A distanza di quasi un quarto i secolo dalla sua morte, l’ombra del gerarca nazista Rudolf Hess continua a creare intorno a se un sinistro alone di paura e a fare proseliti disposti a tutto pur di far prevalere ed attuare le loro malsane idee di violenza e sopraffazione in nome di una superiorità che la storia e l’intera umanità hanno dimostrato essere non solo infondate ma anche ed assolutamente inconcepibili al tempo di oggi. Quest’anno, però, gli ancora tanti seguaci dell’ assurdo modo di intendere il mondo e la vita dell’ex braccio destro di Adolf Hitler avranno un’amara sorpresa. I resti dell’alto graduato del cosiddetto Terzo Reich sono stati esumati e la sua tomba, sita in un cimitero del Sud della Bavaria, distrutta. E’ la risposta delle Autorità tedesche ai preparativi in atto per celebrare il XXIV° della morte di Hess, avvenuta, per suicidio, il 17 agosto del 1987. L’operazione è stata resa possibile in seguito alla decisione, da parte dei responsabili religiosi (presiedono alla cura spirituale della Parrocchia protestante di Wunsiedel, centro di poco più di diecimila abitanti a pochi chilometri dalla frontiera con la Cecoslovacchia) che lo avevano concesso, di ritirare la concessione di utilizzo del loculo in cui, fino ad oggi, hanno riposato i resti mortali del vice del capo del Nazismo, il quale morì suicida in un carcere tedesco, a 93 anni suonati. Stando ad informazioni diffuse da organi di stampa tedeschi, sembra che i resti del corpo di Hess debbano essere cremati e le sue ceneri disperse in mare. L’intervento delle autorità di competenza anche per impedire che il luogo di sepoltura di Rudolf Hess, in occasione della ricorrenza di cui prima, divenisse meta di pellegrinaggio da parte di cosiddette “teste rasate”, i famigerati “skin heads” e di individui esaltati nelle loro povere idee di morte e distruzione e nel loro orrorifico modo di vedere ed intendere i rapporti umani. Infatti, malgrado la Corte Costituzionale del Paese europeo che scateno la micidiale macchina distruttiva della Seconda Guerra Mondiale, diversi anni fa, si fosse espressa per il divieto di manifestazioni del genere, confermando successivamente l’efficacia legale di un apposito emendamento alla Costituzione(correva l’anno 2009), ratificato dal Bundestag nel 2005, negli anni passati, in concomitanza della data del decesso di Hess, giovani e meno giovani neonazisti, provenienti da tutto il mondo, avevano invaso letteralmente vie, vicoli e vicarielli di Wunsiedel, commemorando le non certo raccomandabile figura di colui che, ahiloro, avevano eletto a loro idolo.
Daniele Palazzo