PIEDIMONTE MATESE. Le firme ci sono, l’atto di acquisto è adesso ufficiale. Il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello ha sottoscritto ieri pomeriggio il documento notarile di compravendita del complesso dei Salesiani, mettendo finalmente nero su bianco l’acquisizione al patrimonio comunale degli immobili di via Caso, da diverso tempo nei progetti dell’amministrazione per assicurare il continuo dell’attività salesiana alla comunità piedimontese, visto che per ragioni socioeconomiche l’Opera Salesiana non è più nelle condizioni di tenere vivo il suo percorso in Città. Già nella seduta del 12 giugno 2009 il Consiglio Comunale esprimeva la volontà di acquisto delle strutture, con l’accensione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti, e dava il via all’iter per la formalizzazione dell’atto. Un iter scandito, oltre che dalla collaborazione con i sacerdoti e i Cooperatori Salesiani, anche dalla stipula, a maggio dello scorso anno, del compromesso con l’ispettore salesiano don Alessandro Farina, con il quale entrambe le parti, Comune e Istituto Salesiano del Sacro Cuore, assicuravano il proprio impegno per la cessione degli immobili, ad un costo di 1.500.000 euro. Cosa che avrebbe permesso di evitare l’estinguersi dell’attività socioculturale e pedagogica che ha resto l’Isituto Salesiano un’importante istituzione matesina, centrale per la crescita di generazioni di ragazzi, e che con passione viene portata avanti ancora oggi grazie all’interesse dei Cooperatori Salesiani. “E’ una giornata davvero importante per la città di Piedimonte - ha commentato con viva soddisfazione il sindaco Vincenzo Cappello, a cui sta a cuore l’intera vicenda – un passo fondamentale affinché la strada tracciata dall’Opera Salesiana non si interrompa, e possa avere un prosieguo, continundo a fare del bene per la nostra Comunità”. Fu nel 1946 che, grazie all’onorevole Giovanni Caso e al vescovo Luigi Noviello, comparve a Piedimonte una filiale dell’Opera Piccoli Apostoli, presieduta dallo stesso Caso, una scuola artigianale per il popolo frequentata da tantissimi giovani, che a seguito dell’arrivo in Città dei Salesiani negli anni ’50 passò alla gestione di questi ultimi divenendo Istituto Salesiano, dopo la donazione del suolo pubblico da parte dell’allora sindaco Vincenzo Cappello, nonno del primo cittadino attuale. Da allora è sempre stato un luogo tra i più significativi della città, ed è tra le priorità dell’amministrazione comunale, come spiegano gli stessi amministratori, assicurarsi che le strutture entrate ora a far parte del patrimonio pubblico mantengano le funzioni sociali, culturali e spirituali che le hanno sempre caratterizzate, puntando sulla sinergia tra amministrazione comunale, associazioni, e la Diocesi di Alife-Caiazzo.
Michele Menditto