FONTEGRECA. Un pugno nello stomaco! Proprio così. E’ questa la sensazione che ha provato il Prof. Marco Fusco, ex Presidente del Consiglio Generale della Comunità Montana del Matese, nell’accompagnare gli studenti della facoltà di Scienze Ambientali dell’Università di Caserta, la Sun. I Convenuti si sono mostrati molto interessati al bosco degli Zappini ma hanno anche raccolto la denuncia del Prof. Fusco, per i segni di degrado che violentano e profanano un contesto riconosciuto dall’Europa, unico nel suo genere. Prima di addentrarsi alla cipresseta c’è in bella evidenza il cartello che indica i divieti previsti dalla legge per la corretta gestione del sito di interesse comunitario. Tra i divieti, ovviamente c’è quello di non appiccare il fuoco. Si sale verso il cuore del bosco ci si imbatte addirittura in un manufatto in pietra, molto accogliente per arrostire salsicce e ogni “ben di dio”. Un vero e proprio obbrobrio, un abuso che rovina decisamente il contesto. A questo punto, ribatte il Prof. Marco Fusco, non posso non denunciare al Corpo Forestale dello Stato che ha ottenuto la gestione del sito, questa clamorosa mancanza di rispetto della legge da parte degli enti preposti alla salvaguardia e alla gestione del sito. Chiedo ufficialmente, l’abbattimento del manufatto e il ripristino dello stato dei luoghi. Ma la Cipresseta presenta diversi punti di degrado e di vera violenza all’habitat naturale di notevole valenza scientifica. Il fuoco viene accesso in diversi punti e anche sotto gli alberi e addirittura viene messo a disposizione dei turisti anche la legna. E che dire poi del ponte in legno che presenta diversi punti in stato di defezione con rischi anche per l’incolumità pubblica? E che dire ancora della scala in porfido realizzata anni addietro? Tutta roba da eliminare. A questo punto, conclude il Prof. Fusco, non mi resta che chiedere al Comune, al Parco Regionale del Matese, al Corpo Forestale dello Stato, alla Comunità Montana del Matese, la bonifica di tutta l’area. Occorre promuovere un turismo di elite, selezionato, religioso e non un turismo mordi e fuggi. Chi vuole passare una giornata fuori porta appiccando il fuoco, ha ben altri posti anche molto vicini alla cipresseta di Fontegreca. Il Prof. Fusco si dimostra veramente deluso di questo stato delle cose, perché, nonostante il suo impegno per garantire controlli adeguati a tutta l’area, nessuno, proprio nessuno, riesce a far rispettare le regole. Se le autorità non intervengono quell’area, nel giro di pochissimo tempo, diventerà una discarica a cielo aperto.
Pietro Rossi
Pietro Rossi