22 maggio 2023

LA DELEGAZIONE DIOCESANA DI ALIFE-CAIAZZO ALL’INCONTRO CON LA PRESIDENZA NAZIONALE DI AZIONE CATTOLICA.

PIEDIMONTE MATESE – Una Delegazione della presidenza diocesana di Azione Cattolica, formata da Cinzia Brandi (Presidente), Emilia Conte (Vice-Presidente Sett. Adulti), Pietro Rossi (Segretario) e Luigi  Izzo (Equipe Giovani) ha partecipato domenica scorsa all’incontro delle Presidenze

Diocesane con la Presidenza Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, tenutosi a Napoli presso i saloni dell’ Albergo dei Poveri. E’ stata una occasione veramente unica per condividere le esperienze vissute in questi ultimi anni caratterizzati dalla pandemia e vivere al meglio il prossimo anno associativo, che coincide con l'anno assembleare di rinnovo cariche.

Il tema che è stato dato all’incontro regionale di Napoli “Se po fà”, ha ricordato Aldina Maciariello Delegata Azione Cattolica della Regione Campania, contraddistingue la grande voglia di fare e di rinascere di questa associazione che è sopravvissuta tra mille difficoltà alla pandemia e guarda avanti cercando di lanciare una sfida

per la  ripartenza sociale del nostro paese. A rimarcare il carattere che deve avere l’Azione Cattolica Italiana per il futuro, davanti ad una platea attenta di delegati diocesani provenienti da tutta la Campania, ci ha pensato il Presidente nazionale Giuseppe Notaristafano il quale ha parlato della sua visione di una Associazione 

globale, che arriva anche nella più piccola parrocchia però con tutta l'esperienza dell’Azione Cattolica. C’è bisogno di raccontare la nostra vita, ha ribadito Il Presidente Notarstefano,  una vita di relazioni, una vita illuminata dal Vangelo ed è questa la strada maestra. Il nostro futuro si fonda su alcuni punti essenziali 

il primo è l’UNITA’ , cioè la capacità di pensiero complesso elaborando una progettazione unica tramite i settori che devono agire come cabine di regia per valorizzare al massimo il lavoro delle equipe diocesane. Il secondo punto in USCITA, cioè una associazione più esposta e con un coordinamento capace di raccogliere le sfide che ci vengono poste. 

Una Associazione soprattutto che riflette, che fa discernimento e sa leggere le sollecitazioni del nostro tempo. Terzo punto la COMUNICAZIONE, c’è bisogno di rivedere i linguaggi della comunicazione per promuovere uno stile nuovo di Azione Cattolica lavorando soprattutto su Parrocchie e

Comunità con una narrazione diversa della realtà dei tempi per raccontare il “bello” dell’Associazione. Una AC capace di auspicare, grazie a uomini e donne capaci di donare speranza, cultura, vicinanza, lanciando uno sguardo al futuro. Una Azione Cattolica “frattale” ma con un solo metodo per vivere l'associazione, capace di avere

forme diverse ma sempre riconoscibile. Una Associazione capace di dissetare la necessità di parole buone come le ultime parole di Cristo. La stessa sete la sentono tanti uomini e donne vicine a noi quindi  aiutiamo le persone a raggiungere il pozzo dove trovare l'acqua che disseta.  A fare eco all’intervento del Presidente

Notarstefano è stato Mons. Claudio Giuliadori, nuovo assistente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, il quale ha espresso qualche  preoccupazione soprattutto in previsione delle prossime Assemblee elettive. L’Assistente ha rilevato nelle diocesi italiane, specialmente dopo il periodo della 

pandemia, una certa stanchezza  dell’associazione, a tale scopo, ha auspicato un aiuto maggiore da parte dei Vescovi per rinvigorire l’impegno dei cattolici nell’opera di evangelizzazione nelle comunità locali. L'Azione Cattolica deve fare chiasso e deve essere fatto uno sforzo in quanto la vita associativa è vita vera, è una cosa concreta, pertanto, bisogna cercare di rieducarsi a vivere la spiritualità. Anche gli apostoli, ha commentato Mons. Giuliadori, erano scoraggiati, avviliti, ma.... poi ci hanno lasciato grandi insegnamenti. Come per loro il Signore ci sta dicendo di affidarci allo Spirito Santo che arriva ovunque per sostenere tutti.

Pietro Rossi