Grazzanise (Matilde Maisto) –Sabato 18 gennaio u.s. la
giovanissima candidata Teresa Cerchiello, studentessa universitaria 25enne, ha
indetto una conferenza stampa per la presentazione del suo programma inerente
l’elezione a segretario della sezione PD ‘Nilde Jotti’ di Grazzanise. La neo
candidata ed il prof. Giovanni Abbate, che la supporta e sostiene la sua
candidatura, hanno spiegato che il gruppo dirigente, ma anche tutti gli
iscritti del circolo sono chiamati a lavorare per far crescere il partito, per
ricominciare dopo tanti momenti difficili, e affrontare con entusiasmo e
passione le nuove sfide. In effetti si tratta di organizzare un circolo
territoriale composto da 94 tesserati, non sono considerati i Giovani
Democratici che non hanno diritto al voto perché appartengono ad un’altra
struttura. Le linee guida, riportate in una bozza di programma, sono quelle di
organizzare un circolo territoriale che negli ultimi tre anni non è andato
troppo bene. Si vuole, quindi, ripartire con una reale democratizzazione del
partito con la riorganizzazione interna: approvazione di un nuovo regolamento
interno del circolo; assemblea periodica degli iscritti; affidamento incarichi
organizzativi; costante collaborazione operativa con i Giovani Democratici;
promozione di iniziative di autofinanziamento, rendicontazione delle spese;
riattivazione del sito ufficiale dl circolo; potenziamento comunicazione
interna- stampa e propaganda; pubblicazione foglio informativo; stretto e
costante raccordo con il Coordinamento Provinciale e Regionale del PD;
partecipazione alla vita di partito a livello comprensoriale, provinciale e
regionale; designazione ed elezione di rappresentanti del circolo negli organi
provinciali; primarie per i candidati – la segretaria cittadina si impegna ad
adottare il metodo delle primarie, riservate ai soli iscritti al partito, per
la scelta del candidato sindaco e per la composizione delle liste dei candidati
comunali. Lista di partito o di centro sinistra alle prossime elezioni
comunali. Si auspica una forte ‘Partecipazione’, il circolo sarà periodicamente
coinvolto da consultazioni atte a registrare e raccogliere i contributi degli
aderenti sulle nuove situazioni di governo e di politica del partito a livello
cittadino, promuovere dibattiti, seminari, convegni, manifestazioni, corsi di
formazione, studi e ricerche, anche in collaborazione con altre associazioni,
enti o istituzioni, ove possibile. Si considerano apertura di tavoli di
confronto continuo con altri partiti ed aggregazioni civiche. Si vuole tentare
allo sviluppo del PD sul territorio comunale e comprensoriale, comprendere i
bisogni dei cittadini, rapportarsi con loro e con il territorio ed individuare
le soluzioni, entrare nel merito di temi che vengono dibattuti in paese e che
sono importanti e strategici per la nostra realtà: dal lavoro (artigianato,
commercio, agro zootecnia), ai servizi, alla scuola, al tema dei rifiuti, al
PRG, delle donne e dei giovani. In sostanza aggiunge Abbate, ormai per
risolvere i problemi di una cittadina, quale Grazzanise, è opportuno
considerare tutto il territorio circostante, alla stregua di una ‘megalopoli’,
ossia un’area molto vasta a dimensione regionale urbanizzata, dove diverse aree
metropolitane si uniscono e si amalgamano in un continuo ambiente costruito di
grande dimensione. Il nuovo insieme assume i caratteri di una diversa e più
ampia struttura urbana legata ed interconnessa. In questo modo sicuramente si
possono affrontare e risolvere problematiche simili a più realtà comunali. Ad
esempio non è pensabile affrontare i problemi ambientali legati al Basso
Volturno senza considerare che lo stesso parte da Capua con ricaduta sui comuni
di Santa Maria La Fossa – Grazzanise – Cancello ed Arnone – Castel Volturno. Pianificare
accertamenti, ossia occuparsi del lavoro nero e del precariato, dei nuovi
poveri, come disoccupati, disabili, precari e immigrati, delle famiglie in
gravi condizioni economiche. Lavorare su progetti ad ampio respiro che siano
volano di crescita per il Circolo e la collettività, come risanamento,
riqualificazione urbana, arredo urbano, piste ciclabili ecc. Rapporti con la
Commissione Straordinaria alla guida del Comune, con la richiesta di un
incontro immediato e assidua interlocuzione. Un programma a 360 gradi, quindi,
che la Cerchiello ed il suo gruppo vogliono realizzare per risollevare le sorti
della cittadina di Grazzanise. Le elezioni si svolgeranno in occasione del
congresso del circolo territoriale che si terrà il 26 gennaio prossimo e, al
momento, la candidatura della Cerchiello è l’unica proposta.
