PIEDIMONTE MATESE. Approdato ieri in Consiglio Comunale a Piedimonte Matese il tema scottante della privatizzazione dell’acqua. Seduta monotematica dell’Assise Cittadina, straordinaria e aperta, già richiesta nello scorso mese di novembre dal consigliere dell’Italia dei valori Emilio Iannotta, e che non ha previsto nessuna deliberazione, ma ha voluto essere un momento di incontro con la cittadinanza per affrontare pubblicamente una questione di grande rilevanza per la società. È dal via libera della Camera al Decreto Ronchi sulla gestione privata del servizio idrico che il tema acqua è salito prepotentemente all’attenzione della collettività, suscitando polemiche e accendendo dibattiti e manifestazioni in tutta Italia. Sulla scia di questo, l’amministrazione comunale del capoluogo matesino ha voluto muovere i suoi passi verso una presa di posizione a difesa di questo bene comune. “E’ l’imbocco di una buona strada che anticipa le decisioni che il Consiglio Comunale si troverà a prendere nella prossima seduta”, ha asserito l’assessore all’istruzione Costantino Leuci, riferendosi agli argomenti sollevati nel corso dell’incontro, oggetto di deliberazione, con la proposta di modifiche allo statuto comunale, in una successivo riunione del Civico Consesso. Argomenti che hanno trovato un promotore d’eccezione in padre Alex Zanotelli, veterano di tante battaglie non soltanto contro la privatizzazione dell’acqua ma anche verso le ingiustizie sociali. La seduta è stata introdotta dal sindaco junior del consiglio dei ragazzi, Pierangelo Rapa. Acqua diritto umano e bene pubblico, acqua di rubinetto nelle mense scolastiche, adesione al Comitato Promotore Nazionale per la legge di iniziativa popolare: ecco i punti che i giovani hanno voluto porre all’attenzione degli amministratori, punti poi ripresi da Zanotelli, che ha spiegato quanto oggi il prezioso liquido vada tutelato, non solo dagli sprechi quotidiani dei cittadini, ma pure dagli interessi economici delle multinazionali, perché “l’acqua sta diventando il nuovo petrolio. Fa onore a questo consiglio e a questi giovani ragazzi l’aver promosso un’iniziativa come questa; il mio appello è quello di raccogliere le firme per il referendum abrogativo delle norme sulla privatizzazione, e portare la gente al voto. Il Comune – ha continuato - ha il compito di sensibilizzare, rendere consapevoli le persone dell’importanza del tema, affinché vi sia un impegno verso il bene comune”. Al missionario comboniano è stata consegnata una targa in memoria dell’occasione dalle mani del sindaco Vincenzo Cappello, che ha concluso: “L’incontro di oggi non è stato una semplice passerella come polemizzato nei giorni scorsi, ma ha costituito la base di un Consiglio Comunale successivo, che servirà a deliberare e dunque formalizzare la volontà del Consesso”. A Sepicciano si tenuto subito dopo un altro incontro con la cittadinanza di Alex Zanotelli nella sala parrocchiale della frazione.
Michele Menditto
Michele Menditto