31 luglio 2009

AL VIA LA GIOSTRA DI CASTELLO DEL MATESE.


CASTELLO DEL MATESE. A Castello del Matese , dal 31 luglio al 3 agosto 2009, consueto appuntamento con "La Giostra" l’Evento organizzato dall'Associazione Cluvia.Una delle più belle occasioni per avvicinarti alla cultura ed alla storia del Matese, una proposta che è stata selezionata e inserita nel catalogo incoming “L’Altra Campania: Enogastronomia, Arte e Natura nelle province di Avellino, Benevento e Caserta” , un agile e completo libretto in formato tascabile realizzato dall’ Assessorato Regionale al Turismo della Regione Campania, in collaborazione con gli Enti Provinciali per il Turismo di Caserta, di Benevento e di Avellino, per valorizzare gli itinerari turistici delle tre province. Chi non ha mai sognato, infatti, di immergersi nell'atmosfera medioevale, circondato da bellissime principesse, coraggiosi cavalieri o feroci guerrieri? E assistere ad un duello all'arma bianca, partecipare ad un banchetto gustando specialità di un tempo andato o, per i più coraggiosi, impugnare una spada e provare il proprio valore? L'evento proposto ricorda un fatto realmente accaduto durante il feudalesimo quando il Castello si caratterizzava come la rocca alta di Piedimonte, nella quale ripararsi per l'ultima disperata resistenza contro gli invasori. La rocca alta di Piedimonte, quell'anno, fu presa d'assalto e la manifestazione, che vede coinvolta l'intera popolazione in sfilate in costume, tornei e allestimenti di banchetti di quartiere, rievoca l'evento con una originalissima sfida tra contrade che si chiuderà con la proclamazione del nuovo Signore del Castello. Così potrai chiamarli pure "contradaioli". La rivalità ce l'hanno nel sangue (per gioco, s'intende!) anche se il loro palio è lontano centinaia di chilometri dalla più celebre e blasonata kermesse senese. Nonostante la "disfida" fra le tre contrade del Platano, del Cavallo e della Torre sia nata in tempi piuttosto recenti vanta una "genesi" storica di tutto rispetto e di cui c'è già una prima traccia nel lontano 1460, anno della Congiura dei Baroni e dell'assedio alla rocca perpetrato dai ribelli che avevano voltato la faccia al re Federico I d'Aragona, a fianco del quale si era schierato il conte Onorato Gaetani, principe di Piedimonte e dei suoi casali. Ma sembra che il primo probabile assedio alla fortezza risalga addirittura al 1229, ad opera delle truppe guelfe pontificie comandate dal cardinale Giovanni Vitelleschi di Tarquinia. Oggi la "rocca alta" di Piedimonte Matese è un piccolo centro a cinquecento metri d'altezza che conta poco meno di duemila abitanti e ha preso il nome di Castello del Matese, borgo di Terra di Lavoro ai confini con il Molise. Chi vuole può ancora raggiungerlo lungo l'antica mulattiera che si inerpica sui tornanti dalle vedute mozzafiato che affacciano sulla valle del Medio Volturno, un dedalo di sentieri che conducono fin sulla vetta del Monte Castello. E' qui che ogni anno, dopo la rituale accensione delle torce che illuminano a giorno gli antichi torrioni e le mura merlate, prende vita il torneo della giostra, organizzata anche quest’anno dall'Associazione Culturale Cluvia, nei giorni del 31 luglio al 3 agosto. Una minuziosa analisi di moltissimi aspetti dell'epoca medievale, tra i quali quelli relativi all'abbigliamento, alle armi, alle credenze popolari, alla religione, alle abitudini alimentari, ha permesso l'allestimento di una rappresentazione che lascia lo spettatore a bocca aperta per il suo elevato grado di coinvolgimento. Un paese proiettato indietro nel tempo di diversi secoli, nel 1460, anno della Congiura dei Baroni e del giuramento di fedeltà di Onorato Gaetani, principe di Piedimonte, e dei suoi casali, al re Ferdinando d'Aragona. Castello del Matese, antica roccaforte della vicina Piedimonte, si accinge a rivivere la kermesse dal sapore rigorosamente medievale, evento che vedrà i cavalieri delle contrade Torre, Cavallo e Platano contendersi lo stendardo simbolo del potere. Armati di lancia, ciascuna della lunghezza di quattro metri, i cavalieri al galoppo dovranno centrare gli anelli, di dimensioni sempre più piccole, posti lungo il suggestivo campo di gara allestito nella piazza del paese, all'ombra dei platani secolari che affacciano sul belvedere e sulla media valle del Volturno. Un torneo in piena regola per una sfida destinata a concludersi con la conquista dello stendardo, simbolo del potere, e con la proclamazione del nuovo Signore del Castello, la cui autorità guiderà il destino della città fino al prossimo anno. Un intero paese in subbuglio e regista della tre giorni: in ciascuna contrada si allestisce il "banchetto della giostra" con menù tipico che varia a seconda delle antiche ricette riproposte fedelmente come tradizione comanda. Artisti da strada e gruppi folcloristici animano le vie anguste e le piccole piazze del centro, un'atmosfera che rapisce meglio di una efficientissima macchina del tempo, con la musica dei flauti e dei liuti che accompagna, vicolo dopo vicolo, fino alla Torre che sovrasta il paese e delimita il "Giardino degli Artisti", piccolo museo all'aperto dove per tre giorni sono custoditi i tesori dell'arte locale, dalla pittura alla scultura e all'artigianato tipico. Musica, arte e spettacolo nelle piazze e nei vicoli del centro storico; fino a tarda notte ogni contrada offrirà ai turisti un menù ricco di prelibatezze preparate secondo la tradizione, un unico itinerario gastronomico che prevede soste obbligate alla locanda del Gallo Nero e alle varie postazioni del grande "banchetto delle contrade". Le donne, i cavalieri, gli amori e le audaci imprese. Si, questa è la Giostra a Castello del Matese.


Pietro Rossi

Le canzoni di sempre in scena a Castello del Matese con Pierino Porcelli.


Castello del Matese. In occasione della Giostra domani 1 Agosto, alle ore 21.00 in Piazzetta Cannavina si esibirà il noto artista Pierino Porcelli che porterà in scena, per gli amanti della musica melodica della tradizione napoletana e della musica anni 50 – 60 le canzoni di sempre. Indimenticabili le sue canzoni, nostalgiche le sue vibranti melodie come la sua voce, Pierino Porcelli ha riscosso e continua a riscuotere applausi e successi da tanti suoi fans che lo seguono da tutto il Matese e nei paesi limitrofi. Il noto ed affermato artista originario di Castello del Matese, ha girato l’Italia varcando numerose tappe importanti come il palcoscenico del teatro Ariston di Sanremo esibendosi insieme a tanti artisti famosi quali Claudio Villa, Domenico Modugno.

c.s.

Gran finale ieri sera a Sant’Agata de’ Goti per la XIII edizione del Sannio Film Fest.


SANTAGATA DE GOTI. Gran finale ieri sera a Sant’Agata de’ Goti (Bn) per la XIII edizione del ‘Sannio Film Fest’, il Festival internazionale della scenografia e del costume. Tanti gli ospiti premiati che hanno dato lustro alla Notte dei Capitelli condotta dal direttore artistico del Festival, Remigio Truocchio, e da Selene, volto noto di Coming Soon television. Ha dato il via alla serata-evento il Maestro della Fotografia, Vittorio Storaro, tre volte Premio Oscar per ‘Apocalypse Now’, ‘Reds’ e ‘L'ultimo imperatore’ che ha mostrato al pubblico un video inedito incentrato sulle sue più importanti produzioni cinematografiche. Una sorta di racconto per immagini delle sue collaborazioni con Bernardo Bertolucci, Carlos Saura, Francis Ford Coppola e Warren Betty. Premiato dalla presidente del Festival, la costumista inglese Sandy Powell, Vittorio Storaro ha ricevuto il Capitello d’argento-premio alla carriera. Vero e proprio mattatore della serata si è rivelato invece il brillante attore Neri Marcorè, giunto in città al termine di una lunga giornata di riprese sul set della fiction ‘Tutti pazzi per amore’. Felicissimo di ricevere il Premio Mustilli (che consiste in una fornitura di 365 bottiglie di vino) Marcorè ha deliziato il pubblico con una carrellata di imitazioni e annunciato un nuovo progetto cinematografico ancora top secret. Irresistibile il duetto a ruoli invertiti con l’attore Riccardo Scamarcio. Una chicca non programmata che ha infiammato le due platee del Sannio Film Fest (la grande presenza di pubblico in piazza ha spinto gli organizzatori ad allestire un maxi schermo in Sala Ostieri). Tre i progetti in corso per l’attore pugliese che nel 2010 sarà al cinema con ‘Il grande sogno’ di Michele Placido, ‘L’uomo nero’ di Sergio Rubini e ‘La prima linea’ di Renato De Maria. Grande reunion poi sul palco per Alessandro Siani e Valentina Lodovini, nuova coppia cinematografica che a settembre sarà sul set di ‘Benvenuti al Sud’, remake del film francese ‘Giù al nord’. Premiati poi Marco Dentici per la migliore scenografia per il film ‘Vincere’, Charlotte Walter come migliore costumista per ‘Un matrimonio all’inglese’. Il premio alla regia, assegnato al cineasta Marco Risi per ‘Fortapasc’, è stato invece ritirato dagli attori del film Ernesto Mahieux e Valentina Lodovini. Il capitello per il miglior film è andato invece a ‘I love radio rock’ di Richard Curtis consegnato a Chiara Giuffré, direttore commerciale della Universal Picture mentre una menzione speciale è stata riservata a ‘Katyn’ di Andrzej Wajda. Premio speciale della giuria popolare invece a ‘The Admiral’ di Andrej Kravchuk, colossal russo proiettato in anteprima nazionale al Sannio Film Fest. Miglior attore e miglior attrice protagonisti invece sono risultati Filippo Timi per ‘Vincere’e Alba Rohrwacher per ‘Il papà di Giovanna’. Entrambi i premi verranno consegnati ai due interpreti in occasione della prossima Mostra di Venezia. A scandire le note della serata – trasmessa in diretta su Media Tv e Napolitivu - sono stati il cantautore Sal Da Vinci e la giovanissima artista beneventana Giuliana Danzè in una doppia esibizione che ha lasciato senza fiato il pubblico di Sant’Agata. Spazio infine anche all’arte e alla moda con una sfilata di abiti realizzati con materiali di riciclo dagli studenti del corso di laurea in Disegno industriale della facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli che ha patrocinato la manifestazione. Sul palco il rettore della Sun, Francesco Rossi, il pro-rettore Carmine Gambardella e la preside della facoltà di Architettura, Cettina Lenza, che hanno conferito un premio alla costumista del Teatro San Carlo di Napoli, Giusy Giustino. Tra le autorità presenti in piazza anche il prefetto di Benevento, Antonella De Miro, il presidente della Provincia, Aniello Cimitile e il sindaco di Sant’Agata, Carmine Valentino. Grande emozione infine per la consegna delle pergamene agli studenti del Campus di alta formazione per la scenografia e il costume del Sannio Film Fest tenuto dallo scenografo Lorenzo Baraldi e dai docenti Massimo Pauletti, Marina Sciarelli e Cecilia De Polis.

