è stata quindi spostata a domenica 25 ottobre 2020. Resta invariata la struttura del concorso che vede gareggiare le poesie in lingua italiana e in dialetto, e la sezione speciale riservata agli studenti: che troveranno uno spazio per esprimersi e iniziare a proporsi nel pianeta poesia. Cinque le sezioni che compongono il Premio Internazionale di Poesia “I versi non scritti…”:
• Poesia inedita italiana,
• Poesia in dialetto/lingua straniera,
• Libro edito di poesia,
• Video-poesia,
• Racconto inedito
Resta anche l’adesione alla campagna nazionale del Maggio dei Libri, anche se, quest'anno, dovrà trovare nuovi modi con attività solamente online. Diversi, invece, i premi speciali istituiti dai partner della manifestazione. In particolare sono da segnalare il Premio speciale “Teverola 13 settembre 1943” (per la migliore opera sul tema della legalità), il Premio Speciale “Francesco Baracca” che vede il coinvolgimento del 9° stormo dell’Aeronautica Militare di stanza nella base di Grazzanise ed il Premio speciale “100 Gianni Rodari”. Il Premio Internazionale di Poesia “I versi non scritti”, lo ricordiamo, è organizzato dall’Organizzazione di Volontariato “Si Teverola Onlus” – Teverola e sostenuto moralmente dalla Provincia di Caserta, Istituto Comprensivo “G.Ungaretti” – Teverola, Csv-AssoVoCe – Caserta, e gode della collaborazione esterna delle Associazioni: Migr-Azioni Aps – Teverola e Happy Teverola – Teverola, oltre a diversi partner tecnici. Il bando completo del concorso è disponibile sul sito web ww.citytelling.info, dove chi vuole partecipare, può trovare tutte le informazioni e il form per iscriversi. La partecipazione è completamente GRATUITA.
Pietro Rossi


26 aprile 2020

SCOPERTA TRUFFA NELLA VENDITA ON LINE DI IGIENIZZANTI E MASCHERINE. BLOCCATO IL SITO E DENUNCIATI I RESPONSABILI.


CASERTA  - Nell’ambito dell’intensificazione delle attività investigative volte al contrasto dei fenomeni illeciti correlati all’attuale emergenza sanitaria COVID-19, i finanzieri della Compagnia di Aversa, monitorando le vendite on-line di prodotti anti contagio quali mascherine ed igienizzanti, oramai diventati ambiti anche sul web, hanno individuato una società con sede in Villa Literno che aveva approntato un proprio sito nel quale pubblicizzava la vendita dispositivi di protezione individuali e prodotti igienizzanti a prezzi vantaggiosi senza averne la materiale disponibilità, al solo fine di incamerarne illecitamente il prezzo pagato dagli ignari acquirenti. In particolare le Fiamme Gialle aversane, insospettite dai prezzi praticati, particolarmente allettanti, procedevano ad accertamenti occulti presso la sede della società che risultava gestire il sito internet “teamdistribuzioni.it/shop/”, ma che in realtà si rilevava essere invece un esercizio di vendita al dettaglio di mobili. Un successivo controllo, maggiormente approfondito, sulle banche dati evidenziava l’assenza di acquisti del materiale pubblicizzato e la presenza a sistema di numerose denunce sporte da privati in varie parti d’Italia per il mancato ricevimento della merce ordinata proprio su quel sito e già pagata. Gli elementi raccolti venivano quindi partecipati all’Autorità Giudiziaria la quale emanava un provvedimento urgente per la perquisizione della sede della società e dei domicili dei due ideatori della frode, P.A. di anni 24 e M.S. di anni 53 entrambi di Villa Literno, consentendo così il sequestro delle carte di credito sulle quali avvenivano gli accrediti delle transazioni, oltre al computer e ai telefoni cellulari strumentali alle truffe. E’ ora in corso la ricostruzione analitica delle truffe perpetrate e dell’illecito profitto illecitamente accumulato, approfittando dell’emotività e dello stato di bisogno degli acquirenti. L’attività testimonia l’attenzione operativa della Fiamme Gialle nel reprimere ogni possibile illecito arricchimento dovuto allo sfruttamento da parte di soggetti senza scrupoli della situazione di emergenza sanitaria in atto. 
Comunicato Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta

NUOVO BRAND DELLA REGGIA DI CASERTA, L’ORDINE DEGLI ARCHITETTI BOCCIA LA SCELTA DEL LOGO.


