PIEDIMONTE
MATESE – Domani venerdì 20 settembre, ore 20:30 presso il
Chiostro di San Domenico a Piedimonte Matese verrà proiettato il film “Crema
Caserta” evento organizzato dal Forum dei Giovani di Piedimonte Matese con il
patrocinio del Comune. Il cinema nel
Matese! Questo è l’auspicio con cui si accoglie questa innovativa e stravagante
pellicola. Una esperienza che i cittadini di San Potito Sannitico hanno avuto
modo di vivere e perché non ripeterla in futuro? Sono numerosi i piccoli centri
italiani divenuti famosi perché location dei film che vi venivano girati. La
cultura e la creatività fanno parte del DNA del nostro territorio; gli esempi
sono molteplici. Per questi motivi il Forum dei Giovani di Piedimonte Matese
non poteva che accogliere con entusiasmo questa occasione, con la speranza che
sia da volano per progetti futuri e nuove opportunità per i giovani matesini. Crema Caserta è il secondo
lungometraggio nato dalla collaborazione tra l’eccentrico regista israeliano
Jonathan Gottesmann e l’artista poliforme Mela Boev, che ne ha scritto la
sceneggiatura e curato l’autoproduzione. Se il loro primo film, Diva senza Tempo (2017), è un
improbabile viaggio tra differenti idiomi mediterranei in cui tutti i
personaggi si comprendono pur parlando lingue differenti, Crema Caserta è un film tutto regalato alla provincia italiana che
si confronta con l’alterità senza nemmeno accorgersene. La storia infatti racconta
di una coppia di Caserta alle prese con un’adozione che porta a conseguenze
impreviste, e si svolge in una città immaginata come un villaggio i cui
abitanti danzano e vivono tra leggerezza e leggenda. Questa sfida al concetto
di indipendenza cinematografica è stata realizzata grazie allo sforzo congiunto
di vari interventi volontari, in una produzione che è diventata quasi una
performance teatrale. Primi fra tutti i collaboratori, i cittadini del comune
di San Potito Sannitico, divenuti protagonisti del film grazie ad una residenza
artistica, offerta ai registi, da FateLab (Proloco Genius Loci) nel maggio 2018.
Degna di menzione è la “spiritata” colonna sonora dei salernitani Tony Borlotti
e i suoi Flauers, anche loro interpreti di se stessi, mentre cercano di fermare
un’improbabile astronave in partenza dalla Reggia di Caserta.
Pietro
Rossi