c.s.

La prima volta a cavallo su Monte Miletto la vetta più alta del massiccio del Matese.


Piedimonte Matese. Alcuni giorni fà l’Associazione A.C.S.C. (Ippovie del Matese) ha organizzato una escursione di due giorni con obbiettivo la scalata della vetta più alta del massiccio del Matese “Monte Miletto”. Un’ esperienza suggestiva, unica ed indimenticabile una vera e propria avventura piena di emozioni esaltando il piacere dello stare in sella sul tetto dei nostri Paesi. Il cavallo, ha spiegato Fernando De Felice ci porta e ci trasmette una sensazione indescrivibile facendoci apprezzare ancor meglio i paesaggi, i luoghi e la natura che ci circonda. Due giornate intense ed indimenticabili trascorse in compagnia di amanti della natura e dei cavalli, i protagonisti di questa incredibile impresa sono: Fernando , Paolo, Ettore , Antonio, Raffaele, Ghio. Le incommensurabili risorse naturalistiche; la bellezza di un territorio con scorci paesaggistici suggestivi, ha ribadito il Presidente dell’ Associazione A.C.S.C. (Ippovie del Matese) Fernando De Felice, ci hanno convinto che questo territorio vanta una naturale vocazione per lo sviluppo di tutte le iniziative collegate alla riscoperta e alla valorizzazione del nostro passato attraverso la passione per il Cavallo e per la natura. Il mio invito è quello di una giornata a cavallo per vivere la montagna! Galoppando lungo i sentieri dove vivevano e operarono i briganti. Durante le nostre escursioni si potranno ammirare luoghi selvaggi ed impervi, con ampie foreste e formazioni rupestri ancora oggi popolati di lupi appenninici ed aquile reali, la coturnice, il picchio, falco pellegrino, quasi tutti a rischio di estinzione. Fra gli anfibi non è difficile vedere la Salamandra Appenninica e la Salamandra dagli Occhiali. Inoltre, con molta probabilità ci si potrà imbattere in branchi di cavalli allevati allo stato brado.

Pietro Rossi

TUTTO PRONTO PER LA QUARTA EDIZIONE DELLA ESTEMPORANEA DI PITTURA A VALLE AGRICOLA.


VALLE AGRICOLA. Domani 1 Agosto e dopodomani 2 agosto A Valle Agricola si svolgerà il consueto appuntamento con "Tele e pennelli , un paese da scoprire, visitare e dipingere" la quarta edizione della Mostra estemporanea di pittura, che dopo il grande successo dell'anno scorso, viene organizzata dalla Pro Loco di Valle Agricola in collaborazione con l'Amministrazione Comunale con la direzione artistica affidata al prof. Gianni Parisi di Alife. I tanti gli artisti che si cimenteranno per il centro storico di Valle Agricola, ridente paese nel cuore del Parco Regionale del Matese, bello per le sue caratteristiche stradine e per la generosa accoglienza dei valligiani. Gli artisti che hanno dato il loro assenso alla partecipazione sono Carmine Franco, vincitore della passata estemporanea, Giuseppina Mastrangelo, Maria Comparone. Rocco d'Angelica. Gaetano di Marco,Sara Gambella,Alessandro Antenucci, Apollonia Iannotta, Maria Rosa Pezza, Anna Fetta, Maria Pia Ricciardi ecc. - Per gli artisti che vogliono partecipare possono contattare la Pro Loco di Valle Agricola telef. 0823/942382 - 942096. Una nota di merito va fatta alla Pro Loco di Valle Agricola, che da quanto è sorta, tre anni fa', si è sempre impegnata con iniziative culturali e ludiche ben organizzate che hanno favorito la conoscenza del bel paese matesino.

Pietro Rossi

SCOPERTO COMMERCIO DI FALSI PRODOTTI CASEARI DOP GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE TRA CFS E ICQ.



Alla notizie dell’operazione della Forestale Il Ministro Zaia ha così dichiarato: "Esprimo la mia soddisfazione per questa operazione che ha visto nella collaborazione tra il Corpo Forestale dello Stato e l'Ispettorato Controllo Qualità la testimonianza del fatto che quando si fa gioco di squadra lo spazio per i contraffattori si riduce drasticamente. La fase due della tolleranza zero comincia a dare i suoi frutti. Mi spiace per i furbi ma li attendono tempi diffidi." Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia (in una foto di repertorio con il comandante regionale della C.F.S. Generale Fuschetti) ha commentato il sequestro di un ingente quantitativo di comune mozzarella, spacciata per mozzarella di bufala campana DOP, che è stato eseguito in Veneto dall'Ispettorato Controllo Qualità di Conegliano e dal Corpo forestale dello Stato di Verona e Vicenza nel corso dell'Operazione "Mozzarella in Carrozza". Il sequestro, frutto di una lunga serie di appostamenti, controlli e pedinamenti, è stato effettuato nel corso di un controllo stradale nei pressi del casello di Affi (Vr): gli ispettori dell'ICQ e gli agenti della Forestale hanno colto in flagranza di reato un corriere che caricava i prodotti contraffatti sulla propria autovettura all'uscita dell'autostrada, al fine di rifornire soggetti privati e piccole ditte ristoratrici della zona. Dalle indagini, condotte in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato di Caserta e l'Ispettorato Controllo Qualità di Napoli, è emerso che un caseificio di S. Cipriano d'Aversa (CE), utilizzando illecitamente la ragione sociale di una ditta non più operante da tempo, distribuiva in commercio prodotti caseari contraffatti con la denominazione di origine protetta "Mozzarella di bufala campana DOP". Sull'etichetta erano inoltre presenti false attestazioni di qualità rilasciate da un organismo di certificazione non più attivo da diversi anni. Dalle analisi sembrerebbe emergere che le mozzarelle sequestrate siano state prodotte anche con latte vaccino. Il personale del Ispettorato Controllo Qualità e del Corpo forestale dello Stato ha sequestrato oltre mille confezioni di falsa mozzarella di bufala campana; il titolare del caseificio è stato denunciato per il reato di frode in commercio aggravato dall'utilizzo della Denominazione di Origine Protetta. Un'altra partita di prodotto contraffatto è stata sequestrata presso un rivenditore della provincia di Brescia, la cui posizione è tuttora al vaglio degli inquirenti. Nel corso delle operazioni è stato inoltre scoperto, in collaborazione con i locali Servizi veterinari dell'Asl di Villafranca (VR), un deposito abusivo di prodotti alimentari situato a Bardolino (VR) al cui interno era stoccata parte delle mozzarelle contraffatte e altri generi alimentari. Sono in corso analisi presso il laboratorio dell'Ispettorato Controllo Qualità di Modena per stabilire la composizione dei prodotti. A Caprino Veronese e a Desenzano del Garda sono state poste sotto sequestro più di 150 confezioni di falsa mozzarella di bufala campana commercializzata come DOP. Il materiale sequestrato è stato trasferito in custodia presso il Centro nazionale della biodiversità di Dogana di Peri (VR) della Forestale.



Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

LA NOTTE DEI CAPITELLI IN DIRETTA TV.


SANTAGATA DE GOTI. La Notte dei Capitelli in diretta questa sera a partire dalle ore 22 sulle frequenze di Media Tv e Napolitivu e domani, via satellite, anche su Tele A+ (canale Sky 929) . La cerimonia di premiazione, che tradizionalmente chiude il Sannio Film Fest di Sant’Agata de’ Goti (Bn), si apre quest’anno ad una platea ancora più vasta per soddisfare le numerose richieste di partecipazione che hanno inondato la segreteria del Festival. Nutrita la pattuglia di big che sfilerà per le strade del borgo medioevale. C’è attesa per l’attore Riccardo Scamarcio chiamato a ritirare il premio ‘Il Gladiatore Sannita’. L’interprete tra l’altro di ‘Mio fratello è figlio unico’ e ‘Romanzo Criminale’ incontrerà la stampa nello storico Palazzo Mustilli alle ore 21. Incontro con i giornalisti anche per l’attore comico Alessandro Siani, che – reduce da una tournée teatrale da tutto esaurito - sarà presto sul set di un nuovo importante film del quale saranno svelati i dettagli in anteprima proprio questa sera. In piazza poi a partire dalle ore 22 anche il Maestro della fotografia, Vittorio Storaro, tre volte Premio Oscar per “Apocalypse Now”, “Reds” e “L’ultimo imperatore” e ancora i brillanti Neri Marcoré ed Ernesto Mahieux, il cast di ‘Fortapasc’ (saranno presenti gli attori Valentina Ludovini, Gianfranco e Massimiliano Gallo), il cantante Sal Da Vinci, che si esibirà in piazza al fianco di una giovane promessa della canzone italiana, Marco Dentici, scenografo di ‘Vincere’ e fresco vincitore del Nastro d’argento oltre che candidato ai David di Donatello per ‘La Balia’. E tanti tantissimi altri artisti che si sono fatti notare nell’ultima stagione cinematografica e non solo. Condurranno la serata il direttore artistico del Sannio Film Fest, Remigio Truocchio e Selen, volto noto di Coming Soon Television.

C.S.

Ok a progetto di Piano di Gestione delle Acque.


Caserta. Il Mezzogiorno ha un proprio Progetto di Piano di Gestione delle Acque. Dopo l'approvazione a Caserta da parte del Comitato Tecnico del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale – Autorità di Bacino Liri Garigliano Volturno, il Progetto di Piano di Gestione delle Acque è stato approvato definitivamente dal Comitato Istituzionale a Roma. Uno strumento di programmazione, monitoraggio e analisi che consentirà alle sette regioni del Distretto Idrografico di guardare al futuro con fiducia, considerando il Progetto di Piano delle Acque indispensabile per accedere ai fondi Ue (evitando l'apertura di infrazione nei confronti dell'Italia). Rispettate le tappe, quindi, per portare entro fine anno a Bruxelles un Progetto di Piano di Gestione delle Acque frutto di un ampio e concreto lavoro di ricerca, confronto e condivisione, relativamente ad una tematica di vitale importanza per le regioni meridionali. Dopo anni il Mezzogiorno d'Italia si è dotato di uno strumento di programmazione, pianificazione e programmazione delle acque di straordinario valore socio economico redatto a seguito della costituzione del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale che ha visto il coordinamento delle sette regioni (Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) con l'Autorità di Bacino Liri Garigliano Volturno per la redazione del Piano di Gestione. Per il Segretario Generale Vera Corbelli,il lavoro svolto "è frutto di un costante confronto cui hanno partecipato il Ministero competenti, delle Regioni, delle Organizzazioni di Categoria e le Associazioni, mettendo al centro del confronto il principio che "l'acqua è un patrimonio e come tale va difeso e protetto". Il nuovo strumento di pianificazione, dunque, costituisce elemento rilevante e di grande impatto per il governo delle risorse idriche nelle loro eccezione più completa. Facendo leva sull'uso sostenibile delle acque, a scala di ecosistema di bacino idrografico, esso si inserisce nell'azione complessiva della politica ambientale dell'UE per la tutela, il miglioramento, la qualità ambientale finalizzata all'uso razionale delle risorse naturali. In particolare, in considerazione del principio che "l'acqua non è un prodotto commerciale al pari di altri, bensì patrimonio che va protetto, difeso e trattato come gli altri". Il Piano è finalizzato: Preservare il capitale naturale delle risorse idriche per le generazioni future (sostenibilità ecologica) Allocare in termini efficienti una risorsa scarsa come l'acqua (sostenibilità economica) Garantire l'equa condivisione e accessibilità per tutti ad una risorsa fondamentale per la vita nella qualità dello sviluppo economico (sostenibilità etico sociale). Nel Piano di Gestione Acque per il Distretto dell'Appennino Meridionale sono state individuate le misure strutturali necessarie per attuare le azioni sulla difesa, tutela, gestione e governo delle acque. In termini meramente numerici il Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale si estende su una superficie di 68.200 kmq, con circa 14.900.000 abitanti e comprende: 7 regioni, 1 autorità di bacino nazionale, 6 autorità di bacino interregionali, 7 autorità di bacino regionali, 25 provincie, 1671 comuni, 18 Ato, 97 comunità montane, 44 consorzi di Bonifica, 121 corsi di acqua principali, 173 idrostrutture, circa 2200 km di coste, 794 aree naturali protette.

Fonte : comunicato stampa

A Gioia Sannitica la Sagra degli Antichi Sapori.


Gioia Sannitica. La Pro Loco gioiese presenta: sagra degli antichi sapori, ventiduesima edizione dal 12 al17 agosto 2009 in Gioia Sannitica (Caserta). Sarà un Ferragosto all’insegna degli antichi sapori quello che si appresta a vivere la comunità di Gioia Sannitica. Dal 12 al 17 agosto prossimo è in programma in città la Sagra degli Antichi Sapori, giunta quest’anno alla sua 12esima edizione e promossa ed organizzata come sempre dalla Pro Loco Gioiese, con il patrocinio della Provincia di Caserta, dell’Ente Parco del Matese, del Comune di Gioia Sannitica, dell’Unpli, dell’Ept di Caserta, della Comunità Montana del Matese e della Regione Campania. Nella piazza retrostante la Casa Comunale, il sodalizio guidato dal presidente Claudio Melillo offrirà ai tanti partecipanti che da anni affollano l’evento e ai turisti che accorreranno dai centri maggiori tanto di Terra di Lavoro quanto del Sannio, l’opportunità di degustare delle pietanze tipiche della lunga tradizione gastronomica del Matese, nell’ottica di riscoprire gli antichi sapori di una volta che il ritmo frenetico della vita prima e la globalizzazione poi hanno finito per confinare in un oblìo che la Sagra organizzata dalla Pro Loco Gioiese punta a cancellare. Una settimana dedicata ai prodotti tipici locali e al cibo genuino di una volta che consentiranno ai visitatori della 12esima Sagra degli Antichi Sapori di assaggiare succulenti piatti con pasta fresca fatta in casa, dagli gnocchi alle pappardelle, dagli scialatielli ai fusilli finendo ai cicatielli, e a base del fungo porcino del Matese, con arrosti misti, trippa soffritto, melanzane ed i classici peperoni imbottiti, senza dimenticare la porchetta, gli abbuoti, gli spiedini, la carne di maiale con i peperoni, i salumi ed i formaggi tipici matesini, le pizze fritte fatte in casa e le bruschette fatte al momento, il tutto condito dall’ottimo olio delle colline gioiesi e innaffiato dai vini locali, tra cui falangina, piedirosso, coda di volpe e pallagrello. Le sei serate saranno allietate da musica dal vivo e tanto divertimento dai bambini ai più anziani, passando per giovani ed adulti che avranno modo di rilassarsi in un paesaggio davvero incantevole.

C.S.

Tutto pronto per la manifestazione Calici di Stelle a Castel Campagnano.


Castel Campagnano. Nuova socializzante inziativa dell’azienda “Terre del Principe” e in particolare della sua vulcanica contitolare, Maniuenla Piancastelli: “Calici di Stelle a Terre del Principe” che si terrà lunedì 10 agosto a partire dalle ore 18. Un evento probabilmente destinato a protrarsi per tutta la notte di San Lorenzo Calici di Stelle a Terre del Principe perché contempla “Osservazione delle stelle, vino e cena gourmet nella notte di San Lorenzo”. Night of Mayhem, organizzatore: “Pallagrello Terre del Principe fan club”, che ufficialmente inizia: lunedì 10 agosto alle ore 18 e termina martedì 11 agosto alle ore 0.00 peso la nota azienda “Terre del Principe”, dove, naturalmente sono invitati iuti gli amanti della natura, della buona cucina, dell’ottio vino e della straordinaria ospitalità dei titolari dell’aziendaTerre del Principe, avvocato Giuseppe Mancini e Manuela Piacastelli.

C.S.

30 luglio 2009

Bandiera nera alla Campania per la mancata depurazione.


