V. Cappello G. Avecone Franco Imperadore |
SAN POTITO
SANNITICO. Dopo
l’incontro di alcuni giorni fa tenutosi ad Alife su impulso del Sindaco Giuseppe Avecone, per definire una
strategia comune per l’accesso ai Fondi Regionali, Progetto Educational Quality
Facilities (EQF) POR FESR 2007-2013 - Obiettivo Operativo 6.3, oggi pomeriggio a San Potito Sannitico presso la
Casa Comunale si terrà un nuovo incontro
dei sindaci dell’alto casertano a
cui è prevista la partecipazione anche del dott. Enrico Stanco per la Soprintendenza dei Beni Archeologici della
provincia di Caserta. Dallo scorso incontro, a cui presero parte i Sindaci di
Castello del Matese, Antonio Montone,
di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello,
accompagnato dall’ass. Benedetto
Iannitti, di Pratella, Romualdo
Cacciola, di Raviscanina, Ermanno
Masiello, di Sant’Angelo d’Alife, Crescenzo
Di Tommaso, di San Potito Sannitico,
Francesco Imperadore, emerse l’importanza di convergere sulla proposta di
un Protocollo di intesa tra i Comuni dell’alto casertano, per una strategia
comune condivisa e integrata di sviluppo locale, rifunzionalizzazione e
valorizzazione identitaria dei tessuti urbani e degli ambienti socio –
culturali. Una occasione veramente unica quella del Progetto Educational Quality Facilities che intende promuovere uno sviluppo urbano
sostenibile attraverso la valorizzazione delle comunità locali, il
rafforzamento della crescita economica, il recupero dell'ambiente fisico, la
promozione dell'imprenditorialità, nonché la qualificazione dei servizi alla
cittadinanza. In particolare, si intende costruire un sistema reticolare
cittadino che, in forte relazione con il territorio circostante, sia in grado
di favorire il rafforzamento della coesione sociale
all'interno del territorio regionale. Nell’alto casertano
oggi è ancor più indispensabile investire sull'innalzamento della qualità della
vita per tutti i cittadini, in considerazione dei cambiamenti
territoriali dovuti ai flussi demografici ed alla conseguente variazione dei bisogni
della collettività.
Pietro
Rossi