PIEDIMONTE MATESE. Anche quest’anno il Comune di
Piedimonte Matese ha aderito alla manifestazione Puliamo il Mondo, giornata di volontariato promossa da Legambiente
che, dal 1993 coordina l’edizione italiana di Clean up the world, la più importante di volontariato ambientale
del mondo, che coinvolge migliaia di persone impegnate nella riqualificazione
di piazze, giardini e parchi. Quest’anno i volontari delle associazioni e delle
scuole cittadine, con il supporto degli operatori ecologici comunali, dei
volontari del Nucleo di Protezione civile, degli operatori della Comunità
Montana del Matese, del Parco Regionale del Matese sono intervenuti per pulire
Via Monte Muto e l’area antistante il Convento di Santa Maria Occorrevole, per
ribadire: l’importanza di salvaguardare il patrimonio naturale e artistico del
Parco Regionale del Matese e la necessità di collaborare attivamente alla
raccolta differenziata dei rifiuti. Alla manifestazione organizzata dal
Circolo Legambiente Matese e l’ Amministrazione
Comunale di Piedimonte Matese, che ha acquistato i kit, hanno preso parte la Scuola D'Amore e Giacomo
Vitale , la Comunità Montana del Matese, con operai e mezzi, la Protezione Civile,
la ditta Leggiero con mezzi e operatori, il Consorzio Rifiuti con uomini e
mezzi, l’Associazione Liberamente, l’Associazione Gupanà e lo Sci club Fondo
Matese e semplici cittadini. Desidero ringraziare Legambiente e tutti i
partecipanti, ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente Costantino Leuci, che ci hanno aiutato a ripulire ma soprattutto a
riportare l’attenzione su un posto così bello. I rifiuti raccolti sono infatti
solo una piccola parte, ma la giornata è servita a fare una ricognizione sui
punti più esposti agli atti incivili di qualche irresponsabile e su questi
punti critici interverremo a breve per realizzare una vera e propria bonifica
di quelle possono definirsi microdiscariche nascoste. Mi associo ai
ringraziamenti rivolti ai volontari, ha aggiunto Sindaco Vincenzo Cappello, sottolineando che anche quest’intervento, come
altri che lo hanno preceduto e che lo seguiranno, è stato realizzato con i
fondi delle indennità di carica alle quali tutti gli amministratori di
Piedimonte hanno rinunciato da ormai quattro anni.
Pietro
Rossi