BAIA LATINA. Dopo anni di attesa, anche Baia e Latina avrà il risanamento ambientale dei centri storici sia di Baia che di Latina, Nei giorni scorsi sono iniziati i relativi lavori ma, non appena i cittadini soprattutto di Baia si sono resi conto dei lavori che si intendevano eseguire hanno iniziato ad organizzarsi spontaneamente in diversi modi per scongiurare quello che secondo loro sarebbe stato uno scempio urbanistico. Realizzare a ridosso della casa canonica un palco delle dimensioni programmate veramente è uno scempio. I cittadini, di Baia, nei giorni scorsi spontaneamente si sono attivati ad organizzare una petizione con la quale hanno chiesto all’Amministrazione comunale la convocazione di un Consiglio comunale aperto per discutere ed approfondire le tematiche del recupero del Centro storico. Contemporaneamente vi è stata la convocazione di una assemblea pubblica da parte del SEL per sensibilizzare l’opinione pubblica. Tale Assemblea si concluse con l’approvazione di un Comitato Civico al quale tutti gli interessati potevano far parte. E’ da ricordare, inoltre, che in data 30 novembre il Consiglio Comunale ha discusso una mozione presentata dal Gruppo consiliare “Uniti per Baia e Latina” con la quale si chiedeva la costituzione di una commissione costituita dal soli tecnici locali, stranamente totalmente estromessi nella fase progettuale, che potesse valutare eventuali varianti da sottoporre agli argani tecnici competenti. La risposta della maggioranza fu quella di respingere la mozione. I due gruppi di minoranza costituiti dai Consiglieri Santoro Michele (nella foto), Landolfi Anna Lorenza, Perretta Giovanni e Italiano Giovanni, hanno protocollato presso gli Uffici comunali una richiesta di convocazione del consiglio comunale ai sensi dell’articolo 14 del regolamento, ponendo all’ordine del giorno “esame proposte di varianti in corso d’opera”. Ritengo doveroso da parte mia, dichiara Michele Santoro, a seguito del clamore sorto intorno alla realizzazione del progetto del recupero dei centri storici di Baia e di Latina, formulare un attento e preciso chiarimento in merito per evitare le solite storiche speculazioni politiche di ogni genere che giorno dopo giorno sorgono comunicando all’opinione pubblica notizie e dati privi di ogni fondamento. Il dato fondamentale è quello che la realizzazione dei lavori di recupero dei centri storici segnerà una svolta nell’assesto urbanistico del nostro Comune, e quindi assume fondamentale importanza la valutazione complessiva delle opere a farsi poiché la loro realizzazione lascerà per sempre nel tempo la configurazione urbanistica del nostro paese. Al di là dell’iter amministrativo, continua Santoro, del finanziamento corre l’obbligo di far chiarezza non tanto sulla regolarità o meno degli atti, che compete agli organi preposti in primis alla magistratura, ma sulla reale realizzazione delle opere. Realizzare a ridosso della casa canonica una cassa armonica delle dimensioni 9,147 metri x 9,147 metri e 9,107 metri di altezza sembra veramente grottesco. Se poi consideriamo che alcune ed importanti strade del centro storico non sono interessate ai lavori allora tocchiamo veramente il fondo. Infatti dall’analisi dei grafici progettuali, facilmente si può osservare quanto sopra detto. Come appare inverosimile che alla frazione Latina non vengono previsti interventi alla località “Caselle” ed ai “Mungeri”, mentre in altre località vi è la previsione di ampi ed apparentemente eccessivi parcheggi, sembra quasi come si vorrebbe favorire qualcuno rispetto agli altri. Mi viene spontaneo, conclude Santoro, chiedere ai nostri amministratori: ma voi a ridosso dalla vostra abitazione vi fareste costruire una cassa armonica delle dimensioni sopra precisate ? Vi fareste precludere un ingresso esistente direttamente dalla piazza principale ?
Pietro Rossi