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22 gennaio 2014
Teresa Cerchiello candidata a segretario della sezione PD ‘Nilde Jotti’ di Grazzanise
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Peter
Letteratitudini: gli amanti della letteratura si confrontano sui canti VI della Divina Commedia
Cancello
ed Arnone (Matilde Maisto) - E’ per venerdì 24 Gennaio p.v. l’incontro
di Letteratitudini che segna l’ inizio del 2014. Gli amanti della letteratura,
ancora una volta si sono dati appuntamento ed hanno programmato di confrontarsi
su uno scottante ed affascinante tema della Divina Commedia. Infatti argomento
della serata è il seguente: “Il sesto canto dell’Inferno, del Purgatorio e del
Paradiso: la traduzione poetica della sofferenza politica dantesca”. Relatore
il professore Raffaele Raimondo. Come sappiamo il VI canto dell’intera Divina
Commedia è dedicato alla politica. Nell’Inferno, vi è un’invettiva contro
Firenze; nel Purgatorio vi è un’invettiva contro l’Italia e nel Paradiso vi è
un’invettiva contro tutto l’Impero. In effetti il pensiero politico di Dante
nei versi della Commedia appare caratterizzato da un’evoluzione frutto della
sua vicenda personale (l’impegno nella politica comunale a Firenze,
l’esperienza drammatica dell’esilio, la conoscenza diretta delle corti e delle
città italiane ecc.) e di una più ampia riflessione sulla storia (il fallimento
della spedizione di Arrigo VII, il problema della libertà e della giustizia, le
cause della corruzione della società umana ecc.). Nei tre canti Dante incontra
tre personaggi che si differenziano l’uno dall’altro sia per il ruolo svolto in
politica, sia per le colpe e le pene subite nell’aldilà. Nel VI canto
dell’Inferno, Dante e Virgilio incontrano Ciacco, un fiorentino, parassita di
corte che fu soprannominato “maiale” a causa del suo peccato di gola. Egli
viveva nelle corti, non si interessava di politica ma sapeva molto circa la
storia di Firenze. Dante gli pone tre domande: dove giungeranno gli uomini
della città divisa; se vi è alcun giusto; qual è la cagione che ha alimentato
tante discordie. Ciacco risponde facendo riferimento alla continua lotta tra
guelfi bianchi e guelfi neri. “Giusti son due”: le persone giuste sono
pochissime e “superbia, invidia e avarizia sono le tre faville ch’anno i cuori
acceso”. Nel VI canto del Purgatorio Dante e Virgilio incontrano Sordello da
Goito, mantovano come Virgilio, infatti i due concittadini si stringono in un
forte abbraccio, mentre Dante dà inizio ad un’invettiva contro l’Italia che
definisce: serva di dolore ostello – nave senza nocchiere in gran tempesta –
non donna di provincia ma bordello. La felicità con la quale Sordello accoglie
Virgilio è contrapposta all’odio che dilania le città d’italia. Nel VI canto
del Paradiso, Dante e Beatrice si trovano nel cerchio di Mercurio, in cui si
situano le anime di coloro che fecero del bene per ottenere la gloria terrena.
