01 dicembre 2009

IANNOTTA CHIEDE LA MODIFICA DELLO STATUTO COMUNALE.


PIEDIMONTE MATESE. Oggi alle a partire dalle ore 18 si è tenuto il Consiglio Comunale di Piedimonte Matese. Stamane alle ore 9 ho protocollato l'ordine del giorno che pubblico di
seguito. Nel presentarlo ho fatto riferimento al regolamento del Consiglio Comunale approvato nel recente Consiglio Comunale. Il Presidente del Consiglio Renato Ricca ha ritenuto tale Regolamento ancora non vigente ed ha assicurato che includerà tra gli argomenti del prossimo Consiglio l'ordine del giorno da me presentato.


Emilio Iannotta


Al sig. Presidente del Consiglio Comunale di Piedimonte Matese
p.c. Al sig. Sindaco della città di Piedimonte Matese
p.c. Al sig. Segretario Generale della di Piedimonte Matese
Ogg OGGETTO: ordine del giorno del Consigliere Comunale dott. Emilio Iannotta ad oggetto modifica dello Statuto Comunale
Il sottoscritto dott. Emilio Iannotta, Consigliere Comunale di Piedimonte Matese,
premesso che la Legge 267/2000 all’art. 47 comma 3 specifica che nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti e nelle province gli assessori sono nominati dal sindaco o dal presidente della provincia, anche al di fuori dei componenti del consiglio, fra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilita', eleggibilita' e compatibilita' alla carica di consigliere;
premesso che la Legge 267/2000 concede, all’Art. 47 comma 4, la facoltà ai Comuni con meno di 15.000 abitanti di prevedere nel proprio Statuto Comunale la possibilità di nomina ad assessore comunale da parte del Sindaco di cittadini non facenti parte del consiglio purchè in possesso dei requisiti di candidabilita', eleggibilita' e compatibilita' alla carica di consigliere;
premesso che la città di Piedimonte Matese, pur avendo meno di 15.000 abitanti, è punto di riferimento sostanziale di un ampio comprensorio in quanto in essa trovano collocazione Enti, Istituzioni, Istituti scolastici, tribunale, ecc. ecc;
premesso che la città di Piedimonte Matese è sede della Comunità Montana del Matese e comune capofila dell’ambito sovra-comunale C6 della legge 328;
premesso che la città di Piedimonte Matese ha già conseguito per meriti culturali, storia e tradizioni il riconoscimento di CITTA’ e la concessione e l’approvazione del proprio gonfalone;
CHIEDE ALLA S.V.
che venga discusso e posto ai voti, in coda all’ordine del giorno del Consiglio Comunale da Ella convocato per la data odierna, il seguente ordine del giorno:
MODIFICA DELL’ ARTICOLO 16 (La Giunta Comunale) dello STATUTO COMUNALE.
Lo scrivente chiede di modificare il PUNTO 3) Il Sindaco nomina gli assessori, tra cui un Vicesindaco, scegliendoli tra i cittadini eletti in Consiglio Comunale
in
PUNTO 3) Il Sindaco nomina gli assessori, tra i cittadini facenti e non facenti parte del Consiglio Comunale, purchè in possesso dei requisiti di candidabilita', eleggibilita' e compatibilita' alla carica di consigliere comunale.
La nomina dei singoli assessori e la individuazione dei settori di lavoro sono funzionali agli obiettivi del programma politico-amministrativo da realizzare.
Il Sindaco, nominata la Giunta, procede alla nomina, al suo interno e tra i cittadini eletti in Consiglio Comunale, del Vicesindaco.
Certo della Sua benevola accoglienza si porgono cordiali saluti.


Consigliere Comunale dott. Emilio Iannotta

RIFONDAZIONE SI RIBELLA ALLA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI.


