È stata un’esperienza
di confronto e di condivisione all’insegna dello sviluppo sostenibile e della
tutela dell’ambiente quella vissuta dagli
oltre 50 rappresentanti delle 19 Riserve della Biosfera UNESCO a Saluzzo (CN),
dove dal 19 al 21 settembre 2019 si è svolto il 2° Meeting Nazionale delle Riserve della Biosfera UNESCO, zone di
pregio ambientale che rappresentano un modello di eccellenza nel delicato
equilibrio tra uomo e natura, al fine di mettere insieme le buone pratiche per
una strategia globale. In prima linea le
delegate della Riserva della Biosfera Mab UNESCO Alto Molise, Natalia Viscardi
e Agnese Mrosek dell’associazione Dedalo – Archeologia e Cultura a.p.s.,
che hanno portato nelle terre del Monviso l’esempio del territorio altomolisano,
che si estende per oltre 25mila ettari, comprendendo oltre alle riserve
naturali di Collemeluccio e Montedimezzo, sette comuni della provincia di
Isernia (Carovilli, Chiauci, Pescolanciano, Pietrabbondante, Roccasicura, San Pietro
Avellana e Vastogirardi). La delegazione altomolisana ha esposto un cartellone con la sintesi delle
esperienze vissute ed organizzate nella Riserva della Biosfera del Molise negli
ultimi mesi al fine di divulgare il significato del Programma Man and Biosphere
e il suo valore per la tutela della biodiversità, condividere attività di
valorizzazione e riscoperta della natura
e dei borghi del territorio sia a fini educativi che turistici, unire
un’area e gli abitanti dei 7 comuni per mettere in rete le diverse iniziative,
una condivisione suggellata in estate con la presentazione di un programma
unico di eventi. Diversi i laboratori naturalistici e archeologici
per bambini che si sono svolti in estate, le visite nelle riserve naturali di Collemeluccio e Montedimezzo ad opera del
Reparto Carabinieri Biodiversità di Isernia, le attività di promozione della
natura e dei luoghi della Riserva –aree archeologiche di pregio come quella di
Pietrabbondante, castelli storici come quello di Pescolanciano e di Vastogirardi,
musei come il Museo dell’Alto Molise – arti mestieri e costumi di San Pietro
Avellana, manifestazioni come quella dedicata alla Madonna di Vallisbona di
Roccasicura e attrazioni nella natura come il Parco Avventura nel bosco di
Sant’Onofrio di Chiauci - , il coordinamento della comunicazione tramite
ufficio stampa, web e social network, all’insegna di un marchio unico espressione di un territorio unito che vuole fare del
suo ambiente il suo biglietto da visita più importante. «Stiamo
investendo molto sul valore della Riserva della Biosfera dell’Alto Molise –
ha commentato il Presidente Francesco
Lombardi -. Un territorio che è
vitale per la nostra regione e che rende più prezioso il Molise. Stiamo
lavorando affinché la Riserva sia presente in tutti i tavoli e un’occasione
come il Meeting nazionale è molto importante per confrontarsi con altre realtà
e fare squadra». A Saluzzo, nel Parco del Monviso, le delegate altomolisane
e i rappresentanti delle Riserve della Biosfera giunti da tutta Italia hanno
dialogato sulla necessità di coinvolgere le persone che vivono nei territori
non solo come destinatari di ciò che viene realizzato nelle varie aree, ma come
protagonisti. La comunicazione
sull’importanza ambientale, culturale ed economica delle Riserve deve essere
orientata non solo all’informazione, ma alla responsabilizzazione degli
abitanti e dei visitatori, affinché tutti prendano l’impegno di perseguire un
obiettivo comune. Si è parlato anche di cibo
sostenibile, della necessità dei vari territori di rendere l’agricoltura
meno impattante sull’ambiente, per produrre rispettando il suolo e la natura ed
adattandosi ai cambiamenti climatici,
una sfida ecologica da affrontare nell’immediato. Il 2° Meeting Nazionale delle
Riserve della Biosfera UNESCO ha coinvolto i delegati in visite in aziende
virtuose, come l’azienda Valverbe a
Malle che si occupa di lavorare le erbe spontanee, in un viaggio di
conoscenza nei luoghi, come il Parco
Naturale Regionale del Queyras con le sue straordinarie cime alpine sul
confine francese, dove i rappresentanti italiani hanno incontrato a Saint Véran
le autorità francesi per scoprire le esperienze degli eco-attori, coloro che si
impegnano in un percorso attivo alla ricerca della sostenibilità ambientale nei
propri ambiti professionali. Un’esperienza che il Parco del Monviso ha già
fatto propria e sta portando avanti in un’ottica di coinvolgimento sempre
maggiore del territorio. Il meeting è stato convocato dal Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Pietro Rossi