Qui Dante incontra l’imperatore Giustiniano che narra la storia dell’aquila,
simbolo dell’impero romano. Incontro che promette grande interesse, quindi, per
l’attualità dell’argomento trattato: la politica oggi, come ieri e come sarà
domani… Ancora una volta, siamo lieti d’invitare tutti e, soprattutto, i
giovani, a partecipare a questa serata che sarà, come sempre, all’insegna della
convivialità, dell’amicizia e della cultura.
A venerdì, dunque…VI
ASPETTIAMO!
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Peter
La diocesi e la città di Aversa celebrano San Paolo
Mons. Angelo Spinillo |
Aversa. È stato reso noto il programma delle
Celebrazioni della Solennità della Conversione di San Paolo Apostolo,
patrono della città e della diocesi. La conversione di San Paolo che
siamo chiamati a celebrare e a vivere, esprime la potenza della grazia
che sovrabbonda dove abbonda il peccato. La svolta decisiva della sua
vita si compie sulla via di Damasco, dove illuminato dalla potenza del
Cristo Risorto, scopre che il mistero della sua Passione si rinnova
nelle sue membra. Egli stesso perseguitato per Cristo dirà: «Completo
nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del
suo corpo che è la Chiesa» (Col 1,24).
Le celebrazioni hanno inizio con il Triduo di Preparazione:
mercoledì 22 e giovedì 23 gennaio, alle ore 18,00, Celebrazione
Eucaristica presieduta da Mons. Clemente Petrillo, Parroco della
Cattedrale. Venerdì 24 gennaio alle ore 18,00, nel giorno della Vigilia
della Solennità, Celebrazione dei Primi Vespri Pontificali presieduti
dal Vescovo Mons. Angelo Spinillo, con la partecipazione del Capitolo
Cattedrale e del Clero della Città. Seguirà la Celebrazione Eucaristica
presieduta dal Parroco della Cattedrale.
Questo il programma di sabato 25 gennaio, Solennità della
Conversione di San Paolo: ore 8,00 e 9,00, Celebrazioni Eucaristiche;
ore 10,00, Celebrazione dell'Ora Media e Processione con la statua del
Santo Apostolo per le vie della città con il seguente percorso: P.zza
Duomo, P.zza Marconi, via Succurre Miseris, via C. Golia, P.zza Crispi,
P.zza Magenta, via Costantinopoli, via Belvedere, via Roma, via Seggio,
Cattedrale; alle ore 18,00, Santa Messa Pontificale presieduta da Mons.
Francesco Marino, Vescovo di Avellino, con la partecipazione del nostro
Vescovo, del Capitolo Cattedrale e del Clero della città e diocesi.
Le celebrazioni del 24 e 25 saranno animate dalla Cappella Musicale Lauretana del Duomo di Aversa.
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Peter
COMUNE DI MONDRAGONE, LOTTA ALLA POVERTA’
Dott.ssa Anna Barbato, |
MONDRAGONE. L’erogazione
dei pacchi di generi alimentari, per le famiglie indigenti, dal mese di gennaio verrà raddoppiata. Un nuovo obiettivo di progetto sociale è stato promosso
e lanciato dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Mondragone,
guidato dalla Dott.ssa Anna Barbato,
rappresentante del Partito Democratico in giunta. Il progetto riguarda
l’attuazione di un “programma di lotta alla povertà”. E’ stata anche quest’anno
stipulata, convenzione tra il Comune di Mondragone e due associazioni di
volontariato, la “Banco delle Opere di Carità” (BOC) e la “Giovanni Paolo II”
al fine di sostenere, attraverso la distribuzione di generi alimentari, le
famiglie bisognose, che vivono il disagio della crisi e delle trasformazioni
economico-sociali, che schiacciano spesso i più deboli. La distribuzione dei
prodotti alimentari sarà effettuata sotto la prescrizioni delle circolari
dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA).La partecipazione al
progetto “Programma lotta alla Povertà” a fronte di un contributo pari a
trentamila euro, avremo un beneficio di circa duecentomila euro di derrate alimentari, da distribuire a circa 200 nuclei familiari, pari a mille persone circa tra adulti e bambini. La
convenzione ha durata annuale. “Vivere in questi tempi difficili - dichiara
l’assessore del PD Anna Barbato -
significa prima di tutto comprendere cosa possiamo fare noi per gli altri e non
cosa possiamo ricevere dagli altri. Le istituzioni e la politica tutta devono
in qualche modo leggere i disagi tra la popolazione. La povertà non disonora
nessuno. Spezzare il pane, condividere la crisi di un sistema, è il primo atto
di coraggio che un amministratore può e deve fare. Promuovere le associazioni
di volontariato che affianchino i casi più disperati è uno dei principali scopi
di questo assessorato. La povertà non può e non deve disonorare nessuno. La
politica, invece, disonora se stessa quando non pratica l’amore per il
disagiato, ma la sua adulazione. In quel caso, essa diviene solo una pericolosa macchina di
reclutamento elettorale. Mercoledì 22 Gennaio, all’ordine del giorno del
Consiglio Comunale, sarà presentato il regolamento per l’erogazione dei pacchi alimentari, già
approvato in commissione consiliare permanente. Per la prima volta, questo
progetto rispetterà criteri oggettivi di individuazione della soglia di povertà
per la distribuzione dei pacchi per i più bisognosi. Non posso che augurare a
tutti buon lavoro.”
