10 dicembre 2009

PRESENTATO IL PROGETTO "CANTIERI APERTI"


I costi troppo elevati di affitto o acquisto di una casa non costituirebbero più un impedimento per quei cittadini, italiani e immigrati, in condizione di disagio abitativo o reddito debole. Ecco il cuore, ma soprattutto la speranza e l’ambizione, del progetto promosso dalla Regione Campania denominato “Cantieri Aperti”, di cui Piedimonte Matese e Villaricca rappresentano i comuni pilota (gli unici della Regione), che punta a sostenere il nuovo concetto di “edilizia residenziale sociale”, attraverso il meccanismo dell’autocostruzione associata: gruppi di persone o famiglie mettono a disposizione la manodopera per costruire la propria abitazione, con l’assistenza di un team professionale, riducendo in questo modo i costi di costruzione e incrementando di conseguenza l’accessibilità degli alloggi. Ieri la conferenza stampa di presentazione di “Cantieri Aperti”, nella sede della Giunta Regionale a Napoli, dove l’assessore regionale all’urbanistica Gabriella Cundari, Carla Barbarella della “Alisei Coop”, il sindaco di Piedimonte Vincenzo Cappello e quello di Villaricca Raffaele Topo – assente il governatore Bassolino per inderogabili impegni – hanno illustrato i punti salienti di questo progetto innovativo e sperimentale dall’ampio valore sociale che li vede protagonisti, unico nel Meridione, e che la Campania ha deciso di portare avanti a fronte della felice esperienza di altre regioni italiane come l’Umbria e l’Emilia Romagna. Quaranta strutture previste in tutto, costruite facendo uso di strumenti e metodologie nuove, per la cui realizzazione vi sarà il supporto tecnico della Alisei Coop - Cooperativa Sociale. Sostenibilità la parola chiave: economica e sociale, per i costi ridotti e il lavoro di squadra richiesto, ma anche ambientale, con un’ecocompatibilità garantita dal rispetto dei criteri di risparmio energetico. Insomma, case belle, funzionali e di qualità, realizzate grazie a un progetto che, come ha sottolineato l’assessore Cundari, potrebbe inoltre dar man forte a “sconfiggere l’abusivismo, che trova la sua forza proprio nel diffuso bisogno di una casa”. Soddisfatto e convinto dell’iniziativa di autocostruzione associata anche il sindaco Cappello, che nel suo intervento ha ricordato come “nell’Alto Casertano vi sia un’emergenza abitativa; questo progetto permetterà così a chi ne ha bisogno di lavorare in prima persona per costruire la propria casa”. Una grande occasione questa per la Regione Campania e per la città di Piedimonte; una sfida ma anche una grande responsabilità, per riuscire a dare il giusto valore al diritto ad avere una casa anche per le fasce di popolazione meno abbienti.

Michele Menditto

A Bonn il discorso di Berlusconi nella giornata conclusiva del Congresso Ppe.


Bonn. Giornata conclusiva al Congresso del Partito popolare europeo a Bonn. I lavori sono stati caratterizzati dagli interventi di diversi Capi di Stato e di Governo. Il premier Silvio Berlusconi ha preso la parola per circa mezz’ora dopo i discorsi dei primi ministri di Lussemburgo, Belgio e del neo eletto presidente romeno Basescu. Rafforzamento della Politica estera europea, solidarietà e mercato, diversificazione delle fonti energetiche, ripartizione delle spese della Politica di difesa a livello europeo. Questi i temi caldi toccati nell’intervento del presidente Berlusconi che ha raccolto gli applausi della platea. Domani, a Bruxelles, appuntamento tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la delegazione italiana del PdL in seno al Parlamento Europeo. “Ho apprezzato molto la franchezza del presidente Berlusconi quando ha parlato della necessità di intensificare la cooperazione con i paesi europei in materia di immigrazione, difesa e politica estera. E’ indispensabile – ha commentato l’eurodeputato Aldo Patriciello, tesoriere della delegazione italiana del PdL – che l’Europa parli con una sola voce. Il rischio, evidenziato dal premier nel suo discorso, è che nel dialogo con gli Stati Uniti, la Cina possa diventare il principale interlocutore. Un primo bilancio di questa tre giorni a Bonn – ha poi continuato il deputato europeo – non può che essere positivo. La spinta propulsiva e dinamica che nasce da Bonn arriverà fino all’aula del Parlamento di Bruxelles. Il Ppe ha celebrato il suo congresso in un momento fondamentale per l’Unione: dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, ha rilanciato il proprio ruolo di partito europeista, ispiratore e guida dell’integrazione comunitaria. I popolari europei confermano la propria posizione egemone nella Commissione europea – ha concluso l’On. Aldo Patriciello –. Il presidente dell’Europarlamento Buzek, il presidente del Consiglio europeo, Van Rompuy, sono tutti del Ppe. Per il Partito popolare europeo questo significa avere maggiore responsabilità nelle scelte future dell’Unione. Ci aspetta un grande lavoro e di questo discuteremo nell’appuntamento voluto dal presidente Berlusconi domani a Bruxelles”.


