PIEDIMONTE
MATESE - La Città di Piedimonte Matese può vantare, d’ora in poi, di avere un
altro suo figlio insignito del titolo di Maestro del Lavoro. Nel corso di una emozionante cerimonia
svoltasi in occasione della ricorrenza del 1 maggio nella Sala del Refettorio
di Palazzo Venezia, in Roma, al piedimontese Massimo Pepe, funzionario
di Trenitalia nativo proprio della città capoluogo del Matese, è stata conferita
la prestigiosa onorificenza della Stella al merito del lavoro, attribuitagli
dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su proposta del Ministro
del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando.
A consegnare il Decreto
del Capo dello Stato e la stella a cinque punte in smalto bianco e verde chiaro
sono stati il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, il vice presidente della
Regione Lazio, Daniele Leodori, e la vice sindaco della Capitale, Silvia
Scozzese. Pepe, fratello dell’ex sindaco, consigliere provinciale e presidente
della Comunità Montana del Matese Fabrizio, lavora da anni in Trenitalia dove,
anche dopo essere stato colpito da malattia invalidante (morbo di Parkinson),
ha continuato e tuttora svolge le sue funzioni così da assicurare il
raggiungimento degli obiettivi di performance individuale ed organizzativa
della nota società nazionale di trasporto ferroviario. Un impegno costante ed
una spiccata attitudine al lavoro del funzionario di Trenitalia che non sono
sfuggite né ai vertici dell’azienda di trasporto su ferro né ai massimi
rappresentanti della Repubblica Italiana che hanno voluto premiare il senso del
dovere di Pepe, che vive da decenni a Roma con la sua famiglia. L’onorificenza della «Stella al merito del
lavoro», una stella al centro in smalto verde chiaro e con un rilievo in
argento dorato sulla faccia, raffigurante la testa d’Italia turrita, e sul
rovescio la scritta «Al merito del lavoro» con l’indicazione dell’anno di
fondazione, ovvero il 1924, è il riconoscimento conferito dal Capo dello Stato
a lavoratori dipendenti che abbiano prestato attività lavorativa
ininterrottamente per un periodo minimo di almeno venticinque anni alle
dipendenze della stessa azienda o di trent’anni alle dipendenze di aziende
diverse e che abbiano spiccato per peculiari meriti di perizia, laboriosità e
buona condotta morale.
Pietro Rossi