GUARDIA SANFRAMONDI - Con la vittoria di Victor Lafay si è chiuso
l’indimenticabile evento che ha legato Guardia Sanframondi al 104esimo
Giro d’Italia. Il corridore francese è scattato a 3 km dal
traguardo (proprio sulla salita del Calvese maledetta da Alfredo
Binda nel lontano 1925) e, nell’arrivo di Via Parallela della
cittadina sannita, ha preceduto Francesco Gavazzi di 36” e Nikias Arndt di 37”; mentre,
la maglia rosa è rimasta sulle spalle dell’ungherese Attila Valter. Fra le curiosità di questa affermazione spicca che Victor Lafay è
nato a Lione e, in quella città, agli inizi del 1800 si
affermò lo scienziato guardiese Sebastiano Guidi che, per i
suoi studi sulla Omeopatia meritò una medaglia d’oro con
la sua effige dalla Società Omeopatica Gallicana e, nel secolo
scorso, anche un monumento.
È calato così il sipario sulla sempre
attesa ed esaltante competizione che ha trovato un paese trasformato dall’ondata
rosa e idoneo a offrire squarci di particolare suggestione per un
appuntamento che negli anni ha conservato intatto il suo fascino e la sua
immensa capacità di aggregazione. Ora è tempo di bilanci e di espressioni di
gratitudine. “Innanzitutto voglio ringraziare la cittadinanza – ha detto Raffaele
Di Lonardo, sindaco di Guardia Sanframondi - per il
notevole contributo, l’entusiasmo e la genuina collaborazione nell’accogliere
il 104esimo Giro d’Italia. Grazie per aver saputo
esprimere ancora una volta, nei momenti che contano, il senso di comunità, di
aver saputo superare divisioni, contrapposizioni piccole e grandi e restituito
un’immagine di accoglienza e ospitalità da sempre presente nella nostra città”. “Sia, questa esperienza – ha aggiunto il primo cittadino guardiese -,
occasione di una nuova ripartenza per lasciarci alle spalle un periodo duro e
difficile. Sarà compito di tutti noi tradurre questo evento in un momento di
rilancio dei nostri prodotti, della nostra economia e del nostro territorio”. Un Giro
d’Italia che sarà ricordato anche per altre esperienze e testimonianze, come
l’emozionante attività di Simona Nicolina Masotta, del Liceo delle
Scienze Umane I.I.S. Galilei-Vetrone di Guardia Sanframondi, che per il
progetto “Reporter per un giorno”, promosso da RCS
Sport con il supporto de La Gazzetta dello Sport, ha
vissuto momenti da aspirante cronista. “Il percorso per le “nostre bici” – ha scritto, tra l’altro, nel suo
commento Simona Nicolina Masotta - si è fatto arduo con la
salita verso Guardia Sanframondi, dove si è conclusa la tappa. In
questo paese misto di fede e superstizioni, anche l’emblema di questa cittadina
si è tinto di un nuovo colore: nel buio della notte brilla di luce rosa il
castello medievale, per dare il benvenuto al Giro d’Italia. Questo
territorio, dominato da vaste distese di vigneti e caratteristico per il suo
centro storico, famoso per i Riti Settennali in onore
della Madonna dell’Assunta, vanta una chiesa in stile barocco, una
delle più belle nella zona. I corridori quasi giunti alla fine di questa tappa
verso le 17, hanno fatto trapelare e percepire agli spettatori le loro
sensazioni… il cuore batte forte. La fatica si fa sentire. I pedali diventano
più pesanti. Il sudore scivola incessantemente sulle fronti. Le voci gioiose
dei guardiesi spingono a tenere duro; l’arrivo della tappa è stato accompagnato
dalla felicità e dal calore di un popolo che ha tanto atteso e agognato questo
momento. Ed è stato Victor Lafay a tagliare il traguardo,
regalando a tutti un’emozione fuori dal “raggio” comune!”. Ora non resta che dare seguito a questa
memorabile pagina di storia. In cantiere non mancano le idee. Alcune sono di
sicuro interesse, altre molto ambiziose e altre ancora da valutare. Fra queste
spicca un invito a Victor Lafay con l’intento di creare un
collegamento con la città di Lione. Un dato è certo: Guardia
Sanframondi deve continuare a vivere questi bei momenti, di vera
comunità e in tale direzione andranno gli impegni futuri.
Pietro Rossi