CASERTA - “L’Ordine degli Architetti PPC per propria natura ha un ruolo che presenta una stretta connessione con la cultura e con il design, per questo motivo sento l’obbligo di dissentire in maniera molto forte per la scelta del nuovo logo della Reggia di Caserta. Il logo scelto per rappresentare il brand “Reggia di Caserta” manca totalmente di ogni riferimento storico-artistico e sembra un vero e proprio plagio in quanto simile se non identico ad altri loghi già esistenti. Sembra essere stato preso in prestito da quello del celebre campione di tennis Roger Federer o ancora peggio da quello della nota società immobiliare canadese “Ricco Colinares” che utilizza questo marchio da anni”. A dichiararlo il presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Caserta, Raffaele Cecoro (nella foto), che boccia nettamente la scelta operata dalla società di grafica e dalla direzione generale di Palazzo Reale per il nuovo brand del sito vanvitelliano.  “Il marchio che dovrebbe rappresentare un complesso monumentale come quello della Reggia di Caserta, patrimonio dell'UNESCO, non può essere pensato come un logo di un privato o di una semplice azienda, dovrebbe, invece, racchiudere in sé riferimenti storico-artistici ma anche territoriali. In questo logo non vi è alcun riferimento stilistico né al palazzo né tantomeno allo spettacolare parco vanvitelliano, la scelta sembra del tutto estranea alla magnificenza della Reggia.  Di sicuro più efficace il logo precedente, ovvero lo schizzo planimetrico con il gioco delle quattro corti della Reggia di Caserta, un elemento stilizzato che coglieva a pieno l’essenza di quello che dovrebbe essere un marchio. Era un elemento riconoscibile ed unico. Abbinare un logo a un monumento internazionale è una cosa complessa e per questo avrebbe meritato grande attenzione, il tutto sarebbe dovuto avvenire con procedure e soprattutto competenze in grado di rispettare l'importanza e la responsabilità del caso”, continua il vertice degli architetti di Terra di Lavoro che poi nota:  “Non è plausibile che, per un progetto di tale importanza, si sia adoperato lo strumento dell’affidamento diretto che, seppur previsto dal nostro codice degli appalti, perché sotto soglia, appare del tutto inopportuno.  Sarebbe stato più appropriato procedere con un concorso internazionale di idee che di sicuro avrebbe avuto una forte partecipazione internazionale; inoltre, il tutto avrebbe generato una grande pubblicità per la nostra provincia nel mercato creativo-culturale globale.  Inutile dire che, come Ordine degli Architetti P.P.C., saremmo stati onorati nel dare una mano nell’organizzare un concorso sul tema del logo della nostra amata Reggia, oltretutto siamo sempre stati sensibili a certe tematiche.  Personalmente ho conosciuto qualche mese fa la direttrice Maffei, mi ha fatto un’ottima impressione, una persona preparata ma anche molto pragmatica, lei è un architetto e come tale non può non essere sensibile ad una questione del genere. Quello che è successo oltre a mostrare un disastro dal punto di vista manageriale rappresenta un vero e proprio danno d'immagine per la Reggia di Caserta e per la nostra provincia.  Spero che si agisca per prendere provvedimenti in merito a questa vicenda, ancora una volta si è persa un’occasione”, conclude Cecoro

Pietro Rossi

25 aprile 2020

NEMO PROFETA IN PATRIA



CASERTA - La Reggia di Caserta ha finalmente un proprio monogramma, un marchio, un logotipo, insomma diventa un brand, ne potranno essere felici Luigi Vanvitelli, i sovrani Borboni ma sopratutto noi tutti cittadini di Terra di Lavoro. Finalmente, urrà, che bello! E’ per il preciso volere di Tiziana Maffei, direttrice del complesso Vanvitelliano, che è stato possibile colmare una grave lacuna di immagine. Il momento non è dei migliori, ribadisce Vito Conforti (nella foto) Presidente della Lega Consumatori Caserta, ma una buona notizia di questi tempi ci voleva per dare un po’ di sollievo al nostro spirito. La necessità di poter disporre in tempi rapidi del logo ha suggerito la scelta di non effettuare una gara pubblica e quindi dare un affidamento diretto con l’imposizione - purtroppo prevista dalle norme - di rimanere sotto la soglia dei 40.000 euro di spesa. Ce la siamo cavata bene però, lo studio - guarda caso! - ne è costato solo 37.000 di euro. Ovviamente lo sappiamo, non si è trattato solo del ponderoso lavoro creativo per il disegno del logotipo, ma l’agenzia Sigla da Mantova (Lombardia), che lo ha prodotto, ha provveduto a fornire tutto il necessario a corredo, cioè il progetto di quanto serve per le varie utilizzazioni, da quelle di ufficio alle affissioni, dalla segnaletica interna alla comunicazione web e social, dalle didascalie del museo al merchandising. Ovviamente l’innovativo studio e la sua presentazione hanno ricevuto il plauso delle edizioni locali dei quotidiani nazionali. Ne traiamo fedelmente alcune note: “Re Carlo, Real Casa, R e C. Le iniziali di Reggia e Caserta sono diventate il simbolo di una nuova identità del monumento vanvitelliano … per la suggestione del percorso museale”, afferma la Maffei, “… i caratteri profondi che connotano la Reggia di Caserta. La sua storia, che nasce dalla visione di un monarca; la sua arte, capace di diventare paesaggio; la sua cultura, che si trasforma in valore di produttività nel campo artistico, manifatturiero e sociale”. Bellissime espressioni, quanto significato in una immagine! La Responsabile della Promozione e Comunicazione della Reggia chiosa: “La parola chiave di questo progetto creativo è ispirazione … abbiamo effettuato un'analisi dell’identità visiva attuale, del posizionamento a livello internazionale, dell’efficacia del brand, della qualità degli strumenti di comunicazione”. Fantastico, è davvero tanta roba, che bravi! Tutto bello, pieno di contenuti, tutto perfetto e di alto livello, come il nostro monumento - intendiamo nostro di tutta l’Umanità - merita. Ma sarà così? Aggiunge Vito Conforti Presidente della Lega Consumatori Caserta, invero vedendo la pregevole opera grafica, pur da profani in materia qualche dubbio lo avevamo avuto, al dire il vero ci è scappata anche una esclamazione napoletana mutuata dal repertorio del celebre trio I trettrè:  “a me mi pare proprio ‘na stru….ta!” Per fortuna ci è venuta in soccorso una lettura più attenta fatta dai siti Casertani di informazione ed in particolare da Casertacè che ha voluto dedicare alla materia un arguto approfondimento ed anche un raffronto visivo molto esplicativo, è quello che si vede nella immagine. Una banale copia, un plagio del marchio già esistente e noto di Ricco Colinares - Real Estate, e qui ci vuole un’altra esclamazione comica, romanesca questa volta, di Sora Lella: “annamo bbene, proprio bene!” No, sarebbe una soluzione troppo semplicistica e furbesca, la realtà è, se si può, ancora peggiore, perche di marchi e logotipi simili o simil-uguali il web è stacolmo visto che la fusione di una “erre” ed una “ci” fatta in quel modo è quanto di più elementare sia stato prodotto per un paio di decenni dagli studi grafici medi, piccoli e piccolissimi di tutta la parte del mondo che si esprime con i nostri caratteri di stampa, punto. Un elementare esempio didattico di scuola, nulla di più. Tren-ta-set-te-mi-la euro del nostro conio equivalgono più o meno al costo di abbonamento per l’ingresso annuale al parco della Reggia, alle condizioni particolari a loro riservate, per 1.480 cittadini casertani. Tanto per ottenere - riportiamo esattamente quanto scritto sui siti online locali - qualcosa che in 5 minuti con un semplice copia e incolla si poteva trarre gratuitamente da Internet. E quindi ancora “Casertacè” ci informa: “…un’azienda di comunicazione di Mantova, manco a dirlo luogo che ha dato i natali all’ex ministro Bonisoli, grillino, a cui la Maffei deve la sua nomina al vertice del monumento”. La gara alla ricerca dei fratelli gemelli che da anni precedono questo monogramma ha fatto sbizzarrire in tanti ed il loro numero già ne conta svariate decine. Temiamo che a qualcuno dei titolari di tali marchi, magari pure brevettati e di sicuro forti del titolo di preuso, possa venire in mente anche di addivenire alle vie legali per tutelare l’immagine o invocandone il plagio, con tutte le successive beghe e non solo, insomma la beffa dopo il danno o viceversa. C’è solo da scegliere le posizioni. E’ attuale l’affermazione di Vittorio Feltri che definisce ignoranti noi Meridionali, riflettendo su questa pessima storia c’è da chiedersi se davvero portiamo l’anello al naso. Noi siamo tra quelli che sanno molto bene che è vero il contrario. Ed allora, cari Amici, perché si è pensato di rinnovare il famoso detto “nemo profeta in patria”?  Davvero la nostra città, la provincia di Terra di Lavoro, la Regione Campania non avevano grafici, studi, agenzie, strutture creative in grado di meritare l’affidamento di un incarico di tale prestigio, primo elemento per la presentazione al grande pubblico di un monumento unico per la sua bellezza e la sua storia, inserito a buon diritto nel Patrimonio UNESCO dell’Umanità?  Non andando molto lontano ricordiamo a memoria che l’agenzia Gombosh di Caserta ha firmato, tra i tanti altri, anche significativi lavori per prestigiose aziende degli Stati Uniti, così come molti altri seri operatori del settore hanno saputo esportare creatività, fantasia e tutto quanto sarebbe stato necessario per dare un degno logo alla nostra Reggia, magari anche a costi molto più favorevoli.  Tutto quanto qui espresso, conclude Vito Conforti Presidente della Lega Consumatori Caserta, sarà oggetto di una nota che invieremo direttamente all’on. Dario Franceschini, Ministro dei beni culturali e del turismo, per chiedergli un intervento salvifico appena riprenderanno le normali attività.
Pietro Rossi