PIEDIMONTE MATESE. L’approvazione in via definitiva, ha dichiarato Vincenzo Sisto (nella foto) Segretario Cittadino di Rifondazione Comunista, con l’ennesimo ricorso al voto di fiducia, del D.L 135/09, recante disposizioni che permetteranno la privatizzazione di servizi pubblici essenziali come il servizio idrico, rappresenta un ulteriore gravissimo colpo che il governo fascista, razzista, xenofobo e sessista mette in atto in barba ai più elementari diritti inalienabili di tutti gli esseri umani. Siamo pronti a contrastare con ogni mezzo questo ennesimo scempio: è necessario avviare una seria riflessione circa l’intervento pubblico in economia e la definizione di un insieme di beni e servizi comuni che siano sottratti alle logiche affaristiche e speculative proprie dell’ ingiusto e fallimentare sistema economico neo-liberista. Per questo motivo, il Partito della Rifondazione Comunista – circolo di Piedimonte Matese, si attiverà al più presto con una serie di iniziative e proposte, facendo appello, sin da ora, a tutte le forze associative, politiche, e alle singole persone che hanno a cuore la salvaguardia di un bene fondamentale quale è l’acqua, per la costituzione di un apposito comitato cittadino. Lanceremo nelle prossime settimane una petizione popolare a sostegno della nostra proposta di legge regionale circa la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato in Campania. Proponiamo inoltre, alle altre forze politiche di “Piedimonte Democratica” di approvare una mozione che impegni il consiglio comunale della Città di Piedimonte a riconoscere il diritto umano all’acqua quale inalienabile e a definire, nei limiti della propria competenza, la gestione del servizio idrico integrato come un servizio privo di rilevanza economica, permettendo, in questo modo, la possibilità che tale servizio possa essere gestito da soggetti pubblici nonostante il decreto Ronchi. Ci auguriamo infine, che al più presto venga convocato, come del resto concordato da tempo, un consiglio comunale ad hoc sull’argomento in cui discutere la nostra proposta e tutte le altre che vanno nella stessa direzione.

Fonte; Comunicato Stampa

Convegno: “Nuove prospettive per l’orientamento: l’esperienza della SPO Campania”


BENEVENTO. “Nuove prospettive per l’orientamento: l’esperienza della SPO Campania” è questo il titolo del convegno che si svolgerà a Benevento il 18 dicembre prossimo, a chiusura dei primi due anni di attività della Spo Campania – Scuola per Professionisti dell’Orientamento (nella foto). La scuola, promossa ed istituita nel 2008 dalla Regione Campania per la formazione, l’aggiornamento e lo sviluppo delle competenze degli operatori dell’orientamento, opera in partnership con l’Area Politiche per l’Orientamento dell’Isfol.Essa si pone come punto di riferimento e luogo privilegiato per elevare il livello qualitativo delle risorse umane impegnate nell’ambito dei servizi di orientamento del territorio campano al fine di favorire lo sviluppo di un meta-sistema territoriale di orientamento e promuovere, al contempo, l’implementazione di modelli per il funzionamento ottimale delle strutture nelle diverse realtà provinciali della Regione. In quest’ottica, organizza un evento con risonanza nazionale che costituisca uno spazio per la promozione della cultura dell’orientamento attraverso la diffusione delle attività realizzate dalla Scuola nel biennio 2008/2009: finalità formative, culturali e sociali, attività svolte, soggetti coinvolti, risultati raggiunti, prospettive future. La manifestazione rappresenterà anche l’opportunità per presentare un volume sulla SPO Campania che abbia, in primis, valenza politico-comunicativa nel promuovere e far conoscere la filosofia della Scuola ad un pubblico vasto, composto non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dalla comunità locale, regionale e nazionale. Una seconda valenza è di carattere prettamente scientifico/informativo e mira a descrivere, in modo dettagliato, a seguito di riflessioni teoriche di particolare spessore, la Scuola, le attività formative, i destinatari degli interventi, i prodotti realizzati e i risultati raggiunti. Per tale occasione sono state programmate due tavole rotonde con la partecipazione di importanti esponenti del mondo accademico, di rappresentanti istituzionali e delle Università delle Regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Puglia, Sicilia, Calabria), che si confronteranno sulle prospettive future dell’orientamento e, in particolare, sulla formazione degli orientatori. L’appuntamento è a Villa dei Papi, presso la sede Isfol di Benevento per le Regioni del Mezzogiorno, in via Perlingieri 1 (Benevento).
Per saperne di più, si può contattare la segreteria organizzativa allo 0824.351232 o all’ e-mail: info.spocampania@isfol.it


c.s.

“I SENTIERI DEL RISVEGLIO” DI MICHELE FALCONE.


