Michele Santoro |
I MOTIVI DEL DISSESTO
FINANZIARIO
In ragione del principio di trasparenza, che contraddistingue
l’operato quotidiano dell’attuale amministrazione, abbiamo il dovere di rendere
noti i motivi che hanno causato la condizione debitoria del Comune di Baia e
Latina consegnataci dalla precedente Amministrazione, e che ha reso necessaria
la dichiarazione del dissesto finanziario in occasione dell’odierno Consiglio
Comunale.
In particolare, il responsabile del Settore Economico
Finanziario, con nota del 10 agosto scorso, ha
comunicato che: “il Governo centrale, ogni anno, nella determinazione
dei contributi dovuti ai Comuni, ha sempre penalizzato le piccole entità locali
e soprattutto quest’anno, a seguito dell’approvazione delle leggi sul
federalismo fiscale, ha continuato nella sua politica di tagli; infatti il
Ministero dell’Interno, Direzione Centrale della Finanza Locale, che ha da poco
reso noto gli importi delle competenze spettanti ai Comuni a titolo di
contributi statali, ha ridotto di Euro 39.137,68 rispetto al 2010 il contributo
in favore del Comune di Baia e Latina, portando notevole scompenso alla
gestione finanziaria dell’Ente.
Inoltre si comunica che agli atti del Comune sono pervenuti
dei decreti ingiuntivi e degli atti di precetto per il pagamento di somme
relative a vertenze in cui l’Ente era stato chiamato in causa ed è stato
dichiarato debitore nei confronti dei proponenti i ricorsi, oltre che al
risarcimento delle spese legali.
Vi sono poi delle richieste di pagamento di somme arretrate
presentate da altri Enti, fatture emesse, per le quali non è possibile assicurare la
copertura finanziaria con le esigue entrate iscrivibili nel bilancio per
l’esercizio finanziario 2011.
La situazione finanziaria dell’Ente, per quanto sopra
rappresentato, alla luce delle scarse previsioni di entrate proprie e della
sensibile diminuzione dei contributi statali, tenuto conto anche delle
situazioni debitoria già esistente, comunicata con nota prot. 2735 del
6/6/2011, nonché della difficoltà di riscossione dei residui attivi, come
comunicato con nota prot. 4032 del 8/8/2011, non è più gestibile con le
ordinarie procedure di formazione del bilancio annuale, non essendo possibile
assicurare la copertura finanziaria per tutte le previsioni di spesa necessarie
e indispensabili per il buon funzionamento della macchina amministrativa,
restando poco percorribile anche la strada prevista dall’articolo 194 del testo
unico, in quanto sarebbe comunque impossibile reperire la copertura finanziaria
necessaria per il pagamento dei debiti riconosciuti.
Esistono, come già comunicato precedentemente con nota del 31 maggio 2011 alla stessa data debiti pregressi per Euro 1.751.221,12 oltre a
quelli riconoscibili fuori bilancio di cui alla nota 4131 del 16/08/2011
ammontanti a Euro 349.463,14 – mentre alla data odierna i debiti fuori bilancio
ammontano a Euro 399.662,15”.
Mentre i residui attivi, di dubbia provenienza e
difficilmente riscuotibili in quanto provengono anche dall’anno finanziario 2001
e successivi, ammontano a Euro 1.449.615,39.
Se tali residui attivi fossero veritieri e di facile riscossione penso che la
precedente Amministrazione, di cui faceva parte a pieno titolo in qualità di
vice sindaco l’attuale consigliere Riello e, della quale il Consigliere Russo è
la naturale continuazione, si fosse attivata o perlomeno avesse tentato il
recupero degli stessi viste le precarie condizioni economiche del nostro Comune
che si protraggono da diversi anni.
Se questo recupero dei residui attivi non è avvenuto in dieci
anni da parte della precedente Amministrazione, ritengo che ciò sia dovuto o
alla impossibilità materiale di poterli riscuotere in quanto non riscuotibili
oppure alla negligenza dei passati amministratori.
E’ strano che oggi, anche a mezzo stampa si dichiara che, per
non adottare la deliberazione di dichiarazione del dissesto finanziario
basterebbe procedere alla riscossione dei residui attivi.
Ed allora viene spontaneo chiedersi, perché in tanti anni
nessuno si è mai interessato della riscossione dei residui attivi determinando
giorno dopo giorno all’aumento del debito del comune nei confronti degli aventi
diritto ?
