PIEDIMONTE MATESE. La Società Italiana di Andrologia, la Società Italiana di Urologia e la Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale hanno promosso la campagna di informazione e di visite gratuite “EPDays 3 giorni per l’eiaculazione precoce” che si terrà nei giorni 24-25-26 maggio presso diversi centri distribuiti su tutto il territorio nazionale tra cui la “ATHENA CASA DI CURA VILLA DEI PINI” di Piedimonte Matese dove sarà possibile accedere tramite prenotazione al numero 0823/784666 oppure ottenere maggiori informazioni consultando il sito http://www.clinicathena.it/ . L’eiaculazione precoce è il più frequente dei disturbi sessuali maschili, nonostante tutti pensino sia l’impotenza. Un quinto dei maschi adulti ne è affetto, ma nonostante ciò resta ancora poco conosciuta. L’eiaculazione precoce viene definita in vario modo, ma sulla base di criteri comuni dalle principali società scientifiche internazionali AUA(American Association of Urology), EAU(European Association of Urology), ISSM(International Society of Sexual Medicine) ossia: Eiaculazione che si verifica in modo persistente o ricorrente, in seguito a stimolazione sessuale minima, prima o durante la penetrazione vaginale- Mancanza di controllo eiaculatorio – Conseguenze negative a livello personale come frustrazione. Circa nella metà dei casi si è manifestata già sin dalla prima esperienza sessuale (si definisce Eiaculazione precoce primaria o lifelong) o altrimenti in seguito ad una normale attività sessuale (Eiaculazione precoce secondaria o acquisita) per esempio dopo lunghi periodi di stress, per patologie quali la disfunzione erettile, l’ipertiroidismo, prostatiti, o a causa di altri disturbi psicologici/relazionali. Lo studio, il primo mai condotto su questo argomento, ha coinvolto un campione di 4.500 tra uomini “troppo veloci” tra le lenzuola e le loro partner di 9 paesi europei e si è riscontrato che chi soffre di EP non è solo teenager né solo single: ha invece, prevalentemente età compresa tra i 31 e i 40 anni ed è coinvolto in una relazione stabile o di lunga durata (circa il 76%). La cosa che più stupisce è la convinzione nella maggior parte dei casi di non aver un problema medico, da affrontare appunto con un esperto, ma un sintomo legato alla sfera soggettiva, alla psicologia della vita di relazione. Non stupisce quindi che in tutta l’Europa soltanto nel 23% dei casi gli uomini sappiano che l’EP è una condizione medica in sé, cioè un problema sessuale dovuto a precise cause congenite o derivante dalla presenza di altre patologie (prostatiti ad esempio o problemi alla tiroide), per il quel esistono terapie specifiche.
c.s.