NAPOLI - “Patriottismo
Alimentare”: Armando de Nigris (nella foto) sintetizza così l'invito che rivolge agli
imprenditori riuniti oggi a Napoli per la presentazione del XXXIII rapporto
ICE. Il Presidente del Gruppo De Nigris approfitta della tavola rotonda
dedicata a “L'export come driver di crescita del Mezzogiorno” per dare la sua
personale visione di come agire per sostenere maggiormente le strategie
agroalimentari del Paese in mercati sempre più aggressivi. "Dobbiamo
competere con nazioni come la Francia che promuove i suoi prodotti attraverso
un'istituzione come 'L’école de la guerre économique', dove l'export viene
insegnato secondo la tattica militare. Che sia il momento di rispondere à la
guerre comme à la guerre?". Per
de Nigris la prima arma di cui dotarsi è la realizzazione di un fronte comune
per la promozione e la valorizzazione del nostro 'saper fare': "In
Italia la tutela del Made in Italy è distribuita su 3 Ministeri e 7 organi
ispettivi che possono esprimersi ciascuno con iniziative singole. Fin dalla
scorsa legislatura ho proposto di fare baricentro attorno ad una Autority per
il Made in Italy in grado di coordinare le azioni a sostegno di tutta il nostro
Italian Way. Quel saper fare all’italiana unico che deve comprendere, oltre al
Food, anche i distretti produttivi di Fashion e Forniture". De Nigris si spinge ad immaginare di portare le tre F
italiane ad esporre insieme nel mondo in intere cittadelle che rappresentino
l’Italia "che uscirebbe così fuori dal suo nanismo imprenditoriale per
fare massa critica del bello che sappiamo produrre, sottraendo costi e
moltiplicando i risultati”. Esiste
già in Italia, secondo de Nigris, il modello a cui ispirarsi ed è Napoli dove
creatività, vivacità e multiculturalismo - gli ingredienti base
dell’innovazione e dello sviluppo locale secondo il sociologo amercano Richard
Florida - si ritrovano ovunque: nei bassi dei quartieri Spagnoli, nei mercati
della Sanità, nel cuore pulsante della Pignasecca. Qui il social street è un
fenomeno riconosciuto dagli studiosi mondiali e rende semplice fare innovazione
a Napoli. "Lo ha capito Apple che
ha creato qui la sua Developer Academy europea e, nel nostro piccolo, lo
abbiamo realizzato a Caivano, in piena terra dei fuochi, dove troviamo lo
stabilimento enologicamente più evoluto d’Europa, la sede storica della De
Nigris per la produzioni di aceti, e la nostra Academy che seleziona giovani
delle facoltà di ingegneria e chimica per realizzare prodotti come Melamadre,
capace di creare il nuovo segmento di mercato degli aceti del benessere. Mi
piace dire che quando una mela da Cupertino sbarcava a Napoli, la nostra
ricerca ed innovazione prendeva il largo con il suo carico di mele" conclude de Nigris.
Pietro Rossi