Perché solo oggi qualcuno si ricorda che vi sono dei residui
attivi che potrebbero essere riscossi ?
Non vi sembra che sia stato fin troppo facile e superficiale
amministrare una comunità e non pagare le spese sostenute per diversi anni ?
Non vi sembra che sia
stato fin troppo facile e superficiale
amministrare una comunità e non provvedere al recupero, come voi sostenete, di
somme iscritte in bilancio quali residui attivi ?
Non vi sembra che sia stato fin troppo facile e superficiale
amministrare una comunità e non
accertarsi della veridicità delle
somme iscritte in bilancio quali residui attivi ?
Non vi risulta che dopo alcuni anni alcuni crediti vantati si
prescrivono ?
Non vi risulta che agli atti di questo comune non risulta
alcuna iniziativa posta in essere dalla passata Amministrazione per il recupero
di detti residui attivi ?
Siamo certi e convinti che, se questi residui fossero stati
facilmente riscuotibili certamente le passate Amministrazione avrebbero
proceduto al recupero delle stesse o a parte di esse alleviando il disavanzo
tra passivo ed attivo.
Nella sostanza, oltre
alla massa passiva, alla data del 31 maggio 2011, di debiti certi di Euro 1.751.221,12 in
quanto certificati da fatture agli atti e da determinazioni assunte dai
rispettivi settori di competenza, ad oggi vi sono richieste di pagamento per le
seguenti sentenze giudiziarie per un totale di Euro 399.662,15:
1. Sentenza n° 175/2010 emessa dal
tribunale di Carinola in data 21.10.2010 e notificata in formula esecutiva il
29.11.2010 con la quale il Comune viene condannato al pagamento complessivo di
Euro 28.551,74;
2. Atto di pignoramento relativo alla
sentenza di cui al punto precedente di Euro 29.551,74;
3. Parcella dell’Avv. Sergio Maria Ferritto
di Euro 15.181,23;
4. Atto di precetto dell’Avv. Stefano
Bona, da Roma, per Euro 101.404,98 emesso dal Tribunale di Roma per somme non
pagate alla Soc. Green Network, fornitrice di energia elettrica;
5. Decreto ingiuntivo n° 21247/2010 del
tribunale di Roma, di complessivi Euro 10.260,73 oltre interessi e spese legali
per un totale di Euro 10.961,73;
6. Decreto ingiuntivo 38365/2011 del
tribunale di Roma di complessivi Euro 55.758,39 oltre interessi e spese legali
, emesso per somme non pagate alla Società Green Network per complessivi Euro
57.286,39;
7. Atto di precetto Avv. Ennio Romano,
da Caserta, per ingiunzione di pagamento del tribunale di Carinola in favore
dell’ENEL, per complessivi Euro 64.455,54, oltre interessi e spese legali;
8. Decreto n° 243 del 24/6/2011, con cui
il Coordinatore dell’Area generale di Coordinamento n° 5 della Giunta Regionale
della Campania ingiungeva il pagamento della somma di Euro 17.438,12 a titolo di
sanzione per irregolarità delle acque di scarico del depuratore sito in
località Croce;
9. Atto di transizione con la comunità
Montana Monte Maggiore, di Formicola. Per il pagamento delle quote annuali,
ammontante a complessivi Euro 61.843,12, rateizzato in 10 rate annuali di Euro
6.184,31, di cui la prima già pagata
nell’anno 2010 (debito residuo Euro 55.658,81);
10.
Rateizzazione
bonaria della somma di Euro 7.795,74, di cui Euro 3.402,26 gia pagate, per il
pagamento di quanto dovuto alla Società Wolters Kluwer, per il servizio di
consultazione online delle leggi d’Italia e dei codici civili e penali (debito
residuo Euro 4.393,48);
11.
Richiesta
del Comune di Dragoni per il pagamento della somma di Euro 31.516,39 per
contributi anticipati al Segretario Antonio Compagnone per gli anni di vigenza
della segreteria convenzionata e di Euro 9.354,16 per arretrati contrattuali
(totale Euro 40.870,55);
12.
Decreto
di rateizzazione n° 150 del 2008 del Consorzio Unico di Bacino delle provincie
di Napoli e Caserta, il cui residuo da pagare risulta pari a Euro 28.686,08;
13.
Deliberazione
di Giunta Municipale n° 5 /2008 per la restituzione della tassa di
partecipazione al concorso per autista scuolabus pari a Euro 165,12.