Ufficio stampa On. Aldo Patriciello

Il Consigliere Assunta Izzo al Primo Corso di formazione sul Settimo Programma Quadro.


CALVI RISORTA. Ottimi risultati e lusinghieri commenti critici per la due giorni formativa per Amministratori locali e sovralocali voluta dal Deputato Europeo, On. Vincenzo Iovine (nella foto) avente per oggetto “Primo Corso di Formazione sul Settimo Programma quadro: sviluppo, prospettive e formazione. Dall’Europa all’Italia”. Il workshop, che ha trovato attuazione presso l’Hotel dei Platani, in Nola, ha visto tra i partecipanti anche il Consigliere d’opposizione al Comune di Calvi Risorta, Assunta Izzo, alla quale, grazie personale invito del promotore dell’interessante e fruttuosa iniziativa, si è presentata l’opportunità di confrontarsi con esperti in materia di progetti comunitari e di partenariato. “E’ di fondamentale importanza – ha affermato, tra l’altro, l’On. Vincenzo Iovine – che le Istituzioni locali comprendano a pieno il ruolo cruciale che l’Europa può giocare in materia di programmazione dello sviluppo locale. A mio avviso, infatti, è indispensabile, al fine di cogliere ed attuare, nei prossimi anni, tutte le opportunità connesse al Settimo Programma Quadro, favorire, attraverso iniziative sul modello di quella appena consegnata agli archivi, un’adeguata e consapevole conoscenza degli strumenti comunitari atti a garantire l’accesso ai finanziamenti in itinere e a quelli ancora da programmare. E è proprio sulla base di queste considerazioni, ha continuato l’esponente del partito di Di Pietro, che mi sono pregiato di invitare con piacere il Consigliere d’opposizione al Comune di Calvi Risorta Assunta Izzo, a cui sono legato da antica amicizia e profonda stima”. Il Settimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico è lo strumento principale di finanziamento alla ricerca europea. Esso rappresenta la chiave di volta attraverso la quale la Commissione europea intende rilanciare l’economica comunitaria, lo sviluppo e la competitività delle PMI, accelerando l’occupazione e garantendo una prosperità economico-sociale di lungo periodo. “Mi corre l’obbligo di ringraziare l’On. Vincenzo Iovine – ha dichiarato, a sua volta, il Consigliere Assunta Izzo – che ha inteso concedermi questa importante opportunità, invitandomi a partecipare a questa iniziativa di formazione che apre una interessante e quanto mai opportuna finestra informativa nell’ambito dei finanziamenti comunitari. Soventemente – ha proseguito il Consigliere calvese – i soggetti che si ripropongono di avvalersi di queste opportunità, dopo un approccio iniziale anche positivo, desistono a causa di ostacoli come la lingua, la mancanza di informazioni sul mercato prescelto o la scarsa conoscenza delle procedure amministrative e delle formalità richieste. Così facendo, vengono a mancare, importanti occasioni onde accrescere la competitività delle imprese o più semplicemente per valorizzare idee imprenditoriali innovative. Credo, adesso in maniera più consapevole, che sia, indispensabile – ha concluso la Izzo - creare una forte sinergia tra le Amministrazioni locali e le Istituzioni operanti a Bruxelles. Ciò, ovviamente, allo scopo di ridare slancio alle potenzialità del nostro territorio e, nel contempo, favorirne la crescita occupazionale e sociale, binomio per me inscindibile”.


