CASERTA - "Ci
dispiace se anche questa volta le Commissarie Prefettizie e l'Amministrazione
CLP si possano sentire offesi dalla non condivisione, anche stavolta
trasversale, della bozza di esame congiunto presentata ai sindacati, attraverso
la quale si chiede la cassa integrazione per i lavoratori - afferma Marco
Sansone (nella foto) del Coordinamento Regionale USB LAVORO PRIVATO. La posizione della
USB è sempre la stessa: non esistono condizioni per ridurre né le prestazioni
dei lavoratori, né tanto meno il servizio, a maggior ragione adesso che si va
verso un'alleggerimento delle restrizioni ed una riapertura delle scuole. Tra
l'altro - continua Sansone - abbiamo chiesto anche stavolta all'unica
Commissaria Prefettizia presente al tavolo, eventuali anticipazioni ed
integrazioni salariali per i lavoratori che, altrimenti, andrebbero a perdere
somme economiche importanti. Anticipazioni ed integrazioni per cui l'azienda si
è resa indisponibile. L'insistenza con cui si continua a chiedere sacrifici ai
lavoratori CLP, stanchi di essere gli unici a pagare da troppi anni, fa pensare
che l'azienda voglia sfruttare gli ammortizzatori sociali previsti per la
pandemia esclusivamente per fare cassa.
E noi non ci stiamo ovviamente. Neanche
stavolta. Continuiamo a non capire, però, l'atteggiamento di chi oggi gestisce
in modo straordinario la CLP e che dovrebbe garantire trasparenza e legalità:
come si può chiedere la cassa integrazione per una categoria che è aumentata di
oltre 100 unità in tre anni e di oltre 50 unità solo da settembre 2020 a
gennaio 2021? O c'era troppa distrazione prima o un eccesso di attenzione ora. La
notizia positiva - conclude Sansone - è che la Prefettura continua a
ribadire che il 31 agosto prossimo sarà l'ultimo giorno in cui la commissariata
CLP gestirà il servizio di trasporto pubblico locale di Caserta".
Pietro Rossi