Dott.ssa Anna Barbato |
MONDRAGONE. Un’ulteriore
obiettivo è stato raggiunto dall'assessorato alle politiche sociali e
dall’assessorato allo sport, guidati rispettivamente dalla Dott.ssa Anna Barbato e dal Dott. Salvatore Pacifico. Presso il Comune di
Mondragone è prevista la possibilità d’iscriversi e frequentare gratuitamente
associazioni sportive che utilizzino le diverse palestre scolastiche pubbliche
per svolgere attività sportiva. L’accesso a tale agevolazione è condizionata
dal possesso di determinati requisiti. Per ogni associazione sportiva, l’Ente
ha messo a disposizione di ognuna di esse 20 iscrizioni gratuite. Di tali
agevolazioni ne potranno usufruire i
minori tra i 6 e 16 anni, appartenenti a nuclei familiari in condizioni di
indigenza economica, che pratichino le seguenti discipline sportive: calcio,
basket, pallavolo. Per le associazioni sportive che pratichino la disciplina
delle arti marziali sono previste iscrizioni gratuite per 5 minori. Tale iniziativa
intrapresa dall’Ente avrà la durata di un anno. Il modello per compilare la
domanda di partecipazione è disponibile presso la Mediateca Comunale o
l’Ufficio Scuola, presso il palazzo Bencivenga - Biondani in via della
Rifiorita. A breve sarà affisso un bando pubblico anche presso il Municipio
dove saranno indicate tutte le modalità necessarie. “Come assessore alle
politiche sociali di questo Comune del litorale domitio - dichiara Anna Barbato
– sento, con l’ausilio dell’assessore Pacifico, di dover valorizzare il
significato dello sport all’interno della comunità. Lo sport è una grande
lezione, una continua e meravigliosa palestra di valori, è un impulso di
libertà, di vita. Imparare a condividere un progetto col prossimo o
confrontarsi con i propri limiti senza aver paura della competizione è un
grande momento per la crescita dei nostri ragazzi. E’ un’occasione questa anche
per scoprire talenti, potenzialità di se stessi e togliere al grigiore della “strada” quei
tanti ragazzi che non riescono a trovare un’alternativa al proprio tempo, che
vivono i disagi comuni dell’indigenza economica. Ho sempre pensato che l’Ente
debba in tutti i modi cercare di stare vicino a queste situazioni e combatterle
con scelte di campo come queste, offrendosi da spalla a quelle famiglie che
frazionano fin troppo il reddito per cercare di sopravvivere a questi momenti
difficili”.