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Peter
MARCO FUSCO LANCIA L’ALLARME PER L’INQUINAMENTO ALLA CIPRESSETA DI FONTEGRECA
Prof. Marco Fusco |
FONTEGRECA. I “Fanghi da depuratori” continuano a
scendere a valle, nella Cipresseta di Fontegreca, tra l’indifferenza di chi
dovrebbe intervenire senza esitazioni, l’appello è stato lanciato dal Prof. Marco Fusco ex Presidente del Consiglio
Generale della Comunità Montana del Matese. La Campania, purtroppo, di questi
esempi di “scempi ambientali” ne offre in quantità industriale. A Fontegreca
qualche tempo fa giunsero le telecamere di “Linea Verde” e le autorità
territoriali tutte ad occupare la scena facendo passare l’idea di un sistema di
protezione a tutto campo, a salvaguardia del “Bosco degli Zappini”. Ricordate
le mie perplessità, ribatte il Prof. Fusco,
su quanto si affermò in quell’occasione circa il rispetto del sito di
inestimabile valore naturalistico da parte di chi, sul territorio, dovrebbe
declinare le regole basilari per governare un sistema di controlli che dovrebbero
essere in cima ai pensieri dei vertici di Comune, Comunità Montana, Parco
Regionale del Matese? Nulla di tutto questo e oggi la Cipresseta di Fontegreca finisce
su un programma satirico per evidenti carenze di chi dovrebbe far rispettare la
legge in questo martoriato alto casertano, abbandonato da tutti. La schiuma
bianca è la logica conseguenza di tutto ciò. La schiuma bianca la conseguenza
logica di questa emergenza. Gli effetti catastrofici dei depuratori senza
manutenzione, senza controlli oserei aggiungere. Del resto queste cose in
Campania non meravigliano più di tanto, atteso la cronaca giornaliera di
fenomeni legati all’inquinamento delle acque oltre che dell’aria e dei terreni. Nella nostra regione- fa male
constatarlo- non c’è solo l’emergenza della terra dei fuochi: oggi potremmo
parlare di un’altra grave emergenza: il Matese terra dei fanghi non depurati! Mi chiedo, continua Marco Fusco, ma l’Arpa Campania oltre ad analizzare i campioni prelevati a Fontegreca e
comunicare alle autorità preposte, l’esito della campionatura, ha provveduto a
convocare una sorta di tavolo tecnico per arrivare ad arginare questo fenomeno
della schiuma bianca? Ma è mai possibile che non si riescono a colpire i
responsabili di questo scempio che si consuma sotto gli occhi di tutti senza
soluzione di continuità? Eppure si conoscono nomi e cognomi dei responsabili.
