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| Ludovico Feole | 
Caserta. E’
 una posizione critica quella del Pd casertano sugli esiti del consiglio
 provinciale tenutosi questa sera e che aveva tra i primi punti 
all’ordine del giorno due tra i temi fondamentali per il territorio: 
questione Acms e trasferimenti  dal Consorzio Unico di Bacino alla Gisec così come richiesto nei giorni scorsi dalle opposizioni. E se per i trasferimenti alla Gisec  la
 questione è rinviata a data da destinare (insieme a tutti gli altri 
punti in calendario), sul tema Acms la maggioranza di governo alla 
Provincia resta spaccata. La conferma nelle parole di Ludovico Feole, Vicesegretario provinciale del Pd Caserta che ha seguito da vicino la seduta: “Il
 Partito Democratico ha cercato di sollecitare attraverso i suoi 
rappresentanti in Consiglio un dibattito concreto su due dei temi che 
riteniamo fondamentali per la provincia di Caserta ma ha anche chiesto 
al Presidente Zinzi di prendere una posizione chiara e definitiva sul da
 farsi: ci sono lavoratori che attendono e servizi da garantire. 
Dobbiamo invece rilevare che, a parte le riunioni, resta un’incertezza 
totale sia per il futuro del personale sia per le modalità di 
svolgimento del trasporto pubblico provinciale. Il Partito Democratico 
propone l’affidamento provvisorio ad un privato fino al 31 dicembre 2012
 e successivamente, lo svolgimento di  una
 gara pubblica per l’assegnazione del servizio ad una ditta che, 
attraverso un puntuale capitolato d’appalto, assicuri il mantenimento 
dei livelli occupazionali ed il miglioramento delle condizioni per 
l’utenza.  Il dato che emerge- commenta Feole- è che sull’Acms la Provincia è in un grave stato confusionale:  l’azienda
 sta per essere dichiarata fallita con tutte le conseguenze negative che
 ne discendono e la maggioranza di governo alla Provincia non assume 
alcuna posizione chiara e definita: la Pdl addirittura oggi si è 
spaccata tra chi chiedeva l’affidamento a privati e chi, come il 
capogruppo in consiglio, chiedeva un ritorno della delega alla Regione 
dimenticando che la stessa maggioranza aveva approvato l’istituzione di 
un’agenzia come soggetto strumentale per la gestione ed il controllo del
 servizio trasporti provinciale. C’è una grande confusione. Pertanto il 
giudizio politico del Partito Democratico non può che essere 
assolutamente negativo:  la Provincia è allo sbando a causa di una maggioranza di centro destra  spaccata
 e divisa. Giova forse ricordare che ancora oggi l’esecutivo è composto 
da 5 membri sui 10 previsti, lacuna che il Presidente non riesce a 
colmare proprio per le pesanti divisioni interne alla maggioranza”.
c.s.