Napoli. La cattive notizie per il mare della Campania corrono lungo i corsi dei fiumi: tutte le 9 foci analizzate dall'imbarcazione ambientalista risultano gravemente contaminate da coliformi fecali, streptococchi fecali ed Escherichia coli. Oltre alle foci di Regi Lagni (Ce), Agnena (Ce), Lagno Vesuviano (Na), Canale di Quarto (Na), Sarno (Na), Rio Arena (Sa), Sele (Sa), Picentino (Sa), Irno (Sa), sono fortemente inquinate anche le due spiagge del Lido di Licola a nord e a sud della foce Canale di Quarto (Na). Un caso, quest'ultimo, che conferma in tutta la sua drammaticità la cattiva influenza dello sversamento in mare dei reflui emessi dal depuratore di Cuma. Come se non bastasse, a tenere sotto scacco coste e mare campano ci sono anche una miriade di abusi e speculazioni edilizie "vista-mare". È questo l'allarme lanciato da Goletta Verde, la campagna estiva di Legambiente, in occasione della tappa campana a Napoli. Le criticità del mare e delle coste della Campania, ma anche proposte, sono state presentate questa mattina in conferenza stampa a Napoli, alla presenza di: Gianluca Della Campa, portavoce Goletta Verde; Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania; Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico Legambiente Campania; Raffaele Del Giudice, direttore Legambiente Campania; Francesca Maria Montemagno, responsabile comunicazione e marketing Renergies; Eliana Bruschera, responsabile marketing Novamont. Anche quest'anno le analisi di Goletta Verde, con campionamenti puntuali e in grado di fornire un'istantanea dello stato di salute del mare, vogliono essere campanello d'allarme per situazioni critiche che necessitano maggiori controlli. Per la Campania dati fortemente negativi sono stati registrati alle foci dei fiumi. Come testimonia il caso della località Lido Licola la situazione è chiaramente grave anche sulle spiagge che si trovano ai lati dei corsi d'acqua. La tendenza generale emersa dalle analisi dell'imbarcazione ambientalista vede attribuire il pesante bilancio dei punti critici lungo le coste campane ad una rete di depurazione fortemente carente in tutte le province costiere. Non a caso, agli ampi tratti di litorale interdetti alla balneazione nel casertano e nel napoletano lungo il litorale Domizio Flegreo, si aggiungono anche quelli del salernitano, che da pochi giorni ha visto comparire cartelli di divieto di balneazione anche tra Torrione e Mercatello a Salerno. Seppur gravissima, la situazione non stupisce: circa il 14% delle 1.810 infrazioni accertate nell'ultimo anno nel Belpaese per scarichi illegali e cattiva depurazione sono state registrate in Campania (Mare Monstrum 2009). "Lo stato di salute delle nostre acque è gravemente compromesso da un deficit depurativo che ha passato i limiti tollerabili in un paese che si presume civile – commenta Gianluca Della Campa, portavoce Goletta Verde. – E' davvero scandaloso che i fiumi campani siano ormai diventati collettori di batteri. Ancor più vergognosa, forse, l'inefficacia con cui finora le istituzioni hanno affrontato una crisi denunciata da anni. Per i Comuni, tanto quelli costieri che quelli dell'entroterra, si devono prendere provvedimenti immediati per garantire ai cittadini un'efficace rete di depurazione e per combattere altrettanto efficacemente gli scarichi abusivi. È responsabilità di Regione, Province e Comuni mettere quanto prima la parola fine allo scandalo dei reflui in mare. Un'indecente emergenza che non solo provoca gravi danni ambientali, ma mette a rischio la salute dei cittadini". "La complessità e la vastità del problema della carenza depurativa – evidenziano Michele Buonomo e Raffaele del Giudice, rispettivamente presidente e direttore Legambiente Campania - non si può risolvere in qualche mese, ma richiede anni, e lo si potrà affrontare adeguatamente solo per via ordinaria, quindi escludendo Commissariati, mettendo piuttosto nelle condizioni di operare gli unici enti deputati per legge alla funzione, cioè gli Enti d'Ambito Territoriale Ottimale (ATO), che sono consorzi obbligatori di comuni e province del territorio di riferimento. Per il litorale domizio-flegreo ha competenza l'Ente d'Ambito Territoriale Ottimale 2 "Napoli-Volturno": i comuni e le province che ne fanno parte, come pure la Regione, dovranno abbandonare le velleità individualiste di gestione diretta e piuttosto adoperarsi per governare sinergicamente ed organicamente il settore delle acque attraverso il loro Ente d'Ambito Territoriale Ottimale. Abusivismo edilizio sulle coste, scarichi abusivi, condotte illegali, comuni non collegati alle fogne, traffico illegale dei fanghi di depurazione sono la sommatoria di un comportamento illegale sulle nostre coste che rappresentano una costante. L'emergenza di quest'anno –proseguono i due rappresentanti di Legambiente - e' solo il frutto di anni di mal governo, mancanti controlli, di malapolitica che in parte la buona capacità autodepurativa del mar Tirreno ha nascosto. " Una Regione di pirati. Proprio per la mancata depurazione delle acque, ed in particolare dei tratti critici come il litorale Domizio Flegreo, Goletta Verde ha assegnato alla Campania la Bandiera nera dei pirati del mare. Un trofeo poco ambito, conquistato dalle amministrazioni campane per il decennale immobilismo e la pessima gestione degli impianti di depurazione. Un caso esemplare di cattiva politica, una situazione intollerabile che richiama precise responsabilità, anche penali, circa la gestione e la manutenzione degli impianti di depurazione e che mette in evidenza l'inerzia degli stessi organi di vigilanza. Gli impianti, più di tutti, sotto accusa sono quelli di Cuma, Foce Regi Lagni, Acerra, Napoli Nord e Marcianise, ovvero tutti e cinque i depuratori preposti alla pulizia delle acque che confluiscono al litorale Domizio Flegreo. Depuratori fuorilegge che immettono le loro acque non depurate nel mare, realizzati con i fondi della Cassa del Mezzogiorno, mai rimodernati e soggetti a scarsa manutenzione ordinaria. Una bandiera nera "collettiva", dunque, assegnata per la terza volta per l'ennesima debacle della classe politica campana: Regione, Province e Comuni. Vince la Bandiera Nera anche il soprintendente di Salerno, Giuseppe Zampino, per aver smantellato l'ufficio Antiabusivismo provinciale. Contenuta nel piano di riorganizzazione della Soprintendenza, questa assurda decisione non si spiega proprio. Tanto più che l'ufficio antiabusivismo provinciale si è distinto per l'efficace lavoro di identificazione e denuncia dei tanti casi di abusivismo edilizio che costellano il territorio salernitano. "Un dato per tutti rende ragione con particolare efficacia e sintesi della situazione depurativa a livello regionale: la Campania è l'unica regione d'Italia a presentare una lunghezza della costa non balneabile a causa dell'inquinamento pari al 17% - chiarisce Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico Legambiente Campania -. Si noti che la media nazionale si attesta intorno al 3% e nessuna regione supera il 10% !. Si tratta di un primato nazionale di misura negativo e che risale almeno ad un decennio addietro. In testa in termini di costa non balneabile a causa dell'inquinamento si trova la provincia di Caserta con il 66%, quindi la provincia di Napoli con il 17% e quella di Salerno con il 7%. Davanti a questi numeri inequivocabili- conclude Chiavazzo di Legambiente- bisogna intervenire sul livello di copertura del servizio, assicurando l'allacciamento di tutta la popolazione agli impianti, garantire l'efficacia del servizio, cioè l'adeguatezza tecnologica e prestazionale degli impianti nel rimuovere gli inquinanti, e l'adeguatezza della conduzione degli impianti, cioè la capacità professionale del personale impegnato nel fare funzionare correttamente gli impianti. " Ecomostro da Top Five. Come se non bastassero depuratori fantasma e decisioni opinabili, le coste della Campania sono devastate anche da una selva di edifici abusivi costruiti in riva al mare. Case, casette, stabilimenti balneari, alberghi e non solo. Tra tanti, è tristemente noto il caso dell'Albergo di Alimuri a Vico Equense (Na), inserito nella Top Five nazionale dei mostri di cemento da abbattere con urgenza stilata da Legambiente. L'Albergo di Alimuri, infatti, è uno sfregio al territorio della penisola sorrentina che tiene in ostaggio una delle conche più belle del golfo di Napoli da 47 anni. Oltre che un pericolo per i bagnanti che si arrampicano sul suo scheletro o che si tuffano dalla spiaggia antistante. E proprio lo scorso primo luglio un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito dal crollo di quello che avrebbe dovuto essere un balcone dell'albergo di Alimuri. E l'abusivismo edilizio in riva al mare è così endemico che, nella classifica regionale degli abusi edilizi sul demanio, la Campania svetta al primo posto del podio grazie ai 783 reati accertati nell'ultimo anno (Mare Monstrum 2009). Ampiamente diffuso in tutta la Regione, il fenomeno del calcestruzzo illegale è particolarmente grave ad Ischia. Considerando anche gli illeciti commessi in relazione alla pesca di frodo, agli scarichi illegali e al codice della navigazione, la Campania è ancora una volta la regione leader nazionale, con 2.776 infrazioni accertate su un totale nazionale di 14.544. Forse ancor più del numero in valore assoluto, rende l'idea della diffusione degli illeciti la proporzione dei reati per chilometro di costa: ben 5,9. I prelievi vengono eseguiti dalla squadra di tecnici che viaggia via terra e vengono effettuate le analisi chimiche direttamente in situ con l'ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e le analisi sono fatte nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri microbiologici indagati sono i coliformi fecali, streptococchi fecali, escherichia coli.