Caserta. Ha avuto luogo giovedì 26 novembre u.s., nella Sala Sant’Agostino di Via Mazzini in Caserta, l’importante incontro letterario, ad ingresso libero, per la presentazione del nuovo romanzo del professor Michele Falcone intitolato “I sentieri del risveglio”, pubblicato da Aletti Editore. L’iniziativa promossa dal Cocevest (Comitato per la celebrazione degli Eventi storici), di Grazzanise, il cui Presidente è il Prof. Raffaele Raimondo che, per l’occasione, ha provveduto ad introdurre e moderare l’incontro. Il Comune di Caserta ha patrocinato l’evento ed è stato rappresentato dall’Assessore alla Qualità, portando i saluti del Sindaco Nicodemo Petteruti.
Due relatori d’eccezione – lo storico Aldo Cervo ed il giurista Gaetano Iannotta – che dell’opera hanno riproposto rispettivamente una lettura in chiave letteraria ed un’analisi socio-politica dei fatti e dei fenomeni che negli ultimi anni si sono susseguiti nel capoluogo e sull’intero territorio casertano. Nella prefazione scritta dallo storico Aldo Cervo leggiamo che Michele Falcone appartiene a quella specie particolare dell’umanità per la quale bisognerà creare quanto prima delle zone protette, come per il lupo marsicano, per esempio, perché, diversamente, la caccia di f rodo, quella di natura sociopolitica, di gran lunga più attrezzata e spietata dell’altra, che intrappola l’ignara fauna selvatica della terra, ne determina prima o poi l’estinzione.
La specie umana, di cui l’esordiente narratore rappresenta uno degli ultimi esemplari sopravvissuti, bisogna, per amore di verità, riconoscere che è elemento di turbativa negli allevamenti da ingrasso, così diffusi e redditizi, praticati nei fertili territori della penisola. Aggressiva invece, - la specie falconiana – e riottosa ad ogni tentativo di addomesticamento, o addestramento da circo (proprio come i lupi che scendono dai nascondigli appenninici ad azzannare umili branchi suini, devoti e ubbidienti alle randellate dei guardiani) continua, incorreggibile, a perseguire il più provocatorio e sovversivo degli scopi: quello – pensate – di rivendicare il rispetto della dignità personale per chiunque voglia, in questa società, essere uomo e non maiale grufolante…… Falcone ha condotto per oltre un decennio, all’incirca, una generosissima battaglia contro i malefici di Circe. Ha cercato cioè, spendendoci non pochi degli anni migliori della sua vita, di recuperare a una condizione di uomini moltitudini anonime, umiliate da mandriani di regime, chiusi, come ogni buon vile, in una invulnerabilità così impenetrabile che, al confronto, quella del borioso figlio di Pelèo non sarebbe che un malandato colabrodo. Michele Falcone, attualmente in quiescenza, è stato docente di Italiano e latino nei licei statali dal 1968, anno della “contestazione studentesca”. Ha costituito nel 1978 l’associazione culturale, che ncora oggi dirige, C.D.S. (Comitato Difesa Scuola), organizzando, a favore dei docenti e discenti delle scuole secondarie disecondo grado della Provincia di Caserta, nel corso di ogni anno scolastico, incontri culturali con letterati e scienziati di fama nazionale ed internazionale. Appassionato cultore della classicità latina e greca, ha pubblicato, negli anni addietro, un suo studio di paleografia, edito dalla casa editrice “Athena mediterranea” – Napoli dal titolo “La cattedra vescovile di Avellino (origini e vicende)”. Ha partecipato a vari concorsi di narrativa, con le opere “ore 10: lezione di latino”, “un anno, una vita”, attualmente sta portando a termine il romanzo “Il gabbiano rosso”. Si è distinti anche in concorsi di poesia, ed ha conseguito un “diploma d’onore” consegnatogli dal rappresentante della emittente televisiva francese, in occasione della sua partecipazione alla terza edizione del “Premio internazionale di poesia – Giuseppe Marotta”, bandito dall’Araldo del Sud. Tre sue poesie sono state pubblicate anche su antologie scolastiche. Le sue opere, sia in prosa che in poesia, possono e vogliono rappresentare, in una società priva di ogni valore e ideale, un invito a riscoprire la musicalità di un battito del cuore, nel cui fondo è il misterioso e commovente fascino della vita umana. Un evento molto toccante che, personalmente, ha inebriato e fatto palpitare forte il cuore. Vivissimi complimenti!


c.s.

CELEBRATA LA VIRGO FIDELIS E IL GEMELLAGGIO TRA LE ASSOCIAZIONE CARABINIERI IN CONGEDO DI S. SEBASTIANO AL VESUVIO E PIEDIMONTE MATESE.