23 aprile 2020

POSTE ITALIANE: LE PENSIONI DI MAGGIO IN PAGAMENTO DAL 27 APRILE


CASERTA – Poste Italiane rende noto che le pensioni del mese di maggio verranno accreditate il 27 aprile per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una PostepayEvolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di PostepayEvolution potranno prelevare i contanti dai 143 ATM Postamat attivi nella provincia di Caserta, senza bisogno di recarsi allo sportello. Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, in uno dei 159 Uffici Postali tornati operativi, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente:
I cognomi      dalla A alla B lunedì 27 aprile;
dalla C alla D martedì 28 aprile;
dalla E alla K mercoledì 29 aprile;
dalla L alla P giovedì 30 aprile;
dalla Q alla Z sabato mattina 2 maggio.
Poste Italiane ricorda inoltre che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Nell’attuale fase di emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. In questa fase, ciascuno è pertanto invitato ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

Pietro Rossi

CORONAVIRUS VERSO LA FASE 2: GLI ALIMENTI PER NON ABBASSARE LA GUARDIA


PIEDIMONTE MATESE - Il sistema immunitario, è l'arma di difesa del nostro corpo contro gli agenti esterni (batteri, virus e sostanze nocive) questo e sicuramente da tenere presente in questo momento in cui stiamo per transitare verso la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Per potenziare e rafforzare le difese immunitarie e salvaguardare la salute basta poco, ribadisce il Dott. Luigi Ferritto (nella foto) specialista pneumologo presso Villa Athena di Piedimonte Matese, una sana ed equilibrata alimentazione quotidiana, oltre che un buon sonno ristoratore ed un pò di sport, all'aperto così come in casa, possono rivelarsi in taluni casi davvero fondamentali. Il sistema immunitario è straordinariamente complesso, in grado di riconoscere e ricordare milioni di nemici diversi, salvaguardando il nostro organismo dall’attacco di virus e batteri, e capace di produrre quasi in tempo reale munizioni specifiche per ognuno di loro.  Avere basse difese immunitarie significa essere esposti più facilmente alle infezioni e alle malattie. Tra i campanelli d’allarme segnalanti le difese sotto il livello di guardia ci sono: stanchezza, inappetenza, herpes labiale; afte e sindrome parainfluenzale. Dunque, è bene non farsi trovare impreparati. Ricordiamoci, inoltre, che il sistema immunitario tende naturalmente a indebolirsi con l’invecchiamento, è quindi doveroso affidarsi a semplici ma efficaci regole che potrebbero salvaguardarci dal rischio di malanni. Spesso ci chiediamo cosa prendere per alzare le difese immunitarie e pensiamo subito a prodotti, vitamine o farmaci. Tuttavia, è pur vero che per mantenersi in salute non occorre semplicemente recarsi in farmacia ad acquistare integratori vari bensì cominciare dall'adozione di uno stile di vita sano con alimentazione appropriata ed equilibrata che si combini con una regolare attività fisica.
Come ridurre lo stress per rafforzare il sistema immunitario?
Sport e sonno ristoratore. Limitare le fonti di stress è davvero doveroso, sicché può indurre ad un abbassamento delle difese immunitarie, provocando infatti un indebolimento dei globuli bianchi ed abbassando la loro capacità di attivarsi contro le infiammazioni. Anche l’attività fisica, in casa così come all’aria aperta, è un vero toccasana nel ridurre lo stress. Assicurare, infatti, un’alimentazione corretta è importante ma non trascuriamo il ruolo dell’esercizio fisico quotidiano che, se praticato in maniera regolare e senza eccessi, contribuisce ad aumentare le nostre difese immunitarie. È altresì consigliabile dedicarsi qualche ora a settimana a delle sedute di yoga, passeggiate all’aria aperta e ad altre attività che ci rilassano e ci fanno dimenticare, anche se per poco, i problemi con cui abbiamo a che fare quotidianamente. Infine, non di minore importanza, garantire un buon sonno di almeno 7/8 ore è importante perché ci permette di mantenere alta la concentrazione durante il giorno e consente al nostro organismo di ricostruire i globuli bianchi, indispensabili per contrastare le infezioni.
Quale è l'alimentazione per rafforzare il sistema immunitario?

