CGIL FP, CISL FP e UIL FPL hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale della Giunta regionale. Quest'atto si collega a due episodi:
- l'intenzione dell'Amministrazione di liquidare al personale delle cat. A, B, C, e D non titolare di posizione organizzativa, per la partecipazione ai progetti di settore, un compenso di circa 500 euro inferiore rispetto all'anno precedente;
- il fatto che il Presidente Caldoro non abbia ancora dato riscontro alla richiesta del Sindacato di un urgente incontro, per discutere di questo taglio sul salario accessorio.
La dichiarazione dello stato di agitazione rappresenta un segnale di forte disaccordo che il Sindacato esprime al datore di lavoro, ed è preliminare alla proclamazione dello sciopero. Tutti i problemi hanno origine dallo sforamento del Patto di Stabilità 2009 da parte della Regione Campania. Da questo sforamento sono derivate molte conseguenze negative, previste dalla legge. Una di queste è stata il divieto, per la Regione Campania, di stanziare nel Fondo della Produttività 2010 le c.d. risorse variabili. Per dirla brevemente, ci siamo trovati con svariati milioni di euro in meno da poter distribuire al personale regionale. Nella delegazione trattante del giugno 2010 riuscimmo tuttavia ad ottenere l'impegno dell'Assessore Sommese a che il personale non subisse alcun taglio del salario accessorio, non potendo pagare errori di altri. Pertanto nel giugno 2010 noi sindacalisti già sapevamo che le risorse stanziate in quel momento non erano sufficienti per evitare tagli, ma con una seria battaglia ottenemmo garanzie dall'assessore che i soldi mancanti sarebbero stati integrati. La strada che l'Assessore ha deciso di percorrere, per ottenere questo risultato, è stata quella di proporre al Presidente Caldoro l'inserimento di queste risorse aggiuntive nel Piano di Stabilizzazione. A causa del suo deficit finanziario, infatti, nel 2010 la Regione Campania è stata "commissariata" dal Governo nazionale. Il Presidente Caldoro, nominato Commissario ad acta, ha assunto il compito di predisporre un Piano di Stabilizzazione finanziaria, per traghettare progressivamente la Regione fuori dal deficit. Lo stesso Governo ha però previsto che il Piano di Stabilizzazione redatto da Caldoro dovesse poi essere approvato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Questo Piano che dovrebbe contenere anche le nostre risorse, ad oggi non è stato ancora approvato dal Ministero. Mercoledì scorso siamo venuti a conoscenza del fatto che l'Area Personale, con una decisione assolutamente unilaterale, non concordata e nemmeno comunicata tempestivamente al Sindacato, ha stabilito di erogare nella busta paga di febbraio, per i progetti di settore, un importo di circa 500 euro in meno rispetto all'anno precedente. Questa decisione, evidentemente iniqua, non solo è in contrasto con l'impegno di non operare tagli, ma fa anche gravare il peso della carenza di risorse solo su una parte dei lavoratori. Per questo motivo la RSU e le Organizzazioni sindacali hanno immediatamente richiesto un incontro al Presidente Caldoro e all'Assessore Sommese, per esigere il rispetto degli impegni assunti. Ad oggi ignorate, le OO.SS. ha dichiarato lo stato di agitazione del personale della Giunta regionale.
Comunicato Stampa