Daniele Palazzo

SUCCESSO STRATOSFERICO PER IL GRANDE CONCERTO DI MUSICHE E CANTI DELLA TRADIZIONE CLASSICA NATALIZIA "ASPETTANDO NATALE".


FRANCOLISE. La magia della musica immortale, il fascino dell'arte creativa, l'estro, la passione e la bravura di interpreti di primissimo livello. Queste, unitamente al grande trasporto e alle tangibili manifestazioni di puro godimento e gradimento offerte dal folto ed esigente pubblico accorso per l'occasione, le componenti fondamentali del grande concerto di musiche ed arie liriche della tradizione classica natalizia intitolato "Aspettando Natale"(ha goduto del patrocinio della Provincia di Caserta e della lungimiranza di alcuni sponsor di tutta l'estensione di Terra di Lavoro), che, per gentile concessione del Parroco. Don Raimondo Pasquariello, si è tenuto in quel gioiello di architettura medioevale che è la Chiesa di Santa Maria a Castello, in Francolise. Protagonisti un gruppo di artisti di eccezionale bravura che, grazie ad esibizioni molto coinvolgenti pressocchè impeccabili, hanno letteralmente incantato la qualificatissima platea intervenuta, riscuotendo applausi a scena aperta e tantissime attestazioni di stima ed apprezzamento. Ne è venuta fuori una serata davvero incatevole che, grazie anche al particolarissimo feeling creatosi tra musica, artisti e pubblico, resterà sicuramente negli annali delle manfestazioni più importanti e rimarchevoli dell'intera provincia di Caserta e non solo. Tutto questo, oltre alla valente Associazione Socio-Culturale "Il Castello", che è ottimamente diretta dal giovane Gianluca Cioffi, ha avuto un solo grande profeta, il famoso tenore Walter Omaggio, che, in forza al Teatro San Carlo di Napoli, ha dato vita ad un allestimento di grande prestigio, donando alla città un momento di grande esaltazione del bello e del buono che, come dice lo stesso tenore, "possono venire solo da chi può e sa farsi protagonista del destino culturale proprio e della comunità in cui vive ed opera." La kermesse voluta da Cioffi ed Omaggio ha avuto anche una ulteriore e nobile finalità. Come anticipato nella locandina di invito, infatti, il ricavato della stessa, ammontante a poco più di seimila Euro, è stato consegnato nelle mani del Sacerdote titolare del tempio teatro dell'evento in questione e destinato al restauro del settecentesco organo in dotazione alla Chiesa di Santa Maria a Castello. "Sono davvero felice del successo che ha avuto la nostra iniziativa e della generosa risposta della nostra gente, grazie alle cui offerte, oltretutto, potremo rimettere a nuovo l'antico e prezioso organo della nostra chiesa parrocchiale", ha detto il Presidente de "Il Castello" a fine serata. Confortati da questo, ha proseguito Cioffi, io e i miei collaboratori, nell'ottica di consolidare le credenziali della nostra amata Francoise, siamo già pronti a proporre nuove idee e valide progettualità."




Daniele Palazzo

I CONSIGLI DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO PER NATALE.


Il Corpo Forestale dello Stato invita a utilizzare in alternativa agli abeti altre specie di piante sempreverdi che più facilmente si adattano al clima cittadino e a quello delle pianureCon il Natale alle porte sono in arrivo carichi di abeti bianchi e rossi che affolleranno le case degli italiani per poco più di un mese. Secondo la Coldiretti, quest'anno in Italia si compreranno circa 6,5 milioni di alberi veri, per un giro d'affari di 140 milioni di euro.A tal proposito il Corpo Forestale dello Stato consiglia di utilizzare, in alternativa agli abeti, altre specie di piante sempreverdi che più facilmente si adattano al clima cittadino e a quello delle pianure. In ogni caso a coloro che non vogliono assolutamente rinunciare alle proprie tradizioni la Forestale consiglia alcune semplici ma indispensabili regole da seguire per la salvaguardia degli alberi di Natale.
PRIMA DEL NATALE