Per rafforzare le difese dell’organismo consumiamo quotidianamente cereali integrali, ricchi in fibre e poco raffinati, limitiamo il consumo di alimenti che contengono quantità eccessive di zuccheri e grassi saturi. Fondamentale è il ruolo di frutta e verdura, ricchi di sali minerali e vitamine; si consigliano almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. Le sostanze che più di tutte rinforzano il sistema immunitario sono gli antiossidanti, in particolare vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, zinco e selenio. Ecco, in particolare, quali sono gli alimenti che si presentano come veri e propri alleati della nostra salute: Agrumi (limoni ed arance): Contengono tutti vitamina C importante perché aiuta il sistema immunitario a proteggerci dalle malattie e favorisce l’assorbimento del ferro contenuto negli alimenti vegetali. Ecco perché in una dieta sana ed equilibrata non dovete mai farvi mancare quotidianamente frutta e verdura di stagione. Frutta secca: La frutta secca è molto ricca di acidi grassi buoni e vitamina E, utilissimi per assistere il nostro organismo ad affrontare gli attacchi da parte di agenti patogeni esterni. Noci, mandorle, pistacchi sono tutti superfood ricchi di antiossidanti e vitamine in grado di ridurre la sensibilità ai malesseri stagionali e alle infezioni alle vie respiratorie. Aglio: È ricco di allicina, una sostanza in grado di stimolare la moltiplicazione delle cellule che contrastano le infezioni. E non solo: secondo alcune ricerche, l’allicina permetterebbe anche di ridurre il rischio di cancro allo stomaco e di patologie cardiache. Zucca, carote e patate dolci: Tali alimenti presentano tutti un elevato contenuto di betacarotene, capace di stimolare il rafforzamento del sistema immunitario. Stessa cosa per il tuorlo d’uovo. Avena e funghi: Sono ricchi di selenio e betaglucano, indispensabili per attivare i globuli bianchi e quindi per difenderci dalle infezioni e riparare i tessuti danneggiati. I betaglucani sono contenuti sia nella crusca di avena e sia nell’avena integrale. Alici e salmone: Si tratta di alimenti molto importanti per le nostre difese immunitarie in quanto ricchi di vitamina D, indispensabile per evitare infezioni respiratorie. Il salmone contiene inoltre anche Omega 3 in grado di diminuire il rischio cardiovascolare, migliorare la memoria e l’apprendimento, combattere le infiammazioni e contrastare l’invecchiamento della pelle. Kefir e yogurt: E’ consigliabile arricchire la dieta quotidiana con tutti quei alimenti che aiutano a ripristinare la flora batterica e ad aumentare le difese immunitarie quali ad esempio i cosiddetti fermenti attivi probiotici che trovate proprio in alimenti come kefir, yogurt e latte magro.

Pietro Rossi


22 aprile 2020

IN CAMPANIA INIZIANO A RIAPRIRE TEMPORANEAMENTE ALCUNE ATTIVITA’ COMMERCIALI


NAPOLI – Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca (nella foto) ha emanato quest’oggi l’Ordinanza n.37 avente come oggetto “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n.833 in materia di igiene e sanità pubblica e dell’art. 3 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19. Attività e servizi di ristorazione - Commercio al dettaglio di articoli di carta, cartone, articoli di cartoleria e libri – Festività 25 aprile e 1 maggio 2020”. Con questo provvedimento, sulla base dei dati dell’Unità di Crisi regionale dai quali risultano in corso già da alcune settimane su tutto il territorio della regione graduali e progressivi miglioramenti della situazione epidemiologica in atto, iniziano gradualmente, anche se per un tempo limitato, a riaprire le attività commerciali della Regione Campania paralizzate dall’inizio dell’emergenza COVID-19. L’Ordinanza ha preso atto che l’Unità di Crisi regionale ha rappresentato che, alla graduale ripresa delle attività e della conseguenziale mobilità sul territorio, occorre affiancare adeguate misure precauzionali, a tutela degli operatori e degli utenti, volte ad assicurare il necessario distanziamento sociale a tutela della salute pubblica ed ha, all’uopo, in ottemperanza a quanto stabilito con ordinanza n.32 del 12 aprile 2020, redatto apposito protocollo di sicurezza, dando priorità alle attività, tra quelle ad oggi consentite dal DPCM 10 aprile 2020, ritenute, per le loro caratteristiche intrinseche, a minore rischio di contagio e, pertanto, suscettibili di apertura. Inoltre la stessa Unità di Crisi ha segnalato, in vista dei prossimi week-end del 25 aprile e del 1 maggio, la opportunità di idonee misure atte a scongiurare spostamenti non strettamente necessari ed il massivo e incontrollato afflusso di persone, sia presso le strutture di vendita sia per le strade, in giornate nelle quali, peraltro, le forze dell’Ordine e gli organismi deputati al controllo saranno già impegnati in una massiccia attività di presidio lungo le arterie di ingresso e di uscita dalle città. L’ANCI Campania, con nota prot.n.526 del 21 aprile 2020, in vista delle festività del 25 aprile e del 1 maggio, “al fine di scongiurare i rischi sanitari correlati a uscite massive e assembramenti… chiede di ordinare la chiusura, nei giorni del 25 aprile e 1 maggio, di tutte le rivendite di generi alimentari, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali fatta eccezione per le farmacie e parafarmacie, le edicole e i distributori di carburante … in quanto anche spostamenti intercomunali potrebbero vanificare le stringenti misure poste sinora in campo per arginare la diffusione della pandemia sul territorio della Campania”. Il Presidente della Regione Campania ravvisato che sulla base della situazione rappresentata risultava possibile consentire, a parziale modifica delle misure adottate già con provvedimento n.32 del 12 aprile 2020, la graduale riattivazione di alcune attività ha stabilito che:
1.       Con decorrenza dal 27 aprile 2020 e fino al 3 maggio 2020, ferme restando le misure statali e regionali vigenti e fatta salva ogni ulteriore disposizione in considerazione dell’evoluzione della situazione epidemica, a parziale modifica delle disposizioni di cui all’Ordinanza n.32 del 12 aprile 2020, su tutto il territorio regionale:
a)       sono consentite le attività e i servizi di ristorazione - fra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie- esclusivamente, quanto ai bar e alla pasticcerie, dalle ore 7,00 alle ore 14,00, gli altri esclusivamente dalle ore 16,00 alle ore 22,00, per tutti con la sola modalità di prenotazione telefonica ovvero on line e consegna a domicilio e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie nelle diverse fasi di produzione, confezionamento, trasporto e consegna dei cibi e salvo l’obbligo di attenersi alle prescrizioni di cui al successivo punto 2;
b)      sono consentite le attività di commercio al dettaglio di articoli di carta, cartone, cartoleria e libri, esclusivamente dalle ore 8,00 alle ore 14,00, con raccomandazione di adottare misure organizzative atte a promuovere la modalità di vendita con prenotazione telefonica ovvero on line e consegna a domicilio, salvo l’obbligo di attenersi alle prescrizioni di cui al successivo punto 2.