Fonte : comunicato stampa

29 luglio 2009

IL SINDACO DI RAVISCANINA MASIELLO ELETTO PRESIDENTE DELLA COMUNITA’ DEL PARCO DEL MATESE.


PIEDIMONTE MATESE. Presso la sede del Parco Regionale del Matese si è tenuta l’Assemblea della Comunità del Parco costituita dai Sindaci dei Comuni che ne fanno parte, dai Presidenti delle Province, delle Comunità Montane interessate e dal Presidente della Giunta Regionale, per eleggere il nuovo presidente. Dopo l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2008 si è passati all’elezione del nuovo presidente, in quanto l’uscente presidente, l’ex Sindaco di Capriati al Volturno Antonio Graziano, esponente dei Ds, era decaduto perché non più sindaco. Dalla votazione è risultato eletto con ben 12 voti su 20, il Sindaco di Raviscanina Ermanno Masiello(nella foto), da sempre esponente della Margherita. Dalle operazioni di scrutinio risultavano votati anche il sindaco di San Gregorio Matese Antonio De Lellis appoggiato dalla componente PDL , a cui andavano 7 preferenze e il Sindaco di Letino Antonio Orsi a cui andava 1 voto. Viva soddisfazione è stata espressa dal Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello che ci ha dichiarato: “ L’elezione dell’amico sindaco Ermanno Masiello, a Presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Comunità Parco del Matese, rappresenta il risultato della continuità e dell’impegno amministrativo che il PD sta esprimendo a tutti i livelli nel Matese, dai Comuni alla Comunità Montana del Matese ed ora anche al Parco del Matese. Nell’augurare al neo Presidente, buon lavoro, spero che riesca a portare avanti un progetto che miri allo sviluppo durevole del Parco Regionale del Matese attraverso la conservazione della natura e la valorizzazione del territorio e delle sue risorse.” Il Parco del Matese con suo immenso territorio è una terra dai forti contrasti dove il confine tra campagna e natura non è mai contrapposizione. Tra valli, colline e montagne si alternano paesini puliti e boschi immensi e fascinosi; un territorio capace di alternare centri economicamente produttivi a piccoli borghi incantati dove il tempo sembra essersi fermato. Amministrativamente l'area del Parco Regionale del Matese è raggruppata nella Comunità Montana zona del Matese, per la provincia di Caserta, che comprende i comuni di Ailano, Alife, Capriati al Volturno, Castello del Matese, Fontegreca, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Letino, Piedimonte Matese, Prata Sannita, Raviscanina, S. Angelo d'Alife, S. Gregorio Matese, S. Potito Sannitico, Valle Agricola e nella Comunità Montana del Titerno, per la provincia di Benevento, che comprende i comuni di Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Pietraroja, San Lorenzello . Tutti questi paesi, dai più piccoli ai più grandi, vivono in una dimensione umana e le attività economiche principali sono quelle legate all'agricoltura, alla pastorizia ed all'artigianato, oltre, naturalmente, al turismo.

Pietro Rossi

SUCCESSO DELLA RASSEGNA TEATRI DI PIETRA NELLO STUPENDO SCENARIO DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI MONTE CILA.


Piedimonte Matese. Serata spettacolare per il riuscitissimo avvio della rassegna Teatri di Pietra a Piedimonte Matese l’altra sera, con un concerto dell’Orchestra Popolare Casertana nel Parco archeologico del Monte Cila. La compagine di 34 elementi guidata da Emilio Di Donato ha incantato il folto pubblico che, lasciate le automobili nella sottostante piazza, ha scoperto la bellezza di stradine poco note agli stessi piedimontesi, inerpicandosi tra le fiaccole che segnavano il percorso e un emozionante panorama sulla città. Due ore di musiche, canti e danze provenienti dalla tradizione delle terre casertane, con tarantelle, fiabe, conte e filastrocche che parlano di temi eterni come l’amore, la morte, il lavoro dei campi, il cibo e la sessualità. Straordinario il contesto offerto dal piccolo anfiteatro in pietra ricavato ai piedi delle mura sannitiche del Monte Cila, che, finalmente la città comincia a riscoprire. Per questo, l’Assessore Costantino Leuci, promotore dell’iniziativa, si detto molto soddisfatto al termine del concerto ringraziando i musicisti e invitandoli ad inserire nel loro repertorio anche canti e danze della tradizione matesina che non è certo meno bella ed interessante di quella del resto della provincia. La Rassegna continua in Piazza San Domenico oggi giovedì, 30 luglio, con Pseudolus interpretato da Franco Oppini, il giorno 3 agosto, con Ivana Monti in una versione de Le Troiane di Euripide riletta da Jean Paul Sartre, il giorno 8 agosto con un sorprendente Lello Arena che si cimenta ne La Tempesta di Shakespeare, per chiudere, di nuovo al Parco archeologico del Monte Cila, mentre il 10 agosto con una rilettura del personaggio omerico di Penelope affidata a Iaia Forte.

Pietro Rossi

IL FIUME VOLTURNO NECESSITA DI UN’AZIONE DI RECUPERO AMBIENTALE.




Baia Latina. Che il programma promosso dall’Associazione “ASTRAmbiante”, (Associazione Scientifica per la tutela e valorizzazione dell’ambiente) di cui è Commissario provinciale Michele Santoro (nella foto), potesse riscuotere nell’opinione pubblica della media valle del Volturno un vastissimo consenso forse non era stato preventivato neanche dagli organizzatori. Realizzare un accordo di programma, o un contratto d’area, che abbia come finalità il recupero e lo sviluppo del fiume Volturno, rappresenta sicuramente una opportunità di sviluppo dell’intera zona. L’incuria e l’abbandono, in cui versano le rive del fiume Volturno, rappresentano in modo inequivocabile lo scempio ambientale perpetrato dall’uomo negli ultimi anni. Pensare che il Volturno possa essere utilizzato come una fogna a cielo aperto, nel quale scaricare di tutto di più, è forse stato il più grande errore delle istituzioni locali che hanno nel tempo letteralmente trascurato una risorsa naturale di immenso potenziale per lo sviluppo del territorio. Percorrere oggi i sentieri naturali, a ridosso delle sponde, rende perfettamente l’idea di quanto l’essere umano possa essere devastante con l’incuria e la mortificazione di un immenso patrimonio ambientale. Vedere delle vere e proprie discariche a cielo aperto, vedere abbandonati lungo le rive del Volturno rifiuti di ogni genere anche speciali tossici e nocivi quali lastre di amianto, significa veramente che si è toccato il fondo e che quindi oggi più che mai è giunto il momento in cui ognuno per la sua parte Istituzioni ed Associazioni debbono rimboccarsi le maniche per cercare di recuperare un ambiente naturale forse unico per le sue bellezze. Riscoprire poi che il corso d’acqua rappresenta anche uno spaccato di storia, con diversi resti anche di epoca romana esistenti, allora diventa una necessità provvedere al recupero ed alla valorizzazione. Siamo convinti, dichiara Michele Santoro, che l’iniziativa intrapresa, pur rappresentando enormi difficoltà di carattere organizzativo, sarà in grado almeno di svegliare le coscienze della gente. Per questi motivi saranno organizzati presso le scuole medie del territorio seminari divulgativi rivolti agli alunni delle scuole medie per diffondere il concetto irrinunciabile della difesa della natura contro ogni sopruso. Tutti insieme abbiano il dovere di conservare integro un bene, che i nostri padri ci hanno lasciato in uso, per consegnarlo ai nostri figli se non valorizzato almeno nelle stesse condizioni in cui l’abbiamo ricevuto.

Pietro Rossi

Buccirosso sceglie il Musical in scena a San Leucio.


CASERTA. Sarà lo spassoso Carlo Buccirosso (nella foto) nei panni di un attore squattrinato in “Napoletani a Broadway” a chiudere - giovedì 30 luglio alle ore 21,30 - la prima edizione del “Caserta Village”, il festival della comicità che ha animato le serate del Belvedere di San Leucio con una media di oltre duemila spettatori a serata. Applaudito al cinema nel film di Paolo Sorrentino “Il Divo”, e in tv nella fiction “Vip” dei fratelli Vanzina, Carlo Buccirosso è tornato in teatro nella duplice veste di attore protagonista e regista. Una commedia musicale, una divertentissima riflessione sul mondo del teatro, che vive di sovvenzioni e soffoca gli artisti nella loro libertà espressiva. La trama dello spettacolo narra le vicende del cinquantenne attore napoletano Vito Pappacena, deluso dalla superficialità del mondo dello spettacolo e dall’ arroganza di coloro che hanno il potere di darne vita. Un giorno, l’uomo, al suo ennesimo infruttuoso provino - mortificato dall’insensibilità di un cineasta che lo dichiara colpevole di essere “un po’ troppo napoletano” - decide di passare sull’altra sponda del fiume. Con l’aiuto economico di sua madre, mette su un’agenzia di casting di soli attori napoletani. Una sfida singolare per la conquista utopistica di un palcoscenico prestigioso, popolato esclusivamente da artisti appassionati e veraci. La sua illusoria carriera di attore sembra finita, ma il fascino del palcoscenico e la speranza di una vita più onesta, dove anche l’artista sofferente riesce a trovare sollievo e soddisfazione, imbriglieranno ancora una volta il suo cuore, spingendolo ad avventurarsi in un indimenticabile viaggio verso Broadway.

