SAN
POTITO SANNITICO - Sabato 12 ottobre 2019 presso l’Auditorium
Comunale di San Potito Sannitico in Via Sala, si terrà l’VIII Convegno Medicina
del Dolore nell’Alto Casertano che offrirà l’occasione a molti dottori di
fare il punto della situazione sulle nuove Cure Integrate e Terapie di
Supporto nella fase avanzata di malattia. Il paziente con dolore cronico, ha
spiegato il Dott. Bennardo
Di Matteo che ha
curato la segreteria scientifica, in stato avanzato di malattia
oncologica, di malattia invalidante e/o inguaribile, deve avvalersi di
un’organizzazione assistenziale multidisciplinare, plurispecialistica, che
consente un buon controllo sintomatologico e realizza nel proprio domicilio il
luogo ideale di cura. Per favorire la domiciliarità però occorre un forte
processo di integrazione e una stretta collaborazione tra territorio e
ospedale. La nostra esperienza indica la necessità di realizzare
un’aggregazione funzionale ed integrata di servizi distrettuali ed ospedalieri,
sanitari e sociali, insieme alla rete di solidarietà già attiva sul territorio.
La terapia del dolore è solo un incipit, una finestra attraverso la quale
cercare e trovare queste sinergie, considerato che ha come obiettivo il malato
al centro della propria azione di cura. Non solo controllo del dolore, quindi,
sebbene sia un elemento prioritario, ma la ricerca di sinergie assistenziali in
un’ottica pluridisciplinare, esercitando quel sostegno che oggi ci auguriamo e
proponiamo come cure integrate simultanee e di supporto. A chi dice che ancora
è difficile rispondere alla domanda “cos’è la terapia del dolore” possiamo
proporre questo approccio al malato di tipo multidisciplinare: più figure
professionali insieme, più specialisti del settore, più tecniche di trattamento
concorrono a prendersi cura della persona malata al centro del nostro interesse
medico-scientifico. Si tratta di un impegno totale, scienza e umanità al
servizio del malato, un processo di cure simultanee, di supporto, precoci e
contestuali, che abbracciano il malato completamente. La terapia del dolore è solo una parte della
Medicina del dolore perché l’approccio è incentrato sul malato più che sulla
malattia: ecco quindi il sottotitolo del convegno dolore e dintorni. Occorre un
processo di formazione specifico e ben finalizzato per medici, infermieri e
tutti gli altri operatori coinvolti, occorre una sana ed insaziabile curiosità
di ricerca che si rinforza con l’esperienza clinica che poi si avvantaggia
della ricerca.
Pietro
Rossi