-se è vero che nella rete idrica ci sono notevoli perdite, che verosimilmente si sversano in fognatura;
-se l’Amministrazione ha confrontato negli anni la quantità di acqua immessa nella rete cittadina e quella che è stata poi fatturata agli utenti. Potrebbero esserci, infatti, allacci abusivi che aumentano senza controllo la quantità di acqua prelevata e scaricata. L’Amministrazione quali provvedimenti ha adottato per verificare questi allacci? -se l’Amministrazione procede ai controlli periodici di legge per verificare la potabilità delle acque nella rete idrica. -quali benefici abbiano portato i lavori eseguiti sulla rete stessa negli anni.
-se non sia opportuno, prima di realizzare costosi (anche se utilissimi) sistemi di telecontrollo abbiamo recentemente letto sulla stampa locale di lavori a farsi in proposito , rilevare sul campo le questioni di base che abbiamo posto, ricostruendo il reale funzionamento della rete idrica e fognaria, individuando le perdite e gli allacci abusivi, misurando prima le portate effettive e verificando il funzionamento degli impianti di sollevamento e del depuratore. Quest’ultimo è da anni affidato in manutenzione a ditta esterna, pagata comunque con i soldi dei cittadini. -Chiediamo, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n° 335/2008 e della legge 13/2009 (art. 8-sexies), se ci sono stati periodi d’inattività temporanea del servizio di depurazione. Ci aspettiamo risposte che vadano di là dalla considerazione che l’attuale Amministrazione, insediata da 3 anni, non sarebbe responsabile degli interventi di quelle precedenti e che mostrino invece la volontà di superare finalmente gli annosi problemi che doverosamente portiamo all’attenzione pubblica.
Ranieri Vitagliano