Dichiarazione del Segretario Generale Carmine CRISCI (nella foto)
Apprendo dalla stampa che l’Assessore regionale Marcello TAGLIALATELA ha siglato due Accordi di programma, uno con il Comune di S.Maria Capua Vetere e l’altro con quello di Piedimonte Matese, impegnando risorse regionali per 2,5 milioni euro a fronte di investimenti privati per 9,5 milioni euro per realizzare interventi infrastrutturali e di edilizia pubblica e di servizio nei comuni citati. In primo luogo vorrei sottolineare la circostanza della non convocazione del sindacato, neanche nella fase di elaborazione delle tematiche oggetto degli Accordi, nonostante il fatto che su queste tematiche da sempre il sindacato e segnatamente la CISL abbiano posto l’attenzione, indicando nella riqualificazione dei centri storici, nell’edilizia scolastica e sociale punti di intervento capaci di dare buona occupazione e sviluppo alle comunità locali. In secondo luogo vorrei sommessamente ricordare all’infaticabile Assessore all’Urbanistica e al Governo del Territorio, nonché all’intera Giunta regionale della Campania che la storia degli Accordi di programma in questa nostra provincia è purtroppo storia di fallimenti, di cui l’Ente di S.Lucia è protagonista assoluto. Basti vedere l’Accordo di programma per la re-industrializzazione delle aree IXFIN, FINMEK, COSTELMAR, ex 3M Italia, conquistato duramente grazie al sindacato e alla pervicacia della CISL in particolare, un Accordo che prevedeva finanziamenti pubblici di 50 milioni euro a carico della Regione e altrettanti a carico del Governo a fronte di 100 milioni di investimenti privati, per dare occupazione a regime a circa 450 lavoratori provenienti dal bacino di quelle imprese in crisi. A distanza di tre anni dalla sua firma quell’Accordo non è ancora partito, né nella parte nazionale né in quella regionale nonostante i progetti industriali approvati: la prima conseguenza è che il maggiore di quei progetti, quello NOVAMONT, impresa operante nel campo delle biomasse capace da solo di dare lavoro a regime a circa 400 lavoratori, ha preso il volo e se n’è andata in Sardegna. Pertanto esprimo giustificato scetticismo circa le capacità della Regione Campania di dare seguito ai suoi impegni verso il territorio casertano: ne è dimostrazione ulteriore lo stato dell’Accordo di programma per la FORMENTI di Sessa Aurunca e la fine ingloriosa degli insediamenti nel casertano delle strutture sorte a seguito di Contratti di programma (OROMARE, Polo della Qualità etc.) strombazzati con grande clamore e finiti nel dimenticatoio delle occasioni perdute. Sarebbe il caso che, prima di seminare in giro ulteriori illusioni, la Regione procedesse ad onorare gli impegni già contratti con questo territorio: non sarebbe male se l’Assessore Tagliatatela esprimesse in questa direzione la sua fatica dando così dimostrazione della sua attenzione verso Caserta e la sua provincia.