CAIAZZO – Fornitura di 220mila sacchetti biodegradabili per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, suddivisi per colore e qualità in riferimento alla tipologia di rifiuto: questo l’oggetto di un capitolato d’appalto speciale del comune di Caiazzo per un importo a basa d’asta di 16.650 euro, Iva inclusa. Ma come sarà scelto il contraente? La fornitura – fanno sapere dal palazzo municipale - avverrà mediante procedura aperta, con aggiudicazione al concorrente che avrà offerto il prezzo più basso .Si procederà all’affidamento anche in presenza di una sola offerta valida; in caso di offerte uguali invece, si procederà al sorteggio. Per quanto riguarda i sacchetti - che a fornitura conferita saranno poi distribuiti con la puntualità di sempre ai cittadini da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Stefano Giaquinto – saranno soggetti a collaudo in termini di qualità e quantità del prodotto. Ci riferiamo a 50mila pezzi di colore neutro per la raccolta del secco indifferenziato, altri 50mila azzurri per carta e cartone, 50mila sacchetti gialli da destinare alla plastica e l’alluminio e 70mila invece in mater bi 100%. Ricordiamo infine che, proprio in riferimento ai sacchetti ecologici, la città di Giaquinto ha "vietato" l'utilizzo degli shopper in plastica con ordinanza del sindaco anticipando ogni legge e normativa che obbligasse i Comuni e garantendo una prima fornitura gratuita di shoppers in mater bi a tutti i commercianti. “L'obiettivo reale sarà anche incentivare, a medio termine, la raccolta differenziata –afferma la fascia tricolore Giaquinto in sinergia con l’assessore all’Ambiente Chichierchia - perché attraverso il riutilizzo del sacchetto biodegradabile e compostabile in Mater-Bi, sarà più facile intercettare la raccolta del rifiuto organico che rappresenta il 30-40% del rifiuto complessivo. Una soluzione in più per la riduzione della CO2 e del fenomeno del littering dovuto all'uso indiscriminato dei sacchetti di plastica che da soli rappresentano il 10% dei detriti dispersi in mare e sono i maggiori responsabili del 70% d'inquinamento da plastica rilevato nelle spiagge di tutto il mondo. Un inquinamento che compromette gravemente tutta la catena alimentare, l'ecosistema dei mari e la fertilità dei suoli”.
c.s.