Piedimonte Matese- Con una suggestiva cerimonia, svoltasi nell’antica chiesa del Convento di S. Maria Occorrevole, è stata celebrata la festa della Patrona dell’Arma dei Carabinieri ''Maria Virgo Fidelis. Generalmente la celebrazione si effettua ogni anno il 21 novembre, giornata in cui si spense l’ultima, eroica resistenza del caposaldo di Culqualber. Quest’anno la celebrazione è stata spostata a Domenica 29 novembre per la concomitanza con un altro avvenimento: il gemellaggio tra le associazioni dei carabinieri in congedo di S. Sebastiano al Vesuvio e Piedimonte Matese. Evento diviso in due parti, quindi, con inizio nel Santuario di S. Maria Occorrevole per la Santa Messa per la “Virgo Fidelis”. Chiesa gremita da tutti i Carabinieri in servizio presso la locale Compagnia, da numerosissimi militari in congedo, provenienti anche dal comune di S. Sebastiano al Vesuvio con mogli e figli, dalle massime autorità civili e religiose e moltissimi cittadini. Presenti il sindaco della cittadina pedemontana avv. Vincenzo Cappello con il presidente del Consiglio Renato Ricca e l’assessore dr. Attilio Costarella, il vice sindaco di S. Sebastiano al Vesuvio Biagio Pizzo e il presidente della Comunità Montana del Matese dr. Fabrizio Pepe. La S. Messa è stata celebrata da Padre Elia che, all’omelia, ha ricordato il sacrificio dei carabinieri nella battaglia di Culqualber. Il celebrante ha sottolineato che il culto della Virgo Fidelis iniziò subito dopo la II guerra mondiale quando l’ordinario militare d’Italia mons. Carlo Alberto Ferrero di Cavallerone e il cappellano militare capo P. Apolloni S. proposero al Papa Pio XII di riconoscere la Vergine Maria, con il titolo di “Virgo Fedelis”, come Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
La preghiera del carabiniere è stata fatta dal comandante della compagnia Salvatore Vitiello che ha ricordato anche l’eroica resistenza del I battaglione carabinieri e Zaptiè immolatosi nella strenua difesa del Caposaldo di Culqualber. Per l’eroismo dimostrato gli inglesi, ai pochi superstiti, concessero l’onore delle armi. Grande festa nella seconda fase della cerimonia, il gemellaggio tra le sezioni carabinieri in congedo di Piedimonte Matese e S. Sebastiano al Vesuvio, svoltasi nell’aula consiliare del comune alla presenza di tutte le autorità cittadine. Il presidente del consiglio Renato Ricca ha rivolto il benvenuto ai numerosi presenti seguito dal sindaco avv. Vincenzo Cappello, dal presidente della comunità Montana del Matese dr. Fabrizio Pepe, dal capitano Salvatore Vitiello e dal vice sindaco di S. Sebastiano al Vesuvio, dr. Biagio Pizzo. Il documento del gemellaggio, letto dal presidente della sezione carabinieri in congedo di S. Sebastiano,, veniva sottoscritto dai due presidenti, Brigadiere cav. Giuseppe Imperato per S. Sebastiano al Vesuvio e appuntato scelto Vito Tocci congiuntamente ai sindaci dei due comuni e dal comandante della locale compagnia carabinieri capitano Salvatore Vitiello, premiato, insieme alle altre autorità presenti, con il diploma di Benemerenza istituzionale. Altri diplomi di benemerenza sono stati assegnati a militari in servizio ed in congedo. Tra gli altri hanno ricevuto l’attestato di benemerenza il comandante della locale stazione Luigi Lo Russo, l’avv. Luigi D’Amore e tanti altri. Nel corso della cerimonia il consigliere De Rosa e l’assessore Costarella hanno consegnato i simboli della cittadina di Piedimonte Matese al vice sindaco di S. Sebastiano al Vesuvio dr. Biagio Pizzo e al presidente della sezione carabinieri in congedo brigadiere cav, Giuseppe Imperato. Con la consegna della targa della sezione Associazione Carabinieri in congedo a firma del presidente Vito Tocci con la scritta: “la dedizione e il vostro modo gentile non possono che meritare la nostra gratitudine” al sindaco Cappello si è conclusa l’intera manifestazione.

Nicola Iannitti

Dopo la vergogna dello scudo fiscale, la vendita dei beni sequestrati alla mafia.


