08 ottobre 2009

Piana di Monte Verna, fucina di reperti storici.


PIANA DI MONTE VERNA. Campagna di scavi archeologici a Piana di Monte Verna, torna a splendere cinta muraria di epoca sannitica. Prosegue, con risultati di un certo rilievo, il programma di scavi archeologici in atto alla sommità di Monte Santa Croce (è una delle vette più alte dei Monti Trebulani), in territorio comunale di Piana di Monte Verna. Condotti da una cooperativa di esperti e tecnici facenti capo alla Ditta Columbiano Costruzioni, gli interventi in corso interessano un sito molto interessante e promettente, nel quale si trovano una ben conservata cinta muraria e una cisterna di epoca sannitica e alcune costruzioni più recenti, tra cui un monastero benedittino. Parliamo di un'area archeologica di grande importanza anche e soprattutto ai fini della ricostruzione delle vicende storico-sociali che, nel tempo, hanno interessato la fascia geografica in questione. Ecco perchè, oltre al Comune di Piana d Monteverna, segue con attenzione e professionalità l'evolversi della situazione anche l'Ufficio Archeologico di Calvi Risorta (è diretto, con passione e competenza dalla Dottoressa Colonna Passaro), nella cui zona di pertinenza ricade l'area interessata alle operazioni di scavo. Finora, a quanto ci è dato sapere, gli interventi in itinere non hanno fatto rilevare alcunchè di particolarmente interessante. Nei prossimi giorni, dovrebbe scavarsi anche nei pressi della cisterna, che sembra poter riservare qualche sorpresa. Il molto qualificato personale della Ditta incaricata dei lavori si da sicuro che, pur nella consapevolezza che l'elemento più importante dell'insediamento è costituito dalla citata cinta muraria (lungo il suo perimetro, una che da ad Est, l'altra ad Ovest dell'area di scavo, sono ben visibili due porte d'accesso all'interno della zona fortificata), le sorprese maggiori potrebbero arrivare durante i lavori di recupero della già menzionata cisterna.


Daniele Palazzo


Successo della Pace in Bici alla Giornata internazionale della Pace dedicata a Salvo D' Acquisto e della Mostra sulla Pace dell'istituto comprensivo.

Alife(Ce)- "Il programma della Giornata internazionale della Pace e dell'ecologia 2009, a firma del Movimento Internazionale della Pace e la Salvaguardia del creato- ha riferito l' Ambasciatrice internazionale della Pace Agnese Ginocchio - patrocinato dalla città di Alife, dalla Comunità Montana del Matese e dalla provincia di Caserta, ha visto lo svolgersi della Critical mass denominata: "Pace in Bici" a cui hanno preso parte intere famiglie e giovanissimi. A tutti i partecipanti sono stati consegnati "Attestato e Medaglia" in premio e ricordo dell' evento di Pace. Davanti al piazzale antistante la caserma dei carabinieri di Alife i partecipanti della "Pace in Bici" hanno fatto sosta per un breve momento di riflessione e di impegno per la Pace. Alcuni alunni delle scuole primarie hanno letto delle frasi sulla Pace. Una giovane della scuola media ha poi declamato una ricerca di storia svolta sul vice brigadiere servo di Dio Salvo D'Acquisto, alla cui memoria é stata dedicata la Giornata della Pace di quest'anno. La cerimonia è quindi culminata con la deposizione di un fascio di fiori bianchi ai piedi del monumento del D' Acquisto. In piazza della Liberazione invece, per tutto il tempo della Manifestazione, é stata esposta per la prima volta nella storia, una Mostra di dipinti realizzati esclusivamente per la "Giornata della Pace 2009" dagli alunni di tutti i plessi (infanzia, primaria, media), compreso quelli delle frazioni di Totari e di S. Michele, dell' Istituto autonomo comprensivo di Alife diretto dalla dott.ssa Anna Maria Pascale. Sia alla dirigente scolastica che alle insegnanti che hanno coordinato i lavori della Mostra, é stato consegnato un "Attestato di Merito e di ringraziamento" per l' adesione all' importante evento.La Giornata della Pace e dell'ecologia del 4 Ottobre 2009- ha concluso Agnese Ginocchio- resterà memorabile per tutti, sicuramente é uno dei più importanti eventi sulla Pace che si siano mai svolti in tutta la provincia. La Pace sembrava essere scesa sulle piazze per dipingerle con i colori della Vita". Grande soddisfazione espressa da parte delle istituzioni e autorità presenti fra cui: il maresciallo cc Giovanni Aceto, il consigliere comunale delegato allo sport Leandro Sannullo, il referente dell'Ass. nazionale Carabinieri se. Calvi Risorta Giuseppe De Lucia, l'Ass. nazionale Rangers Italia, sez di Raviscanina, la presidente dello Sci Club Fondo Matese Antonietta Antonucci, membro della federazione del Coni provinciale, le artiste e docenti per la Pace del Movimento Angela Calabretti e Rosa Arbolino.




(Foto manifestazione a cura del fotoreporter Andrea Pioltini)

A Bruxelles l’opposizione italiana porta in aula la questione della libertà di stampa.


