Porta
a casa due importanti risultati il Coordinamento Interregionale degli Ordini
degli Architetti PPC del Meridione (OAPPC-SUD) guidato dal leader degli
architetti casertani, Raffaele Cecoro. In
occasione della conferenza nazionale degli Ordini di tutta Italia, svoltasi
alla Fiera di Roma, sono state proposte, illustrate ed approvate ben due
mozioni che mirano a superare una serie di criticità in merito a temi di
attualità, quali l’attuazione del SuperBonus 110% e la partecipazione ai bandi
del PNRR. Nella prima mozione, la Conferenza
Nazionale degli Ordini (CNOAPPC) ha fatto propri gli emendamenti al quadro
normativo dei bonus fiscali per l’efficientamento energetico e l’adeguamento
sismico degli immobili proposti dal Coordinamento Interregionale OAPPC-SUD e
tesi, tramite un necessario, urgente e deciso intervento del CNAPPC presso il
Governo, il Consiglio Superiore LLPP e le competenti commissioni parlamentari,
alla emissione di un nuovo Decreto Legge correttivo, al fine di garantire
l’eliminazione delle sanzioni aggiuntive a carico dei professionisti
asseveratori, che in atto possono essere condannati sino a cinque anni di
carcere e possono essere destinatari di multe sino a 100 milioni di euro, anche
per avere semplicemente omesso nell’asseverazione di riferire informazioni
rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento; la proroga di tutti
i bonus fiscali relativi agli interventi edilizi sino alla data del 31.12.2023
e, se relativi a costruzioni ricadenti in aree vincolate, sino al 31.12.2024;
la proroga della possibilità di utilizzare la cessione del credito fiscale
maturato per tutti gli interventi edilizi fino al 31.12.2024; l’eliminazione
dell’obbligo di sussistenza dell’impianto di riscaldamento, nelle costruzioni
oggetto di interventi coperti dagli incentivi, considerato che gli edifici
popolari realizzati nel Sud Italia sono spesso privi di tali impianti; una
modifica che consenta ai professionisti di ottenere il pagamento delle
competenze professionali al momento della presentazione della CILA al Comune. La
seconda mozione sempre approvata dalla Conferenza Nazionale degli Architetti,
come ha avuto modo di spiegare durante i lavori il presidente Cecoro, “mira a
rilanciare la qualità dell’architettura al centro dei processi di sviluppo e di
ripresa economica di contesti territoriali in crisi economica, se venissero
superate le criticità legate alla insufficienza del fondo concorsi
progettazione e idee per la coesione territoriale, da bandire solo in alcune
regioni per gli anni 2021 e 2022, che fa il paio con la mancanza di un fondo di
rotazione “strutturale”, aperto a tutte le regioni, che riteniamo
indispensabile per alimentare il parco progetti dei Comuni e per continuare a
promuovere la pratica del concorso di progettazione a due gradi sull’intero
territorio nazionale”, dichiara Cecoro. A
ciò si aggiunga che, nei bandi tipo emanati dall’ANAC per i concorsi di
progettazione a due gradi, viene prescritta la nomina della giuria dopo la
presentazione dei progetti (1° grado), con i tempi di nomina della giuria
prescritti dall’ANAC che alimentano un contestuale doppio anonimato
(giuria/concorrenti) fino ad evidenziare eventuali incompatibilità soltanto
dopo il giudizio della giuria, invalidando così l’intera procedura. “È ovvio,
dunque, che l’interpretazione dell’ANAC rischia di bloccare una serie di
concorsi di progettazione e di alimentare quelle incertezze, in capo alle
stazioni appaltanti, che potrebbero compromettere il percorso virtuoso
tracciato negli ultimi anni dal CNAPPC per la promozione del concorso di
progettazione a due gradi, attraverso gli emendamenti al codice, la redazione
dei bandi tipo e l’adozione della piattaforma “Concorsiawn””, conclude il
presidente del Coordinamento Interregionale OAPPC-SUD.
Pietro
Rossi