PIEDIMONTE
MATESE. Quel processo di rinnovamento della politica italiana
che tanto viene predicato a destra e a manca ed è tanto atteso e auspicato
dalla gente, stenta ancora ad essere attuato. La situazione di stallo della
politica ha generato una sorta di disagio sociale. La crisi che si è generata
in questi ultimi tempi si percepisce a pelle tra la gente, per le strade, nelle
piazze, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università, una fase che
sappiamo quando è iniziata ma nessuno sa dire quando finirà. Con il passare del tempo nei nostri animi si
sta attestando una sensazione di attesa e di speranza nello stesso momento, tra
una occhiata alle ultime notizie sui giornali e sul web e l’orecchio teso al tg
radio per capire cosa succede all’economia del nostro paese, attendiamo
possibili cambiamenti e risposte ai
tanti perché della nostra esistenza. Lo Spreed che va su e giù, i tassi alle
stelle, i tagli drastici, i licenziamenti, la cassa integrazione, i salari sempre
più bassi, i contratti congelati e le tasse in continuo aumento, sono i temi
del nostro quotidiano. Intanto le nostre giornate passano inesorabili, per chi
ha ancora un lavoro a difenderlo con i denti e per chi non lo ha a cercarlo
insistentemente. Il tempo ormai, non lo misuriamo più con l’orologio o con il
calendario ma con il tempo per “la
ricerca di un lavoro”, dei “turni di
lavoro”, del “Part Time”, del “Full Time”, del “Tempo determinato” e il
tempo che ci rimane per andare in pensione. Una cosa è certa che a qualsiasi
livello c’è voglia di rinnovamento, di cambiamenti radicali, di svolta epocale,
una svolta che di sicuro partirà dalle giovani generazioni e che coinvolgerà
tutto il mondo civile dai livelli più bassi fino ai livelli più alti, basta
volerlo.
Pietro
Rossi