C.S.

28 luglio 2009

SODDISFAZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE OLIVIERO PER LA STAZIONE UNICA APPALTANTE.


CASERTA. In merito alla costituzione in Provincia di Caserta, della stazione unica appaltante, alla presenza del ministro degli Interni, Roberto Maroni, interviene il Capogruppo Regionale del Pse, Gennaro Oliviero (nella foto). Prendo atto con grande soddisfazione della coerenza e dell’ impegno assunto dal Ministro Maroni per l’ istituzione della Stazione Unica Appaltante in Provincia di Caserta afferma il capogruppo Consiliare del Pse Gennaro Oliviero .
Finalmente diventa operativa una proposta che il sottoscritto presentò a nome del Partito Socialista in Consiglio Regionale nel mese di novembre del 2007 e poi approvata nella Legge Finanziaria Regionale del 2008 che purtroppo non è stata mai presa in considerazione dalla Giunta Bassolino. La Stazione unica appaltante è uno strumento importantissimo per combattere fenomeni di infiltrazione criminale negli appalti pubblici, essendo consapevoli delle difficoltà che vivono i Comuni della nostra Regione, soprattutto della Provincia di Caserta e di Napoli, nel dover fronteggiare l’emergenza criminalità organizzata. La nostra proposta cercava di fornire elementi di prevenzione verso le possibili infiltrazioni malavitose negli appalti pubblici locali. Mi suona davvero strano ascoltare i cori entusiasti bipartisan mentre nessuno si interroga sul silenzio e sul ritardo per non aver saputo portare a termine una proposta esistente, invocata fortemente da più parti. Alla politica tocca governare processi di cambiamento all’interno delle istituzioni pubbliche, conclude Oliviero, la Provincia di Caserta non può vivere solo di luce riflessa rispetto a scelte vengono ancora calate dall’alto.


Fonte: comunicato stampa

Scamarcio, Lodovini e Siani protagonisti della ‘Notte dei Capitelli’.




A Sant’Agata de’ Goti (Bn) è partita la caccia all’invito per accaparrarsi un posto alla ‘Notte dei Capitelli’, l’evento che tradizionalmente chiude il Sannio Film Fest. Tra gli ospiti particolarmente attesi quest’anno ci sono Riccardo Scamarcio (foto in alto), Valentina Lodovini (foto in basso a destra) e Alessandro Siani( foto in basso a sinistra), tre volti noti del cinema e della tv, attualmente impegnati in nuove produzioni che saranno svelate al pubblico del Festival, giovedì 30 luglio, nel corso di un incontro in Sala Ostieri che precederà la cerimonia di premiazione vera e propria. Due i maxischermi che saranno allestiti in piazza per consentire a tutti di seguire in diretta l’incontro con queste tre giovani icone della settima arte che tanto successo stanno riscuotendo grazie al loro talento e alla grande professionalità mostrata sui set cinematografici. Se Scamarcio – attualmente impegnato sul set pugliese del nuovo film di Sergio Rubini ‘L’uomo nero’, una commedia sulla memoria, la famiglia e soprattutto il peso dei pregiudizi sociali che castrano le ambizioni del singolo – sarà alla Mostra di Venezia per la prima de ‘Il grande sogno’, l’ultimo lavoro di Michele Placido, per Lodovini e Siani invece sta per partire un nuovo progetto ancora top secret. Ma alla Notte dei Capitelli, che sarà condotta dal direttore artistico del Festival, Remigio Truocchio, e da una nota conduttrice televisiva , sono attesi anche i brillanti Neri Marcoré ed Ernesto Mahieux, il cast di ‘Fortapasc’ (oltre alla Lodovini saranno presenti gli attori Gianfranco e Massimiliano Gallo e la costumista Sonia Peng) e quello di ‘Vincere’ e tanti tantissimi altri nomi di artisti che hanno firmato la scenografia e i costumi delle pellicole presentate nella sezione ‘Un anno in costume’ del Festival. C’è attesa intanto per l’arrivo a Sant’Agata del premio Oscar, Vittorio Storaro. Il Maestro della fotografia incontrerà il pubblico domani – mercoledì 29 luglio – nella Sala Ostieri prima della proiezione di ‘The Admiral’, l’ultima grande anteprima nazionale del Festival. Un capolavoro russo diretto da Andrej Kravchuk ambientato nel 1917 in piena rivoluzione bolscevica. Un film storico costato quasi venti milioni di dollari che ha impegnato gli attori sul set per 241 giorni.


C.S.

XXII EDIZIONE DELLA SAGRA DEGLI ANTICHI SAPORI A GIOIA SANNITICA.


GIOIA SANNITICA. Sarà un Ferragosto all’insegna degli antichi sapori quello che si appresta a vivere la comunità di Gioia Sannitica. Dal 12 al 17 agosto prossimo è in programma in città la Sagra degli Antichi Sapori, giunta quest’anno alla sua 12esima edizione e promossa ed organizzata come sempre dalla Pro Loco Gioiese, con il patrocinio della Provincia di Caserta, dell’Ente Parco del Matese, del Comune di Gioia Sannitica, dell’Unpli, dell’Ept di Caserta, della Comunità Montana del Matese e della Regione Campania. Nella piazza retrostante la Casa Comunale, il sodalizio guidato dal presidente Claudio Melillo offrirà ai tanti partecipanti che da anni affollano l’evento e ai turisti che accorreranno dai centri maggiori tanto di Terra di Lavoro quanto del Sannio, l’opportunità di degustare delle pietanze tipiche della lunga tradizione gastronomica del Matese, nell’ottica di riscoprire gli antichi sapori di una volta che il ritmo frenetico della vita prima e la globalizzazione poi hanno finito per confinare in un oblìo che la Sagra organizzata dalla Pro Loco Gioiese punta a cancellare. Una settimana dedicata ai prodotti tipici locali e al cibo genuino di una volta che consentiranno ai visitatori della 12esima Sagra degli Antichi Sapori di assaggiare succulenti piatti con pasta fresca fatta in casa, dagli gnocchi alle pappardelle, dagli scialatielli ai fusilli finendo ai cicatielli, e a base del fungo porcino del Matese, con arrosti misti, trippa soffritto, melanzane ed i classici peperoni imbottiti, senza dimenticare la porchetta, gli abbuoti, gli spiedini, la carne di maiale con i peperoni, i salumi ed i formaggi tipici matesini, le pizze fritte fatte in casa e le bruschette fatte al momento, il tutto condito dall’ottimo olio delle colline gioiesi e innaffiato dai vini locali, tra cui falangina, piedirosso, coda di volpe e pallagrello. Le sei serate saranno allietate da musica dal vivo e tanto divertimento dai bambini ai più anziani, passando per giovani ed adulti che avranno modo di rilassarsi in un paesaggio davvero incantevole.

APERTURA DEI CAMPIONATI ITALIANI DI VOLO LIBERO.


Borso del Grappa (Treviso).L'apertura dei campionati italiani di volo libero, vale a dire il volo senza motore in deltaplano e parapendio, avviene in un momento magico per l'Italia nel panorama internazionale. Deteniamo quattro titoli mondiali di deltaplano, cioè quelli individuali e di squadra classi "ala flessibile" ed "ala rigida", un titolo europeo individuale e quello di vice-campioni a squadra, più la medaglia d'oro di acrobazia nei giochi mondiali dell'aria. La squadra di parapendio è vice-campione del mondo. Il deltaplano Laminar, costruito dalla Icaro a Laveno (Varese), ha vinto quattro volte il campionato mondiale, quattro quello europeo e detiene il record mondiale di distanza assoluta con 701 km. In questo lusinghiero contesto, dal 1 al 8 agosto a Borso del Grappa (Treviso), si terrà il Campionato Italiano parapendio, organizzato dall'Aero Club Montegrappa e dal consorzio turistico Vivere il Grappa, sette giornate di gara per eleggere il campione 2009. I 130 piloti partecipanti decolleranno dalla pedemontana veneta e, con il solo "motore" delle correnti d'aria ascensionali, in condizioni meteo ottimali voleranno verso località come Caltrano (Vicenza) o Possano (Treviso). Il centro operativo sarà presso l'atterraggio Garden Relais a Semonzo di Borso del Grappa. Nello stesso periodo i piloti di deltaplano saranno impegnati a Sigillo (Perugia) nella 30.a edizione del Trofeo Monte Cucco, in uno splendido scenario montano che si prepara ad ospitare i campionati del mondo nel 2011. Il 16 agosto a Tizzano Val Parma inizia il Campionato Italiano deltaplano. Dopo una settimana di gara sarà assegnato il titolo 2009. La cerimonia di chiusura è prevista per il giorno 23. Punti nevralgici della manifestazione: il centro operativo presso il circolo "Paglia" a Tizzano, l'area di decollo di Costa Grande sul monte Caio e l'atterraggio ufficiale a Torrechiara nel comune di Langhirano, che ospiterà anche eventi collaterali. Se decolli ed atterraggi sono nell'ambito della provincia di Parma, nulla esclude il sorvolo di quelle di Reggio Emilia e Modena, viste efficienza e velocità raggiunte da questi mezzi, ormai in grado di toccare i 130 kmh.