In ragione di tale quadro economico-finanziario, anche il
Revisore dei Conti, nella persona del Dott. Giovanni Scarelli, con verbale n° 3
del 28 settembre 2011, ha ribadito che: “preso atto di quanto evidenziato dal
responsabile del settore di servizio nella sua evidenziata nota e della
conseguente difficoltà di raggiungere il pareggio di bilancio come previsto nel
previsionale 2011 nonché del disequilibrio finanziario, concorda con l’adozione
dei provvedimenti di urgenza già riportati nella nota del Responsabile del
Settore Finanziario, ed individua la possibilità, stante la notevole mole
debitoria, dell’adozione di quanto previsto dall’articolo 244 del citato TU e
del successivo articolo 246.
La dichiarazione di dissesto finanziario
del Comune porterà certamente dei sacrifici per i nostri cittadini, questo
bisogna dirlo chiaramente per senso di responsabilità, e bisogna anche riconoscere con onestà che
di questo stato di cose sono responsabili gli amministratori della passata
amministrazione che hanno amministrato
la nostra comunità negli ultimi dieci anni che ha portato ad una situazione
tale per cui, quasi ogni giorno diverse decine di migliaia di euro di
pignoramento colpiscono il Comune.
Si fa fatica perfino a reperire i
fondi per pagare anche piccole spese.
Penso che un esempio, possa valere
per tutti, di come siamo stati amministrati negli ultimi anni è rappresentato
dalla deliberazione n° 42 del 10 settembre 2007 riguardante il recupero dei
residui sui mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti.
Il sottoscritto unitamente al
consigliere Perretta in data 8 agosto 2007 presentammo due Mozioni, la prima ad
oggetto: “legge Regionale n° 9 del 24 luglio 2007 “Economia sui Mutui contratti
dagli Enti Locali con la Cassa Depositi e Prestiti” – Provvedimenti. La
seconda, sempre in data 8 agosto 2007 “Destinazione somme residue sui mutui
concessi dalla Cassa Depositi e prestiti”. Ebbene queste due Mozioni approvate ad unanimità dal Consiglio Comunale
con deliberazione n° 42 del 10/09/2007 non hanno sortito alcun effetto in
quanto successivamente all’approvazione l’Amministrazione comunale non ha
adottato alcun provvedimento per il recupero di tali somme facendo perdere al
Comune di Baia e Latina circa 700.000,00 Euro che non potranno più in nessun
caso essere recuperati e che noi avevamo individuato per le seguenti finalità:
1.
Abbattimento
barriere architettoniche edifici di proprietà comunale;
2.
Recupero
cave abbandonate;
3.
Riqualificazione
ambientale del territorio comunale;
4.
Entrata
alternativa asilo nido;
5.
Recupero
ambientale di siti inquinati da abbandono di rifiuti;
6.
Segnaletica
stradale orizzontale e verticale;
7.
Toponomastica
comunale;
8.
Sistemazione
ed adeguamento parco giochi;
9.
Arredo
urbano;
10.
Pista
ciclabile;
11.
Sistemazione area mercato;
12.
Riqualificazione
villa comunale Frazione Latina;
13.
Riqualificazione
frazione contra.
Questa Amministrazione, ad ogni modo,
fedele al mandato degli elettori che hanno deciso di voltare pagina, porterà
avanti l’azione di risanamento necessaria, ancora più difficile in un momento
in cui i Comuni sono colpiti dalla scure dei tagli e le risorse destinate agli
Enti locali si sono vertiginosamente assottigliate.
Sarà necessario, ed avere la forza
amministrativa ed il coraggio di, eliminare tutte le spese superflue e cercare
di individuare e percorrere ogni azione utile che porti al più presto possibile
al risanamento dei conti del comune che, è inutile nasconderlo avverrà dopo
molto tempo.
Tanto premesso, intendiamo ribadire la necessità della scelta
di dichiarare il dissesto finanziario consapevoli di aver agito nell’esclusivo
interesse della nostra collettività che si ritrova oggi a subire, anche sotto
il profilo economico, gli effetti di errate scelte politiche ed amministrative . Tuttavia, non è nostra intenzione sorvolare
sulle responsabilità di coloro che hanno causato tale situazione, ma ricorreremo
alle competenti autorità giudiziarie per l’accertamento di eventuali
responsabilità penali e contabili, i cui effetti non posso ricadere sulla
collettività.
Michele SANTORO