
PIEDIMONTE
MATESE - Lo scorso martedì, presso il salone multimediale del Circolo
Parrocchiale "Pier Giorgio Frassati" nei pressi del Santuario A.G.P. di
Piedimonte Matese, si è tenuto un incontro organizzato dall’Associazione Socio
Culturale “Binario 127 Ferrovia Sostenibile Molise Campania” per
affrontare le problematiche inerenti la creazione di un corridoio ferroviario
Tirreno-Adriatico, teso a far uscire dall'isolamento le nostre comunità, creando nuove relazioni est-ovest con una serie di "innesti", senza l'aumento del numero del Km. esistenti. Dopo il saluto del Parroco di AGP Don Armando Visone è intervenuto prima il Presidente dell’Associazione Socio Culturale “Binario 127 Ferrovia Sostenibile Molise Campania” Padre Michele Socci, Ministro del Culto Cattolico nel Santuario Mariano di Castelpetroso e poi il

Vice
Presidente Paolo Mastrangelo che hanno illustrato l’idea di creare un corridoio
ferroviario nel Matese tra Molise e Campania. L’associazione, ha ribadito Paolo
Mastrangelo, si propone di promuovere e sviluppare attività culturali che
mirano a costruire il consenso intorno ad un’idea di progetto per lo sviluppo
del territorio la cui finalità è il collegamento ferroviario dal mar Adriatico
al mar Tirreno passando per il Molise con una mobilità sostenibile che faccia
da volano per la promozione e la realizzazione di altri progetti; il tutto ai
fini dello sviluppo socio-economico e turistico dei territori interessati,
delle aree interne, città, Provincie e Regioni. A tal l’uopo l’associazione si
impegna a

promuovere proposte, organizzare manifestazioni e convegni e di
adottare ogni altra iniziativa atta a sensibilizzare e stimolare gli organi
competenti al raggiungimento degli scopi sopra indicati, nonché di instaurare
relazioni con Parlamento, Governo, Unione Europea, Regione Molise e Regione Campania,
ed enti locali interessati al progetto, R.F.I., Trenitalia, soggetti privati, associazioni
ed Enti che condividano la necessità e l’urgenza del progetto. Di
trafori nel Matese per arrivare in Molise se ne parla da molti anni, quando era
in auge politicamente, l’On. Dante Cappello, ossia sin dai primi anni 60’.
All’epoca il costo dell’operazione fu valutato intorno ai sei miliardi delle
vecchie lire del tempo, oggi sarà sicuramente una somma più grande per creare
un passo all’interno della grande montagna e, soprattutto, creare anche una
conseguente linea ferroviaria “decente”. Presenti in sala i rappresentanti di alcune Associazioni del territorio che insieme agli organizzatori dell’incontro auspicano la convocazione di ulteriore evento di sensibilizzazione sulla tematica.
Pietro Rossi