Gustavo Vitali
Ufficio Stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero

Mercoledì Cinema in Piazza Castello a Carinola.


Carinola. Da anni non si tiene una rassegna cinematografica estiva all’aperto presso il Comune di Carinola, visti i successi di questo tipo di manifestazioni in altri ambiti territoriali, si è ritenuto proporre il progetto "Mercoledì Cinema" con il quale l'Associazione Socio Culturale Campo Falerno Cinematografica proietterà un film all'aperto ogni mercoledì, che siano adatti a tutta la famiglia, sperando di creare un'occasione di socialità e aggregazione. Mercoledì 29 Luglio in Piazza Castello a Carinola sarà proiettato il film “Per essere libero da fraintendimenti” .

c.s.

FESTIVAL DEI SAPORI-SAGRA DEL CECATIELLO A PAUPISI.


PAUPISI. Dal 28 al 30 agosto torna a Paupisi, in provincia di Benevento “Il Festival dei Sapori-Sagra del Cecatiello” alla sua XXXVI edizione: itinerari gastronomici si snodano tra gli scorci più suggestivi trasformando per tre giorni il paese in un autentico ristorante all’aperto.
I veri protagonisti sono i cecatielli, tipica pasta lavorata a mano e condita con ragù di carni scelte. La cultura popolare ha combinato risorse locali secondo una formula semplice: il grano duro cresciuto al sole, l'acqua pura di fonte e la capacità di scegliere il momento climatico più adatto per stendere le sfoglie ed asciugare il cecatiello all'aperto. Occorre grande abilità, in particolar modo durante l'asciugatura e i passaggi più delicati sono sempre affidati alla cura delle donne. Dopo questo piatto principe nella Sagra si possono apprezzare altre delizie preparate secondo la tradizione paupisana: padellaccia, spezzatino, peperoni imbottiti, trippa, arrosti vari, bocconcini di carne alla paupisana, montanare, dolci, pannocchie... E’ questa una terra ricca di storia e di tradizioni, inserita nel Parco Regionale Taburno-Camposauro, che vanta una forte economia agricola con il settore vitivinicolo ed oleario in testa. Caratterizzata da una felice condizione climatica e da terreni particolarmente vocati, questa zona è stata riconosciuta a Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) per i vini Aglianico del Taburno e Sannio.
Dunque 28, 29 e 30 agosto 2009 tutti a Paupisi, una tre giorni che vedrà il paese trasformato in un ristorante all’aperto: un piccolo centro che diventa un grande polo di attrazione folcloristico e gastronomico.


c.s.

PER COMBATTERE IL RANDAGISMO A PIEDIMONTE MATESE PARTE L’ANAGRAFE CANINA.


Piedimonte Matese. Il Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello (nella foto) è fortemente deciso a mettere ordine in materia d’igiene e sanità e dopo l’ordinanza sindacale n.94 con cui ha ordinato ai proprietari e ai detentori a qualsiasi titolo di cani: di impedire che l’animale sporchi con deizioni o liquami organici l’area pubblica sulla quale si vengono a trovare, in modo da preservare lo stato di igiene e di decoro del luogo stesso, ha emanato un’altra ordinanza la n.95 con la quale ordina ai possessori di cani di provvedere all’identificazione e alla registrazione degli stessi, in conformità alle disposizioni adottate dalla Regione Campania in una apposita anagrafe. Vista la necessità e l’urgenza di emanare disposizioni per arginare il dilagare del fenomeno dell’abbandono dei cani, ha commentato il Sindaco Cappello,specialmente in questo periodo estivo, che alimenta il randagismo dei medesimi e considerati i rilevanti problemi di salute pubblica derivanti dal predetto randagismo dei cani, quali il possibile diffondersi di malattie infettive, incremento degli incidenti stradali, i casi di aggressione dei cani inselvatichiti e l’incremento dello stesso fenomeno del randagismo, ho ritenuto necessario e urgente far effettuare in maniera contestuale l’identificazione e la registrazione di tutta la popolazione canina presente sul territorio comunale, utilizzando strumenti e modalità uniformi come da L.R. n.16/2001 e come l’Ordinanza del 6/8/2008 del Ministero del Lavoro allo scopo di anagrafare il maggior numero possibile degli animali in questione per consentire un controllo ed una gestione adeguati. I proprietari o i detentori di una cane dovranno provvedere a far identificare e registrare l’animale, nel secondo mese di vita, mediante l’applicazione del microchip. I proprietari o i detentori dei cani di età superiore ai due mesi sono tenuti a identificare e registrare i cani ai fini di Anagrafe Canina, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza. L’applicazione del microchip, quale atto medico-veterinario, deve essere effettuato dai veterinari pubblici competenti per territorio o da veterinari liberi professionisti, abilitati e accreditati ad accedere all’anagrafe canina regionale, che provvederanno all’applicazione del microchip effettuando contestualmente la registrazione nell’anagrafe canina dei soggetti identificati. Il certificato di iscrizione in anagrafe canina deve accompagnare il cane in tutti i trasferimenti di proprietà. I proprietari o detentori di cani già identificati ma non ancora registrati sono tenuti a provvedere alla registrazione all’anagrafe entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore dell’Ordinanza Sindacale. E’ fatto obbligo, altresì, a tutti i possessori di cani di custodirli all’interno della proprietà privata, con l’obbligo del guinzaglio quando vengono condotti all’esterno e sul suolo pubblico, provvedendo, nel caso, a ripulire l’area dagli escrementi prodotti dagli stessi. E’ stato precisato inoltre che i veterinari pubblici sono a disposizione degli utenti tutti i Martedì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 presso l’ambulatorio sito in San Potito Sannitico in Piazza della Vittoria. La Polizia Municipale, il Corpo Forestale e le Forze dell’Ordine, saranno incaricate delle verifiche connesse con l’attuazione dell’Ordinanza, i contravventori saranno puniti con sanzioni amministrative e pecuniarie da 25 a 500 Euro.

Pietro Rossi

Il Recupero della piccola e media impresa agro-zootecnica come volano per lo sviluppo.


RUVIANO. Si spengono i riflettori sulla 13^ Edizione della “FESTA DELLA CULTURA CONTADINA” la tre giorni che si è svolta a Ruviano dedicata al folklore ai prodotti tipici e alle tradizioni. Rievocazioni storiche, stand enogastronomici, un raduno di macchine d’epoca, balli tradizionali: sono stati una parte dei tanti preziosi mini-eventi che hanno fatto da cornice a Ruviano dal 24 al 26 luglio alla “Festa della Cultura Contadina”. Momento centrale della manifestazione è stato il Convegno di studio tenutosi presso la sala consialiare del Comune di Ruviano su “Il recupero della piccola e media impresa agro-zootecnica in Terra di Lavoro” a cui hanno preso parte i Sindaci di Ruviano Roberto Cusano, di Castel Campagnano Di Sorbo, il presidente del Consiglio Comunale di Alvignano in rappresentanza del Sindaco Di Costanzo, del Prof. Vincenzo Peretti dell’Università di Napoli, del presidente provinciale dell’UNPLI Dott. Franco Pezone, del Dott. La Manna dello STAPICA della Regione Campania e la Dott.ssa Rizzato dell’Associazione Selvanova. Il Sindaco di Ruviano Roberto Cusano ha ribadito che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti l’iter per la certificazione della provenienza dei prodotti di eccellenza del territorio quali l’olio d’oliva, il vino e le carni suine, prodotti dalle particolari caratteristiche naturali tipiche del territorio. L’assessore all’agricoltura di Ruviano Mario Petrazzuoli, si è soffermato all’analisi del tessuto economico del paese composto da piccole e medie imprese a gestione familiare che in questi ultimi tempi hanno risentito della crisi economica che ha investito la nostra agricoltura. La proposta di Petrazzuoli è puntare su prodotti naturali di alta qualità come il “Caso peruto” il “Caso Conciato” , il Vino “Pallagrello” e il “Casavecchia” che rilanci il territorio. La Dott.ssa Margherita Rizzato dell’Associazione “Selvanova”, nel suo intervento, ha sottolineato gli elementi di risorsa del territorio su cui puntare come il turismo rurale e i prodotti tipici locali vino, olio e latte. Il Prof. Vincenzo Peretti dell’Università di Napoli ha evidenziato, invece, gli aspetti della crisi economica del settore agro-zootecnico asserendo che le aziende a conduzione familiare sono riuscite, tra mille sacrifici ,a resistere alle difficoltà. Da un’attenta analisi si evidenzia che il vero problema sono i falsi prodotti, come la mozzarella e il parmigiano confezionata con latte di provenienza estera dalle indubbie qualità e le carni suine provenienti da paesi esteri senza controlli sanitari. La proposta del Prof. Peretti è quella di puntare sulla creazione di un sistema di sviluppo che favorisca la nascita di nuove imprese capaci di trasmettere i valori della terra che partendo dall’antico formino nuovi sistemi di aggregazione. Il responsabile provinciale di Caserta delle Pro Loco Dott. Franco Pezone, ha auspicato un’azione di marketing territoriale nel triangolo dei comuni di Ruviano, Alvignano e Castel Campagnano che punti su due fattori essenziali la qualità tangibile dei prodotti e la tipicità territoriale. Il Dott. La Manna dello STAPICA Regione Campania, ha sottolineato l’impegno della Regione per dare risposte concrete in merito alle misure dei fondi europei relative ai P.S.R. e P.O.R. . L’opera della Regione Campania nell’assistenza agli imprenditori agricoli è continua in quanto le aziende che intendono accedere ai fondi europei devono essere completamente in regola con le normative vigenti. Il sindaco di Castel Campagnano Dott. Di Sorbo, ha concluso il convegno auspicandosi, per la rinascita economica della media valle del Volturno, che si arrivi a breve alla firma di un protocollo d’intesa per la creazione di un “marchio territoriale” per la tutela dei prodotti tipici del triangolo Ruviano, Alvignano, Castel Campagnano.