2.       E’ fatto obbligo, per gli esercenti e gli operatori impegnati nelle attività di cui al precedente punto 1 e per gli utenti, di osservare le misure di sicurezza e precauzionali prescritte nel protocollo allegato sub A al provvedimento per formarne parte integrante e sostanziale.
3.       Su tutto il territorio regionale, nel pomeriggio del 25 aprile 2020, nella giornata del 26 aprile 2020 e nella giornata del 1 maggio 2020, è fatto obbligo di chiusura festiva delle attività di vendita di cui all’allegato 1 del DPCM 10 aprile 2020, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, fatta eccezione per le farmacie e parafarmacie, le edicole e i distributori di carburante e con la precisazione che i distributori automatici di tabacchi posti all’esterno delle rivendite potranno restare in funzione.
4.       Il mancato rispetto delle misure di contenimento e prevenzione del rischio di contagio di cui al presente provvedimento comporta, ai sensi dell’art.4 del decreto legge 25 marzo 2020, n.19, l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria (pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000) nonchè, per i casi ivi previsti, di quella accessoria (chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni).
5.       L’Ordinanza n.32 del 12 aprile 2020 è confermata per quanto non modificato dal presente provvedimento.
Pietro Rossi


20 aprile 2020

IL PARCO DEL MATESE RIPRENDE LE ATTIVITA’ PER PIANIFICARE UNA FASE DI RILANCIO.


PIEDIMONTE MATESE - Riprendono le attività del Parco del Matese. “In realtà non ci siamo mai fermati – precisa il presidente Vincenzo Girfatti (nella foto)– sulla pagina facebook, per esempio, abbiamo continuato, in questi giorni difficili, a fare promozione descrivendo i piccoli paesi del Matese in pillole. Ma fino all’esplodere di questa emergenza erano numerosi gli incontri che stavamo portando avanti senza sosta. Incontri che per forza di cose abbiamo dovuto stoppare per contribuire anche noi al contenimento del Covid 19. La nostra simbolica ripresa avverrà mercoledì 22 aprile a partire dalle ore 17:00 con un seminario informativo Webinar su piattaforma Zoom Cloud Meetings. “La riforma della disciplina degli Enti del Terzo Settore”. Questo sarà il titolo dell’incontro virtuale organizzato dal Parco in collaborazione con il Rotary Club Alto Casertano con il quale già da qualche mese è stato firmato un partenariato. “Mi sono già adoperato, - ha precisato Girfatti – nel contattare molte aziende agrituristiche del territorio per organizzare degli incontri mirati al rilancio del settore in modo tale che nessuno sia abbandonato a se stesso nella fase di riapertura. Comincerà una fase delicata, siamo pronti al rilancio. Vorrei che il Parco fosse centrale nello sviluppo turistico del nord del mezzogiorno. Sono certo che in questa catastrofe ci siano imperdibili opportunità di rilancio. Necessario perciò, ora più che mai, investire sui servizi”.
Pietro Rossi

SEMINARIO SULLA RIFORMA DEL TERZO SETTORE ORGANIZZATO DAL CLUB ROTARY ALTO CASERTANO PIEDIMONTE MATESE.


