19 aprile 2013

QUESTA SERA INCONTRO A TEMA SU ARCHEOLOGIA NEL MATESE.



CASTELLO DEL MATESE. Ultimo appuntamento del ciclo di incontri a tema su Risorse Ambientali e Sviluppo Sostenibile organizzato dalla Sezione matesina del Club Alpino Italiano nell'ambito della Commissione Sezionale di Tutela dell'Ambiente Montano.  A relazionare sull'argomento questa sera, alle ore 20, presso l'Aula Consiliare del Comune di Castello del Matese, saranno il dott. Simone Foresta, Ricercatore dell’Università Federico II, che farà un inquadramento generale dell’archeologia nel Matese, Lucia Daga Scuncio, Direttore Scientifico del GRUPPO ARCHEOLOGICO PRATA SANNITA, che presenterà attività e prospettive del gruppo, l’Avv. Antonio Palmieri, dell’Associazione Cuore Sannita, che parlerà del versante tirrenico del Matese in epoca pre-romana ed Antonio Mario Napoletano, Socio CAI, che illustrerà invece le testimonianze del passato lungo le strade del Matese.  L’incontro è l’ultimo dei sette organizzati dalla sezione matesina del Club Alpino Italiano, nell’ambito della Tutela dell’Ambiente Montano (TAM): protagonista di tutti gli eventi toccati finora, ovviamente, il Matese. Per questo motivo si è scelto di organizzare i sette incontri in sette Comuni diversi del versante casertano del Matese, al fine di coinvolgere le diverse realtà territoriali e di far conoscere il più possibile la realtà del CAI e le sue molteplici attività. Gli incontri precedenti si sono tenuti nei Comuni di Piedimonte Matese, San Potito Sannitico, Letino, Fontegreca, Capriati al Volturno e Prata Sannita. A tutti gli incontri si è registrata una massiccia presenza della cittadinanza, segno del crescente interesse nei confronti del proprio territorio da parte della popolazione.  Gli argomenti finora toccati sono stati metereologia, litologia e geomorfologia, idrologia, problematiche gestionali di flora e fauna, bio-economia e sostenibilità, creatività, paesaggio ed innovazione.  Il ruolo del CAI nell’ambito della TUTELA DELL’AMBIENTE MONTANO nasce dall’urgenza di proteggere la natura montana dalle azioni sconsiderate dell’uomo, vorace sfruttatore delle sue risorse ambientali, compito che non può essere delegato ai soli soci, ma deve diventare un mutuo convincimento per l’intera collettività, un principio informatore a cui ispirarsi nella personale attività di frequentazione della montagna.



Pietro Rossi