Pietro Rossi

Il Sindaco Cappello emana due ordinanze per la conduzione dei cani.


PIEDIMONTE MATESE. Niente più deiezioni canine disseminate per strada, e stop al possesso di cani non a norma di legge. Tempi duri in arrivo per quei proprietari negligenti, o quanto meno “distratti”: sono fresche di emanazione (lo scorso 22 luglio) un paio di ordinanze con le quali il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello impone ai detentori di questi animali domestici il rispetto di norme volte a regolarne il possesso e la conduzione in luoghi pubblici, per prevenire comportamenti scorretti e ogni eventuale conseguenza negativa di questi ultimi sull’igiene e il decoro della Città, nonché sul fenomeno del randagismo. Una scelta motivata soprattutto dal progressivo aumento di segnalazioni e lamentele giunte all’amministrazione comunale in merito alla cattiva condotta di diversi proprietari, poco civili e rispettosi. I provvedimenti sono pochi ma chiari e sostanziali. Si comincia col fare attenzione alle feci e ai liquami fisiologici degli amici a quattro zampe: i proprietari, o anche solo chi ha la custodia, hanno l’obbligo di evitare che il cane sporchi l’area pubblica dove si trova, preoccupandosi di raccogliere con gli idonei strumenti eventuali sue deiezioni, che dovranno poi essere conferite, tramite contenitore chiuso, nella busta di colore nero.
Guai poi a chi non provvede all’identificazione e alla registrazione dell’animale. I possessori dei cani devono seguire le due procedure in conformità alle disposizioni della Regione Campania, e procedendo quindi all’applicazione del microchip tramite veterinario. Attenzione altresì a non lasciare incustoditi i cani al di fuori di un proprietà privata, o senza il guinzaglio in luoghi pubblici.
Molti storceranno il naso, ma si tratta di norme applicate già da anni in numerose città italiane, basta solo un pizzico di senso civico e di rispetto per la collettività e il suolo pubblico, e soprattutto di voglia di fare le cose con giudizio. Anche perché la violazione delle disposizioni potrebbe costare caro al cittadino: si va incontro a sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 25 euro fino a un massimo di 500. Ne vale la pena, piuttosto che prestare un po’ più di attenzione?


Michele Menditto

Sicurezza alimentare, tavolo in regione. Un protocollo informativo per rafforzare i controlli.


Napoli. Presso la sede dell'Assessorato regionale all'Agricoltura, si è tenuta una riunione di tutti gli organismi preposti ai controlli di sicurezza alimentare. Al tavolo erano presenti, insieme all'assessore regionale Gianfranco Nappi, i rappresentanti di Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Direzione Marittima Regionale, Agenzia delle Dogane, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno - Osservatorio Regionale Sicurezza Alimentare (Orsa), Agecontrol, Ministero della Salute e Assessorato regionale alla Sanità. L'incontro è servito a tracciare un quadro generale sulla situazione della filiera dei controlli alimentari in Campania, con riferimento sia alle produzioni interne che a quelle importate. Durante il confronto è emersa la disponibilità di tutti gli organismi a elaborare un protocollo informativo, teso alla messa a disposizione degli apparati dello Stato delle informazioni in possesso della Regione sulle attività di controllo. "Ho ringraziato tutti gli organismi intervenuti - ha commentato l'assessore Nappi - per aver mostrato sin da subito la volontà di collaborare con la Regione, nel rispetto di autonomie e competenze, al fine di assicurare il massimo livello di sicurezza e di qualità a tutti i prodotti, locali e non, che vengono commercializzati in Campania. Nei prossimi giorni firmeremo un protocollo che garantirà uno scambio ottimale di informazioni tra le Autorità, necessario ad implementare una serie di nuove azioni utili per il rafforzamento della filiera dei controlli".


FONTE:Comunicato Stampa

Vittorio Storaro al Sannio Film Fest.

Santagta de Goti. ‘Sì al cinema in costume per recuperare le nostre radici e il nostro passato che rischia di essere cancellato da questa imponente mole di produzioni, soprattutto nord-americane, incentrate esclusivamente sul presente e sul futuro’. Così il regista bolognese Pupi Avati ieri a Sant’Agata de’ Goti (Bn) in occasione della XIII edizione del Sannio Film Fest, il festival internazionale della scenografia e del costume in corso fino al 30 luglio. ‘I film di ambientazione non contemporanea – ha spiegato il cineasta nel corso dell’incontro pubblico in sala Ostieri che ha preceduto la proiezione del film ‘Gli amici del bar Margherita’ - ci aiutano a capire da dove veniamo e chi siamo stati. I giovani di oggi non hanno assolutamente idea del lungo percorso che è stato fatto dalle generazioni precedenti per arrivare al punto in cui siamo adesso, un momento storico eccezionale eppure così poco apprezzato. E’ questo che cerco di far emergere dai miei film costringendo spesso il pubblico a interrogarsi sulle differenze tra ieri e oggi per comprendere fino in fondo chi siamo e soprattutto chi eravamo’. L’arrivo in città di Pupi Avati ha dato ufficialmente il via alla carrellata di artisti attesi nel borgo medioevale sannita. Uno su tutti il maestro della fotografia, Vittorio Storaro, che incontrerà il pubblico di Sant’Agata domani sera – mercoledì 29 luglio – alle ore 21 in sala Ostieri. Sul palco con lui il direttore artistico del Festival, Remigio Truocchio, per ripercorrere le principali tappe della carriera del Maestro famoso in tutto il mondo per aver firmato con i suoi giochi di luce e la sua ars fotografica pellicole come ‘Ultimo tango a Parigi’ di Bernardo Bertolucci e ‘Apocalypse Now’ di Francis Ford Coppola. Ricco come sempre il calendario delle proiezioni con anteprime nazionali, cortometraggi inediti e i migliori film in costume dell’anno.

C.S.

27 luglio 2009

L’ORCHESTRA POPOLARE CASERTANA DA IL VIA ALLA RASSEGNA TEATRI DI PIETRA A PIEDIMONTE MATESE.


Piedimonte Matese. Oggi 27 luglio prendono il via a Piedimonte Matese gli appuntamenti della Rassegna “Teatri di Pietra”, l’importante kermesse culturale di carattere nazionale volto ad assicurare una razionalizzazione del panorama di eventi e manifestazioni, utili alla riqualificazione dell’ offerta turistica del territorio. Cuore del progetto, giunto alla sua decima edizione,è stata la necessità di dare avvio ad un più efficace strumento di gestione della risorsa turistica del territorio dell’Alto Casertano, a partire da un programma aggregativo che ha coinvolto l’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese sempre più attenta e sensibile alle problematiche. Sono venti gli spettacoli previsti dal segmento campano della manifestazione, di cui quattro in calendario a Piedimonte Matese che vantano la presenza di attori come Lello Arena e Franco Oppini. Il primo si terrà questa sera alle ore 21 circa. “Incanti di Pietra” è il titolo dello spettacolo dell’Orchestra Popolare Casertana (nella foto), che si esibirà nel Parco Archeologico di Monte Cila. Difatti la particolarità di “Teatri di Pietra” è quella di utilizzare, quali affascinanti e suggestivi scenari per le opere teatrali, di luoghi di particolare pregio archeologico e culturale, per una fruizione contemporanea di monumenti e aree di grande rilievo storico. La rassegna è stata realizzata attraverso la collaborazione della Sprintendenza per i Beni Archeologici di Caserta e Benevento, la Regione Campania, e ovviamente le amministrazioni dei comuni campani che ospitano le rappresentazioni, nonché grazie al co-finanziamento dell’Unione Europea. Un appuntamento da non perdere, per il profondo valore culturale ma anche per saggiare l’atmosfera che, dato il palcoscenico ‘speciale’ del Parco Archeologico, sarà di certo straordinaria.

Pietro Rossi