PIEDIMONTE MATESE. Un sabato da ricordare con risveglio raccapricciante per la città di Piedimonte Matese dove è scoppiato un pauroso incendio che ha distrutto, in pieno centro cittadino, una abitazione privata che fortunatamente non ha fatto nessuna vittima, ma solo tanta paura e sgomento. E’ doveroso fare delle considerazioni sull’accaduto, prima di tutto, sul fatto di come un elemento della natura possa distruggere tutto, espandendosi da una stanza all’altra nel giro di pochi minuti; in pochissimo tempo, si annientano tutti i nostri “averi materiali”, tutti i sacrifici di una vita. Tutta la comunità di Piedimonte Matese sgomentata si è stretta intorno alla famiglia colpita dalla tragedia. Oltre al sostegno espresso dal Sindaco Vincenzo Cappello, segnaliamo il gesto di fraterna solidarietà, venuto dal Parroco, immediatamente accorso sul luogo, e in rete dalla comunità parrocchiale e diocesana, concedendo pronta accoglienza del nucleo familiare (genitori e una bimba) presso la canonica e mettendosi a disposizione per qualunque necessità, offerta però rifiutata dalla famiglia, originaria di Napoli, perché avrebbe un altro punto di appoggio presso parenti. Altra considerazione da fare è il ritardo dei soccorsi, perché, in provincia di Caserta, ci sono solo quattro comandi dei Vigili del Fuoco e il più vicino è ad almeno 40 minuti di macchina. Su questo punto si registra la volontà del Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello e del Vescovo di Alife-Caiazzo Mons. Valentino Di Cerbo per sollecitare gli enti e gli organi preposti, affinché ci sia un distaccamento dei VV.FF. anche nell’Alto Casertano, per raggiungere, in caso di calamità anche i comuni collinari e montani che sono molto distanti dal centro.
Pietro Rossi