In Campania dovrebbero scattare le manette per chi non va mai a controllare se
i depuratori funzionano oppure no. Di cosa vogliamo parlare! La Regione
Campania, rimarca il Prof. Fusco, in
materia ambientale non ha mai brillato, pessimo il governo Caldoro soprattutto
nelle scelte operate per le aree interne a cominciare dallo smantellamento del
servizio dei braccianti idraulico-forestali per i quali ci eravamo battuti in
passato per il loro stato giuridico. Oggi non c’è più chi governa il territorio
sotto il profilo forestale oltre che idrogeologico. Si è preferito tenere in
piedi enti inutili! A spese dei lavoratori, quelli che negli anni hanno
raggiunto alti livelli di professionalità in questa delicata mansione di
salvaguardia del territorio. Andare a Fontegreca, conclude Marco Fusco, a vedere lo spettacolo della schiuma bianca è
veramente raccapricciante per chi come me negli anni si è battuto prima di
tutto per sanare clamorose sviste anche in materia di imboschimento e poi per
valorizzare e lanciare in un circuito internazionale il Bosco degli Zappini. I
risultati di questo intenso lavoro di ricerca, sono sotto gli occhi di tutti.
Pensate: a Fontegreca è stato costituito il primo arboreto clonale da seme
d’Europa, a coronamento di una attività iniziata nel lontano 1999 e che ha
avuto concreta attuazione cinque anni or sono dall’assessorato regionale
all’agricoltura con il primo progetto per l’individuazione e la selezione dei
Materiali di base ai sensi della Direttiva 1999/105/CE e del D.Lvo 386/2003,
cioè attuazione della direttiva relativa alla commercializzazione dei materiali
forestali di moltiplicazione. Ora tutto questo rischia di essere cancellato con
un colpo di…schiuma! E arriverà la televisione ancora una volta a denunciare
una storia clamorosa di illegalità! Con buona pace di chi dovrebbe preoccuparsi
di rilanciare il nostro amato Matese, colpito a morte da una politica
inconcludente, scellerata e poco rispettosa della natura e delle sue leggi.
Pietro
Rossi
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Peter
UNA SANA E CORRETTA ALIMENTAZIONE IMPONE LA VALORIZZAZIONE E LA RISCOPERTA DI PRODOTTI TIPICI LOCALI
PIEDIMONTE MATESE. Il GAL Alto
Casertano organizza per venerdì 31 gennaio, alle ore 10.30, presso l'Auditorium
comunale San Domenico di Piedimonte Matese un convegno di presentazione del
progetto "Ri-Facciamo Merenda".
Il progetto è rivolto ai bambini in età scolare dei 48 comuni dell'Alto
Casertano, alle loro famiglie ed insegnanti - mira a sensibilizzare le nuove
generazioni all'adozione di una sana e corretta alimentazione attraverso la
valorizzazione e la riscoperta dei prodotti tipici locali. L’incontro-dibattito
vedrà la partecipazione dell’On. Daniela
Nugnes, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, di Stefano Giaquinto Assessore Provinciale
all’Agricoltura e di esperti del settore e offrirà ai presenti la possibilità
di degustare prodotti della tradizione culinaria casertana. Il programma del Progetto prevede
una serie di azioni ludico-didattiche nelle principali scuole del territorio
del GAL Alto Casertano realizzate con l’ausilio di educatori o esperti, per
insegnare ai giovani scolari come alimentarsi correttamente scoprendo con
divertimento le cose più buone del territorio. Le 5 animazioni, proposte nelle
principali scuole elementari del territorio del GAL, saranno supportate da un
kit didattico informativo, da destinare
alle scuole elementari dei 48 comuni del
territorio del GAL Alto Casertano
stimolando la partecipazione attiva degli insegnanti. E’ previsto inoltre un intervento di sensibilizzazione
verso i bambini di età prescolare (3-6 anni) sul valore e la genuinità dei
prodotti del territorio. Sulla base
della composizione del target di bambini dai 3 e i 6 anni, viste le esigenze
specifiche di questa fascia di età si identificherà l’azione opportuna e le
eventuali modalità di comunicazione per trasferire tali concetti in un’azione
educativa semplice e intuitiva per i bambini.
Pietro
Rossi
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