VENAFRO. Mercoledì, durante la cosiddetta mini sessione plenaria, il Parlamento europeo a Bruxelles si è occupato della questione “libertà di stampa” in Italia. Al dibattito ha partecipato l’eurodeputato del PdL Aldo Patriciello che, a margine dell’intervento del capodelegazione PdL Mario Mauro, ha così commentato: “Ancora un volta ci troviamo a discutere in sede europea, non a Montecitorio o a Palazzo Madama, di questioni di esclusivo interesse e pertinenza nazionale. Ancora una volta siamo costretti a lottare contro il tentativo pretestuoso, ridicolo e strumentale di denigrare l’Italia, il suo Governo e il suo Presidente del Consiglio. Un tentativo portato avanti da un’opposizione italiana che è tale non ad opera di una strana cospirazione ma per scelta del popolo sovrano. Siamo di fronte ad una faziosa campagna pubblicitaria il cui obiettivo è presentare l’Italia ai colleghi francesi, olandesi e inglesi come un paese dove la libertà di stampa non è garantita. Questa azione fuorviante va respinta con forza da parte dei colleghi deputati europei”. A Bruxelles si è parlato dell’iniziativa del presidente Silvio Berlusconi di presentare due querele nei confronti di altrettanti giornali. Ma sono state ricordate anche analoghe azioni in passato portate avanti da Lamberto Dini, Massimo D’Alema e Romano Prodi. Nonché le denunce del premier socialista della Repubblica Ceca Milos Zeman nel 2001, del primo ministro liberale della Finlandia Matti Vanhanen nel 2007 ed, ancora, più di recente, la citazione in giudizio da parte del premier sloveno Janez Juansa di un giornalista per diffamazione. “In tutti questi casi – ha sottolineato l’eurodeputato – mai il Parlamento Europeo è stato chiamato a occuparsi della cosa. E’ quanto mai assurdo che, ogni qual volta certa opposizione in Italia non ha più carte da giocare sul piano dialettico interno, ricorra all’assemblea di Bruxelles dimostrando, così, poco rispetto e considerazione delle prerogative di tale organo, deputato a occuparsi di temi urgenti che riguardano il funzionamento e rafforzamento dell’integrazione tra i paesi membri e non certamente di questioni politiche interne ai singoli Stati. Fino a prova contraria – ha concluso l’On. Patriciello - l’Italia è una Repubblica democratica con solide basi di libertà che sta contribuendo alla crescita dell’Europa fin dall’inizio e che assolve pienamente ai propri impegni internazionali. Gli italiani sono un popolo libero: 17 milioni di loro hanno scelto di avere una coalizione e un governo guidato da Silvio Berlusconi. Questa è la realtà”.

Ufficio stampa On. Aldo Patriciello

PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA SANITARIO CASERTANO.


Piedimonte Matese. Si muovono passi in avanti verso il piano di riorganizzazione del sistema sanitario del casertano. Proseguono come da programma infatti gli incontri tra i vertici dell’Asl Caserta e gli amministratori locali della Provincia, focalizzati sulla discussione partecipativa volta ad individuare le strategie più opportune nell’ambito di una razionalizzazione della sanità locale, anche rispetto alla normativa regionale vigente, strategie che coinvolgeranno, chiaramente, anche l’ospedale “Ave Gratia Plena” di Piedimonte Matese.
Dopo un primo rendez-vous tenutosi la scorsa settimana, i colloqui sono proseguiti ieri e l’altro ieri: il commissario Antonio Gambacorta e il sub commissario Oreste Perrella hanno incontrato martedì i direttori sanitari dei presidi ospedalieri, mentre il giorno successivo, ieri, è stata la volta dei primi cittadini dei rispettivi comuni. Agli appuntamenti presenti anche il direttore sanitario dell’ospedale di Piedimonte Alessandro Accinni, e il sindaco Vincenzo Cappello.
In queste occasioni è stata sottoposta all’attenzione degli amministratori una proposta di modello organizzativo dei presidi ospedalieri, approvata ventiquattro ore prima dai direttori sanitari, che si concentra tanto sulle condizioni generali del sistema sanitario, quanto su quelle particolari relative alle singole strutture. Un documento non definitivo che da un lato informa sulle criticità, di grande o lieve entità, riscontrate nell’Asl Caserta, come unità operative non sempre conformi agli standard previsti dalla legge, oppure problematiche relative alla gestione del personale operante nelle strutture (ad esempio un numero elevato di personale non si occupa della normale routine dell’assistenza); dall’altro mette su carta possibili soluzioni alle lacune che oggi si presentano.
La situazione che emerge riguardo al presidio ospedaliero di Piedimonte è molto rosea. La proposta organizzativa dell’Asl Caserta difatti sottolinea che, in virtù della sua posizione geografica, l’ospedale “A.g.p.” ha necessità di mantenere inalterate le risorse di cui al momento dispone, e anzi si arricchiranno le fila del personale a seguito degli esuberi in altre strutture. “Siamo contenti – afferma il direttore sanitario Accinni – perché per noi la situazione resta immutata rispetto alla legge regionale 16/2008, le unità operative non varieranno e ci hanno promesso nuovi arrivi nel personale”. Anche il sindaco Cappello ha manifestato soddisfazione: mi compiaccio per la competenza e la professionalità del commissario Gambacorta, che ha ascoltato le richieste dell’Alto Casertano, dando a noi amministratori l’opportunità di concordare e condividere un provvedimento di razionalizzazione della sanità casertana, provvedimento provvisorio ma che a gennaio diventerà più restrittivo. E’ stato fondamentale per questo risultato l’apporto di tutti i sindaci, al di là di ogni colore politico, e mi complimento col direttore Accinni e tutti i suoi primari per le capacità e l’impegno dimostrati nel lavorare insieme verso un obiettivo comune”. Resta da attendere ora l’atto definitivo del commissario Gambacorta per l’applicazione delle soluzioni di razionalizzazione, dopo il quale sono già previsti ulteriori interventi che interesseranno altri servizi di carattere sanitario, compreso quello fornito dal 118.

Michele Menditto