PIEDIMONTE MATESE. L’Associazione culturale “Cuore Sannita” presieduta da Giuseppe D’Abbraccio (nella foto), ha organizzato una escursione al Monte Cila per domenica 21 novembre. Il Raduno dei partecipanti è previsto alle ore 8,30 di Domenica mattina presso il Mercato Coperto sito in Piazza Europa con Partenza dall’anfiteatro del Parco archeologico di monte Cila in località Madonna delle Grazie ore 9.00. Il visitatore sarà accolto in un edificio presente nell’area di cava, dove potrà disporre di guide e depliants informativi. Qui è stato realizzato anche una sorta di anfiteatro per eventuali spettacoli all’aperto (nella prospiciente area di cava è stata realizzata una piccola ed elegante piazza ed un parcheggio veicolare). Successivamente, lo stesso visitatore si inerpicherà sui sentieri provvisti di staccionata che si snodano per alcuni chilometri attraverso le mura ciclopiche, delle quali la inferiore, a quota 260 metri s. l . m. è la meno ben conservata a causa dei frequenti fenomeni di smottamento del terreno e dei numerosi interventi antropici effettuati nella zona. Il percorso continua attraverso la seconda cinta muraria, a quota 280 metri s. l. m., che è quella meglio conservata, pur se crollata in alcuni punti, e dove si osserva chiaramente il famoso ‘ballatoio’: area pianeggiante tra il muro a monte e a valle, fatta di terra e schegge di pietra, dove si disponeva in doppia fila la difesa dei guerrieri sanniti; sin sull’area sommitale, ove insistono resti d’un abitato sannitico raso al suolo, circondato da un terza cinta, singola e non doppia, a quota 430-440 metri s. l. m., subapicale, a difesa dell’acropoli, presumibilmente la più antica. A questa corrisponde, sul lato opposto del Monte Cila, quello settentrionale, a una quota superiore a 550 metri s. l. m., una quarta linea di fortificazione in opera poligonale. Posta alla base della vetta, essa doveva svilupparsi a protezione del lato nord-orientale del monte (quello più esposto e accessibile), congiungendosi al ripido vallone sottostante. Qui, oltre che su alcuni terrazzamenti costruiti dai nostri antichi progenitori, si è deciso di implementare gli scavi archeologici, facendoli precedere da indagini prospettive con i georadar, allo scopo di indagare su un’area che già in passato ha restituito diversi pregevoli avanzi d’antichità (come una testuggine fossile, un dente di Carcarodon -antenato del pescecane -fossile, rarissimo, otto conchiglie marine fossili agglomerate -rinconelle -, sedici tronchi e rami di alberi fossili; nonché ceramiche preistoriche che dimostrano una frequentazione umana da epoca molto antica). Queste le Caratteristiche tecniche comunicate dagli organizzatori: l’escursione a Monte Cila, altezza max 677 m. con un dislivello di m.487 è considerata facile. La durata prevista è di circa due ore, con un percorso di circa 1,5 Km come tratto della Prima Cinta Muraria in opera Poligonale. In caso di favorevoli condizioni atmosferiche sarà possibile proseguire e percorrere il percorso più ampio (4 Km circa, durata 4 ore e dislivello di 487m.). Sono consigliate scarpe da trekking ed equipaggiamento da montagna non pesante, colazione al sacco.
Pietro Rossi