Liberi – Ancora irrisolto il problema “acqua” nella frazione Cese, un capitolo nero per il paese dell’alto casertano che, nella stagione estiva, si ripete ormai da anni. A Cese l’acqua arriva razionata nei rubinetti (già di per sé una cosa anomala) a giorni alterni e solo in alcune ore della notte. Per alcune famiglie, invece, addirittura ogni 10-15 giorni. Roba da terzo mondo a cui nessuno sembra potere o sapere dare una soluzione. Oltretutto, quando l’acqua arriva, non sempre garantisce la sua potabilità a causa dei detriti che si formano quando le condutture rimangono a secco. La fornitura a singhiozzo finisce per depauperare di parecchio i portafogli perché il disagio continuo costringe i “cesesi” ad accumulare l’acqua nei serbatoi (quando arriva, ovviamente!) con approvvigionamenti di fortuna con inevitabili rincari anche sulle bollette dell’ENEL per poterla poi pompare nelle abitazioni. A nulla sono valsi i comitati di cittadini che sono sorti come funghi e che hanno inutilmente avanzato le loro giuste rivendicazioni. Il comune, in particolare, pare che abbia dato sempre la stessa risposta: “La gestione del servizio è stata affidata al Consorzio e noi non possiamo intervenire”. Invitando i cittadini, allo stesso tempo, a rivolgersi personalmente al Consorzio. Cosa che è stata fatta ma che ha visto rimbalzare al mittente la palla, perchè è stato consigliato agli assetati cittadini di ritornare nuovamente dal sindaco di Liberi affinché il primo cittadino, sollecitato, possa inviare i necessari controlli per un supposto uso improprio dell’acqua.
E’ lo scarica barile che non fa bene a nessuno e che continua a mettere in cattiva luce il ridente comune collinare. Intanto, in attesa di tempi migliori, la civile protesta continuerà (c’è da giurarci) fino a quando l’acqua non uscirà da tutti i rubinetti.
Emiddio Bianchi
E’ lo scarica barile che non fa bene a nessuno e che continua a mettere in cattiva luce il ridente comune collinare. Intanto, in attesa di tempi migliori, la civile protesta continuerà (c’è da giurarci) fino a quando l’acqua non uscirà da tutti i rubinetti.
Emiddio Bianchi