PIEDIMONTE MATESE - Dopo il Convegno del 15 febbraio, Il Club Rotary Alto Casertano P.M. prosegue la collaborazione e la sinergia con l’Ente Parco Regionale del Matese, contemplate dall’Accordo siglato nello scorso mese di Gennaio, questa volta attraverso l’organizzazione di un Seminario in videoconf­erenza incentrato sul tema della Riforma degli Enti del Ter­zo Settore ed aperto, su invito, ad Associazioni ed Enti del territorio dell’Alto Casertano. “Il Seminario che abbiamo fissato per il 22 Aprile – dice il dr Sergio Ferrajolo promotore dell’evento – sarà il primo cui seguiranno altri che terremo affrontando anche altri temi di economia, di fiscalità e di finanza, rilevanti per sollecitare le opportunità offerte dal territorio e cercando di contribuire al suo sviluppo anche attraverso l’informazio­ne e la formazione. Sempre secondo i principi di gratuità e servizio alla comunità propri del progetto e dello spirito rotariano cui esso si ispira ed inquadra.  Con gli altri professionisti che terranno le relazio­ni e che partecipano al Progetto “Matese Impresa”, abbiamo scelto l’argomento della Riforma degli ETS per illustrare alcuni dei cambia­menti che riguardano un fenomeno, appunto il mondo del non- pro­fit, che negli ultimi decenni ha subito una crescita esponenziale. Di­fatti, l’evoluzione del sistema Mercato/Stato ha condotto alla prolife­razione di soggetti intermedi operanti secondo la logica del non-profit e questo nel campo economico, sociale, religioso, per coprire spazi non più presidiati, per svariati motivi, dal Pubblico. Imprese sociali giovanili che hanno creato occupazione al Sud, offerta di servizi socio-sanitari a prezzi più contenuti, mantenendo un elevato standard qua­litativo, offerta di servizi di supporto alla valorizzazione e promozione del turismo locale” “ La promozione turistica dell’intero territorio del Medio Volturno  - aggiunge il dr William Mattei relatore del Seminario – richiede che si sviluppino  e si sollecitino sinergie strategiche tra le strutture ricettive presenti e gli Enti del Terzo Settore che offrono fondamentali servizi legati allo svago e al tempo libero quali equiturismo, escursionismo, trekking, canoe, visite guidate ecc. guardando anche agli aspetti organizzativi e gestionali di tali Enti e la riforma della loro disciplina può essere una importante occasione”. Si dichiara soddisfatto il dott. Attilio Costarella, Presidente del RC Alto Casertano, poiché, come Egli dice "il service rotariano si concretizza in questa utile iniziativa a favore della nostra comunità, soprattutto in questa difficile congiuntura economica nazionale ed internazionale. Il Rotary, infatti, promuove la conoscenza di strumenti validi per la rinascita socio-economica del territorio, tanto attesa e tanto complicata, mai come in questo momento.
Pietro Rossi

COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE TRA COMUNE DI CASAPULLA E FONDAZIONE MELANOMA.


CASAPULLA - Il Comune di Casapulla ha stipulato un protocollo d’intesa con la fondazione ‘Melanoma – Onlus’ del professore Paolo Ascierto. L’associazione, con sede presso l’Istituto nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, ha come compito istituzionale principale la promozione e la diffusione della prevenzione oncologica come metodo di vita. Inoltre, promuove e diffonde a livello internazionale, in collaborazione con le più importanti istituzioni ed organizzazioni, i diversi aspetti della prevenzione e della ricerca sia di base che clinica. Per il conseguimento di tali attività istituzionali, la Fondazione Melanoma promuove ed attua tra l’atro una pluralità di servizi, in particolare cura iniziative di formazione e di educazione alla prevenzione oncologica; cura gli studi, l’innovazione e la ricerca nei diversi settori; cura la realizzazione di campagne nazionali di sensibilizzazione per la corretta informazione e l’educazione sanitaria della cittadinanza, rivolte alle persone ed agli organismi pubblici, convenzionati e privati che operano nell’ambito socio-sanitario e ambientale. «E’ importante – afferma il sindaco di Casapulla Renzo Lillo (nella foto) – porre in essere forme di collaborazione istituzionale finalizzata a promuovere iniziative nei settori di reciproca competenza, a sensibilizzare l’opinione pubblica sul significato della prevenzione in tutti i settori della medicina, in particolare immunologica, oncologica e virologica. Il nostro Comune è sempre aperto ad ogni iniziativa che possa generare un vantaggio per i propri cittadini e per la collettività in genere. Per noi è fondamentale promuovere lo sviluppo e la crescita del nostro territorio, tutelandone e rappresentandone gli interessi. Per questo motivo abbiamo deciso di stipulare la convenzione con la Fondazione ‘Melanoma’ del professore Ascierto, soprattutto nella fase di emergenza sanitaria che stiamo vivendo a causa della diffusione globale del Coronavirus».  
Pietro Rossi

NELLA PROVINCIA DI CASERTA RIAPRONO ALTRI 5 UFFICI POSTALI.


CASERTAA partire da ieri lunedì 20 aprile, sono tornati pienamente operativi altri 5 Uffici Postali della provincia di Caserta, SAN LEUCIO, SAN CIPRIANO D'AVERSA 1, RUVIANO, MONDRAGONE 2 e BREZZA, il cui orario di apertura al pubblico era stato temporaneamente rimodulato in ottemperanza ai provvedimenti governativi in materia di contenimento del virus Covid-19 e distanziamento interpersonale. In Campania, invece, saranno 39 gli uffici operativi. Poste Italiane, anche nell’attuale fase di emergenza, continua a garantire a tutti i cittadini i propri servizi mettendo in atto un ampio sforzo organizzativo e logistico, reso possibile anche grazie alla preziosa collaborazione delle Istituzioni Locali.In virtù di queste riaperture, la rete capillare degli Uffici Postali su tutto il territorio provinciale torna ad essere completamente operativa e a disposizione dei cittadini. La riapertura degli Uffici Postali della provincia di Caserta è stata possibile anche grazie all’adozione di idonee misure di sicurezza come, ad esempio, l’installazione di pannelli schermanti in plexiglass e il posizionamento di strisce di sicurezza che garantiscano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro, nonché di accurate procedure di sanificazione delle sedi realizzate a tutela della salute di dipendenti e cittadini. Poste Italiane invita i cittadini ad entrare negli uffici postali esclusivamente per compiere operazioni essenziali e indifferibili e, ove possibile, dotati di misure di protezione personale come guanti e mascherina mantenendo obbligatoriamente le distanze di sicurezza, all’esterno e all’interno dei locali. Ulteriori informazioni sulle aperture e sulle disponibilità orarie degli Uffici Postali sono reperibili sul sito internet www.poste.it.