COMUNICATO STAMPA


Dopo "MANGANO E' UN EROE", ci è toccato sentir dire "STROZZEREI CHI HA SCRITTO LA PIOVRA" e ci è toccato leggere che secondo Berlusconi e Dell’Utri nessuno ha fatto più di loro contro la mafia!!!! A parte che gli arresti che si sono avuti, anche recentemente, di boss delle varie mafie sono il frutto del lavoro delle forze dell'ordine e della Magistratura inquirente (che, a secondo delle circostanze, delle indagini e degli indagati, viene celebrata un giorno e diventa organica a progetti destabilizzanti filo comunisti quello successivo), è lecito chiedersi se un provvedimento come lo “scudo fiscale” favorisce o meno i mafiosi? Come dimenticare che sfruttando tale norma essi stanno riportando in Italia i capitali esportati all'estero, frutto della loro attività criminale , senza doverne dimostrare la provenienza e pagando un misero 5% per ripulirli, a fronte anche di tasse evase che sappiamo essere almeno dieci volte tanto)?E l'inserimento nella Legge Finanziaria, in questi giorni in discussione alla Camera, della norma sulla vendita dei beni sequestrati alla mafia (che permetterà alla stessa, attraverso dei portanome, di rientrarne in possesso – statene certi – ad aste ribassate) favorisce o meno i mafiosi?Per questi e tanti altri motivi Italia dei Valori di Piedimonte Matese invita i cittadini a partecipare, a Roma e in tutte le piazze d'Italia, al NO B DAY, perchè è necessaria una mobilitazione collettiva che induca il Capo del Governo a farsi processare al pari di tutti i cittadini e a riflettere sull'opportunità di rassegnare le proprie dimissioni allo scopo di liberare le Istituzioni dai suoi conflitti di interessi imprenditoriali, politici e giudiziari.



COMUNICATO STAMPA

I.D.V. PIEDIMONTE MATESE

Presentazione del libro "Fontanatredici" di Roberto Perrotti.


PIEDIMONTE MATESE. Il 21 dicembre 2009 alle ore 18:00 presso l'Associazione Storica Medio Volturno di Piedimonte Matese, sarà presentato "Fontanatredici" ultimo libro di Roberto Perrotti. Incontrano l'autore: il Dott. Pasquale Simonelli presidente AMSV, il Prof. Domenico Loffreda storico, Mary Attento editore, Benny Iannitti Consigliere delegato allo Spettacolo e Costantino Leuci Assessore alla Cultura del Comune di Piedimonte Matese. Parteciperanno alla serata gli attori:Salvatore Cantalupo, Alessandra Borgia, Emilio Vacca, Valentina Vacca, Piergiuseppe Francione, Lisa Falzarano e i musicisti:Valerio Virzo, Ezio Lambiase e Saverio Coletta. Bella l'idea dell'acqua che dà la vita, in ogni senso. In effetti nel racconto si ritrova tutta una simbologia difficile da non cogliere, che apre il testo a più possibilità d'interpretazione. La fontana, l'acqua come fonte di vita, la presenza di una donna, il ricorren termine misericordia, il Cristo fanno pensare ad una sorta di parabola... ma potremmo essere del tutto fuori strada.


Pietro Rossi

Messaggio di Roberto Saviano al Convegno:“Forum per la legalità e l’accoglienza” organizzato da Rete di Comunità- Etica dei Valori.


Al Sud scegliere la legalità non è pratica agevole. Serve impegno, lavoro costante e soprattutto molta coesione da parte di tutti i soggetti coinvolti. Forze dell'ordine, società civile e comunità religiosa. A quest'ultima, in particolare, ci si dovrebbe rapportare costantemente. Del resto, se in Campania c'è stata resistenza nel corso degli anni e se io stesso sono riuscito ad avere una qualche coscienza antimafia, lo devo anche ad alcune figure di Chiesa. Il vescovo emerito Raffaele Nogaro, ad esempio, è stato per decenni un riferimento in Campania, non solo nella lotta alla camorra, ma nel prendere le distanze dagli imprenditori legati ad ambienti criminali. Raffaele Nogaro e la comunità che insieme a lui da anni opera sul terrotorio, rappresenta la chiesa che aiuta, la chiesta sempre in prima linea. Non dimenticherò mai che quando arrivò nel Casertano da Udine e nelle sue omelie citava la camorra, alcuni preti locali gli chiedevano espressamente di non pronunciare quella parola. Perché così s’infangava la povera gente. In un contesto come questo, un forum permanente che si impegni non solo a sensibilizzare, ma anche a monitorare, accogliere e guidare la parte sana della popolazione è uno strumento importante e necessario e spero che diventi un organo autorevole in un territorio in cui legalità e diritto DEVONO diventare priorità e premesse essenziali per ogni tipo di attività, politica o imprenditoriale. Auguro per questo a tutti un buon lavoro.


Roberto Saviano


(nella foto Roberto Saviano)