ROMA
- E’ stato firmato, a Roma, presso la sede del provveditorato per
l’Amministrazione Penitenziaria, il Protocollo tra ENCI e PRAP, per la “formazione
ed impiego di unità cinofile in ambito penitenziario”. A poco meno
di tre mesi dal suo insediamento in questo PRAP, il nuovo Provveditore Carmelo
Cantone ha confermato la fiducia nell’ENCI, creando l’opportunità, attraverso
la firma di questo Protocollo, di poter coordinare, negli Istituti di Pena di
queste tre Regioni, un insieme di progetti che spaziano dagli Interventi
Assistiti con gli Animali, alle attività didattiche e formative per i detenuti,
fino alle attività cinofile informative e ludiche per il personale di Polizia
Penitenziaria. L’incontro di ieri tra il Presidente ENCI Dino Muto ed il
Provveditore Carmelo Cantone è stato caratterizzato dall’entusiasmo che
infiamma le grandi sfide. Nel panorama penitenziario, infatti, Lazio, Abruzzo e
Molise, rappresentano una realtà corposa, per numero di Istituti presenti, e
proprio per questo motivo le sinergie più efficaci non possono che svilupparsi
in ambiti istituzionali, attraverso la condivisione di strategie ed il
coordinamento degli interventi. In questo crescente impegno di ENCI al fianco
dei Dipartimenti per l’Amministrazione Penitenziaria, forte ed indispensabile è
il supporto delle strutture territoriali, Gruppi Cinofili ed Associazioni
Specializzate, ma anche di Allevatori ed Addestratori, che stanno svolgendo un
ruolo insostituibile nei numerosi progetti che sono nati e che stanno nascendo
da questi Protocolli. Un supporto che il Presidente ENCI ha illustrato ieri al
Provveditore Cantone e che avrà presto modo di essere calato anche in queste
nuove Regioni, che si aggiungono alle altre dove ENCI è già presente con le
attività in ambito penitenziario. All’incontro era presente anche Monica Sarno,
consigliere ENCI e membro del comitato tecnico scientifico cane nel sociale
ENCI.
Pietro
Rossi