Pietro Rossi

LA SENATRICE SANDRA LONARDO INVOCA PROVVEDIMENTI SEMPLICI PER FRONTEGGIARE LE CRITICITA’ CHE ATTRAVERSA LA FILIERA BUFALINA IN QUESTO MOMENTO DI EMERGENZA.


Qualcuno ha del comparto agricolo un’idea bucolica, quasi esente da una crisi esistenziale per cui le invocazioni di aiuto possano essere o disattese o trascurate. Basti pensare, ha commentato la Senatrice Sandra Lonardo (nella foto), alla mancata ricezione dei loro prodotti da parte delle strutture ristorative ed alberghiere. Basti pensare alla difficoltà di reperire manodopera. Si impieghino, nella congiuntura di emergenza, i cittadini in grado di farlo, ai quali è concesso il reddito di cittadinanza. Si intervenga con le autorità politiche dei Paesi al confine con l’Italia, i cui controlli alla frontiera sono diventati esasperanti. Questo aumenta i costi e questo comportamento viene meno ad un precetto europeo costitutivo della Ue e che riguarda la libera circolazione delle merci. L’emergenza della pandemia da COVID 19 ha causato una ulteriore evidente crisi in tutti i settori produttivi italiani e non ha risparmiato il settore Agroalimentare e, tra questi, quello relativo alla produzione di eccellenze italiane. Infatti, nel territorio campano, e non solo, come già detto, la chiusura dei locali di ristorazione e l'assenza del flusso turistico ha fatto registrare una notevole contrazione del consumo di tutti i prodotti agricoli. Il calo di consumo della mozzarella di   bufala ha messo in ginocchio l'intera filiera e rischia di minare una realtà economica, sociale e occupazionale di elevato rilievo. La filiera bufalina, comprensiva dell'intero indotto, fornisce lavoro, in regioni ad elevato tasso di disoccupazione, a circa 20.000 addetti. La sopravvivenza dell'intera filiera dipenderà dagli interventi che saranno messi in essere dal Governo italiano. In particolare, la crisi ha causato la mancata trasformazione di 300.000 quintali di latte di bufala che, ad oggi, giacciono nei congelatori, con una perdita economica stimabile, per   costi di congelamento e minore resa casearia per i trasformatori, a 8 milioni di euro. La crisi, che ha investito principalmente le realtà di trasformazione di piccole dimensioni, ha favorito la riduzione del prezzo alla stalla quantificabile a circa 0,3 euro per kg di latte e per un totale di circa 600.000 ql di latte, che equivale  ad una perdita, per gli allevatori, di 18 milioni di euro. Al fine di non danneggiare una delle filiere ad elevato impatto territoriale, sarebbe opportuno prevedere un intervento di aiuto dello Stato, quantificabile a circa 26 milioni di euro. In Commissione Agricoltura abbiamo affrontato, attraverso una approfondita indagine conoscitiva, tutte le criticità della filiera bufalina. Il documento finale, con le relative richieste, credo sia già all’attenzione del Ministro Bellanova, per ricevere la sua approvazione. Ritengo che ci voglia condivisione: maggioranza, opposizione, Regioni... Tanto per dare le risposte attese da un mondo che lavora giorno e notte e non conosce festività. C’è bisogno che i provvedimenti siano semplici, senza la tirannide delle procedure, il groviglio degli adempimenti, la inafferrabile localizzazione delle responsabilità e delle certificazioni burocratiche senza capo né coda”. Così la Sen. di Forza Italia, Sandra Lonardo, nel corso del dibattito successivo all’informativa del Ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, sull’emergenza Covid-19.

Pietro Rossi

I CONSIGLIERI COMUNALI GUADAGNO E MACCHIARELLI CHIEDONO AL SINDACO DI ALIFE DI ACQUISTARE DEI KIT TEST RAPIDI COVID-19.


ALIFE – I consiglieri comunali del gruppo “L’Elefante – C’è un’altra Alife”, Vincenzo Guadagno e Gabriella Macchiarelli (nella foto), nella qualità di consiglieri comunali di minoranza, al fine di prevenire e contrastare la diffusione del Coronavirus sul territorio alifano, hanno inoltrato una istanza al Sindaco di Alife Maria Luisa Di Tommaso chiedendo al Comune di acquistare dei kit test rapidi che non sostituiscono i classici tamponi, ma risultano utili per effettuare uno screening preventivo del potenziale contagio. Tali test rapidi, ribadiscono i due Consiglieri Comunali, potrebbero essere sottoposti, anche da personale medico specializzato, a categorie di soggetti ritenuti più esposti, come ad esempio: medici, commercianti, dipendenti di esercizi di generi di prima necessità, dipendenti di supermercati, tabaccai e benzinai, o altre categorie più esposte al rischio di contagio. Si potrebbe successivamente, in caso di reperibilità di fondi acquistare kit rapidi per tutta la popolazione. La prevenzione è azione fondamentale in una situazione di emergenza pandemica ecco perché i due consiglieri comunali hanno invitato il Sindaco di Alife a prendere in considerazione la proposta del gruppo consiliare “L’Elefante – C’è un’altra Alife” in ordine all’acquisto e all’utilizzo dei suindicati kit test rapidi quale provvedimento di prevenzione a tutela dei cittadini alifani.
Pietro Rossi

Distribuzione di piantine di specie orticole da consegnare a tutti i cittadini che intendono avviare un orto di famiglia per autoconsumo.


