PIEDIMONTE MATESE – Cresce l’attesa per
la commedia “Non ti pago” di Eduardo De Filippo che andrà in scena il 25
e 26 maggio prossimo alle ore 20,30 presso il Teatro Oratorio San Domenico Savio di
Piedimonte Matese. Questo lavoro è il frutto di una collaborazione artistica
tra l’Associazione Cantastorie del Torano e il Laboratorio Teatrale
A.G.P. “Tittina Del Vecchio” con patrocinio del Comune di Piedimonte Matese.
Gli organizzatori hanno fatto sapere che per la prima serata si registra il
tutto esaurito, mentre per il 26 maggio ci sono ancora alcuni posti disponibili.
Personaggi
ed interpreti: Ferdinando Quagliuolo (Gianluca Sorrentino); Concetta sua moglie (Antonella Civitillo); Stella
sua figlia (Roberta Civitillo); Aglietiello (Domenico Cerchia); Margherita
(Marisa Di Santo);Mario Bertolini (Armando Fraccastoro); Erminia (Adriana
Leonetti); Vittorio Frongillo (Fabio Mastrangelo); Luigi Frongillo
(Antonio Consola); Carmela (Maria
Natale); Don Raffaele Console (Giacomo
Russo); Lorenzo Strumillo Avvocato (Pierluigi Marro). La regia è di Italo
Civitillo. E’ una delle più riuscite e divertenti commedie di Eduardo De Filippo.
“Non ti
pago”, urla indignato Ferdinando Quagliolo, gestore di un botteghino di
banco lotto a Napoli, e sfortunato giocatore, quando il suo impiegato Mario
Bertolini vince una ricca quaterna, datagli in sogno proprio dal defunto padre
del suo datore di lavoro. Ferdinando rifiuta di pagargli la vincita, che
considera sua, convinto che la buonanima di suo padre abbia sbagliato persona,
ingannato dal fatto che Bertolini abita nella stessa casa in cui un tempo
abitava Quagliolo. Nella commedia, ricca di trovate irresistibili, Eduardo
racconta, con un misto di tristezza e ironia, il mondo disincantato e schietto
della napoletanità attraverso uno dei suoi simboli, il gioco del lotto, intorno
al quale ruota un’umanità chiassosa e genuina che, oscillando continuamente tra
ottimismo e rassegnazione, spera sempre nel colpo di fortuna che può cambiare
la vita. Gli artisti piedimontesi faranno rivivere sulla scena quel
mondo e i suoi personaggi, sempre attuali nella loro contagiosa vitalità.
Pietro
Rossi