Il consiglio più importante è quello di comprare l'albero presso un vivaio, solo così potremo essere sicuri di utilizzare piante provenienti da una normale attività agricola di tipo vivaistico. Le piante coltivate sono contrassegnate da un tagliandino di riconoscimento che indica, oltre alla denominazione del vivaio, il luogo di origine, la specie di appartenenza e l'età. Gli abeti presenti sul mercato natalizio derivano per circa il 90 per cento da coltivazioni vivaistiche che occupano stagionalmente oltre mille aziende agricole specializzate, mentre il restante 10 per cento proviene dalla normale pratica forestale, che prevede interventi colturali di "sfolli", diradamenti o potature indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza dei boschi. Nel caso dei "cimali", cioè gli abeti senza radici sostenuti dalla classica croce di legno, bisogna verificare, qualora non provengano da produzioni vivaistiche ad hoc, che siano il frutto di diradamenti forestali autorizzati. In Italia la coltivazione dell'albero di Natale è concentrata prevalentemente in Toscana (nelle province di Arezzo e Pistoia) e in Veneto. Solo in Toscana circa 800 ettari sono destinati a questa coltivazione, soprattutto nelle zone montane e collinari dove si utilizzano terreni marginali, incolti e pascoli altrimenti destinati all'abbandono e al conseguente degrado idrogeologico.Nonostante ciò, ogni anno, per ragioni economiche, l'Italia importa una notevole quantità di abeti dal nord e dall'est dell'Europa. Nel caso dell'utilizzo della pianta per il rimboschimento, è fondamentale controllare la specie di appartenenza, affinché non ci sia mescolanza genetica tra le specie autoctone e quelle provenienti dall'estero.
DURANTE IL NATALE

Se la presenza dei tagliandini di certificazione garantisce la salvaguardia dei nostri boschi, la sopravvivenza delle piante acquistate presso i vivai è affidata alle nostre cure. Infatti, gli alberi durante le feste vengono appesantiti dagli addobbi natalizi e sottoposti allo stress di temperature elevate, terricci inadatti e aria troppo secca dovuta ai riscaldamenti domestici. E' consigliabile, in questo caso, evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami e non usare sostanze decorative che intacchino la superficie delle foglie, come la neve artificiale e gli spray coloranti. Inoltre, durante il periodo di permanenza in casa, le radici della pianta devono essere mantenute costantemente umide. Nel caso degli alberi senza radici, è importante riporli in recipienti pieni di acqua tiepida, ad una temperatura di circa 30 gradi, che ne agevolerà l'assorbimento. E' necessario, infine, sistemare le piante in un luogo luminoso, fresco, lontano da qualsiasi fonte di calore e al riparo da correnti d'aria.
DOPO IL NATALE

Terminato il periodo natalizio, gli alberi con radici possono essere posizionati all'esterno, sui balconi, o essere piantati nei giardini, ricordando che si tratta di piante che possono crescere fino a 15-20 metri e che le loro possibilità di sopravvivenza sono legate, oltre che alle condizioni vegetative della pianta, anche a quelle climatiche che devono essere appropriate alla specie. Gli abeti, ad esempio, hanno bisogno di una determinata altitudine (almeno oltre i 1000 metri) e di zone fitoclimatiche particolari: piantarli nel giardino di casa o sul terrazzo potrebbe provocare un'inutile sofferenza a queste piante già stressate dal caldo, dagli addobbi e dalla mancanza di luce. In particolare l'abete rosso, che è la specie maggiormente usata come albero di Natale, deve essere utilizzato in modo corretto, quindi non per il rimboschimento, ma come pianta da giardino. E', infatti, un albero spontaneo che cresce solo sull'arco alpino e in alcune "isole" dell'Appennino tosco-emiliano e piantarlo fuori da queste zone significherebbe creare problemi di inquinamento genetico.Nel caso in cui non si abbia la possibilità di piantare l'albero, la Forestale suggerisce di donarlo ai centri di raccolta indicati dai vivaisti o dai Comuni che provvederanno al recupero della pianta. Dagli alberi ormai inutilizzabili viene ricavato il legno, mentre le piante in migliori condizioni vegetative vengono trasportate e trapiantate in luoghi idonei al loro attecchimento. SOLUZIONI ALTERNATIVE