CASTELLO DEL MATESE – Il Sindaco di Castello del Matese Tonino Montone (nella foto), ha informato i cittadini che a seguito di Delibera di Giunta Municipale n.13 del 17Aprile 2020, al fine di favorire attività ricreative individuali, alternative a quelle collettive interdette dai decreti emessi per l'emergenza sanitaria da Covid-19, svolte all'aperto negli spazi di pertinenza delle abitazioni e/o negli appezzamenti di terreni in disponibilità delle famiglie residenti nel comune, è stata attivata una misura finalizzata alla distribuzione di piantine di specie orticole da consegnare a tutti i cittadini che intendono avviare attività all' aperto del tipo orto di famiglia per autoconsumo. Il contributo massimo, una tantum, è pari alla fornitura di piante orticole fino al valore di 5, 00€/cad. I requisiti per accedere alla domanda sono i seguenti:
1) Residenza nel Comune di Castello del Matese; 2) Disponibilità -intendono con ciò titolo di proprietà, usufrutto o altro - di uno spazio idoneo a realizzare orto di famiglia per autoconsumo in terreno o in vaso (terrazzi, giardini, ecc.). Le domande devono essere presentate via email all'indirizzo amministrativa@comunecastellodelmatese.ce.it Oppure tramite SMS, WhatsApp al numero 3283427517. Ove non sia possibile tramite i seguenti recapiti le domande possono essere consegnate ai Volontari di Protezione Civile. Il bando non ha termini di scadenza, ma lo stesso terminerà a fine fondi messi a disposizione. La consegna delle piantine avverrà tramite i Volontari della Protezione Civile. Qui di seguito è riportato l'avviso pubblico e il modello di domanda per accedere allo stesso. Il modello di domanda è scaricabile anche sul sito web del Comune di Castello del Matese,  https://www.halleyweb.com/c061025/mc/mc_p_ricerca.php 
A seguito dell’ordinanza del Sindaco di Castello del Matese, con la quale incoraggia i cittadini attraverso l'erogazione di prodotti di prima necessità, quali piantine di specie orticole, previa autorizzazione allo spostamento dei cittadini all'interno dello stesso comune, al fine di potersi dedicare a detta coltivazione per auto consumo, rispettando tutte le precauzioni del distanziamento sociale. La Pro Loco Rocca Alta ha organizzato in collaborazione con il Comune di Castello Matese e la protezione Civile la seconda edizione di " A Castello Mangio Sano" rivolto a tutti i cittadini interessati appunto alla coltivazione dei prodotti agricoli naturali. Appena cesserà l'emergenza per la pandemia gli addetti dell'associazione passeranno presso gli orti degli interessati per effettuare le riprese di tutte le colture effettuate, per poi ritrovarsi nella terza decade del mese di Agosto 2020 in piazza per attuare il programma che verrà reso noto con successive comunicazioni. Il tutto rispettando i decreti governativi che ne autorizzeranno lo svolgimento.
Pietro Rossi



19 aprile 2020

CONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE RESIDENTI IN CAMPANIA PER L'ACCUDIMENTO DEI FIGLI AL DI SOTTO DEI QUINDICI ANNI DURANTE IL PERIODO DI SOSPENSIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI DELL'INFANZIA


NAPOLI –  L’emergenza dovuta alla diffusione del COVID 19 ha fatto sì che il Governo nazionale e la Giunta regionale della Campania, guidata dal Presidente Vincenzo De Luca, adottassero provvedimenti che impattano notevolmente sulla vita quotidiana dei cittadini e comportano una riorganizzazione della vita familiare e dei servizi di cura rivolti ai minori. La Regione Campania ha approvato con Decreto n.198 del 17 Aprile 2020 un Avviso con misure straordinarie di sostegno alle famiglie residenti in Campania per l’accudimento dei figli al di sotto dei quindici anni durante il periodo di sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado per l’emergenza COVID 19. In particolare, ha commentato l’Assessore regionale Sonia Palmeri, con il presente avviso si intendono finanziare interventi di sostegno alle famiglie residenti in Campania per l’accudimento dei figli al di sotto dei quindici anni, durante il periodo di sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole.  Tale misura si inserisce nel quadro della strategia regionale in materia di politiche sociali e socio-sanitarie e di sostegno alle famiglie, delineata nel Piano Sociale Regionale 2019/2021, approvato con D.G.R. n. 866 del 17/12/2018. Il sostegno economico sarà erogato alle famiglie nella forma di un bonus per l’acquisto di attrezzature, strumenti informatici ed altri supporti per l’accesso ai servizi didattici e socio-educativi e/o per le spese relative a servizi di babysitting. Il contributo è assegnato ed erogato alla famiglia fino ad un importo massimo di € 500,00 a prescindere dal numero di figli, come di seguito specificato:
a. €. 500,00 per ogni nucleo con ISEE fino a €. 20.000,00 (compresi);
b. €. 300,00 per ogni nucleo con ISEE fino a €. 35.000,00 (compresi).
Il bonus non è cumulabile con altri incentivi e con tutte le indennità e le agevolazioni, anche finanziarie, emanate a livello nazionale per le medesime finalità, comprese le misure nazionali previste dal D.L n. 18 del 17 marzo 2020 e dal D.I del 28 marzo 2020 (ad esempio servizio baby sitting, comodato d’uso di dispositivi digitali individuali attraverso le istituzioni scolastiche, ecc.). Possono accedere al sostegno economico, di cui al precedente articolo 3, i nuclei familiari, in persona di uno dei genitori o tutore residente in Regione Campania, che:
- comprendano almeno un figlio minore di età inferiore ai 15 anni, iscritto a un servizio educativo o a una scuola di ogni ordine e grado della Regione Campania;
- abbiano un ISEE fino ai 20.000,00 euro (compresi), nel caso di cui all’art. 3, lett. a) e 35.000,00 euro (compresi), nel caso di cui all’art. 3, comma 2 lett. b). La presentazione delle domande di sostegno economico dovrà essere effettuata, a pena di esclusione ed inammissibilità della domanda, da uno dei genitori o da chi ne ha la potestà, utilizzando esclusivamente l’apposita piattaforma on-line all’indirizzo https://conlefamiglie.regione.campania.it e seguendo le prescrizioni in essa indicate.
Pietro Rossi