22 settembre 2008

SILENZIO SULLA CAVA “MASTROIANNI”.




San Nicola la Strada. Il ComER vuole incontrare De Franciscis (nella foto) “per capire se c'è ancora la volontà di fornire un’alternativa” alla ormai prossima nuova discarica… «La richiesta di un incontro con il presidende della Provincia è un tentativo per capire se c'è ancora la volontà di fornire un’alternativa alla Mastroianni che rappresenta la salvezza di Caserta».Lo afferma uno dei principali esponenti del ComER, Giovanna Maietta, che non risparmia critiche all’attuale governo. «Nella sua ultima discesa a Napoli, successiva all'ordinanza su San Tammaro, il premier e la sua corte hanno tenuto a precisare che l'ulteriore sversamento a San Tammaro non rappresenta l'alternativa alla futura e confermata discarica Mastroianni. Berlusconi ha detto chiaramente che dopo Ferrandelle e San Tammaro si aprirà Mastroianni (nella foto in alto). Il metodo del governo per fronteggiare la cosiddetta emergenza rifiuti è vergognoso ma è ancora più grave è vergognoso il silenzio del centrosinistra, governo di maggioranza locale, che fa finta di niente nascondendosi dietro le scelte del centrodestra per convenienza e opportunità».Ecco il testo integrale della lettera che il Comitato Emergenza Rifiuti, l’ultimo baluardo ormai esistente a difesa del “quadrilatero della morte”, ha inviato a De Franciscis:
«Al Presidente della Provincia di CasertaSedeOggetto: Richiesta di incontro urgente
Facendo seguito all’incontro tenutosi in data 25 giugno presso gli uffici della Provincia, ed in considerazione dell’ ordinanza del presidente del consiglio dei ministri n. 3697 del 29 agosto 2008, i sottoscritti, in qualità di rappresentanti dei Comitati civici e per l’emergenza rifiuti di Caserta e San Nicola La Strada, chiedono un incontro urgente alla S. V. e di poter interloquire con la persona del presidente tenuto conto quanto segue:
· Che l’ultima ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 agosto 2008 individua una ulteriore discarica nel territorio di San Tammaro, non “in sostituzione” ma “in aggiunta” alle altre discariche già individuate nel D.L. 90/2008, poi convertito nella L. 123/08, e pertanto penalizza ulteriormente la nostra già devastata Provincia.
· Che con questa ulteriore individuazione si calpestano ancora una volta le prerogative delle istituzioni casertane, ed in particolare della Provincia di Caserta, che non solo si erano dichiarate contrarie alle precedenti individuazioni, ma che avevano predisposto studi e verifiche da parte di appositi organismi, quali la Task force per l’emergenza rifiuti istituita con Delibera della Giunta Provinciale n. 14 del 19 febbraio 2008;
· Che proprio nella Relazione conclusive di detta Task Force, nel contestare le localizzazioni del D.L. 90, si ricordava la necessità di completare l’impianto di compostaggio di San Tammaro, per permettere un virtuoso ciclo dei rifiuti, mentre proprio con la nuova opcm lo stesso sito sarebbe destinato prima a sede di stoccaggio provvisorio di balle poco “eco” e poi a sede di ulteriore discarica.
Ritenendo necessaria sviluppare una sempre maggiore sinergia tra le forze civili del territorio, che si battono per la salvaguardia ambientale, e le istituzioni politiche, il cui primo obiettivo deve essere proprio quello della tutela del proprio territorio, si confida nella sensibilità del Presidente della Provincia, e si resta in attesa di una convocazione.

Fonte: Comitato Emergenza Rifiuti»

Una giornata indimenticabile nel cuore del Parco Regionale del Matese con la Ferrovia dell’arte e dei Sapori.




Piedimonte Matese. Ieri 21 settembre “La Ferrovia dell’arte e dei sapori” gli itinerari naturalistici ed enogastronomici sulle rotaie dell’ex Alifana, organizzata dall’Amministrazione Provinciale di Caserta in collaborazione con l’UNPLI provinciale e la Pro Loco di Piedimonte Matese, ha fatto tappa nel Matese. La Ferrovia dell'Arte e dei Sapori è un progetto realizzato nell’ambito del Programma regionale di marketing territoriale “Montagna Viva”, che intende riscoprire a fini turistici la vecchia rete di trasporto su ferro dell’Alifana, con l'obiettivo anche di recuperare vocazioni e identità della Terra di Lavoro, del Matese e del Monte Maggiore, incentrate sulle produzioni tipiche, sulla natura e su un inestimabile patrimonio storico-artistico. Il sistema di trasporto privilegiato per i partecipanti agli itinerari è appunto quello della ex-Ferrovia Alifana (oggi “Metro Campania Nord-est”) che è la più tradizionale linea di comunicazione con le zone interne della provincia di Caserta. Tale antica linea ferroviaria tuttora attraversa la conurbazione Napoli – Caserta - Santa Maria Capua Vetere, e permette di raggiungere i principali “nodi” di interesse dell’area oggetto di intervento, ovvero le stazioni di Pontelatone, Caiazzo, Alife, Piedimonte Matese. Le tante comunità locali interessate dal progetto sono coinvolte nell’organizzazione degli itinerari e degli eventi in programma, mediante appositi accordi con gli enti locali e soprattutto con le Pro-loco. Gli itinerari, che generalmente si effettuano nelle domeniche del periodo primaverile ed autunnale, hanno un format abbastanza omogeneo che prevede: un tratto del viaggio su treno (partenza da Caserta), trasferimento con navette presso i centri storici e i siti naturalistici da visitare, pranzo nelle aziende agrituristiche aderenti all’iniziativa, visite in aziende agricole e cantine o a mercatini tipici, ritorno in treno. Il programma prevedeva la partenza del convoglio alle ore 9,30 dalla stazione di Caserta (trasporto gratuito andata e ritorno) ed una sosta nella mattinata nella città di Alife dove è stato possibile visitare la Cattedrale, l’anfiteatro e il museo Alifano. Poi la comitiva dei turisti si è spostata a Piedimonte Matese dove alle 13,30 si è svolto il pranzo presso una struttura ristorativa per assaggiare le prelibatezze del Matese e i piatti tipici locali. Alle 16,00 è iniziato il Tour di Piedimonte Matese organizzato dalla Pro Loco “Vallata” guidata dal Presidente Fernando Fatone e dall’Assessore all’Associazionismo del Comune di Piedimonte Matese Dott. Fernando Catarcio(nella foto). Il giro prevedeva una visita guidata del Monastero Francescano di S.Maria Occorrevole sul Monte Muto, alle 17,30 la comitiva si è spostata alle sorgenti del Torano per visitare le gallerie che portano alle fonti, alle 18,30 c’è stata una visita al Centro Storico seguendo l’itinerario Cappella di S.Biagio, cattedrale di S.Maria Maggiore, Palazzo Ducale Gaetani e Piazzetta e Piazza S.Sebastiano, alle ore 20,00 ritrovo in Piazza Roma per il caffè di congedo. Alle 20,30 c’è stata la partenza per il ritorno a casa.


Pietro Rossi