Il Corpo forestale dello Stato consiglia a tutti coloro che non intendono rinunciare alle proprie tradizioni di utilizzare nel periodo natalizio anche altri tipi di piante sempreverdi che più facilmente si adattano al clima cittadino e a quello delle pianure, come ad esempio l'agrifoglio, il ginepro, il corbezzolo, il viburno, il leccio, l'alloro e la sughera. Secondo gli esperti del monitoraggio del patrimonio forestale italiano del Corpo forestale dello Stato scegliere un albero di Natale che sia reinseribile nell'ambiente è un pensiero ecologicamente corretto, ma l'abete rosso, che è il più utilizzato a Natale, è adatto soltanto alle zone montane, dalla Liguria al Friuli, ed è per questo che sarebbe meglio scegliere altri tipi di piante. Ad esempio per le zone litoranee sarebbero più indicati il corbezzolo, il viburno, il leccio e l'alloro, mentre in Sardegna e nel litorale laziale anche la sughera. Inoltre andrebbero prese in considerazione altre specie legate all'agricoltura come l'olivo o le piante di limone, arancio e mandarino.


C.S.

PIEDIMONTE RICORDA ENRICO CARUSO E GINO MATTERA.


PIEDIMONTE MATESE. Sabato 12 dicembre con inizio alle ore 17, nella sala Minerva dell’Associazione Storica del Medio Volturno,Gran concerto d’autunno in onore di due grandi artisti della nostra terra: Enrico Caruso (nella foto) e Gino Mattera. L’evento è sponsorizzato dal Laboratorio IGEA di Piedimonte Matese con il patrocinio dei comuni di Piedimonte Matese e San Potito Sannitico. L’Associazione Storica del Medio Volturno, sottolinea il suo presidente dr. Pasquale Simonelli, fedele al motto “Colligite ne pereant”, vuole ricordare i due illustri personaggi affinchè i giovani non dimentichino chi ha reso note al mondo le nostre Terre”.Il ricco programma della manifestazione comprende proiezioni, filmati e brani dei due artisti con un concerto di canzoni classi- che napoletane eseguite da musicisti e cantanti locali. Al termine del concerto sarà offerto al pubblico presente un CD con le canzoni dei due grandi tenori e un libretto che ne illustra brevemente la vita. Il dr. Pasquale Simonelli, nella qualità di Presidente dell’Associazione Storica del Medio Volturno, porgerà i saluti al numeroso pubblico che certamente affollerà la sala; il coordinamento della manifestazione è affidato al prof. Italo Civitillo. Il programma musicale sarà eseguito dagli orchestrali Angelo Mastrangelo, pianoforte, Angelantonio Fevola, chitarra, Sandrino Gosta, contrabbasso, Maria Rapa, percussioni, Mimmo Civitillo, mandolino. Si esibiranno nel revival di canzoni i cantanti: Mario D’Ambrosa ( la voce del Matese) con Tu ca nun chiagne e A canzona e’ napule; Enzo Paone O sole mio e Santa Lucia luntana, Angelantonio Fevola con A vucchella e I te vurria vasà, Livio Di Buccio con Marechiaro e Reginella, Davide Navarra con Caruso (di Lucio Dalla). Gran finale con tutti i cantanti e il pubblico con la canzone. 'O SURDATATO 'NNAMMURATO- . I genitori del grande Enrico Caruso erano Piedimontesi ed emigrarono a Napoli al VI mese di gravidanza per una offerta di lavoro; Gino Mattera, nato a Taranto, visse sempre tra S. Potito Sannitico e Piedimonte Matese dove si trasferirono i genitori: il padre era dipendente della SME.


Michele Martuscelli