PIEDIMONTE MATESE.Nell’ambito del progetto
internazionale Sirius sulla gestione sostenibile dell’irrigazione, su indicazione
dell’Inea, l’Ente di viale della Libertà è stato scelto come area pilota per
l’attuazione delle politiche di sviluppo di nuovi servizi Gmes basati
sull’utilizzo di tecniche di osservazione della terra per la gestione
dell’irrigazione. A tal fine, stamani una delegazione formata dai
rappresentanti del mondo universitario e scientifico e dai tecnici del settore
provenienti da ben 8 stati ricadenti in 4 continenti, ha fatto visita al
Consorzio per conoscere da vicino delle nuove tecnologie usate da esportare
anche altrove ed inserire in un vasto programma che punta ad una sempre
crescente razionalizzazione dell’elemento acqua. Ad accogliere le
rappresentanze di Spagna, Malta, Romania, Turchia, Egitto, India, Messico,
Italia e Brasile sono stati il presidente dell’Ente Pietro Andrea Cappella con il suo vice Raffaele Di Robbio e diversi consiglieri, il direttore generale Massimo Natalizio, il sindaco di
Piedimonte Matese Vincenzo Cappello
ed il presidente della Comunità Montana del Matese Fabrizio Pepe, che hanno incontrati tecnici ed esperti stranieri
nella aula magna con il benvenuto del presidente Cappella: “Siamo orgogliosi di far parte del progetto Sirius, nel cui ambito
siamo area pilota, e di poter sinergicamente collaborare con enti ed
istituzioni varie, come l’Inea e l’Università Federico II per garantire una
perfetta e sostenibile irrigazione dei terreni. Gli obiettivi principali della
nostra azione di governo dell’Ente riguardano essenzialmente il miglioramento
dell’offerta dei servizi agli agricoltori nostri utenti, la massima estensione
della rete irrigua sull’intero comprensorio per ridurre le tariffe, il pareggio
di bilancio e la possibilità di accedere ai fondi per l’ambiente al fine di
salvaguardare il territorio che ci circonda, rientrando questo obiettivo tra le
nostre competenze”. A portare il saluto della città di Piedimonte Matese
anche il sindaco Cappello che ha presentato “le
tante ricchezze e bellezze della nostra comunità che vi invito a visitare e che
presenta uffici, monumenti, istituzioni scolastiche ed un paesaggio unico che
ne rendono il capoluogo naturale dell’intero Matese”. Al direttore generale
Natalizio è toccato, poi, il compito di illustrare, con tanto di slide, alle
delegazioni estere l’estensione del comprensorio del Sannio Alifano, l’intera
impiantistica e le diverse apparecchiature ultramoderne che vengono utilizzate
per la sua irrigazione, con gli esperti ed i tecnici stranieri che hanno posto
domande e quesiti per approfondire i diversi temi trattati con l’ausilio del docente
Guido D’Urso della facoltà di Agraria di Portici. Al termine della
presentazione, le rappresentanze degli 8 stati hanno assistito ad una
simulazione all’esterno dell’Ente e, nel pomeriggio, dopo aver degustato i
prodotti tipici locali, visitato la traversa di Ailano dove c’è la diga sul
fiume Volturno che viene utilizzata durante la campagna irrigua nei mesi
estivi. Il progetto Sirius è costituito da un partenariato esteso e
internazionale di 18 istituzioni pubbliche e private, con le attività di studio
e analisi che verranno effettuate in 8 aree test che rappresentano di per sé
anche gli 8 casi studio, tra Italia, Spagna, Romania, Turchia, Egitto, India,
Messico e Brasile, e area pilota per il nostro paese è proprio il comprensorio
del Sannio Alifano.
Pietro Rossi