La
Fondazione Pol.i.s., per le vittime di criminalità ed i beni confiscati, ma
anche promotrice di numerose iniziative culturali e sociali a favore
dell'infanzia, ed AsCenDeR, Ass. Centro di Documentazione e Ricerca, che
affonda le sue radici nelle esperienze educative degli anni '70, hanno lanciato
dalla Campania, ma con una valenza nazionale, un
APPELLO AL GOVERNO ED AL PARLAMENTO PERCHÈ SI UTILIZZI UNA QUOTA DEL
RECOVERY FUND PER UNO STRATEGICO PIANO NAZIONALE INFANZIA. L'iniziativa
è stata presentata, venerdì 12 febbraio 2021, in uno dei tanti significativi
luoghi dell'impegno concreto a favore di bambine e bambini, di ragazzi e
ragazzi, l'Associazione "Figli in Famiglia", di Carmela Manco,
insignita, tra l'altro, del titolo di Commendatore, per meriti sociali, dal
Presidente della Repubblica. Ma il Gruppo promotore, con le firme dei vari
rappresentanti in calce all'Appello, è costituito da molte delle associazioni
che operano da anni nel territorio napoletano e campano, con collegamenti di
livello nazionale. Sono rappresentate realtà operative e scientifiche, di
carattere laico e religioso, che si occupano e progettano, anche a livello
sociosanitario, a favore della prima infanzia, dell'età scolare, nel contrasto
alla dispersione scolastica, alla povertà educativa e materiale,
nell'impegno per l'area del disagio e della disabilità, per la promozione
dello sport, come educativo fattore di sviluppo di comportamenti pro-sociali,
per la tutela ed il recupero di ragazzi con esperienze carcerarie. Non
mancano, su tali temi, oltre a quelle del volontariato, pregevoli iniziative di
tipo istituzionale, a livello di Comuni, della stessa Regione Campania e
dell'Ufficio Scolastico regionale. Abbiamo anche letto, nella prima stesura del
PNRR, vari riferimenti alla dimensione infantile ed alla scuola, ma noi
crediamo che sia necessaria una "visione strategica" ed un governo centralizzato
dei processi, che devono determinare innanzitutto radicali trasformazioni anche
di tipo istituzionale, intendiamo in primo luogo delle istituzioni sociali,
sanitarie, educative, superando tante inique disparità territoriali, a partire
dalla questione dei Nidi e degli Asili. Se non si affronta, per esempio,
la qualità dell'intervento sociosanitario nella primissima infanzia, che
permetta di monitorare ed accompagnare bambini e genitori più in difficoltà per
ragioni sociali ed economiche, ma anche culturali ed ambientali, non
affronteremo "alla radice" il problema. Perciò proponiamo uno
STRATEGICO PIANO NAZIONALE INFANZIA. Per porre i bambini veramente al centro
dell'azione politica, con un'attenzione particolare proprio ai territori e alle
famiglie più vulnerabili, attraverso concrete e precoci strategie di adozione
sociale, anche per incidere sulla povertà minorile che caratterizza il nostro
Paese. Abbiamo già raccolto tante firme e ricevuta una prima iniziale
attenzione della stampa e di parlamentari, già impegnati su questi temi, ed è
proprio a tutti loro che vogliamo rivolgerci, a partire dal Governo, dal
Presidente del Consiglio ed i Ministri, e dai Presidenti di Camera e Senato,
perché sia preso in considerazione il nostro Appello. Spetterà loro ed agli
esperti tecnici deputati, tradurre ed articolate proposte concrete, che
costituiscano una importante pagina ed un capitolo significativo del Recovery
Plan, capace davvero di guardare al futuro delle nuove generazioni.
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